lunedì 14 gennaio 2013

MUSCOLI O CERVELLO?


Una struttura fisica esile vuol dire problemi in vista e non che si è secchioni Cervello in forma ma struttura esile, magra, un po' emaciata? È il profilo tipico del secchione, anche se sono molte le persone con struttura corporea esile, muscoli poco sviluppati e magrezza che possono diventare un problema.
Se da una parte l'allenamento del cervello permette di esibire una mente in forma, non sempre l'allenamento con il sovraccarico di pesi sviluppa i muscoli. "Anche se le routine degli esercizi che si eseguono in palestra sono ben studiate, pesanti e ben eseguite – spiega Paola Signorelli, medico nutrizionista con una grande esperienza nel mondo del wellness – la spiegazione degli insuccessi è nella dieta, non nell'esercizio.".
Infatti se quello che mangiamo normalmente è sufficiente per mantenere peso e struttura muscolare, per sviluppare i muscoli, nel caso della persona magra ed esile, è necessario aumentare l'apporto di energia soprattutto in termini di carboidrati e proteine, mattoni fondamentali della costruzione muscolare.

Cosa mangiare? 

"Prima di tutto bisogna semplicemente mangiare di più scegliendo meglio gli alimenti – sottolinea l'esperta –. Tra i carboidrati è meglio aumentare l'assunzione di cereali preferibilmente a medio-basso indice glicemico (riso basmati, riso selvatico, riso integrale, pasta integrale, farro, miglio, orzo, kamut cioè grano integrale) ma anche patate dolci, pane preferibilmente integrale e frutta. Per quanto riguarda le proteine, invece, è meglio orientarsi verso gli albumi delle uova, le carni bianche come il petto di pollo, di tacchino, di fagiano e faraona, carni rosse magre come il filetto, il magatello, la noce, lo scamone o la sottofesa di manzo. Per quanto riguarda il pesce meglio mangiare branzino, merluzzo, nasello, palombo, pagello, persico, rana pescatrice, rombo, sogliola, trota, spada, salmone, tonno fresco; i derivati della soia come il tofu, formaggio di soia, ma anche yogurt magro di latte vaccino o di soia senza mai dimenticare una abbondante porzione di verdura ad ogni pasto condita con olio di oliva ed in minor percentuale con olio di semi spremuti a freddo.

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domenica 13 gennaio 2013

Carboidrati e glicemia

I carboidrati rappresentano , per l’organismo, la fonte di energia privilegiata; solo in assoluta mancanza di essi ( esclusione con la dieta ) il corpo si rivolge all’utilizzazione delle proteine e dei grassi per ottenere energia. Persistendo tale situazione si formano dei prodotti intermedi , chiamati corpi chetonici e responsabili di una forte acidosi metabolica , condizione negativa che conduce a uno stress non trascurabile per il nostro corpo , specialmente a livello renale e respiratorio, dove maggiore è l’escrezione di tali sostanze (…a proposito di diete iperproteiche come la Dukan).
Dopo aver mangiato, l’aumento della glicemia provoca la secrezione dell’ormone insulina da parte del pancreas, che ha il compito di far stimolare le cellule a usare il glucosio. Quando la cellula non ha più bisogno di glucosio , soddisfatte le proprie necessità , l’eccesso viene stivato nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno e, quando anche queste riserve sono piene, l’ulteriore eccesso si trasforma in grasso e si accumula nel tessuto adiposo.
Il continuo eccesso di glucosio puo’ portare la cellula a essere più resistente all’azione dell’insulina, per cui quest’ultima accetta meno glucosio e la glicemia permane elevata.
Si instaura, così, una condizione patologica nella quale abbiamo un eccesso di glucosio nel sangue e, allo stesso tempo, un eccesso di insulina ( secreta nel tentativo di ridurre la iperglicemia ma non utilizzata a pieno dalla cellula ). Questa condizione è strettamente correlata con la facilitazione delle cellule cancerose a moltiplicarsi e svilupparsi maggiormente.
Consumando carboidrati derivati da cereali integrali si disinnesca il meccanismo insulinico perverso, di diminuire la glicemia e, soprattutto, di inibire la crescita delle cellule cancerose.

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mercoledì 9 gennaio 2013

Iss boccia le sigarette elettroniche: "Efficacia e innocuità da dimostrare"

La relazione dell'Istituto superiore della sanità stronca l'alternativa alla bionda. "Chiarire sulla tossicità. Non verificata l'utilità del prodotto nell'aiutare i fumatori a smettere". Il ministro della salute Renato Balduzzi:"Alta attenzione su rischi"

 

ROMA - L'Istituto superiore di sanità boccia le sigarette elettroniche con nicotina. Brutte notizie dunque per i fumatori che pensavano di aver trovato un rimedio al vizio del fumo. Secondo gli esperti dell'Iss, l'efficacia di questo prodotto è infatti "ancora tutta da dimostrare". Ma non si ferma qui. L'Istituto vuole capire anche eventuali rischi per la salute dei consumatori. Questo, in sintesi, il contenuto della relazione dell'Iss, in risposta a un parere richiesto nei mesi scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi, sulle sigarette elettroniche.

 

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venerdì 4 gennaio 2013

Mantenere il cervello attivo per allontanare il rischio di demenza

Le capacità mentali, le funzioni cognitive e l’acutezza possono essere mantenute e aumentate semplicemente tenendo il cervello attivo, anche da anziani. In questo modo non solo si può essere più mentalmente pronti, ma anche prevenire eventuali problemi di demenza o declino cognitivo

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L’emicrania è femmina. E si controlla in modo dolce

mercoledì 2 gennaio 2013

Qualche chilo in più dopo le feste? Fa bene alla salute e si vive di più

Un largo studio revisionale afferma che qualche chilo in più non è deleterio per la salute ma, anzi, chi è moderatamente in sovrappeso ha meno probabilità di morire rispetto a chi ha un peso normale: è l’effetto del “paradosso obesità”
 
Dopo i pranzi delle feste sono in molti a dover fare i conti con qualche chilo in più.
E così, come ogni anno, a questi eventi si accompagnano le statistiche e i relativi consigli degli esperti per perdere il peso e il grasso accumulato.
Ma deve per forza essere così? Dobbiamo davvero perdere i “chili di troppo”?
Forse no. O, per lo meno, non in misura drastica. Perché, a quanto pare, avere qualche moderato chilo in più mette al riparo da una morte prematura, rispetto a coloro che sono considerati di peso normale.

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venerdì 28 dicembre 2012

12 alimenti per abbassare il colesterolo

Dall'olio d'oliva al salmone fresco, scopri cosa mettere in tavola per ridurre rischi di infarti ed ictus

È possibile tenere sotto controllo il proprio livello di colesterolo e ridurre in tal modo il rischio di infarti ed ictus? Sì. Difatti grazie ad una corretta alimentazione si può addirittura ridurre il valore del colesterolo “cattivo” – ovvero quello LDL. Del resto è bene sapere che il colesterolo, in assoluto, è indispensabile per la vita e la moltiplicazione cellulare ma è bene tenere sotto controllo il rapporto fra colesterolo “cattivo e buono” ovvero LDL/HDL per una vita sana.
Wired.it vi segnala 12 alimenti capaci di abbassare naturalmente il vostro colesterolo. 
 
1. Avena
Cosa mangiate al mattino? Possono bastare due porzioni di avena per abbassare il colesterolo LDL del 5,63% in sei settimane. La chiave è il beta-glucano, capace di assorbire il colesterolo LDL, permettendo al corpo di espellerlo. Insomma, chi ben comincia…
 
2. Vino rosso
Uno studio compiuto dal dipartimento di nutrizione e metabolismo della Universidad Complutense de Madrid, ha rivelato che la pregiata uva rossa denominata Tempranillo è capace di agire sul colesterolo, grazie al suo alto contenuto di fibre. Addirittura durante lo studio è stata riscontrata una diminuzione fra il 9% e il 12% dei valori LDL. Come vuole il detto, un bicchiere al giorno…
 
3. Salmone fresco
Una ricerca condotta dalla Loma Linda University ha evidenziato che l’Omega3, non solo è capace di prevenire malattie cardiache e demenza senile ma aiuta ad implementare il colesterolo “buono” sino al 4%. Dunque a tavola non abbiate paura di ordinare salmone, aringhe e sardine per fare incetta di questi acidi grassi essenziali per il nostro benessere.
 
4. Noci
Se state cercando di abbassare il colesterolo, le noci sono dei buoni alleati per uno snack salutare. Uno studio condotto dall’ American Journal of Clinical Nutrition, ha chiarito che consumare 42,50 grammi al giorno di noci intere, sei giorni alla settimana per un mese, permetterà di ridurre il vostro colesterolo totale del 5,4 e quello LDL del 9,3%. Ma non eccedete: le noci fanno bene al cuore ma, visto che sono ricche di calorie, è meglio non superare i grammi consigliati per avere un effetto nefasto.
 
5. Fagioli
Mezza tazza di fagioli nella vostra zuppa contadina vi farà diminuire il colesterolo LDL dell’8%. Miracolo? Non secondo i ricercatori della Arizona State University Polytechnic che hanno ribadito la ricchezza di fibre di questo legume povero, capace di rallentare la velocità di assorbimento del colesterolo nel nostro organismo.
 
6.
Il tè nero è capace di ridurre i lipidi nel sangue sino al 10% in sole tre settimane ma questa bevanda, come dimostrato dal dipartimento americano per l’agricoltura, è importante anche per la salvaguardia dalle malattie coronariche e ovviamente per la lotta contro gli antiossidanti. Forse il caffè ha i giorni contati…
 
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giovedì 27 dicembre 2012

12 alimenti che fanno bene al cervello


"L'uomo è quello che mangia": ne era convinto il filosofo Ludwig Feuerbach, autore della celebre massima, e ne sono convinti anche oggi medici e nutrizionisti. Se è ormai nota la relazione tra un'alimentazione sbagliata e alcune malattie quali il tumore, il diabete o l'arteriosclerosi, è altrettanto vero che ci sono sostanze che hanno un impatto benefico sulle nostre cellule e sulla nostra salute.
Sapevate ad esempio che capperi, uva rossa e vino rosso, cipolla rossa, mirtilli e tè verde sono accomunati dalla quercetina, una sostanza che protegge le cellule dell'organismo? O che il vino rosso (soprattutto se Nebbiolo, Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon) contiene melatonina? Ne basta mezzo bicchiere al giorno per regolare il nostro orologio biologico.
Le proprietà benefiche dell'uva non finiscono qui: insieme alle arachidi e alle more, contiene resveratrolo, una sostanza che rallenta il decadimento fisico e mentale e ha proprietà antiossidanti.
L'avreste mai detto poi che 20 grammi di lenticchie o altri legumi al giorno potete allungare le vostre prospettive di vita di circa l'8%? O che 80 grammi di cipolla cruda consumati ogni giorno riducono il rischio di infarto di oltre il 20%, grazie all'effetto antitrombotico delle sostanze solforose contenute nel vegetale? L'alito ne risentirà, ma volete mettere l'importanza di un cuore in buona salute?
Insomma, molti alimenti nascondono dei segreti che è bene conoscere, quanto meno per tenere il più lontano possibile le malattie che potremmo facilmente evitare semplicemente modificando il nostro stile di vita e le nostre abitudini alimentari. Mangiare bene non è difficile: una valida regola per cominiciare è mangiare molta frutta e verdura
, senza paura di esagerare. 


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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...