sabato 23 agosto 2014

Pericolo: pressione alta

Nella società odierna tanti sono i motivi che causano l'ipertensione, lo stress del lavoro, le preoccupazioni economiche e, da non trascurare, le cattive abitudini a tavola che ci fanno assumere troppo sale, una della cause primarie di irrigidimento della pareti delle arterie con conseguente aumento della pressione sanguigna.

Buonissimo ha voluto stilare una classifica di alimenti ad alto contenuto di sale il cui consumo dovrebbe essere limitato al massimo, o riservato solo a determinate occasioni.

La pressione alta, denominata anche ipertensione, è uno dei fattori di maggior rischio per la nostra salute.

Quasi 1/3 della popolazione mondiale soffre infatti di valori arteriosi troppo elevati, un rischio per il benessere generale e un aumento di lavoro che stressa il nostro cuore.

Anche attraverso un'alimentazione corretta possiamo evitare almeno una delle cause di questa sintomatologia.

Gli studi hanno più volte confermato che uno degli alimenti maggiormente responsabile dell’aumento della pressione è il sale.

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, valuta infatti come quantità giornaliera più che sufficiente il sale presente normalmente nei cibi, senza necessità quindi di integrarlo ulteriormente.

Il consumo normale medio deve infatti rimanere sotto i 5 grammi al giorno, mentre la media italiana supera allegramente i 10 grammi.

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giovedì 21 agosto 2014

Overdose di mercurio con il pesce

I ricercatori scoprono che non solo mangiare certi tipi di pesce espone all’elevato rischio di assorbire grandi e pericolose quantità di mercurio, ma anche la provenienza geografica è fondamentale. Il metilmercurio è un metallo pesante che può causare nelle persone tutta una serie di seri problemi di salute.



Il problema mercurio (o metilmercurio) nei prodotti ittici è annoso. Si è parlato della sua presenza fin dagli anni Cinquanta e, da quest’epoca in poi, si alternano i pareri ora positivi ora negativi riguardo alla sicurezza circa il consumo di pesce e altri prodotti del mare.
Che l’assorbimento cronico del metilmercurio sia dannoso per l’organismo è tuttavia un dato di fatto. Tra i sintomi più comuni di questo troviamo alterazioni della funzionalità renale, così come della memoria e anche problemi motori, della coordinazione eccetera.

Le indagini relative alla presenza di mercurio nel pesce e altri prodotti ittici hanno nel tempo permesso di identificare specie e luoghi di provenienza che possono esporre, di più o di meno, i consumatori al rischio. Tuttavia, non sempre le etichette dei prodotti di mare consentono alle persone di scegliere con relativa sicurezza il prodotto più salubre.Queste le conclusioni di un nuovo studio dell’Università delle Hawaii a Mānoa che mostra come il pesce di una stessa specie, ma di diversa provenienza, possa essere un pericolo per i consumatori. Secondo gli scienziati, il rischio più comune è che una stessa specie di pesce possa appunto avere una diversa provenienza geografica, e questo non è indicato sull’etichetta della confezione.

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mercoledì 20 agosto 2014

Lo yoga migliora le prestazioni cognitive negli adulti

La pratica dell’hatha yoga aiuta a migliorare le funzioni cerebrali e le capacità cognitive negli adulti di mezza età e più anziani. Lo studio

La nota prof.ssa Neha Gothe della Wayne State University, ed esperta di yoga, ha di recente condotto uno studio in cui si è dimostrato come praticare l’hatha yoga aiuti a migliorare le funzioni cerebrali e le capacità cognitive negli adulti di mezza età e più anziani.
Gothe, insieme al professor Edward McAuley dell’Università dell’Illinois, ha reclutato 108 adulti di età compresa tra i 55 e i 79 anni. Dopo di che hanno suddiviso a caso i partecipanti in due gruppi: 61 hanno frequentato lezioni di hatha yoga tre volte alla settimana per otto settimane, mentre i restanti hanno partecipato, per lo stesso tempo e durata, a sessioni di stretching ed esercizi di tonificazione.

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martedì 19 agosto 2014

PANE – Nei supermercati arriva dai paesi dell’est


QUASI UN QUARTO DEL PANE CONFEZIONATO VENDUTO NEI SUPERMERCATI ITALIANI PROVIENE DAI PAESI DELL’EST.
Qualcuno lo prepara in casa, altri si rivolgono al panettiere di fiducia, in tantissimi lo acquistano al supermercato. Nei punti vendita della grande distribuzione il prezzo del pane è infatti inferiore rispetto a quello dei panini artigianali che si trovano nelle panetterie.Ma a cosa è dovuta questa differenza (in molti casi considerevole) di costo? Quasi un quarto del pane confezionato venduto nei supermercati italiani proviene dai Paesi dell’est ed in particolare dalla Romania. Essendo preimpastati e surgelati, i panini rumeni costano meno della metà di quelli nostrani e durano di più, anche fino a due anni. È sufficiente una rapida cottura e il pane precotto è pronto per essere mangiato.

A FAR LUCE SUL FENOMENO DELLO SFILATINO MADE IN ROMANIA. E’ un’inchiesta realizzata da La Repubblica che rivela che il pane (soprattutto baguette) prodotto in Romania e altri paesi dell’Est (Bulgaria, Ungheria, Moldavia) non supera i due euro al chilo: meno della metà di quello in vendita nei nostri panifici (4-5 euro).Ogni anno vengono prodotti 4 milioni di chili di pane surgelato a lunghissima conservazione (24 mesi) nella sola Romania. Qui il fabbisogno nazionale è basso e quindi più della metà del pane prodotto viene esportato, in particolare in Italia. E in tempi di crisi, il pane rumeno venduto a prezzi altamente concorrenziali viene acquistato da molti cittadini italiani.Quali sono però le conseguenze di questa tendenza? Il problema è che in Italia non c’è l’obbligo di scrivere sull’etichetta la provenienza del prodotto pane; il consumatore non sa dunque che quello che compra non è un prodotto italiano.
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lunedì 18 agosto 2014

Trappola per zanzare: eccone una che funziona!


Lo dico subito: questa trappola mette k.o. le zanzare, nel senso che le elimina dalla circolazione. A chi dispiace ammazzarle consiglio quindi di non continuare a leggere il post… per non cadere in “tentazione” quando insistono nel ronzare vicino l’orecchio!!!

trappola zanzare

Occorre una comune bottiglia di plastica da tagliare in due parti, quella superiore va capovolta all’interno dell’altra metà della bottiglia, facendo attenzione che l’imbuto non tocchi il fondo (deve esserci una distanza di circa 5/10 cm) e poi si fissa il tutto con del nastro isolante.

Nel recipiente creato va versata una soluzione di mezzo litro di acqua a temperatura ambiente, 200 grammi di zucchero e un grammo di panetto di lievito di birra (si acquista nei supermercati, di solito è nel banco frigo dello yogurt).

Infine, la bottiglia-trappola va rivestita con della plastica o del tessuto di colore scuro, e messa in un posto strategico sul balcone. Le zanzare saranno attratte dall’anidride carbonica sprigionata dalla soluzione e cadranno all’interno dell’imbuto.
Il preparato va svuotato e cambiato ogni due settimane, avendo l’accortezza di controllare il livello dell’acqua.

Anna Simone

Oltre un milione e mezzo di morti l’anno a causa del sale

Una nuova stima pubblicata sul New England Journal of Medicine rivela che, ogni anno, muoiono 1,65 milioni di persone per eventi cardiovascolari legati al consumo di sodio nella propria dieta


14/08/2014
Sale il consumo di sale. Il gioco di parole è voluto; gli oltre 1 milione e mezzo di morti l’anno dovuti a eventi cardiovascolari legati al consumo di sale, non lo sarebbero. Ma così è.
Ecco quanto rivela una nuova analisi appena pubblicata sul New England Journal of Medicine in cui si scopre che il consumo globale di cloruro di sodio è superiore alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di 2,0 g (2.000 mg) al giorno.
L’indagine è stata condotta analizzando le abitudini alimentari di 187 Paesi.

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venerdì 15 agosto 2014

La dieta dell’anguria, ti sgonfi e perdi peso in una settimana

dieta dell'anguria

Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima
Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi dieta è necessario rivolgersi ad uno medico specializzato che stabilisca quanti siano i chili da smaltire.
La dieta dell’anguria è incentrata sulle proprietà di questo frutto che, oltre ad essere molto goloso, è saziante, diuretico e dissetante. L’anguria vanta percentuali altissime di acqua mentre ha pochissime calorie; infatti, ogni 100 grammi sviluppa circa 13 calorie. E’ dolce, per via di particolari sostanze, ricca di antiossidanti e di vitamine quelle del gruppo B, la vitamina A e la C. L’anguria è molto saziante ed è quindi utile per controllare la fame e, se consumata prima dei pasti aiuta a mangiare meno.
Questo regime, oltre a far dimagrire, è un valido aiuto contro la cellulite, i gonfiori e la ritenzione idrica.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...