martedì 7 ottobre 2014

Yoga e meditazione migliorano le funzioni del cervello

Eseguire regolarmente tecniche meditative e yogiche può migliorare nettamente le prestazioni cerebrali al punto da poter controllare con destrezza un computer con la mente


Pratiche millenarie per eccezione, la meditazione e lo yoga aiutano a essere più sereni interiormente, ad avere una migliore prestanza fisica e – secondo le ultime ricerche – ottimizzano al massimo le funzioni cerebrali. A detta degli studiosi, tutto ciò potrebbe avere importanti implicazioni anche su persone affette da malattie degenerative e paralizzanti.
Per arrivare a tali conclusioni, un team di ricerca dell’Università del Minnesota ha raggruppato più di trenta volontari. Dodici di loro aveva almeno un anno di esperienza di yoga o meditazione per un minimo di un paio di ore alla settimana. Il gruppo di controllo, invece, era formato da 24 partecipanti sani che avevano poca o nessuna esperienza con tali tecniche. Nessuno dei due gruppi, tuttavia, aveva mai avuto a che fare con i sistemi che sfruttano il cervello per controllare un computer.

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domenica 5 ottobre 2014

Uva a tavola: ecco i benefici e come mangiarla

L’uva è ricca di proprietà nutritive importanti per la salute: ringiovanisce la pelle, rafforza il cuore, contribuisce a combattere l'anemia e aiuta chi soffre di reumatismi. Attenzione però a non esagerare con le quantità

 


BENEFICI UVA PER LA SALUTE - Settembre sta finendo, ottobre si avvicina: l’autunno è tempo di foglie secche ma anche il mese ideale per godere delle mille proprietà dell’uva e dei suoi benefici per la nostra salute.  Con una sola avvertenza: attenzione a come la mangiate. L’uva contiene zuccheri assimilabili, sali minerali, vitamine A, B e C: da qui i suoi effetti positivi se riusciamo a inserirla bene nella nostra dieta.

UVA SALUTE E BENESSERE - Come l’uva aiuta il tuo corpo:
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L’uva rossa è ottima per la pelle

 

 

 

giovedì 2 ottobre 2014

Sequestrati i braccialetti elastici per i bimbi. "Sono cancerogeni"

Indossando i braccialetti costruiti con questo materiale avviene una reazione chimica che può essere cancerogena

L’Unità antiabusivismo del Sio-Polizia locale di Milano ha sequestrato 20 milioni di elastici colorati utilizzati dai bambini per fare dei braccialetti "fai da te", venduti illegalmente, e ha denunciato tre donne cinesi titolari di alcune attività per la vendita all’ingrosso in via Giordano Bruno. L’attività investigativa è partita dopo alcune segnalazioni di cittadini e un’attività di monitoraggio in alcuni mercati settimanali, cartolerie, edicole e tramite internet.

I piccoli elastici colorati erano venduti in bustine con telaietti per confezionare braccialetti e collanine, imitando i prodotti - sicuri per la salute - di una nota ditta americana, la "Rainbow Loom". Le confezioni erano prive del marchio CE e non conformi ai requisiti di sicurezza richiesti dalla legge: in particolare non contenevano le indicazioni sulla composizione del materiale, che contiene pericolose percentuali di ftalati (cancerogeni). Una società produttrice e distributrice dei prodotti importava illegalmente dalla Cina il materiale, assemblava le confezioni e le rivendeva al dettaglio.

La merce sequestrata è potenzialmente cancerogena e dannosa per la salute. Secondo un’agenzia britannica (Assay Office Birgmingam), che ha analizzato questo tipo di manufatti prodotti in Cina e distribuiti illegalmente in Occidente, gli «elasticini» sembra contengano valori di ftalati (una sostanza chimica simile al benzene) in percentuale riferita la peso del prodotto pari al 45,50 % (il limite di legge è 0,1%). Indossando i braccialetti costruiti con questo materiale avviene, con il sudore della pelle, una reazione chimica che può essere cancerogena.

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Grasso e dolce piace alle donne, grasso e salato agli uomini

Parigi - Vuole essere la più grande ricerca mondiale sulle abitudini alimentari, con l’obiettivo di ottenere 500 mila risposte. Ma già il bilancio delle prime 37 mila risposte offre risultati assai interessanti. E’ NutriNet, uno studio lanciato in Francia e che raccoglie risposte in tutto il mondo, sottolineando in questa prima fase un’evidente differenza di preferenze alimentari tra uomini e donne. L’obiettivo di base è capire quali siano i meccanismi che ci portano a preferire alimenti come le patatine fritte, il formaggio o il burro di arachidi o il cioccolato o i dolci in genere?

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mercoledì 1 ottobre 2014

Otto grassi sani per dimagrire e star bene: quali sono e loro virtù

Non c'è dieta senza grassi, basta saper scegliere quelli giusti. Dall'olio di lino agli acidi grassi essenziali, scopri le loro proprietà

Comunemente si crede che i grassi siano la causa principale del sovrappeso. Se questo è in parte vero, ogni buona dieta riduce l'assunzione di condimenti, bisogna tener presente che esistono grassi sani che aiutano a dimagrire e soprattutto sono indispensabile per il benessere di corpo e mente.

Questi grassi appartengono alla categoria degli acidi grassi essenziali e sono contenuti soprattutto in oli vegetali. E' stato scientificamente dimostrato che tali sostanze sono fondamentali per lo sviluppo del cervello e per la conservazione dell'organismo, preservandolo da invecchiamento e malattie cardiovascolari come infartoictus.

Oltre ad essere dei toccasana, hanno anche proprietà che stimolano la sensazione di sazietà. Perciò, abbinati a una dieta correttavegetariana e povera di carboidrati, permettono di dimagrire con efficacia.

Ecco le caratteristiche principali e i benefici degli 8 grassi sani, da non trascurare nella nostra alimentazione.

Acidi grassi essenziali Omega 3
Sono contenuti in numerosi oli vegetali come olio di lino, di ribes, di colza, semi di canapa, lecitina di soia. Sono importanti per lo sviluppo del cervello e delle facoltà cognitive. Prevengono la demenza e la depressione. Hanno proprietà benefiche sul cuore e sugli occhi 

Acido pinoleico
E' estratto da un olio di pinoli di uno specifico albero di pino coreano, ed è particolarmente ricco di acidi grassi a catena lunga. E' stato dimostrato che favoriscono una sensazione di pienezza con conseguente diminuzione dell'appetito. Peciò sono importanti nelle diete dimagranti

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venerdì 26 settembre 2014

Dopo la menopausa: mangiare banane allontana l'ictus

Il contenuto in potassio protegge le donne con pressione alta dall'ictus ischemico 

Mangiare banane quando la menopausa è finita riduce il rischio di ictus fino al 27%. È quanto dimostra uno studio dei ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine di New York. Il merito si deve dal potassio, un minerale prezioso per controllare la pressione sanguigna ed evitare l'infarto cerebrale. Consumare cibi ricchi di potassio, dicono gli studiosi la cui ricerca è pubblicata sulla rivista dell'American Heart Association, riduce di un quarto il rischio di infarto cerebrale

Un aiuto dalle banane
I ricercatori hanno studiato la cartella clinica di oltre 90mila donne di età compresa tra 50 e 79 anni per circa 11 anni. Nella maggior parte dei casi si è individuato un consumo insufficiente di potassio. Le raccomandazioni dell'Oms indicano, infatti, in 3,510 mg il fabbisogno giornaliero di potassio, ma solo il 16% delle donne esaminate raggiungeva questa quota. Eppure, studianto i casi di ictus nell'ampio campione della ricerca è emerso che le donne che mangiavano alimenti (e non integratori) con potassio avevano il 12% di probabilità in meno di andare incontro ad un ictus e il 16% di ictus ischemico, con la sofferenza del cervello che non riceve sangue a sufficienza per restare ossigenato. E ancora, tra le donne con la pressione alta, quelle che mangiavano alimenti con più potassio avevano un rischio ridotto del 27% di ictus ischemico e del 21% per tutti i tipi di ictus.

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martedì 23 settembre 2014

Una proteina per sconfiggere le metastasi

Sviluppata da un gruppo di ricercatori di Stanford, la proteina ha dimostrato di poter neutralizzare nei topi il meccanismo molecolare che porta alla formazione delle metastasi. Potrebbe aprire le porte ad un nuovo tipo di terapie

Una delle caratteristiche più letali del cancro sono le metastasi: cellule che si staccano dal sito originario della neoplasia e invadono l’organismo, provocando la comparsa di nuove masse tumorali. Oggi l’unica possibilità per i medici è di cercare di rallentarne la diffusione attraverso la chemioterapia, un tipo di trattamento che presenta però pesanti effetti collaterali, e che purtroppo non risulta particolarmente efficace in caso di tumori in stato ormai avanzato. Per superare queste difficoltà, un team di ricercatori di Stanford ha ideato un nuovo tipo di terapia: una proteina bioingegnerizzata che non distrugge le cellule del tumore, ma blocca i meccanismi molecolari che danno il via alla diffusione delle metastasi. I primi risultati, pubblicati su Nature Chemical Biology, sembrerebbero dimostrare che negli animali il trattamento risulta efficace su due dei più comuni tumori femminili: quello al seno e quello dell’ovaio.

Il punto di partenza per la nuova ricerca è stata la scoperta di due proteine coinvolte nella diffusione delle metastasi: Axl, una molecola che si trova sulla superficie delle cellule tumorali, e Gas6, proteina che legandosi con la prima trasmette il segnale che induce la formazione delle metastasi. L’idea dei ricercatori di Stanford è stata quella di sviluppare una terza proteina che funziona come un’esca, legandosi con Gas6 e neutralizzandola prima che raggiunga il tumore.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...