martedì 27 gennaio 2015
lunedì 26 gennaio 2015
Tumore al seno, quando sei in menopausa attenta agli zuccheri
Per gli studiosi dell’Albert Einstein College of Medicine di New York i
picchi di insulina aumentano dell’84% il rischio di sviluppare
neoplasie nelle donne mature
Fabio Di Todaro
L’indicazione dei medici è chiara: con un peso forma anche il rischio di sviluppare un tumore sarà più basso. Nello specifico, però, più dei chili di troppo farebbero gli zuccheri in eccesso e i successivi picchi di insulina. Uno squilibrio metabolico che, secondo Howard Strickler, professore di epidemiologia all’Albert Einstein College of Medicine di New York, «è alla base di un aumentato rischio dell’84% di sviluppare il tumore al seno, nelle donne già in menopausa»: fase della vita di norma considerata già più a rischio. Un dato che non sembrerebbe viaggiare a braccetto coi chili di troppo, bensì con l’errata regolazione dei livelli di insulina. La stessa evidenza, infatti, emergerebbe osservando le donne magre che mostrano squilibri nei livelli dell’ormone responsabile della captazione degli zuccheri da parte dei tessuti periferici.
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Fabio Di Todaro
L’indicazione dei medici è chiara: con un peso forma anche il rischio di sviluppare un tumore sarà più basso. Nello specifico, però, più dei chili di troppo farebbero gli zuccheri in eccesso e i successivi picchi di insulina. Uno squilibrio metabolico che, secondo Howard Strickler, professore di epidemiologia all’Albert Einstein College of Medicine di New York, «è alla base di un aumentato rischio dell’84% di sviluppare il tumore al seno, nelle donne già in menopausa»: fase della vita di norma considerata già più a rischio. Un dato che non sembrerebbe viaggiare a braccetto coi chili di troppo, bensì con l’errata regolazione dei livelli di insulina. La stessa evidenza, infatti, emergerebbe osservando le donne magre che mostrano squilibri nei livelli dell’ormone responsabile della captazione degli zuccheri da parte dei tessuti periferici.
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giovedì 22 gennaio 2015
Medici con la valigia: più di 2 mila ogni anno scappano all'estero dopo la laurea
Dal 2009 a oggi sono sestuplicate le richieste per i documenti E si
prevede un aumento. "Fuori assumono volentieri i nostri giovani"
ROMA - Mettono lo stetoscopio in valigia e se ne vanno. Scappano da un Paese dove per loro non c'è lavoro, malgrado le carenze di personale negli ospedali facciano pensare il contrario. Scappano dal precariato, da stipendi bassi e mai sicuri, da baroni che spadroneggiano in corsia e pazienti dalla causa facile. E scappano in numero sempre maggiore.
In appena cinque anni i medici italiani che hanno chiesto al ministero della Salute i documenti necessari per ottenere un impiego all'estero sono sestuplicati. Erano 396 nel 2009, sono stati la bellezza di 2.363 nell'anno appena concluso, che ha segnato un vero boom di espatri.
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ROMA - Mettono lo stetoscopio in valigia e se ne vanno. Scappano da un Paese dove per loro non c'è lavoro, malgrado le carenze di personale negli ospedali facciano pensare il contrario. Scappano dal precariato, da stipendi bassi e mai sicuri, da baroni che spadroneggiano in corsia e pazienti dalla causa facile. E scappano in numero sempre maggiore.
In appena cinque anni i medici italiani che hanno chiesto al ministero della Salute i documenti necessari per ottenere un impiego all'estero sono sestuplicati. Erano 396 nel 2009, sono stati la bellezza di 2.363 nell'anno appena concluso, che ha segnato un vero boom di espatri.
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martedì 20 gennaio 2015
Dai kiwi allo yogurt: i cibi che rafforzano le difese contro l'influenza
Scopri la dieta che ti aiuta a evitare raffreddore e febbre, potenziando il tuo sistema immunitario
La prevenzione di influenza e raffreddore passa anche da tavola.
L'alimentazione, infatti, ti aiuta a erigere uno scudo contro i virus
rafforzando le tue difese naturali. Ecco quali cibi contengono le
vitamine e i minerali in grado di potenziare il tuo sistema immunitario.
VITAMINA C
Le classiche spremute d'arancia sono utili perché, oltre a contenere vitamina C, sono ricche di antocianidine, sostanze che hanno potere protettivo sulle cellule e anche sul sistema immunitario. Ma il frutto campione di vitamina C è il kiwi: in 100 grammi di prodotto se ne trovano 85 milligrammi, contro i 50 dell'arancia. Buone quantità sono presenti anche nelle crucifere: 81 milligrammi nei cavolini di Bruxelles e 59 nei cavolfiori crudi.
VITAMINA E
È contenuta soprattutto in mandorle, nocciole e olio extravergine d'oliva.
VITAMINA D
È presente soprattutto nel pesce, nel fegato, nel latte e nelle uova.
PROBIOTICI
Bifidobatteri e lattobacilli si trovano negli yogurt. Ci sono anche bevande probiotiche, vendute al supermercato. Un paio di volte la settimana scegli formaggi (in genere freschi) arricchiti con probiotici.
ZINCO
Cibi ricchi di zinco, che vanno mangiati tutto l'anno, possono costituire una prevenzione efficace. Sono carne bovina, suina e ovina, uova (il tuorlo), ostriche, crostacei, noci, cereali, legumi e verdure. E ancora: germe di grano e lecitina di soia.
CAROTENOIDI
I cibi più ricchi di carotenoidi sono carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni.
FERRO
Si trova soprattutto nella carne (rossa, ma anche in quella di pollo), nei legumi, nelle verdure a foglia verde e in altri alimenti come molluschi, pesce, frutta secca. Il ferro contenuto nella carne viene assorbito fino al 20%, mentre quello di origine vegetale ha percentuali di assorbimento molto inferiori. Un trucco, però, c'è per rubare tutto il ferro che serve alle verdure: abbinarle a cibi o condimenti contenenti vitamina C, che ne facilita l'assorbimento. Per esempio, basta condire gli spinaci con il succo di limone per vedere salire la quota di ferro.
OMEGA 3
Il segreto è mangiare almeno tre porzioni di pesce (alimento ricco di omega 3) a settimana. Quale? Meglio variare, ma senza dimenticare il pesce azzurro: sgombri, sardine, alici & co. sono un'ottima fonte di omega 3 e costano molto meno dei più blasonati tonno, salmone, orata e branzino. Oppure, prova a condire le verdure con l'aggiunta di due cucchiaini di olio di semi di lino, rigorosamente a crudo: contiene ben 57 grammi di omega 3 ogni cento di prodotto, molto più di altri oli. Ricordati però di aggiungerlo e non sostituirlo all'extravergine di oliva, che ha altre importanti qualità nutrizionali.
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VITAMINA C
Le classiche spremute d'arancia sono utili perché, oltre a contenere vitamina C, sono ricche di antocianidine, sostanze che hanno potere protettivo sulle cellule e anche sul sistema immunitario. Ma il frutto campione di vitamina C è il kiwi: in 100 grammi di prodotto se ne trovano 85 milligrammi, contro i 50 dell'arancia. Buone quantità sono presenti anche nelle crucifere: 81 milligrammi nei cavolini di Bruxelles e 59 nei cavolfiori crudi.
VITAMINA E
È contenuta soprattutto in mandorle, nocciole e olio extravergine d'oliva.
VITAMINA D
È presente soprattutto nel pesce, nel fegato, nel latte e nelle uova.
PROBIOTICI
Bifidobatteri e lattobacilli si trovano negli yogurt. Ci sono anche bevande probiotiche, vendute al supermercato. Un paio di volte la settimana scegli formaggi (in genere freschi) arricchiti con probiotici.
ZINCO
Cibi ricchi di zinco, che vanno mangiati tutto l'anno, possono costituire una prevenzione efficace. Sono carne bovina, suina e ovina, uova (il tuorlo), ostriche, crostacei, noci, cereali, legumi e verdure. E ancora: germe di grano e lecitina di soia.
CAROTENOIDI
I cibi più ricchi di carotenoidi sono carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni.
FERRO
Si trova soprattutto nella carne (rossa, ma anche in quella di pollo), nei legumi, nelle verdure a foglia verde e in altri alimenti come molluschi, pesce, frutta secca. Il ferro contenuto nella carne viene assorbito fino al 20%, mentre quello di origine vegetale ha percentuali di assorbimento molto inferiori. Un trucco, però, c'è per rubare tutto il ferro che serve alle verdure: abbinarle a cibi o condimenti contenenti vitamina C, che ne facilita l'assorbimento. Per esempio, basta condire gli spinaci con il succo di limone per vedere salire la quota di ferro.
OMEGA 3
Il segreto è mangiare almeno tre porzioni di pesce (alimento ricco di omega 3) a settimana. Quale? Meglio variare, ma senza dimenticare il pesce azzurro: sgombri, sardine, alici & co. sono un'ottima fonte di omega 3 e costano molto meno dei più blasonati tonno, salmone, orata e branzino. Oppure, prova a condire le verdure con l'aggiunta di due cucchiaini di olio di semi di lino, rigorosamente a crudo: contiene ben 57 grammi di omega 3 ogni cento di prodotto, molto più di altri oli. Ricordati però di aggiungerlo e non sostituirlo all'extravergine di oliva, che ha altre importanti qualità nutrizionali.
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Influenza suina, casi in aumento: ma preoccupa la variante che arriva dall'America
domenica 18 gennaio 2015
Le 11 bacche della salute
More, mirtilli e lamponi, tra i frutti di bosco che possiamo raccogliere facilmente nel nostro Paese, ma anche acai, goji, noni e maqui, tra i frutti esotici. Sono le bacche della salute, ricche di vitamine, antiossidanti e sali minerali benefici. Scopriamo le loro proprietà e i loro benefici per la salute. Sono dei veri e propri superalimenti, o superfood.
1) Bacche di Acai Le bacche di acai sono piccoli frutti di colore blu originari della foresta pluviale sudamericana. Sono imparentate con i mirtilli, con cui condividono un elevato contenuto di antiossidanti. considerati utili per proteggere il cuore e l'apparato cardiocircolatorio. Contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contengono steroli vegetali, preziosi per salvaguardare vasi sanguigni. Le sostanze benefiche presenti nelle bacche di acai migliorano la circolazione e rendono più elastiche le pareti delle arterie.
2) Bacche di Acerola L'acerola è una bacca ricca di vitamina C. Contiene provitamina A, vitamine del gruppo B, flavonoidi e tannini. E' indicata per prevenire gli stati influenzali, le malattie da raffreddamento e le infezioni del tratto respiratorio. L'acerola è conosciuta anche come ciliegia delle Barbados e con il nome scientifico di Malpighia glabra. Stimola le difese immunitarie e sviluppa un'azione antiossidante adatta a contrastare i radicali liberi.
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sabato 17 gennaio 2015
10 motivi per bere acqua tiepida e limone al mattino
Il limone vanta numerosi benefici per la salute, conosciuti fin dall’antichità. Tra le sue proprietà più importanti ricordiamo quelle antibatteriche ed antivirali; inoltre, il limone aiuta a stimolare il sistema immunitario ed è un ottimo alleato se si vuole perdere peso perché ha effetti digestivi e depura il fegato. Il limone contiene diverse sostanze, in particolare l’acido citrico, il calcio, il magnesio, la vitamina C, i bioflavonoidi, la pectina e il limonene, le quali stimolano le difese immunitarie e combattono le infezioni. In questo articolo vi presentiamo i 10 benefici di bere acqua tiepida e limone ogni mattina. Come si prepara l’acqua tiepida con limone? Usate preferibilmente acqua purificata, deve essere tiepida e non bollente. Evitate l’acqua fredda perché il corpo impiega molto più tempo e più energia per assimilarla rispetto all’acqua tiepida. Utilizzate sempre limoni freschi, da agricoltura biologica se possibile, e mai il succo di limone confezionato e venduto in bottiglia. Dovete spremere il succo di mezzo limone in un bicchiere d’acqua tiepida che poi berrete tutte le mattine a digiuno.
I benefici dell’acqua tiepida con limone
1. Aiuta la digestione
Il succo di limone aiuta ad eliminare dal corpo le sostanze di rifiuto e le tossine. Grazie alla sua composizione chimica simile a quella della saliva, il limone stimola il fegato a produrre la bile, un acido necessario per la digestione.
I limoni, inoltre, sono ricchi di minerali e di vitamine ed aiutano ad
espellere le tossine che si accumulano nel tratto digestivo. Le proprietà digestive del succo di limone aiutano ad alleviare i sintomi dell’indigestione, come il bruciore di stomaco, l’eruttazione e la distensione addominale. L’organizzazione American Cancer Society consiglia ai malati di cancro di bere acqua calda e limone per stimolare i movimenti intestinali.
2. Pulisce l’organismo perché è un ottimo diuretico
Il succo di limone aiuta ad eliminare le sostanze di rifiuto in parte perché questo frutto stimola la produzione di urina.
Di conseguenza, bevendo succo di limone le tossine vengono eliminate
più velocemente e questo contribuisce a mantenere il tratto urinario in
buone condizioni. L’acido citrico del limone aiuta a
massimizzare la funzione degli enzimi, stimolando il fegato e
promuovendo la disintossicazione.
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martedì 13 gennaio 2015
Ecco i 12 comandamenti CONTRO IL CANCRO del dott. Franco Berrino!Passiamo parola.
Si sa… Al giorno d’ oggi bisogna stare attenti a troppe cose… Sarà che
ormai l’uomo ha messo le mani ovunque modificando geneticamente,
utilizzando pesticidi e concimi poco naturali, ma oggi come oggi sono
poche le cose genuine che possiamo mangiare tranquillamente senza che
esse ci facciano male! E non è una cosa di cui andarne fieri…
Il video |
Dall'aglio al tè, l'alimentazione per prevenire i tumori
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