Dato positivo rispetto all’aggressività del male ma sono invece
aumentati del 27% i casi nelle donne sotto i 50. L’esperto: «Potenziare
la ricerca sui marcatori biologici»
La mortalità per tumore del seno è diminuita di quasi il 30% negli ultimi 23 anni. Grazie a diagnosi precoce e farmaci sempre più efficaci oggi
in Italia vivono 692.955 donne che hanno avuto la neoplasia, con un
aumento del 19% rispetto al 2010. Circa due terzi si sono lasciate la
malattia alle spalle, avendo ricevuto la diagnosi da oltre un
quinquennio. I nuovi trattamenti contro la neoplasia più frequente fra
le donne sono stati al centro del dibattito alla quarta edizione
dell’International Meeting on New Drugs in Breast Cancer al Regina
Elena di Roma con la partecipazione di più di 200 esperti da tutto il
mondo.
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martedì 17 novembre 2015
mercoledì 11 novembre 2015
Belle e possibili, ecco le terme low cost in Italia
Piscine calde, sorgenti sulfuree, vasche naturali e strutture che fanno bene alla salute e al portafoglio
di Ida Bini
Il nostro Paese è ricco di terme, sorgenti e vasche d’origine vulcanica scavate nella roccia, molte delle quali sono libere, gratuite e, le più organizzate, davvero economiche. Alcune sono antiche, altre hanno acque dalle proprietà uniche e altre ancora si trovano in luoghi bellissimi, a ridosso di montagne, boschi, laghi e cascate. Ecco le terme italiane più gettonate ed economiche, perfette per una giornata di relax o per un weekend all’insegna del benessere.
Le terme più famose del nord Italia sono gli storici Bagni vecchi di Bormio, terme d’origine romana caratterizzate da grotte panoramiche, dove sgorgano sorgenti d’acqua calda, e da vasche naturali circondate da una parete rocciosa su cui appoggiare la schiena. Sorgono nello scenario suggestivo delle Alpi lombarde che d’inverno regalano l’esperienza unica di immergersi nell’acqua calda, circondati dalla neve e dal ghiaccio.
In provincia di Benevento ci sono le antichissime terme di Telese, caratterizzate da acque sulfuree che migliorano le attività cardio-vascolari. Le terme sorgono all’interno di un enorme parco di alberi secolari e offrono due grandi piscine – “Goccioloni” e “Pera” – e padiglioni dove si effettuano le varie terapie. Le tariffe per entrare nel parco termale sono davvero alla portata di ogni tasca.
Le terme più gettonate della Romagna, terra ricca di sorgenti benefiche, sono quelle storiche di Riolo, in provincia di Ravenna: offrono acque medicali eccellenti e fanghi curativi in una struttura molto all’avanguardia con corsi e trattamenti personalizzati, alla portata di tutti. La principale piscina termale è dotata di acqua salsobromoiodica di 34 gradi con punti di idromassaggi e getti.
Tra le colline della Emilia e della Toscana sorge in un enorme anfiteatro Monterenzio, la collina bagnata dal fiume Sillaro, addolcita dalle acque di sei piccoli laghi. Qui è nato il villaggio della salute, una grande oasi ambientale che ospita d’estate un divertente acquapark e un centro termale aperto tutto l’anno con ventidue piscine su 50 ettari, collegate da due tapis roulant, un agriturismo con sei casolari antichi trasformati in alberghi e due ristoranti che offrono solo prodotti bio della zona. Le acque termali del Sillaro, certificato come villaggio biologico, sono ricche di baritina, il minerale che spinse Wolfgang Goethe su queste colline per scoprirne le proprietà rilassanti.
Un’altra regione italiana dove si gode del benessere e del relax a costo zero è la Toscana: nel cuore della Maremma le cascate del Mulino e i gradoni di Manciano, gratuite e imperdibili mete termali, sono caratterizzati da un’acqua sulfurea che scorre in piccoli bacini diventando sempre più calda vicino alla sorgente. Le terme sorgono proprio accanto a Saturnia, costosa e celebre località termale nel comune di Manciano, la cui sorgente nasce in un cratere vulcanico, scorre lungo il fiumiciattolo Gorello e forma una serie di piscine naturali, scavate nella roccia.
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sabato 7 novembre 2015
Artemisia e tumori, le 10 cose da sapere
Le risposte dell'esperto ai dubbi sollevati dai lettori di Panorama.it sulla possibilità di cure per il cancro con l'artemisia annua
L'entusiasmo, i dubbi e le polemiche
Ha suscitato interesse, ma anche molti dubbi da parte dei lettori di Panorama.it l'articolo di alcuni mesi fa su alcuni studi sull'artemisia annua e gli eventuali benefici nella cura di alcuni tumori. Secondo uno studio dell'università della California, pubblicato dalla rivista Spirit Science and Metaphysic, sostiene che "l'artemisia ferma il fattore di trascrizione E2F1 e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro".Continua qui
Artemisia e tumore: "Ecco come sono guarito"
L'arma anti-cancro? Forse è già dentro di noi
venerdì 6 novembre 2015
Roma, tumore di 30 kg asportato a una donna: la paziente sta bene
Intervento straordinario all'Istituto Regina Elena è durato 7 ore
ROMA - Un intervento 'straordinario' è stato effettuato all'Istituto nazionale Tumori Regina Elena di Roma: è stato asportato un tumore di 30 Kg su una donna, che ne pesava complessivamente 90kg. La paziente, una cittadina europea, è stata sottoposta a un'operazioen chirurgica che è durata 7 ore. La donna "è stata ricoverata 2 settimane ed ora sta bene".
Cancro di origine lipomatosa. Nel suo paese di origine nessun ospedale aveva voluto effettuare l'intervento chirurgico. Si tratta di una donna di 65 anni madre di 3 figli e che ha sempre goduto di buone condizioni di salute. Nel mese di aprile ha incominciato ad essere inappetente e ha avuto saltuari episodi di vomito e un aumento di volume dell'addome. Gli esami svolti nel suo paese hanno evidenziato la presenza di un tumore di origine lipomatosa.
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ROMA - Un intervento 'straordinario' è stato effettuato all'Istituto nazionale Tumori Regina Elena di Roma: è stato asportato un tumore di 30 Kg su una donna, che ne pesava complessivamente 90kg. La paziente, una cittadina europea, è stata sottoposta a un'operazioen chirurgica che è durata 7 ore. La donna "è stata ricoverata 2 settimane ed ora sta bene".
Cancro di origine lipomatosa. Nel suo paese di origine nessun ospedale aveva voluto effettuare l'intervento chirurgico. Si tratta di una donna di 65 anni madre di 3 figli e che ha sempre goduto di buone condizioni di salute. Nel mese di aprile ha incominciato ad essere inappetente e ha avuto saltuari episodi di vomito e un aumento di volume dell'addome. Gli esami svolti nel suo paese hanno evidenziato la presenza di un tumore di origine lipomatosa.
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lunedì 2 novembre 2015
Le 116 cause del cancro (alcune insospettabili)
Oltre ai colpevoli già noti, come il fumo e l'amianto, troviamo segatura, lampade abbronzanti, virus dell'epatite C e alcuni rimedi alle erbe
Dopo l’allarme dell’OMS sulla pericolosità della carne rossa, l’Oms, la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha rivelato le 116 cose che possono causare il cancro. L’elenco presenta colpevoli già noti, come sigarette, fumo passivo, alcol, amianto e arsenico.
Cancro, i campanelli d’allarme da non sottovalutare: LE FOTOMa ci sono anche una serie di attività quotidiane ed elementi praticamente impossibili da evitare, come l’aria inquinata che respiriamo quotidianamente. Ecco l’elenco completo:
1. Tabacco
2. Lampade e lettini abbronzanti
3. Produzione di alluminio
4. Presenza di arsenico nell’acqua potabile 5. Produzione di auramina
6. Fabbricazione e riparazione di calzature
7. Pulizia dei camini
8. Produzione del gas a carbone
9. Produzione del catrame
10. Produzione di carbone coke
11. Fabbricazione di mobili
12. Esposizione al radon
13. Fumo passivo
14. Fusione di ferro e acciaio
15. Produzione di isopropanolo
16. Colorante magenta
17. Imbiancare
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giovedì 29 ottobre 2015
Aloe vera e le sue proprietà, cosa c’è da sapere
I suoi gel e succhi sono prodotti ormai leggendari, ma non tutto quel che si dice sulle loro proprietà terapeutiche è provato
Depura l’intero organismo dalle tossine cattive. Ti regala una pelle sempre fresca. Ti protegge dalle malattie, previene l’invecchiamento e, all’occorrenza, ti fornisce anche una sferzata di energia. O, perlomeno, questo è quel che si dice di lei, che secondo alcuni sarebbe addirittura in grado di guarire il cancro. È l’aloe vera, una pianta dalle cui foglie carnose si spremono succhi e gel che troviamo ormai in tutte le erboristerie e che rappresentano un must per gli amanti della medicina naturale.
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Depura l’intero organismo dalle tossine cattive. Ti regala una pelle sempre fresca. Ti protegge dalle malattie, previene l’invecchiamento e, all’occorrenza, ti fornisce anche una sferzata di energia. O, perlomeno, questo è quel che si dice di lei, che secondo alcuni sarebbe addirittura in grado di guarire il cancro. È l’aloe vera, una pianta dalle cui foglie carnose si spremono succhi e gel che troviamo ormai in tutte le erboristerie e che rappresentano un must per gli amanti della medicina naturale.
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lunedì 26 ottobre 2015
Oms, carni lavorate cancerogene: dall'hot dog al prosciutto
Alimenti come i wurstel vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Oncologi: 'Invito a tornare alla dieta mediterranea'
Le carni lavorate come i wurstel ''sono cancerogene'', e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le 'probabilmente cancerogene'.
La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. "Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa".
LA LISTA OMS DELLE CARNI CANCEROGENE
Carni in scatola, hot dogs, prosciutto: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l'uomo dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sono invece considerate 'probabilmente cancerogene' le carni rosse: questa categoria, spiega l'Oms, ''si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra''. Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l'uomo, essendo state inserite dall'Oms nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l'Oms, includono le carni che sono state trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.
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Insetti e alghe in tavola, via libera da Strasburgo. Protestano i Verdi
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