Come riconoscere i segnali di un'alterata glicemia che devono metterci in allerta
Il diabete, una volta definito un “killer silenzioso”, se viene diagnosticato subito può essere tenuto sotto controllo.
Come riconoscerlo? Non è sempre facile: specie il diabete di tipo 2,
la forma più comune, all’esordio non dà sintomi ben definiti e spesso
sfugge alla diagnosi.
In genere, però, i segnali che qualcosa non va ci sono: alcuni, se
isolati, non devono necessariamente allarmare, ma se compaiono in
contemporanea è meglio non ignorarli.
Sintomi precoci del diabete
Frequente necessità di urinare. L’urgenza di andare
spesso in bagno, soprattutto nelle ore notturne, potrebbe essere dovuta
all’eccesso di glucosio circolante che il rene elimina attraverso le
urine.
Sete eccessiva. L’ingente perdita di
liquidi con le urine può comportare uno stato di disidratazione che
induce una sensazione di sete inappagabile.
Stanchezza e irritabilità ingiustificate.
L’incapacità di trasportare il glucosio nelle cellule le priva del
nutrimento essenziale dal quale traggono energia, con comparsa di
stanchezza fisica e mentale.
Aumento della fame. Quando alle cellule non
arriva sufficiente glucosio, esse non hanno l’energia per funzionare
normalmente. Questo porta l’organismo a pensare di non aver assunto
abbastanza cibo.
Perdita di peso improvvisa e immotivata.
Compare in modo accentuato nel diabete di tipo 1, mentre nel diabete di
tipo 2 può essere meno evidente poiché, all’esordio della malattia, la
maggior parte delle persone colpite è in sovrappeso. Anche in questo
caso la colpa è della carenza di glucosio cellulare: l’organismo è
indotto a ricavare energia in modo alternativo, dal tessuto muscolare e
dal grasso.
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