Il Fatto Alimentare
12 feb 2016 — Dopo Misura anche Colussi ha
deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituendolo con
quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi
saturi. L’altra novità riguarda la farina che sarà integrale o semi
integrale (tipo 2)e l'uso di uova fresche
Colussi vuole essere “buona in tutti i sensi”, come
recita lo slogan, e ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma,
sostituito con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la
quantità di grassi saturi. L’altra grossa novità riguarda la farina che,
a seconda del prodotto, sarà integrale o semi integrale (tipo 2).
L’ultima chicca di casa Colussi sugli ingredienti utilizzati riguarda le
uova fresche ottenute da galline allevate a terra e il latte fresco
100% italiano.
«Si tratta di una scommessa in cui crediamo, – spiega Massimo Crippa,
direttore commerciale del gruppo – le modifiche apportate alle
ricettazioni comportano una maggiore spesa per le materie prime e in
alcuni casi anche una certa difficoltà di reperimento, come ad esempio
per la farina tipo 2, poco disponibile per i volumi di cui avevamo
bisogno». I nuovi biscotti saranno sugli scaffali dei supermercati nei
prossimi giorni e avranno un prezzo in linea ai comuni frollini per la
prima colazione: 1,69 euro per il pacco da 300 grammi.
L’azienda punta in particolare alla colazione,
lanciando quattro nuovi frollini e migliorando le ricette dei biscotti
classici, tra cui anche lo storico biscotto GranTurchese.
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venerdì 12 febbraio 2016
giovedì 11 febbraio 2016
Torna anche nel 2016 la Giornata Mondiale del Malato
Siamo giunti ormai alla 23^ incarnazione della festività cattolica: qualche informazione e curiosità
Oggi, 11 febbraio, ricorre la 23^ "Giornata mondiale del malato".
Istituita in questa data il 13 maggio 1992 sotto richiesta di Papa Giovanni Paolo II, rappresenta una delle festività tradizionalmente più importanti per i fedeli cattolici; in essa si celebra la Madonna di Lourdes, descritta (come tutti sanno) come in possesso di poteri curativi o comunque legati al superamento delle sofferenze.E proprio dalla sofferenza, di Papa Wojtyla prima e di Benedetto XVI poi, prende le mosse la Giornata mondiale del malato: nel 1991, infatti, al primo era stata diagnosticata la malattia di Parkinson (ragion per cui l'incarnazione del 2005 della festività, la prima senza il proprio "ideatore" a San Pietro, venne sentita particolarmente).
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martedì 9 febbraio 2016
Latte vegetale alla banana: la ricetta per prepararlo in casa
Volete risparmiare sull’acquisto del latte vegetale o sperimentare nuove ricette? Allora potreste provare a preparare in casa il latte vegetale alla banana, con la raccomandazione di acquistare banane del commercio equo e solidale. Forse non potete preparare in casa il latte di mandorle perché siete allergici alla frutta a guscio oppure state cercando un’alternativa più dolce e gustosa rispetto al latte di soia. In questo caso il latte vegetale alla banana può fare al caso vostro. Otterrete
una bevanda ricca di sali minerali e di vitamine, con particolare
riferimento al potassio e alla vitamina B6. Le banane sono frutti molto
energizzanti. Preparare il latte vegetale alla banana può essere una
buona alternativa per chi di solito non ama la colazione tradizionale. Dato che si tratta di una bevanda
vegetale semplicemente a base di frutta, alcune persone potrebbero
trovarla più semplice da digerire. Il latte vegetale alla banana è senza
glutine. è preparato a crudo ed è adatto ai vegani.
sabato 6 febbraio 2016
Salgono a nove i casi di Zika in Italia
Tutti 'importati' da zone a rischi; Onu, si' ad aborto
Sarebbero nove in tutto i casi in Italia di Zika, tutti 'importati' da persone arrivate da viaggi nelle zone a rischio e tutti guariti. L'ultima è una persona di ritorno da un viaggio nella Repubblica Dominicana, curata all'Ospedale civile di Venezia. Le sue condizioni sono buone. E a Roma e' stata ricoverata un'altra persona all'istituto Spallanzani, la struttura che ha gia' visto e' gestito la pericolosa epidemia di Ebola curando i due italiani colpiti. Dall'Onu intanto e' arrivato un appello per permettere alle donne di abortire e di accedere ai servizi di salute pubblica per evitare le nascite in un momento come questo in cui la trasmissione del virus puo' essere cosi' grave per i feti. Il rischio di microcefalia sembra infatti sempre piu' certo. Ma questa ipotesi ha trovato il fermo no da parte dei vescovi brasiliani. A preoccupare gli esperti è anche la possibilità di contagio attraverso rapporti sessuali. Il Cdc statunitense ha pubblicato una linea guida specifica per le donne in gravidanza, in cui si consiglia di evitare i rapporti sessuali o usare il preservativo fino alla nascita del bimbo alle donne i cui partner hanno viaggiato nei paesi interessati.
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lunedì 1 febbraio 2016
Esclusione Ticket sanitario, le 203 prestazioni fuori tutela
Prestazioni escluse dal ticket secondo il Decreto Appropriatezza: elenco completo e condizioni di erogabilità.
Con l’entrata in vigore del Decreto Appropriatezza, ben 203 prestazioni mediche devono ora essere pagate di tasca dal cittadino, poiché la fruizione del ticket in merito è stata limitata a condizioni piuttosto restrittive. Il decreto modifica integralmente la mappatura di tutte le prestazioni sanitarie, ora in gran parte a carico del cittadino.
Tra le prestazioni fuori tutela non vi sono soltanto esami dal nome impronunciabile, ma anche analisi che si effettuano abbastanza spesso per prevenire importanti patologie, come colesterolo e trigliceridi: queste analisi possono essere ora prescritte in casi ben precisi, dietro valutazione di opportunità del medico; medico che subirà delle salate sanzioni, per le prescrizioni non strettamente necessarie.
Nessuna elasticità, dunque, nonostante la prevenzione sia fondamentale per evitare seri problemi, ed anche maggiori esborsi per la sanità pubblica: se le analisi utili a prevenire una determinata patologia possono avere un costo non indifferente, il costo delle cure per la patologia è comunque notevolmente più elevato delle spese legate alla prevenzione.
È altrettanto chiaro che, per molti cittadini, non poter fruire del ticket significherà dimenticare la prevenzione: esistono delle analisi che, senza la tutela, arrivano a costare migliaia di euro.
Vediamo ora l’elenco completo delle prestazioni non più tutelate.
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Con l’entrata in vigore del Decreto Appropriatezza, ben 203 prestazioni mediche devono ora essere pagate di tasca dal cittadino, poiché la fruizione del ticket in merito è stata limitata a condizioni piuttosto restrittive. Il decreto modifica integralmente la mappatura di tutte le prestazioni sanitarie, ora in gran parte a carico del cittadino.
Tra le prestazioni fuori tutela non vi sono soltanto esami dal nome impronunciabile, ma anche analisi che si effettuano abbastanza spesso per prevenire importanti patologie, come colesterolo e trigliceridi: queste analisi possono essere ora prescritte in casi ben precisi, dietro valutazione di opportunità del medico; medico che subirà delle salate sanzioni, per le prescrizioni non strettamente necessarie.
Nessuna elasticità, dunque, nonostante la prevenzione sia fondamentale per evitare seri problemi, ed anche maggiori esborsi per la sanità pubblica: se le analisi utili a prevenire una determinata patologia possono avere un costo non indifferente, il costo delle cure per la patologia è comunque notevolmente più elevato delle spese legate alla prevenzione.
È altrettanto chiaro che, per molti cittadini, non poter fruire del ticket significherà dimenticare la prevenzione: esistono delle analisi che, senza la tutela, arrivano a costare migliaia di euro.
Vediamo ora l’elenco completo delle prestazioni non più tutelate.
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domenica 31 gennaio 2016
Boom di celiaci in Italia, aumentati del 15% in due anni
Malattia autoimmune che colpisce più le donne degli uomini in un
rapporto di due a uno. la metà delle persone che ne soffrono vive al
Nord
È boom di celiaci in Italia, aumentati di oltre il 15% in soli due anni, dal 2012 al 2014, ma a crescere è soprattutto il numero di diagnosi. Metà di loro vive nel Nord Italia. È quanto emerge dall’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal Ministero della Salute al Parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero.
Nel 2014, si legge, risultavano 172.197 celiaci, nel 2012 erano 148.662, ovvero 23.535 in persone in più, con una crescita di circa il 15,8%. In particolare la Lombardia se ne contano ben 30mila. Il 48% delle diagnosi, infatti, è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l’11% nelle Isole.
Patologia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti in seguito all’assunzione del glutine, colpisce più le donne che gli uomini, in un rapporto di due a uno. È considerata una malattia sociale che investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro, che devono essere in grado di offrire, a chi lo necessita, alimenti sicuri, ovvero gluten free, ad oggi unica vera terapia.
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Celiachia, l’esercito dei malati inconsapevoli
È boom di celiaci in Italia, aumentati di oltre il 15% in soli due anni, dal 2012 al 2014, ma a crescere è soprattutto il numero di diagnosi. Metà di loro vive nel Nord Italia. È quanto emerge dall’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal Ministero della Salute al Parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero.
Nel 2014, si legge, risultavano 172.197 celiaci, nel 2012 erano 148.662, ovvero 23.535 in persone in più, con una crescita di circa il 15,8%. In particolare la Lombardia se ne contano ben 30mila. Il 48% delle diagnosi, infatti, è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l’11% nelle Isole.
Patologia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti in seguito all’assunzione del glutine, colpisce più le donne che gli uomini, in un rapporto di due a uno. È considerata una malattia sociale che investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro, che devono essere in grado di offrire, a chi lo necessita, alimenti sicuri, ovvero gluten free, ad oggi unica vera terapia.
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Celiachia, l’esercito dei malati inconsapevoli
lunedì 25 gennaio 2016
Virus Zika arriva in Europa, 4 casi in Italia e 3 in Gb
Italiani rientrati dal Brasile nel 2015, ora stanno bene
Dopo aver colpito 22 Paesi dell'America Latina, facendo scattare l'allarme rosso per i rischi alla salute pubblica, il virus Zika, associato alla comparsa di gravi patologie nei neonati, ha raggiunto anche l'Italia: 4 casi di contagio sono stati segnalati nel nostro Paese, tutti in uomini che rientravano dal Brasile.
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Virus Zika, l’Oms convoca comitato di emergenza
Zika. Che cos’è e a chi deve fare paura
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