Meno conosciuto come Rosmarinus officinalis, il rosmarino è un arbusto facente parte della
famiglia delle Lamiaceae.
Il rosmarino cresce spontaneo in tutta la costa mediterranea, lo si
riconosce perché può superare i 200 cm di altezza, ha dei fusti di
colore chiaro che protendono verso l’alto e ramificano molto; le foglie
sono lunghe massimo 3 cm e sono opposte, di forma lanceolare, di colore
verde scuro lucido; i fiori sono piccoli, raccolti a grappolo, di color
azzurro-viola con sfumature di lilla. Fiorisce fra marzo ed ottobre. Per
le preparazioni erboristiche, del rosmarino si usano le foglie, i fiori
ed i rametti giovani.
Questo suo nome particolare deriva da Ramerino, traduzione italiana
del latino Rosae maris (rosa del mare) anche se, secondo altre fonti, in
realtà deriverebbe da Ros Marinus ovvero rugiada marina.
Secondo la leggenda i fiori erano inizialmente bianchi, diventarono
azzurro-viola per aver assorbito il colore del manto di Maria che vi si
nascose durante la fuga in Egitto.
In epoca medievale, il rosmarino veniva utilizzato soprattutto per la
costruzione di amuleti magici per scacciare i demoni e pettini contro
la calvizie, inoltre lo si usava per allontanare le tarme.
Successivamente s’iniziò a bruciarlo per purificare le stanze dei malati
di peste e s’iniziò a prendere in considerazione il rosmarino per
curare
mal di testa
e stati d’animo depressivi. L’olio di rosmarino fu scoperto nel 1370
quando un viandante ne fece dono ad Isabella d’Ungheria, che lo usava
per curare i reumatismi.
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Tisana al rosmarino
Ricette con il rosmarino