Anche tu mangi questo cibo che ALTERA i tuoi livelli di glicemia e invecchia le tue articolazioni e la pelle più velocemente?
Alcuni sono anche ingannevolmente commercializzati come "cibi sani"
dalle grandi industrie alimentari. Evita o riduci al minimo
questo cibo e apparirai e ti sentirai 5-10 anni più giovane della tua
età reale.
di Mike Geary - Specialista Qualificato della Nutrizione
& Catherine Ebeling - RN, BSN
A
causa delle reazioni biochimiche che si verificano ogni giorno nel tuo
corpo con ogni tipo di cibo che mangi, alcuni alimenti ti invecchiano
PIÙ VELOCEMENTE, mentre altri alimenti ti aiutano a COMBATTERE
l'invecchiamento.
Mangia i cibi sbagliati regolarmente, e potrai apparire e sentirti 10
anni PIÙ VECCHIO della tua età reale (non è divertente!)...ma se mangi i
cibi giusti, nel corso del tempo potrai iniziare a sentirti e
a sembrare 5-10 anni PIÙ GIOVANE della tua età reale.
Tre dei processi che avvengono all'interno del tuo corpo che hanno un
FORTE impatto sul tuo grado di invecchiamento sono chiamati "glicazione", "infiammazione", e "ossidazione".
Quando parliamo di invecchiamento, non stiamo parlando solo di rughe
sulla pelle o quanto sono spessi i tuoi capelli... stiamo anche parlando
di fattori che non si possono vedere, come, ad esempio, la funzione
degli organi, e se le articolazioni si stanno degradando.
Sì, sono sicuro che sarai d'accordo, questo è molto più importante
del tuo aspetto allo specchio (anche se ti mostreremo come migliorare
ENTRAMBI gli aspetti!).
Il titolo di questo articolo ti può lasciare immaginare che ciò di cui vogliamo parlare sia lo zucchero o i grassi trans.
Sì, questi sono nocivi, ma ora voglio parlare di un altro cibo che
invecchia il corpo più velocemente del normale...ed è uno di cui non
sospetteresti mai!
Quindi cerchiamo di correre ai ripari e ti farò vedere come il tuo
grado di invecchiamento può essere collegato direttamente agli alimenti
che mangi ogni giorno, e come proteggerti...
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mercoledì 27 luglio 2016
lunedì 25 luglio 2016
7 alimenti che gonfiano pancia e stomaco
Quali sono gli alimenti che più di tutti gonfiano pancia e stomaco? Esistono determinati cibi in grado di provocare un gonfiore addominale dopo mangiato o, comunque, durante l’intero arco della giornata. In molti si domandano il perché della pancia gonfia: si sa, infatti, che l’addome è una parte del corpo che in molti sognano piatta e tonica. Le cause dietro questo spiacevole inconveniente possono essere imputabili ai pasti che consumiamo: il gonfiore può, infatti, derivare da un pranzo o una cena consumati troppo in fretta; quando si mangia troppo o, ancora, se si mangiano cibi sani, ma ricchi di fibre in grado di causare del gas nel tratto digestivo. Scopriamo, dunque, 7 degli alimenti che possono causare questa sensazione di disagio e come fare per porvi rimedio.
1. Verdure crocifere
Cavoli di Bruxelles e broccoli sono alcune delle verdure crocifere che possano causare gas e gonfiore. Queste verdure sono ad alto contenuto di antiossidanti, vitamine e minerali, quindi è bene consumarli in ogni caso, facendo parte di una dieta sana. Di aiuto è, senza alcun dubbio, la cottura a vapore e iniziare con il consumo di piccole porzioni da aumentare nel tempo.
2. Legumi
I legumi – come lenticchie e fagioli secchi – sono un altro dei cibi incriminati: ricchi di fibre e proprietà nutritive, non possono mancare da un’alimentazione sana. Cosa fare, quindi? Consumate piccole porzioni per fare abituare il vostro organismo con il tempo, oppure aiutatevi con un digestivo dopo averli mangiati.
3. Latticini
I latticini – il latte, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari, in generale – possono essere un problema per chi soffre di intolleranza al lattosio e non riesce a digerire
bene gli alimenti che lo contengono. La soluzione è quella di optare
per i molti prodotti alternativi, come il latte e i formaggi vegan.
4. Bevande gassate
Le bevande gassate sono una delle maggiori cause del gonfiore alla pancia. Come sgonfiare la pancia? La soluzione migliore sarebbe quella di evitare bibite e alcol, in modo tale da non incorrere in gonfiori spiacevoli.
sabato 23 luglio 2016
Dagli scarti degli agrumi un’alternativa all’olio di palma. Allo studio l’uso del pastazzo per scopi alimentari
E se dai residui della spremitura industriale delle arance,
il cosiddetto pastazzo fatto di bucce, semi e parte della polpa, si
ottenesse un prodotto in grado di sostituire almeno in parte l’olio di
palma usato nei prodotti da forno? È il progetto al quale sta lavorando
un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania, in collaborazione
con aziende locali e con la società di consulenza per l’industria
agrumaria Citrech.
«L’ambito più generale è quello della ricerca sui riutilizzi del pastazzo,
fino a poco tempo fa considerato esclusivamente come rifiuto e ora
invece riproposto come sottoprodotto di lavorazioni alimentari da
destinare, se possibile, a nuova vita» spiega Salvo Barbagallo,
professore di idraulica agraria e coordinatore del progetto relativo ai
nuovi impieghi in ambito alimentare. In effetti nella sola Sicilia si
producono ogni anno oltre 340 mila tonnellate di pastazzo, che costano
alla filiera oltre 10 milioni di euro l’anno per lo smaltimento.
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Olio di palma, la lista delle merendine “senza”. I 70 prodotti che contengono solo burro, olio di girasole, di oliva, ecc…
venerdì 22 luglio 2016
Perchè i pomodori neri fanno bene
I pomodori sono un ortaggio che ha tante proprietà benefiche
all’organismo, vi segnaliamo in particolare alcune varietà di pomodoro.
Il pomodoro nero deve il suo colore all’alto contenuto di antocianine, il licopene, un carotenoide che è un potentissimo antiossidante, con effetti positivi sull’organismo, in particolare contro radicali liberi. Il licopene è presente in tutte le varietà di pomodori, ma quelli che assumono colori più scuri ne contengono concentrazioni maggiori e sono per questo interessanti da coltivare nell’orto famigliare. Le antocianine presenti nei pomodori neri aiutano contro i tumori.
Ci sono diverse varietà di pomodoro nero, alcuni sono comunque rossi, con solo delle striature di colore scuro o il colore concentrato molto anche all’interno la parte liquida coi semi, altri sono decisamente scuri e molto scenografici. In ogni caso difficilmente i pomodori escono completamente neri, per questo motivo sono chiamati anche pomodori viola o pomodori blu, in inglese oltre a “black” si usa “purple”
Tra le varietà di pomodori scuri più diffusi ricordiamo il nero di crimea, dal frutto abbastanza grande e molto sugoso, che passa rapidamente dall’acerbo al maturo, il black cherry, un pomodoro a grappolo. Ci sono poi un’infinità di varianti a questi pomodori scuri: dal Cheroekee viola al black plum.
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Il pomodoro nero deve il suo colore all’alto contenuto di antocianine, il licopene, un carotenoide che è un potentissimo antiossidante, con effetti positivi sull’organismo, in particolare contro radicali liberi. Il licopene è presente in tutte le varietà di pomodori, ma quelli che assumono colori più scuri ne contengono concentrazioni maggiori e sono per questo interessanti da coltivare nell’orto famigliare. Le antocianine presenti nei pomodori neri aiutano contro i tumori.
Ci sono diverse varietà di pomodoro nero, alcuni sono comunque rossi, con solo delle striature di colore scuro o il colore concentrato molto anche all’interno la parte liquida coi semi, altri sono decisamente scuri e molto scenografici. In ogni caso difficilmente i pomodori escono completamente neri, per questo motivo sono chiamati anche pomodori viola o pomodori blu, in inglese oltre a “black” si usa “purple”
Tra le varietà di pomodori scuri più diffusi ricordiamo il nero di crimea, dal frutto abbastanza grande e molto sugoso, che passa rapidamente dall’acerbo al maturo, il black cherry, un pomodoro a grappolo. Ci sono poi un’infinità di varianti a questi pomodori scuri: dal Cheroekee viola al black plum.
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giovedì 21 luglio 2016
Ortoterapia – I benefici del giardinaggio sulla salute
Prendersi cura delle piante, fare l’orto e il giardinaggio hanno dei
profondi effetti nel corpo e nella psiche tanto che è stata chiamata
ortoterapia. Gli scienziati stanno cominciando a studiare e definire i
benefici dei giardini terapeutici
I ricercatori sono giunti alla conclusione che il giardinaggio è davvero benefico per la salute. Negli ultimi anni c’è stato un riconoscimento del del potere del contatto con la natura, in particolare con le piante, da parte della scienza tanto che è nato un nuovo ambito disciplinare che studia ed applica i benefici della natura sull’uomo: la terapia orticolturale o ortoterapia.
In particolare studi recenti hanno dimostrato che prendersi cura delle piante è:
Già avevamo descritto i benefici del passeggiare nella natura o di abbracciare gli alberi, ma ora gli studiosi hanno riscontrato benefici nel giardinaggio.
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I ricercatori sono giunti alla conclusione che il giardinaggio è davvero benefico per la salute. Negli ultimi anni c’è stato un riconoscimento del del potere del contatto con la natura, in particolare con le piante, da parte della scienza tanto che è nato un nuovo ambito disciplinare che studia ed applica i benefici della natura sull’uomo: la terapia orticolturale o ortoterapia.
In particolare studi recenti hanno dimostrato che prendersi cura delle piante è:
- Antidolorifico: riduce il dolore
- Potenzia il cervello: migliora l’attenzione e la memoria
- Normalizza la pressione sanguigna.
- Rilassa: riduce lo stress, calma la mente e scarica il nervosismo
- Riduce il bisogno di psicofarmaci
- Benefico per gli anziani: allontana le malattie degenerative (demenza, Alzheimer, ecc)
Già avevamo descritto i benefici del passeggiare nella natura o di abbracciare gli alberi, ma ora gli studiosi hanno riscontrato benefici nel giardinaggio.
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sabato 16 luglio 2016
Sclerosi multipla: La dieta mima-digiuno può guarirla
Uno studio dell’University of Southern California ha mostrato
come una dieta che mima il digiuno rigenera le cellule danneggiate del
sistema nervoso
Una dieta ipocalorica che imita gli effetti del digiuno
può invertire i sintomi della sclerosi multipla e aiutare a riparare i
danni causati dalla malattia. Gli scienziati sono così eccitati per la
scoperta che si stanno muovendo verso una grande sperimentazione umana e
stanno già raccomandano questa cura per i pazienti molto malati “che
non possono più aspettare”. La ricerca è stata pubblicata sulla
prestigiosa rivista Cell Reports.
Il regime alimentare prevede semplicemente di tagliare le normali calorie a metà per tre giorni ogni settimana. La comunità scientifica ancora non conosce le cause della sclerosi multipla, ma si pensa che il sistema immunitario attacca il rivestimento protettivo delle cellule nervose del cervello e del midollo spinale, che porta a infiammazione e dolore, la disabilità e nei casi più gravi, la morte.
Ma gli scienziati della University of Southern California hanno mostrato che, nei topi la Fasting Mimicking Diet (FMD), ovvero la dieta che mima il digiuno, ha abbassato in modo significativo la percentuale delle cellule immunitarie dannose, consentendo al rivestimento protettivo delle cellule nervose di ricrescere.
I 60 pazienti con sclerosi multipla umana che sono stati sottoposti a questa dieta hanno riportato un miglioramento della qualità della vita ed ottenuto degli enormi progressi a livello dei sintomi della malattia come la capacità di movimento, tremori, di parola e la deglutizione attraverso la scala di misurazione specifica per le disabilità chiamata EDSS.
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Valter Longo, direttore del Longevity Institute dell’University of Southern California |
Il regime alimentare prevede semplicemente di tagliare le normali calorie a metà per tre giorni ogni settimana. La comunità scientifica ancora non conosce le cause della sclerosi multipla, ma si pensa che il sistema immunitario attacca il rivestimento protettivo delle cellule nervose del cervello e del midollo spinale, che porta a infiammazione e dolore, la disabilità e nei casi più gravi, la morte.
Ma gli scienziati della University of Southern California hanno mostrato che, nei topi la Fasting Mimicking Diet (FMD), ovvero la dieta che mima il digiuno, ha abbassato in modo significativo la percentuale delle cellule immunitarie dannose, consentendo al rivestimento protettivo delle cellule nervose di ricrescere.
I 60 pazienti con sclerosi multipla umana che sono stati sottoposti a questa dieta hanno riportato un miglioramento della qualità della vita ed ottenuto degli enormi progressi a livello dei sintomi della malattia come la capacità di movimento, tremori, di parola e la deglutizione attraverso la scala di misurazione specifica per le disabilità chiamata EDSS.
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giovedì 14 luglio 2016
Mangiare prugne ogni giorno rafforza le ossa del 20%
Un recente studio ha dimostrato che le prugne secche possono rafforzare le ossa di quasi il 20% in più ed essere un valido aiuto nell’osteoporosi
Sono famose per combattere la stitichezza ma da oggi sappiamo che possono fare di più per la nostra salute. Un recente studio pubblicato su ScienceDaily ha scoperto che le prugne secche possono aumentare molto la nostra resistenza ossea. Questo potrebbe aiutare almeno 5 persone che in Italia soffrono di osteoporosi e oltre i cinquant’anni ne è affetta una donna su tre.
I ricercatori hanno somministrato a topi una polvere a base di prugne ed hanno constatato che era più efficace per prevenire la perdita ossea indotta dalle radiazioni rispetto all’acido diidrolipoico (un acido dalle potenti proprietà antiossidanti), ibuprofene e a una miscela di cinque diversi antiossidanti. E anche i topi che non sono stati esposti alle radiazioni hanno mostrato ossa più forti. “Le prugne erano così potenti”, dice Nancy Turner, ricercatore principale dello studio, “che i topi hanno mostrato un aumento di quasi il 20% nell’integrità strutturale delle loro ossa”.
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