Camminare tre volte a
settimana per tre chilometri in 33 minuti allunga la vita e abbatte il
rischio di morte improvvisa. E i cibi hanno la loro importanza per i
cardiologi riuniti a Roma per il congresso internazionale Place
di ANNA RITA CILLISL'HANNO ribattezzata la regola del tre e per i cardiologi internazionali arrivati a Roma per partecipare al congresso Place, allunga la vita e previene la morte improvvisa. La domanda di fondo dalla quale erano partiti era se lo sport facesse bene, con quale frequenza e che tipo di attività potesse servire per avere un cuore in salute. Per questo, dopo studi e approfondimenti, hanno lanciato la regola del tre: camminare a passo sostenuto almeno tre volte alla settimana, percorrere almeno tre chilometri e riuscire a farlo in trentatré minuti. Eccola la soluzione. Il tutto facendolo regolarmente fino a tarda età per ottenere benefici dal punto di vista respiratorio, cardiologico, ortopedico e, non ultimo, psicologico.
Insomma una ipoteca sulla longevità che guarda anche a prevenire il rischio della morte improvvisa provocata da anomalie del sistema cardiaco che "attraverso uno screening preventivo delle condizioni di salute, possono comunque essere risolte, scongiurando gli eventi tragici e inaspettati", come spiegano gli esperti. Ma non basta.
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Perché, al controllo attraverso un semplice elettrocardiogramma, è fondamentale associare anche una dieta idonea. E sempre i cardiologi sdoganano non solo i carboidrati della pasta, ma anche il cioccolato, purché fondente, il caffè e i cibi "rossi" per una dieta salvacuore, lanciando il messaggio per cui l'alimentazione è il vero farmaco del futuro.
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