“Passata di pomodoro Mutti richiamata per tracce di arsenico”:
la falsa notizia apparsa ieri sera su WhatsApp sta diventando virale.
Si tratta dell’ennesima fake news che la rete regala ai consumatori.
Questa volta la bufala è ben congegnata, perché accompagnata da un
modulo di richiamo del Ministero della salute che però è stato
modificato. La foto abbinata alla notizia segnala che un lotto di
passata di pomodoro Mutti da 700g sarebbe stato ritirato dalla catena di
supermercati Conad per la presenza di tracce di arsenico, una sostanza
tossica ben nota al pubblico, scelta aumentare l’impatto della bufala.
Per rendere la fake news credibile, i creatori hanno utilizzato un vero modulo diffuso dal Ministero della salute qualche giorno fa, relativo ai filetti di acciuga Athena di Eurospin, modificando i principali dati, ma lasciando qualche riferimento per cui risulta riconoscibile.
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domenica 3 dicembre 2017
sabato 2 dicembre 2017
Mele e pesticidi: uno studio svela i metodi più efficaci per eliminare la maggior parte delle sostanze chimiche dalla superficie della buccia
Per ridurre la concentrazione di pesticidi presenti sulle mele il sistema più efficace è anche quello più semplice ed economico: immergere il frutto in una soluzione di bicarbonato. Questo sistema è sufficiente, secondo i test effettuati dai ricercatori dell’Università del Massachussett di Amherst, a rimuovere la quasi totalità dei prodotti chimici presenti.
Negli esperimenti, di cui ha dato conto il Journal of Agricultural and Food Chemistry, gli autori hanno trattato le mele gala con alte concentrazioni di due pesticidi tra i più usati: il tiobendazolo, funghicida, e il phosmet, insetticida, per 24 ore. Quindi hanno sottoposto i frutti a tre diversi trattamenti: l’acqua corrente, una soluzione all’1% di bicarbonato di sodio oppure il lavaggio con una soluzione di candeggina (ipoclorito di sodio) simile a quello utilizzata da molti produttori prima di avviare le mele alla spedizione, il Clorox, e poi hanno verificato i livelli delle due sostanze chimiche sulla buccia delle mele.
Il risultato è stato sorprendente, perché il bicarbonato ha impiegato 12 e 15 minuti per rimuovere il 100% rispettivamente del tiobendazolo e del phosmet dalla superficie delle mele. Va detto però entrambi i pesticidi, il 20% del primo e il 4,4% del secondo, erano penetrati nella buccia, e non erano diminuiti dopo nessuno dei tre trattamenti. Inoltre è stato dimostrato che il tiobendazolo ha una capacità di penetrazione che è 4 volte superiore rispetto a quella del phosmet.
Per non mangiare antiparassitari non c’è dunque che una soluzione: togliere la buccia, anche se è lì che si concentra la quantità maggiore tanto di fibre che di nutrienti nobili o, in alternativa, scegliere mele biologiche.
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venerdì 1 dicembre 2017
Giornata mondiale contro l'Aids, meno casi nel 2016. Ma i ragazzi rischiano di più
Negli ultimi anni è aumentato
il numero degli stranieri con una nuova diagnosi di Hiv. Secondo i dati
dell'Istituto superiore di sanità, 3451 le persone infettate lo scorso
anno
di ANNA RITA CILLISCOLPISCE ancora. E lo fa oggi, spesso, attraverso rapporti sessuali non protetti. Da malattia mortale è passata, negli ultimi 20 anni, a patologia cronica grazie ai farmaci, ma l’Hiv resta un virus aggressivo. E a parlare sono i dati. Lo scorso anno i casi segnalati – dice il rapporto del Coa, il Centro Operativo Aids – sono stati infatti 3451, un numero che però potrebbe aumentare nei prossimi anni a causa del ritardo di notifica. Scorporato, quel dato, vale 5,7 nuovi casi di infezione da Hiv ogni 100mila residenti, portando l’Italia al tredicesimo posto, con la Grecia, nella classifica delle nazioni dell’Unione Europea.
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Aids, l'allarme dell'Unicef: "Ogni ora 18 bambini sono colpiti da Hiv"
giovedì 30 novembre 2017
A dieta biologica, e i pesticidi scompaiono
Una famiglia tipo – genitori e due figli -
si è sottoposta a un monitoraggio promosso dalla campagna
Cambialaterra.it. Un secondo esame, ripetuto dopo 15 giorni di
alimentazione a base di prodotti biologici, ha mostrato il crollo della
presenza di glifosato
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I pesticidi? Anche nelle urine. Ma con la dieta bio spariscono |
Semi di zucca: 10 proprieta' benefiche
I semi di zucca, nonostante le loro piccole dimensioni, possono essere considerato come un alimento ricco di proprietà benefiche e come uno spezzafame salutare, da sostituire ai classici snack confezionati.
I semi di zucca sono benefici per il cuore, ci aiutano a garantirci un buon riposo notturno ed una buona salute generale.
Possono essere consumati crudi oppure tostati in forno a temperatura
non troppo elevata per 15-20 minuti. Sono ottimi anche caldi e possono
essere conditi con un pizzico di sale marino integrale. Possono essere
acquistati già tostati, scegliendoli preferibilmente biologici, nei
negozi di prodotti naturali.
Ecco le loro 10 principali proprietà benefiche.
1) Buon riposo
I semi di zucca presentano un elevato contenuto di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina,
che contribuisce ad assicurarci non soltanto di vivere le nostre
giornate all'insegna del buonumore, ma anche ad aiutarci a godere di un buon riposo nelle ore notturne, in modo da recuperare tutte le energie necessarie per affrontare gli impegni della giornata seguente.
2) Cuore e relax
Tra i componenti nutritivi presenti nei semi di zucca vi è il magnesio,
un elemento che contribuisce a regalare al nostro organismo una
sensazione di relax. Il magnesio è infatti considerato come una sostanza
naturalmente calmante e rilassante, oltre ad essere ritenuto benefico
per la corretta attività cardiaca.
3) Equilibrio
I semi di zucca presentano un contenuto da non sottovalutare di proteine altamente digeribili che contribuiscono a mantenere regolari i livelli di zuccheri nel sangue
quando essi vengono consumati nel corso della giornata come snack.
Mantenere i livelli degli zuccheri stabili può essere fondamentale quando si cerca di perdere peso. Ecco perché i semi di zucca sono spesso consigliati anche a chi segue una dieta dimagrante.
4) Omega3
I semi di zucca contengono acidi grassi essenziali omega3, fattore che li rende una fonte vegetale preziosa di questi elementi.
La loro presenza permane in un alimento estratto da essi a freddo:
l'olio di semi di zucca. Esso potrebbe rivelarsi d'aiuto nella cura di
pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna, come suggerito da uno studio scientifico pubblicato nel 2009.
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lunedì 27 novembre 2017
Dolore al collo? Da febbraio 2018 non lo avrete più
Un fisioterapista ha avuto un'ottima idea per risolvere il fastidioso disturbo che colpisce tanti di noi.
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domenica 26 novembre 2017
Gelatina animale: il lato amaro delle caramelle gommose
Allegre, colorate e dolcissime le caramelle gommose fanno la gioia di grandi e piccini, ma dietro la loro produzione si celano lati più amari che fanno indignare vegetariani e animalisti. A svelare come vengono prodotte le gelatine vendute dagli ambulanti, nei negozi di dolciumi e nei supermercati di tutto il mondo è stata la regista Alina Kneepkens in un documentario trasmesso dalla trasmissione televisiva “Over Eten (On Food)” in onda sulla rete pubblica VRT in Belgio.
Il programma tv si occupa di cibo a 360 gradi con l’obiettivo di istruire il pubblico sulla filiera alimentare e spingere i consumatori ad adottare un’alimentazione più sostenibile e consapevole.
Il video intitolato “Gelatine” svela come viene estratta la gelatina di origine animale utilizzata per produrre le caramelle gommose. La regista conduce gli spettatori in un viaggio a ritroso: dalle caramelle colorate e golose ai maiali d’allevamento.
I bene informati sapranno già che la gelatina è una proteina derivata dal collagene, una sostanza presente nei tendini, nei legamenti e nei tessuti dei mammiferi. Per produrla si fanno bollire i tessuti connettivi, le ossa e le pelli degli animali, perlopiù mucche e maiali. Le fabbriche si trovano nei pressi dei mattatoi per poter reperire facilmente e a basso costo le materie prime necessarie.
Per estrarre i minerali e i batteri dalle parti animali vengono impiegate soluzioni acide e alcaline come il carbonato di sodio o l’ossido di calcio. Successivamente i tessuti vengono fatti bollire in acqua distillata e vengono addizionati con coloranti, dolcificanti e aromi liquidi o in polvere.
La gelatina non viene utilizzata solo per produrre le caramelle, ma anche in campo farmaceutico, fotografico e nella fabbricazione della carta. La sua versatilità si deve alla capacità di formare film forti, trasparenti e solidi facilmente digeribili e solubili in acqua calda.
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