lunedì 2 settembre 2019

I benefici del limone: sai come sfruttarli al meglio?

Come sfruttare i benefici del limone per la nostra salute, per rimedi cosmetici, per la cura della casa


Si, il giallo è il colore dell'estate e, si, facciamo un gran parlare di limoni in questo periodo: ci siamo presi la briga di studiare i benefici del limone in diversi campi e usi inediti.
L'acqua con il limone al mattino fa benissimo, lo sappiamo. E poi? Scoprite con noi gli altri benefici. Dentro. Fuori. Intorno.

I benefici del limone per la salute (dentro): 

100 grammi di limone forniscono solo 11 calorie, ma al dilà dell'energia, sono le tante vitamine, (A,B,C, PP), minerali (potassio, sodio, calcio, ferro), oli essenziali (limonene) e altre molecole (acido citrico, pectine...) ad avere gli effetti benefici, che sono molteplici. Ricordiamo i più importanti:
  • Riequilibrio dell'acidità: l'acido citrico dei limoni, all'interno del nostro corpo viene trasformato in carbonato, alcalino, che migliora la digestione eliminando gli eccessi di acidità e ristabilisce nel sangue l'equilibrio chimico di cui l'organismo ha bisogno per rimanere in salute;
  • Antiossidante e "antiage": grazie alla Vitamina C che combatte i radicali liberi, responsabili, tra l'altro, dell'invecchiamento cellulare;
  • Difesa dalle malattie da raffreddamento e dai batteri;
  • Aumento dell'assorbimento del Ferro: grazie alla Vitamina C. Fondamentale per problemi di anemia o diete vegane;
  • Disintossicante e depurativo: stimola l'attività di fegato e cistifellea;
  • Supporto contro i calcoli, renali e biliari;
  • Aiuta a eliminare i parassiti intestinali;
  • Prevenzione ai tumori? I limoni contengono fitosostanze (sostanze che le piante producono per proteggersi) che, secondo i primi studi a disposizione, sembrano rallentare la crescita delle cellule tumorali;
  • Sollievo ai sintomi dell'asma e "raffreddore da fieno" da allergia: grazie al contenuto in esperidina;
  • Contro nausea e diarrea, grazie agli effetti del limonene e dell'acido citrico;
  • Anti stress: come bevanda energizzante a base di limone e miele oppure, con l'olio essenziale nel diffusore, contro il mal di testa.

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giovedì 29 agosto 2019

Vino rosso, con moderazione è amico dell'intestino

Aumenta varietà dei batteri, è sufficiente berlo ogni 15 giorni


Il vino rosso è amico dell'intestino, più di altre bevande alcoliche. Aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma, e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Lo rileva uno studio del King's College di Londra, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, che però punta sulla moderazione: secondo i ricercatori, i benefici si possono ricavare anche da un solo bicchiere ogni 15 giorni.
    Gli effetti del vino rosso sull'intestino sono stati analizzati su tre diversi gruppi di circa tremila persone nel Regno Unito, in Olanda e negli Usa, e dalla ricerca è emerso che il microbioma intestinale dei bevitori di vino rosso era più diversificato di quello di chi non lo beveva, mentre ciò non è stato osservato con il consumo di vino bianco, birra o liquori.
    Gli autori ritengono che il motivo principale dei benefici sia dovuto ai numerosi polifenoli nel vino rosso, cioè sostanze chimiche di difesa che hanno molte proprietà benefiche (inclusa quella antiossidante) e agiscono principalmente come 'carburante' per i microbi presenti nel nostro sistema intestinale. 

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lunedì 19 agosto 2019

Liquirizia, tutte le proprietà e i benefici per la salute: attenzione però alle controindicazioni. La migliore al mondo si produce in Calabria

Avete mai sentito parlare della liquirizia salata? Nota anche come “Salmiakki”, ha un sapore molto particolare. Nel 2012 è stata eletta pianta medicinale dell’anno: non esagerate con il consumo se soffrite di pressione alta



BENEFICI DELLA LIQUIRIZIA

La liquirizia, il cui nome scientifico è Glycyrrhiza glabra, è una pianta perenne della famiglia delle Leguminosae. È una sostanza aromatica conosciuta fin dall’antichità per i numerosi benefici a vantaggio della salute: se ne trovano menzioni persino negli erbari dell’antica medicina cinese, e in Asia è usata da più di 5000 anni per le sue proprietà digestivedepurative e antinfiammatorie. STORIA DELLA LIQUIRIZIA
In Medio Oriente gli Sciiti camminavano per ore nel deserto senza soffrire la sete solo grazie alle proprietà dissetanti della radice di questa pianta, mentre in Europa la liquirizia è stata introdotta dai frati domenicani soltanto nel XV secolo, utilizzandola in infuso o sotto forma di tinturasoprattutto per il benessere delle vie respiratorie e per depurare il fegato.

PROPRIETÀ DELLA LIQUIRIZIA

La liquirizia è digestivadiureticaantinfiammatoria, espettorante e protettiva della mucosa gastrica. Indicata contro tossemal di gola, catarro, cervicale e acidità gastrica esercita anche una blanda funzione lassativa.
Chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue: l’ideale dunque soprattutto d’estate con il grande caldo. Per lo stesso motivo va consumata con parsimonia, e non è indicata per le persone che soffrono di ipertensione.


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giovedì 25 luglio 2019

Caldo, menu salva-sonno per 12 milioni di italiani

Coldiretti, dal pane alle pesche contro l'afa notturna

ROMA - Pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla e uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine. E' a tavola che si può sconfiggere l'afa notturna di questi giorni che tiene svegli 12 milioni di italiani. Lo afferma la Coldiretti, in relazione all'ondata di caldo torrido che sta stringendo d'assedio l'Italia con le principali città prigioniere di vere e proprie bolle di calore. 

A fronte di una situazione termica estrema, sottolinea la Coldiretti, le condizioni per garantire un buon riposo dipendono molto anche dai comportamenti durante il giorno a partire da un' alimentazione corretta. Disco verde a cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine. Sono invece da evitare gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry e paprika, come anche salatini, minestre con dado da cucina, tutti nemici del riposo. 

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TENDENZA INTEGRATORI, ECCO QUALI SECONDO LA META DELLE VACANZE

Pronti a partire per le vacanze, ecco come rafforzare le difese in base alla meta, secondo i suggerimenti della farmacista e nutrizionista Giovanna Geri, co-fondatrice della startup Vitamina (takevitamina.com).

● Tropici, Caraibi o “viaggi avventura” - Probiotici e vitamine del gruppo B, magnesio e potassio

“I probiotici, insieme alle vitamine del gruppo B, sono il miglior modo di affrontare un viaggio verso mete esotiche o tropicali (così come in ogni tipologia di viaggio): rinforzano l’intestino e aiutano l’organismo a prepararsi al cambiamento climatico e alimentare e per questo sarebbe meglio portarli in borsa in qualsiasi posto si vada” - spiega la dott.ssa Giovanna Geri - “I probiotici non vanno solo messi in valigia, ma andrebbero addirittura assunti già un paio di settimane prima della partenza, per rinforzare l’equilibrio della flora intestinale. Anche il magnesio e il potassio, però, possono tornare utili, aiutando a reidratare l’organismo in caso di squilibri intestinali”. 

● Spiagge Mediterranee: dalle Isole Greche alle coste italiane – Vitamina C, zinco, betacarotene e selenio

“Per chi sceglie le spiagge Mediterranee, e prevede quindi di esporsi ai raggi del sole per periodi prolungati, gli integratori a base di betacarotene e selenio (spesso combinati con vitamica C e zinco) sono la scelta migliore. Entrambi svolgono un’azione protettiva sulla pelle: agendo da antiossidanti, prevengono gli effetti dei radicali liberi e, insieme ovviamente alle creme ad alto fattore anti-UV, proteggono la pelle dall’effetto dei raggi solari, contribuendo ad un’abbronzatura invidiabile”.

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sabato 20 luglio 2019

Il clima pazzo dimezza la produzione di miele: settore sempre più in crisi, siamo costretti a importarlo

Acacia e agrumi sono diminuiti del 41% a causa del meteo anomalo dei primi mesi del 2019: e i ricavi per gli apicoltori hanno subito un taglio di 73 milioni di euro

La produzione di miele ha risentito del clima pazzo dei primi mesi del 2019. In particolare, acacia e agrumi sono diminuite del 41% rispetto alle attese, portando a un taglio dei ricavi di 73 milioni di euro per gli apicoltori di tutta Italia. Lo rivela Ismea sottolinenado come, allo stesso tempo, le importazioni siano volate totalizzando, secondo la Coldiretti, 82 milioni di chili tra gennaio ed aprile.

Un settore già in difficoltà - L'andamento climatico anomalo ha messo definitivamente in ginocchio un settore già alle prese con problemi sanitari e minacciato dalla forte concorrenza del prodotto di provenienza estera. Le perdite produttive per il miele d'acacia, stimate intorno ai 55 milioni di euro, hanno penalizzato soprattutto le regioni del Nord (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia).

giovedì 18 luglio 2019

I 10 segreti del vero gelato artigianale. Additivi, ingredienti, conservazione… Cosa controllare per scegliere il migliore

Il gelato è forse il dolce più amato dagli italiani, come dimostrano le quasi 20 mila gelaterie sul territorio. Il problema è imparare a distinguere le vere gelaterie artigianali da quelle che non lo sono perché impiegano prevalentemente preparati e semilavorati industriali. La questione è complicata anche per la mancanza di una regolamentazione sulle caratteristiche del “gelato artigianale”.
1) Il primo segreto per gustare appieno un gelato artigianale è di mangiarlo subito dopo la mantecatura, quando la pasta è ancora morbida. In questa fase la metà della miscela deve ancora ghiacciare e la temperatura oscilla tra -8 /-10°C e si può cogliere un effetto vellutato che però si perde dopo 7-8 ore perché il banco frigorifero con le vaschette segna 6-7 gradi in meno e a queste temperatura la formazione dei piccoli cristalli di ghiaccio si completa. La regola è valida ma non sempre, perché alcuni gusti danno il meglio sotto il profilo aromatico dopo alcune ore o addirittura il giorno dopo, vedi il cioccolato e la frutta secca, cioè dopo una certa maturazione in vaschetta. La regola generale è che il gelato artigianale dovrebbe essere mangiato entro tre giorni.
2) La seconda cosa riguarda gli additivi. Le gelaterie che preparano e dosano all’interno del proprio laboratorio tutti gli ingredienti, compresi gli emulsionanti e gli addensanti, come si faceva una volta, sono pochissime. Si tratta di una scelta che richiede una conoscenza approfondita delle materie prime e della tecnica e molto tempo a disposizione, per cui pochi sono in grado di portare avanti questo metodo di lavorazione. Le rare gelaterie che fanno tutto in casa e non aggiungono additivi ottengono un gelato con una struttura debole, da consumare a distanza di poche ore dalla produzione.
2) Il neutro. Gran parte degli artigiani utilizza un preparato chiamato “neutro” (a base di additivi che comprende addensanti naturali come farina di semi di carrube, di guar, di tara e pectine talvolta miscelati a emulsionanti) per dare la giusta struttura al gelato. Il neutro rappresenta una quantità minima (3-5 g per kg) e viene aggiunta agli altri ingredienti durante la preparazione.
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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...