mercoledì 2 ottobre 2019

Il Prof. Franco Berrino: “Ci vogliono tristi e ammalati per far salire il Pil. Chi è felice non consuma, non cerca cibo o abiti di cui non ha bisogno”

Il Prof. Franco Berrino: “Ci vogliono tristi e ammalati per far salire il Pil. Chi è felice non consuma, non cerca cibo o abiti di cui non ha bisogno”



domenica 29 settembre 2019

Zucca di Hokkaido, coltivazione e proprietà

Zucca di Hokkaido, coltivazione e proprietà. Tutte le informazioni su dove trovare i semi e come coltivare questa piccola e gustosa zucca da mangiare con l’intera buccia.
La zucca di Hokkaido raggiunge un peso di circa 1.5 kg. Presenta polpa solida e poco fibrosa dal gusto che ricorda vagamente quello delle castagne. Eì una varietà della specie Cucurbita maxima. In questo articolo scopriremo dove trovare i semi di zucca di Hokkaido, come si coltiva e quali sono le sue proprietà

Zucca di Hokkaido, proprietà

Questa zucca ha un contenuto d’acqua inferiore rispetto alle altre varietà di Curcubita maxima, e presenta un interessante profilo nutrizionale. E’ ricca di vitamina C e povera di calorie e di sodio. E’ un’ottima fonte di fibre e apporta vitamine del gruppo B, calcio, potassio, ferro, riboflavina e tiamina. Apporta discrete quantità di vitamina A.
Per quale ricette di presta? Per tutte, dalla vellutata alla riso e zucca, dalla zuppa zucca e fagioli alla zucca ripiena, la sua cavità, infatti, si presta perfettamente per un ripieno!

Si mangia anche la buccia

A differenza delle altre zucche, la buccia di questa varietà si può mangiare senza problemi. Per questo motivo, prima di preparare qualsiasi ricetta, è importante sciacquare la zucca con acqua e e bicarbonato di sodio.
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Guida alle zucche

venerdì 27 settembre 2019

Inchiostri per tatuaggi sequestrati: 1 su 5 contiene sostanze tossiche e cancerogene

Se state pensando a un nuovo tatuaggio, scegliete con cura lo studio cui affidarvi poiché non tutti i tatuatori garantiscono gli stessi standard di sicurezza.



In seguito a un’ispezione effettuata dai Nas su tutto il territorio nazionale è infatti emerso che molti inchiostri e tinture usati negli studi dei tatuatori non risultano a norma e addirittura in un campione di inchiostro su cinque sono state rilevate sostanze tossiche o potenzialmente cancerogene.
Il controllo si è svolto lungo tutta la filiera distributiva dei pigmenti per tatuaggi, con lo scopo di verificare la qualità e la sicurezza degli inchiostri immessi sul mercato.
Gli accertamenti effettuati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha interessato 117 aziende: oltre ad aver portato alla contestazione di 31 infrazioni per carenze igieniche o strutturali e per la mancanza di autorizzazioni negli studi dei tatuatori, l’ispezione ha disposto il sequestro di ben 248 confezioni di inchiostri non idonei, privi di etichetta o non sicuri.
Cosa ancora più grave, in 22 dei 100 campioni di tinture prelevati e analizzati presso i laboratori ARPA Piemonte è stata riscontata la presenza di composti chimici tossici e cancerogeni, in particolare sostanze appartenenti alla classe delle ammine aromatiche e idrocarburi policiclici aromatici noti come IPA.
Il Ministero della Salute ha disposto quindi urgentemente il divieto di vendita e di utilizzo di tali inchiostri e il richiamo delle confezioni già in commercio.
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domenica 22 settembre 2019

Occhio secco, cosmetici e anti-aging sotto accusa

Convegno a Roma, il mascara indagato speciale

L'uso di cosmetici, gli interventi chirurgici sulla palpebra, le iniezioni di tossine anti-aging e altre procedure cosmetiche sono da considerare fattori di rischio scatenanti per la malattie dell'occhio secco. Emerge da una ricerca della società scientifica Tear Film & Ocular Surface Society (Tfos)2, leader nella ricerca sulla superficie oculare con sede a Boston, che ha organizzato l'incontro di esperti internazionali "European TFOS Ambassador Meeting" presso l'Auditorium dell'Ara Pacis di Roma. Dove si è parlato di malattie croniche e gravi della superficie oculare ma anche di stili di vita che possono avere un impatto negativo su queste patologie. Secondo lo studio Tfos Dews II, il make-up per esempio può divenire un nemico del film lacrimale perché particelle di cosmetici possono migrare sulla superficie oculare alterando il delicato film idrolipidico che la ricopre. Il mascara sembra essere l'indagato speciale: dopo 3 mesi di utilizzo, microbi sono presenti in oltre il 30% degli spazzolini, anche quando usati in maniera esclusiva da una sola persona. Sebo, cellule morte, acari e batteri si accumulano sull'applicatore e contaminano tutto il prodotto.

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venerdì 20 settembre 2019

Buongiorno a tutti,

Questo è il mio seno sinistro e quella fossetta che vedete è un cancro... probabilmente verrò bannata da fb per questo post perciò vi prego di diffonderlo al più presto a tutte le donne che conoscete perché è proprio grazie ad un post come questo che ho scoperto di avere il cancro.

No, non sono una sprovveduta, avevo fatto solo a gennaio scorso l’ultima mammografia al padiglione Vinci di Taranto con esito negativo, eppure, a quanto pare, lui era già lì ma incredibilmente nessuno se n’è accorto e, se io non avessi visto casualmente tempo fa il post di una donna che mostrava il suo seno col cancro esattamente come il mio, probabilmente me ne sarei accorta quando sarebbe stato troppo tardi... per questo non provo alcuna vergogna a mostrare il mio seno...il mio cancro, se questo potrà servire ad anche una sola altra persona...donna...madre come me!

Siete tantissimi, sento di aver raggiunto lo scopo e che nulla accade senza un motivo. Vi ringrazio tutti per l’energia positiva che mi state trasmettendo spero con tutto il cuore che la mia testimonianza abbia raggiunto chi ha anche un minimo dubbio, chi non ha il coraggio di affrontare quel dubbio... io da domani comincerò la mia battaglia contro il cancro e si, la vincerò perché oggi sento di aver già vinto!



martedì 17 settembre 2019

Contro la crisi climatica, piantiamo 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano

Bisogna piantare immediatamente 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano, per salvarci dalla crisi ambientale e far fronte ai cambiamenti climatici


Per contenere l’effetto serra e il conseguente riscaldamento globale occorre eliminare dall’atmosfera quanta più anidride carbonica possibile.
È proprio la CO2 infatti la principale responsabile dell’aumento delle temperature e dalla rivoluzione industriale in avanti la concentrazione di questo gas è in costante aumento.
Per affrontare la crisi climatica in atto, dobbiamo agire con urgenza e invertire questa tendenza riducendo il più possibile le emissioni di anidride carbonica e cercando soluzioni efficaci per sottrarre CO2 dall’atmosfera.
sistemi più efficienti capaci di rimuovere anidride carbonica sono economici, semplici da installare, perfettamente integrabili nell’ambiente: si tratta degli alberi, creature meravigliose che possono aiutarci da subito a dare una risposta all’emergenza climatica.
Per salvarci da catastrofi naturali, guerre, migrazioni e carestie che potrebbero derivare dai cambiamenti climatici, l’unica soluzione immediata è quella di piantare il maggior numero di alberi possibile in qualunque zona adatta del pianeta.
Con l’iniziativa “Un albero in più”, cui ha aderito anche il WWF, il Professor Stefano Mancuso, scienziato e Direttore LINV, Carlo Pertini, Presidente Slow Food e Domenico Pompili , Vescovo di Rieti chiedono una risposta concreta: piantare 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano, nel più breve tempo possibile.
Di certo per far fronte all’emergenza climatica non sarà sufficiente piantare alberi, ma saranno necessari cambiamenti radicali nel nostro stile di vita per ridurre le emissioni di CO2.
Bisognerà ridurre drasticamente il consumo di carne, ricorrere alle energie rinnovabili, rendere più efficienti i sistemi di trasporto: azioni necessarie che richiedono però molto tempo e purtroppo il tempo è proprio ciò che ci manca.

Riforestare è dunque l’unica soluzione rapida per ridurre la temperature, controllare le alluvioni, favorire la biodiversità, migliorare la qualità della vita delle persone, soprattutto in città.
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sabato 14 settembre 2019

Curcuma: proprietà e benefici

I benefici della curcuma sono noti da più di 5 mila anni, specialmente in India e in Asia Sud Orientale, dove questa pianta trova la sua origine. Essa viene utilizzata sia come spezia che come rimedio naturale, date le sue proprietà antinfiammatorie.


Informazioni botaniche

La curcuma (Curcuma longa) è una pianta erbacea spontanea originaria dell'India e di tutta l'Asia meridionale, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. In realtà quest’ultima comprende una classificazione più ampia, che conta 80 specie conosciute. Le piante appartenenti a tale genere sono utilizzate specialmente in ambito culinario ed officinale.
In India se ne fa un larghissimo impiego da oltre 5 millenni ed è proprio dai suoi primi utilizzi che se ne conoscono tutti i suoi benefici. La curcuma non è utilizzata solo come spezia ma anche come colorante alimentare e antinfiammatorio, è utilizzata da millenni nella cucina orientale e nella medicina ayurvedica mentre è relativamente recente l’uso nei paesi occidentali.
In India è considerata un portafortuna infatti le spose ne portano sempre un pezzo al collo durante la cerimonia nuziale.
La curcuma, conosciuta come "zafferano delle Indie", è caratterizzata da foglie lunghe dalla forma ovale, mentre i fiori somigliano leggermente a una spiga dato che, oltre al fiore (verde nella parte collegata allo stelo e bianca e viola in quella più esterna) vi sono delle cavità tra i petali, all’interno dei quali si trovano fiorellini di colore giallo/arancione. Da questa pianta si estraggono i rizomi, ovvero le radici, che vengono fatte bollire, si essiccano al forno per diverse ore ed infine vengono macinate per produrre la spezia in polvere. Le radici sono ormai facilissime da reperire nei supermercati, in erboristeria, o in negozi che vendono alimenti orientali. La radice di curcuma somiglia molto a quella di zenzero (infatti fanno parte della stessa famiglia), anche se differisce dalla seconda per il suo colore interno arancione e per la sue dimensioni più piccole.
Questo prodotto viene utilizzato sia nelle zone d'origine che in Occidente, principalmente per la creazione di curry e altre salse. Il suo sapore è caldo, delicato e pungente, e ricorda vagamente quello dello zenzero.

Proprietà e benefici della Curcuma

La curcuma possiede al suo interno un olio essenziale che, unito ai curcuminoidi (polifenoli presenti anch’essi nella curcuma),conferisce a tale spezia notevoli proprietà farmacologiche. In effetti, di questa pianta se ne fa larghissimo impiego sia nella medicina tradizionale cinese che in quella ayurvedica.
    • Tra le proprietà più conosciute troviamo quelle relative alla cura dell'apparato digerente, dato che tale prodotto facilita la formazione della bile ed il suo scorrimento verso l'intestino. Questa benefica spezia stimola tutte le funzioni delle vie biliari e protegge il fegato grazie alla sua azione “disintossicante” che si esplica stimolando la produzione di enzimi epatici grazie ai quali il fegato riesce a purificare il sangue dalle tossineLa curcuma contribuisce, inoltre, a facilitare la digestione anche in casi particolari come il post-sbornia, l’uso smodato di farmaci, e addirittura in presenza di cirrosi ed epatiti. A livello intestinale, grazie alle sue proprietà carminative, riesce a ridurre flatulenza e meteorismo, quella fastidiosa sensazione di aria nella pancia.


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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...