martedì 3 dicembre 2019

Povertà: più di 12 milioni di italiani non si curano perché non possono

Sono un milione 200mila in più rispetto all’anno precedente. Penalizzati soprattutto non autosufficienti, malati cronici, meridionali. Liste di attesa sempre più lunghe, per una mammografia si attendono in media 122 giorni


L’anno scorso 13 milioni di italiani hanno avuto difficoltà a pagare di tasca propria prestazioni sanitarie che non sono riusciti ad avere nel servizio pubblico soprattutto a causa di lunghe liste di attesa, quasi otto milioni hanno dovuto utilizzare tutti i propri risparmi o indebitarsi per curarsi, quasi due milioni di italiani sono entrati nell’area della povertà a causa di spese sanitarie private. Ma ci sono anche quelli che non riescono a curarsi perché non possono permetterselo: sono più di 12 milioni gli italiani che l’anno scorso hanno rinunciato o rinviato almeno una prestazione sanitaria per motivi economici, un milione 200 mila in più rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal 7° Rapporto di Censis e Rbm Assicurazione Salute, intitolato “La sanità italiana al tempo dell’universalismo selettivo” e presentato a Roma nel corso del «Welfare Day 2017».
Più invecchi, più spendi
«Ammonta a 35 miliardi la spesa privata degli italiani per avere prestazioni sanitarie, compreso il pagamento dei ticket, con un aumento del 4,2% tra il 2013 e il 2016 – spiega uno dei curatori della ricerca, Francesco Maietta, responsabile dell’area politiche sociali del Censis – . Per gli italiani è la nuova normalità pagare per la sanità: non solo i benestanti pagano per avere prestazioni sanitarie ma anche il 64% di persone a basso reddito, il 76% sono malati cronici». Più si ha bisogno di sanità più si spende di tasca propria. Fatta 100 la spesa sanitaria privata pro-capite degli italiani, per un malato cronico si arriva a 121, per un anziano a 146, per una persona non autosufficiente a 212. E aumentano le disuguaglianze sociali. «13 milioni di persone hanno dovuto ridistribuire i consumi per far fronte alle spese sanitarie – sottolinea Maietta –. La spesa sanitaria privata pesa di più su chi ha meno (oltre il 74% di persone a basso reddito), su chi vive in territori più disagiati (53,8% dei cittadini meridionali rispetto al 22% di quelli settentrionali), su chi ha più bisogno della sanità per curarsi (il 51% delle famiglie ha una persona non autosufficiente in casa)». 

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domenica 1 dicembre 2019

Il primo dicembre è la giornata mondiale contro l’Aids. E quest’anno ci porta due buone notizie

La giornata mondiale di lotta all’Aids quest’anno ci consegna due buone notizie. Il 12 novembre si è svolta una consensus conference tra rappresentanti della comunità scientifica, tra le quali la Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali, l’Icar, l’Italian conference on Aids and antiviral research e varie associazioni tra cui la Lila, la Lega italiana per la lotta contro l’Aids, nella quale è stato definitivamente confermato, in base alle evidenza scientifiche, il principio U=U (Undetectable=Untrasmittable), che significa non rilevabile=non trasmissibile: i soggetti sieropositivi, con carica virale non rilevabile, già in terapia da alcuni mesi e che mantengono una buona compliance con l’assunzione dei farmaci, non trasmettono l’Hiv.
L’impatto di questa scoperta scientifica è rivoluzionario: dopo 36 anni dalla scoperta del virus le persone sieropositive, che si trovano nella situazione sopra descritta, possono scrollarsi di dosso il timore di costituire un rischio per altri, innanzitutto per i/le loro partner; la maggioranza degli uomini e delle donne Hiv+ in terapia non rischieranno infatti di trasmettere il virus. Questa verità costituisce anche uno strumento formidabile per combattere i pregiudizi e le discriminazioni verso i sieropositivi.
Ovviamente la liberazione dall’uso del profilattico, almeno come strumento di prevenzione dell’Hiv, è strettamente correlata al rispetto dei tempi e delle modalità corrette di assunzione dei farmaci e ai controlli periodici della viremia e delle difese immunitarie. Una vera rivoluzione, almeno per quelle generazioni che hanno vissuto la sessualità, all’epoca della loro adolescenza e giovinezza, mentre imperversava la pandemia dell’Hiv.


sabato 23 novembre 2019

Datteri, superfood ideale per chi fa sport

Grazie ai sali minerali, in particolare potassio e magnesio, combattono i crampi e aiutano il recupero muscolare


L’avvicinarsi del Natale regala un superfood dolcissimo e ricco di proprietà benefiche per l’organismo: parliamo dei datteri. Originari del Medio Oriente e del Nord Africa, questi piccoli frutti spuntano in negozi e supermercati italiani soprattutto durante questo periodo dell’anno. Ma sono molto più di uno sfizio. Ricchi di sali minerali e vitamine del gruppo B, sono una miniera di energia particolarmente adatta a chi fa sport. 

“Grazie al loro contenuto di magnesio e, soprattutto, potassio (si pensi che ne contengono una quantità doppia rispetto alle banane, che già ne sono ricche) i datteri sono molto utili per il recupero muscolare e si rivelano particolarmente indicati per runner e ciclisti e in generale per chi percorre lunghe distanze”, spiega la dottoressa Jessica Falcone, biologa nutrizionista presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro e RAF First Clinic di Milano.
Poveri di grassi e proteine, sono facilmente digeribili e reintegrano i sali minerali che vengono persi durante lo sport. “Per questo si rivelano efficaci anche contro i crampi muscolarima anche per il metabolismo energetico, grazie all’alto contenuto di vitamine del gruppo B”, aggiunge la dottoressa. “Oltre a potassio e magnesio, i datteri contengono anche ferro, e quindi sono utili per chi segue una dieta vegetariana o vegana o ha problemi di anemia”. 
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sabato 16 novembre 2019

Metabolismo, come accelerarlo? I 6 spuntini che aiutano a dimagrire


Metabolismo, come accelerarlo? I 6 spuntini che aiutano a dimagrire
Mangiare poco ma più volte al giorno non interrompe il processo di dimagrimento ma lo asseconda: su Napoli Today i consigli alimentari del dott. Marty Fierro
Metabolismo, come accelerarlo? I 6 spuntini che aiutano a dimagrire
Alla base di ogni dieta sana ed equilibrata c’è la stimolazione del metabolismo, processo necessario per bruciare rapidamente le calorie assunte con il cibo. Bisogna, dunque, mangiare più volte al giorno, frazionando i pasti e optando per alimenti che accelerino il senso di sazietà e rallentino l’assorbimento di zuccheri e grassi. Mangiare poco ma più volte al giorno non interrompe, quindi, il processo di dimagrimento ma lo asseconda purché si stia attenti a ciò che si mangia quando si ha voglia di uno spuntino.
Quali sono i cibi giusti, adatti a una pausa salutare, saziante e che stimoli il metabolismo? Napoli Today lo ha chiesto al biologo nutrizionista Marty Fierro che ha elencato 6 spuntini spezza-fame ideali.
Frutta di stagione. Nel mese di novembre possiamo scegliere tra le mele, le melegrane, le arance, le pere, i mandarini, i kiwi, i pompelmi, i fichi d’India, l’uva e i cachi. Questi frutti, ricchi di sali minerali e vitamine, sono ottimi alleati contro la tosse e il raffreddore (malanni tipici di questa stagione), oltre a vantare importanti proprietà diuretiche e lassative.
- Yogurt. In commercio se ne trovano diverse tipologie: il magro, il greco, il parzialmente scremato, l’intero, il vegetale. Tutti contengono miliardi di fermenti lattici vivi, la cui funzione è rivitalizzare la flora intestinale. Consumare 1 yogurt al giorno è, quindi, un’ottima abitudine alimentare per il benessere non solo dell’intestino ma dell'intero organismo.
- Frutta secca. Si consiglia di consumarne 15/30 grammi al giorno. Le mandorle, le noci e le nocciole sono una importante fonte di calcio, magnesio e fosforo. Inoltre, contenendo Omega 3, sono in grado di prevenire le malattie cardiovascolari.

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domenica 10 novembre 2019

XmasYoga, speciale inverno: come combattere il freddo grazie allo yoga e altri rimedi

La nuova stagione porta con sé gioia natalizia, ma anche tanto freddo. Gli amanti degli sport non si lasciano scoraggiare, ecco come aiutare umore e circolazione con lo Yoga e altri “rimedi-coccola”


Oltre a garantire benefici su equilibrio, postura, umore e rilassamento, lo yoga è un toccasana anche per il nostro sistema cardio-circolatorio. Per questo può diventare un ottimo alleato per combattere freddo e stanchezza, sintomi tra i più comuni di questa stagione. Molti pensano si tratti di una pratica “poco aerobica” e/o “lenta e noiosa”, ma si tratta di una convinzione in parte errata: se eseguita con un certo ritmo, una comune yoga-session può diventare un intenso workout. Risultato? Aumento del respiro, del battito cardiaco e quindi più ossigeno nel sangue: riscaldamento assicurato. In ogni caso, quale che sia il vostro livello o obiettivo, consultatevi sempre con gli specialisti prima di iniziare il vostro percorso.

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sabato 9 novembre 2019

Arriva l’ospedale gratis: 50 medici volontari per curare i più bisognosi e i senza reddito

Una bellissima iniziativa: un vero e proprio ospedale di medici volontari per curare gratis chi è in difficoltà.

Si tratta di un ambulatorio per aiutare coloro che non hanno reddito, i senzatetto, i poveri, le persone che non si riescono a fronteggiare le spese mediche; L’equipe è costituito da 50 medici che si alternano nelle visite e nelle cure dei bisognosi.
Ad attuare questa favolosa iniziativa è la città di Catania, e già ha ottenuto molto successo.
Denominato “Poliambulatorio Santa Marta, grazie alla volontà di don Mario Torracca, ha deciso di dar vita a questa iniziativa poiché lui stesso è un medico e vorrebbe a breve, prendere posto tra i suoi colleghi per aiutare chi non può permettersi di curarsi.
Un intero piano dell’ex Ospedale Santa Marta: Un ospedale molto accogliente che cerca di venire in contro ai pazienti per diverse esigenze; 14 stanze, due sale odontoiatriche; 23 tipi di medicina specialistica che vanno dalla cardiologia alla ginecologia, nefrologia, oncologia.

Un piccolo spazio per i giochi per accogliere i più piccoli e una nursery.
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venerdì 8 novembre 2019

Pancia piatta, vita stretta: in forma con la dieta della barretta

Pratici, bilanciati, i pasti sostitutivi sono una valida alternativa al panino. Come inserirli nell'alimentazione giornaliera? Ce lo spiega l'esperta

Sabrina Commis



Pasti sostitutivi: spesso sono accusati di essere sintetici e poco bilanciati, diseducativi da un punto di vista alimentare. In realtà si tratta di un tabù da sfatare: “Se impariamo a usarli bene possiamo trarre benefici, senza rischi, dalla loro praticità”, spiega Francesca Albani, dietista clinico all’Humanitas San Pio X di Milano. Lo specialista ci guida e consiglia nella scelta, con una serie di indicazioni e consigli:
. Sono utili. Solo se è chiara la scelta del loro uso. Un alimento sostitutivo non può rimpiazzare un pasto completo né avere tutti i principi nutritivi richiesti ogni giorno dall’organismo.
. Nella scelta. Non guardare solo il numero delle calorie. Devono essere opportunamente bilanciati in macronutrienti, coprire i fabbisogni in proteine, carboidrati, fibre, grassi. Leggere con attenzione l’etichetta nutrizionale del prodotto.
. Scegliere prodotti con il minor numero di ingredienti riportati in etichetta. Controllare soprattutto la presenza di grassi vegetali idrogenati e se presenti, escluderli dalla scelta. Evitare inoltre quelli troppo ricchi in zuccheri semplici, che potrebbero portare ad un aumento dell’insulina.
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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...