I presunti consigli della Dottoressa Lidia Rota Vender non sono che l'ennesima bufala WhatsApp sul Coronavirus
Il Coronavirus fa paura un po’ a tutti, ma andare nel panico non servirà: bisogna combattere il rischio di contagio con l’intelligenza, come si legge raccomandato dalla Dottoressa Lidia Rota Vender, Ematologa e Presidente ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus (parole che deduciamo esserle state attribuite). Su WhatsApp sta girando un messaggio piuttosto lungo (una bufala a tutti gli effetti, che ha tratto in inganno anche diverse testate importanti in quanto mescolante insieme elementi veritieri ed altri su cui è lecito avere più di qualche dubbio), una sorta di vadevecum sui comportamenti da adottare (figlie delle indicazioni presumibilmente fornite da un giovane ricercatore di Shenzhen trasferitosi a Wuhan per una collaborazione con la task force impegnata nella lotta contro l’agente patogeno). Cos’è il Coronavirus e come avviene il contagio da una persona all’altra.
Continua qui
Come si può combattere e si manifesta: solo mezze verità
Neutralizzarlo è semplice, basta essere correttamente informati. Secondo quella che possiamo definire una bufala, il Coronavirus non innesca raffreddore con naso sgocciolante o tosse grassa, bensì tosse secca. In ogni caso, l’agente patogeno reagisce male al calore, e perisce quando esposto a temperature di 26, 27 gradi. Il consiglio, come si legge, è di bere liquidi caldi (brodo, tisane, the), e di stare alla larga dall’acqua troppo fredda. Il Coronavirus ha un diametro di circa 400-500 nanometri, ed il contagio, viste le sue dimensioni, può essere sventato con ogni tipo di mascherina (non ne occorrono di speciali, a differenza di quelle utilizzate dal personale sanitario, che, essendo esposto a cariche virali più elevate, ha bisogno di proteggersi più a fondo). Difficile credere ad un’esternazione del genere, come puntualizzato anche da ‘butac.it‘. La bufala Coronavirus fondata sulle raccomandazioni della Dottoressa Lidia Rota Vender insiste ancora così: sono sufficienti tre metri di distanza da un soggetto infetto che starnutisce per evitare di esporsi al contagio. Un altro consiglio? Il Coronavirus sopravvive per 12 ore all’incirca a ridosso di superfici metalliche (meglio disinfettare le mani al tocco di maniglie, porte e quant’altro). Per circa 6/12 ore l’agente patogeno può annidarsi nei tessuti: non sopravviverà, in ogni caso, al lavaggio con i più comuni detersivi (per quelli da lavare a secco, si consiglia l’esposizione al sole).Continua qui