sabato 6 febbraio 2021

Carenza di vitamina D: ecco perché è facile averla. Come diagnosticarla ed evitarla?

Vitamina-ormone, la vitamina D viene prodotta dalla nostra pelle quando ci esponiamo al sole. Ecco come sopperire ad eventuali, facili, carenze

Vitamina D: una vitamina diversa, molto particolare. “Io preferisco definirla un ormone“, chiarisce a Gazzetta Active il professor Andrea Giustina, primario di Endocrinologia all’Ospedale San Raffaele di Milano, ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università Vita-Salute San Raffaele e presidente della European Society of Endocrinology.

Perché questa vitamina, o meglio, questo ormone è così particolare?
“A differenza delle altre vitamine la fonte principale non è il cibo, bensì la luce solare. E infatti lo stile di vita attuale, che ci vede trascorrere sempre più tempo in luoghi chiusi, può portare a deficit di vitamina D che una alimentazione anche ricca di quelle che sono le fonti alimentari di questa vitamina non è in grado di sopperire”.

Quali sono i sintomi di una carenza di vitamina D?
“La vitamina D in sé quando è carente non dà segnali evidenti. Ma dal momento che la sua azione principale è l’assorbimento del calcio, in caso di carenze gravi si possono avere i sintomi tipici di una ipocalcemia, come formicolii e parestesie alle mani e ai piedi. Anche una propensione alle fratture può essere un segnale in questo senso, come pure l’astenia, la debolezza muscolare e la conseguente facilità alle cadute, poiché la vitamina D ha funzioni extrascheletriche, sul muscolo”.

Continua qui

Gli amici delle ossa: calcio, vitamina D e proteine. Ecco gli alimenti più ricchi e come vanno cucinati


venerdì 5 febbraio 2021

C'è la prova: il clima più caldo ha innescato la pandemia da Covid-19 in Cina

Spiegano i ricercatori dell’Università di Cambridge: negli ultimi 100 anni l’innalzamento delle temperature globali ha portato a una esplosione di specie di pipistrelli nella provincia cinese dello Yunnan. L'area dalla quale, secondo gli studi genetici, si sarebbe originato il Sars Cov-2, passato probabilmente ai pangolini e poi agli esseri umani

Ora c'è la prova, o almeno un robusto studio scientifico che va in quella direzione: sarebbe stata l'emergenza climatica a innescare la pandemia da Covid-19. Che il diffondersi del Sars-Cov2, il Coronavirus responsabile della malattia, fosse in qualche modo collegato a un modello fallimentare di sfruttamento dell'ambiente, era già una ipotesi condivisa da scienziati ed economisti. Ma nel mirino erano state messe soprattutto le deforestazioni selvagge di alcune aree dell'Estremo oriente, che avrebbero alterato gli habitat e reso dunque possibile il contatto tra gli esseri umani e un virus normalmente ospitato da animali selvatici.


Continua qui


Covid: 14.218 nuovi positivi, 377 morti nelle ultime 24 ore. 'Preoccupano le varianti'

Rezza: 'Situazione non è confortante, troppi morti. Fare presto a vaccinare'

La situazione sembra stabile in questo momento, con 14mila nuovi positivi oggi e con un numero di decessi che resta elevato e questo rappresenta un vero problema. Quindi la situazione non è particolarmente confortante anche se le misure prese fanno sì che quanto meno teniamo stabile il numero delle nuove infezioni". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sul monitoraggio settimanale.

Continua qui

Coronavirus: Cina annuncia indagine sulla morte del medico eroe di Wuhan

Depurare il corpo appena svegli, 5 rimedi naturali da provare


Tutti abbiamo bisogno di depurarci. Per sgonfiarci, per ripulire il nostro corpo, ma anche solo per farci una coccola mattutina. La depurazione del corpo va fatta al mattino: dopo il riposo notturno abbiamo accumulato scorie che dobbiamo eliminare per sentirci meglio. E anche per evitare che i tessuti diventino un ambiente tossico per le cellule. Depurando il nostro corpo di mattina puliremo e attiveremo anche l’intestino. Ma come facciamo a depurarci? Cosa dobbiamo bere al risveglio per ripulire il nostro corpo?

Ci sono varie cose che fanno bene e che ripuliscono il corpo. Innanzitutto un rimedio potentissimo per depurare il corpo appena svegli è un bel bicchiere di acqua tiepida. Va bevuto a digiuno appena ci si sveglia. Ma che poteri ha l’acqua tiepida? Bevuta a digiuno pulisce le pareti gastriche e mette l’intestino in funzione in modo dolce. Attiva i reni e stimola il transito intestinale, favorendo l’assimilazione dei nutrienti che verranno assunti con la colazione.

Altra bevanda che depura il corpo e andrebbe bevuta ogni mattina a digiuno per disintossicare il corpo è l’acqua e limone. Il limone ha un alto potere disintossicante sul corpo, depura il fegato e rafforza il sistema immunitario. Non solo: è ricco di vitamine e sali minerali e regolarizza il ph dell’organismo. Tra l’altro l’acqua e limone appena svegli è anche molto piacevole. Ma non è tutto. Anche l’acqua e miele è un ottimo rimedio per depurarsi.

Continua qui

Covid: Nas sequestrano 24.000 farmaci dall'Africa e oscurano 11 siti di vendita on line

Speranza, alta l'attenzione sulla sicurezza dei medicinali

Circa 23.500 pillole e 180 confezioni di flaconi, per un valore di 80 mila euro, di farmaci tra antibiotici, antinfiammatori e antifebbrili provenienti dall'Africa e utilizzati anche per il Covid-19 sono stati sequestrati dai Nas all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Trasportati clandestinamente all'interno dei bagagli di un cittadino africano, i medicinali erano sprovvisti di certificazione medico sanitaria, delle prescritte autorizzazioni ministeriali e in alcuni casi anche privi dell'indicazione dei principi attivi e della loro origine, quindi potenzialmente pericolosi per la salute. 

Oscurati anche 11 siti sui quali venivano effettuate la pubblicità e l'offerta in vendita, anche in lingua italiana, di di medicinali che in questi mesi sono stati a vario titolo collegati all'emergenza pandemica da Covid 19.

Oltre a una serie di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione e vendibili solo in farmacia, i carabinieri hanno individuato l'offerta di vendita di medicinali soggetti a particolari restrizioni d'uso e specifiche indicazioni d'impiego in relazione all'infezione da Sarscov-2, tra cui gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina. 

Continua qui


giovedì 4 febbraio 2021

Coronavirus, il bollettino di oggi 4 febbraio: 13.659 nuovi casi e 422 morti

Ieri erano stati 13.189 i nuovi casi e 476 i morti

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 13.659 nuovi casi e 422 vittime. Con i morti di oggi nel nostro Paese è stata superata la soglia delle 90 mila vittime ufficiali per il Covid-19: il totale è di 90.241.

Sono 306 i medici morti finora

Hanno raggiunto il numero di 306 i medici morti a causa della pandemia da Covid-19. Lo comunica la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). L'ultima vittima, dall'inizio della pandemia, è la dottoressa Maria Giuseppa Giammalva, medico di Medicina generale di Palermo.

Continua qui

Coronavirus, gli anticorpi monoclonali usati allo Spallanzani: "Buoni risultati su positivi a lungo termine"


Covid: anticorpi durano 6 mesi nella maggior parte dei guariti

Studio Gb su 1700 persone

In circa l'88% delle persone guarite dal Covid-19, gli anticorpi nel sangue rimangono per 6 mesi. Lo indica lo studio condotto dalla biobanca britannica Uk Biobank, una delle più grandi al mondo per gli studi sul Covid, che ha analizzato i campioni biologici di quasi 1700 persone, come segnala la Bbc.

La Uk Biobank raccoglie sangue, urina, campioni di saliva, dati genetici e esami di cuore e cervello di circa mezzo milione di persone, che hanno acconsentito a far analizzare le loro informazioni per aiutare la ricerca medica.

Quasi 20.000 di questi volontari hanno fornito un campione di sangue ogni mese tra il 27 maggio e 4 dicembre scorso. Di questi, 1699 sono risultati positivi agli anticorpi al SarsCov2 in questo periodo, indicando un'infezione passata. Molti di loro erano già risultati positivi al coronavirus nel primo mese dello studio, suggerendo quindi che il contagio fosse avvenuto nella prima ondata pandemica. Sei mesi dopo, è così emerso che l'88% di loro aveva ancora gli anticorpi al virus rilevabili nel sangue, confermando così quando osservato in studi più piccoli condotti sugli operatori sanitari.

E' inoltre possibile che alcuni o tutti quelli di quel 12%, i cui test da positivi sono diventati negativi, abbiano comunque mantenuto una qualche protezione contro una successiva infezione, anche se la loro quantità di anticorpi era troppo bassa per essere rilevata.

Continua qui


Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...