martedì 2 marzo 2021

Covid: in 24 ore 17.083 positivi, 343 vittime. Tasso di positività al 5,1%, 222 ricoveri in intensiva

Vittime in aumento, ieri erano 246. Effettuati 335.983 test. Tasso di positività in calo al 5,1%. Isolata a Brescia variante nigeriana . Scoperta nei laboratori degli Spedali Civili

Sono 17.083 i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 13.114.

Le vittime giornaliere sono 343, ieri erano state 246.  I casi totali da inizio epidemia sono 2.955.434, i morti 98.288. Gli attualmente positivi sono 430.996 (+6.663 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 2.426.150 (+10.057). 

Sono stati effettuati 335.983 tamponi (molecolari e antigenici) per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati appena 170.633. Il tasso di positività odierno è di quasi il 5,1%, con un calo del 2,6 rispetto al 7,6% di ieri.

Forte incremento dei ricoveri. Sono 2.327 i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, in aumento di 38 unità nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri sono stati ben 222. I pazienti ricoverati nei reparti ordinari sono invece 19.570 , in aumento di 458 unità rispetto a ieri.

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Covid: Oms, idrossiclorochina non va usata per prevenzione


Disturbi alimentari, nel lockdown picco di casi. Erzegovesi: “Il cibo ha sostituito le relazioni umane”

Con l'isolamento molti hanno cercato di riempire il vuoto lasciato dai rapporti umani con il cibo. Con una impennata di casi di anoressia, bulimia, binge eating e alimentazione incontrollata

Il cibo come sostituto delle relazioni umane, i disturbi alimentari come risposta estrema alla solitudine e all’isolamento: in tempi di lockdown da Covid, con il distanziamento sociale diventato imperativo categorico, spesso è stato così. “C’è stato un aumento netto di casi di anoressia, bulimia e binge eating disorder, che ha coinvolto uomini e donne, ragazzi e ragazze, a volte anche preadolescenti di 10-11 anni”, racconta a Gazzetta Active il dottor Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista, primario del Centro Disturbi del comportamento alimentare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro di Milano.

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Dal riso con gli asparagi alla pasta con le lenticchie: la dieta della mente felice

Bimba di 11 anni intubata per Covid a Bologna, il pediatra: “Sta male, forse c’è patologia cronica”

Marcello Lanari, il primario di Pediatria dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, sul caso della bambina di 11 anni intubata per Covid: “Sta male, speriamo che evolva verso la guarigione, ma presumibilmente ha qualche fattore sottostante di una qualche patologia cronica. Stiamo indagando, i bambini si ammalano ma generalmente con forme pauci-sintomatiche”.

"Sta male, speriamo che evolva verso la guarigione, ma presumibilmente ha qualche fattore sottostante di una qualche patologia cronica. I due precedenti avevano una patologia importante cronica che probabilmente li avrebbe portati al decesso anche con altre infezioni". A parlare è Marcello Lanari, il primario di Pediatria dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove da circa una settimana è ricoverata in gravi condizioni una bambina di 11 anni, di origine pachistana ma residente a Cona, risultata positiva al Covid. Un caso che gli esperti hanno definito più unico che raro, dal momento che la piccola, che è ancora intubata e attualmente si trova nel reparto di terapia intensiva nel padiglione 25 del Covid Hospital, è sana.

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lunedì 1 marzo 2021

Due bambini nati morti sono risultati positivi al Covid: le mamme si erano contagiate durante la gravidanza

In Israele due bambini nati morti sono risultati positivi al Covid. I feti appartenevano a due mamme entrambe contagiate durante la gravidanza.

La causa di uno dei due decessi è stata attribuita all’infezione da coronavirus mentre nel secondo caso non è stata ancora evidenziata la correlazione.

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Influenza: Iss, finora 1,7 milioni di casi e niente epidemia

In media ci sono 1,7 casi per mille abitanti, un anno fa erano 9

Nella settimana dal 15 al 21 febbraio 2021 sono stati 101.000 i casi stimati di sindrome simil influenzale, per un totale di 1.775.000 casi a partire da ottobre. Numeri che lasciano "la curva dei contagi stabilmente sotto soglia epidemica".

Nella scorsa stagione in questa stessa settimana, invece, "la curva continuava la sua discesa dopo aver raggiunto il picco epidemico stagionale e il livello di incidenza era pari a 9,1 casi per mille assistiti contro 1,7 di questa stagione". E' quanto emerge dal bollettino di sorveglianza epidemiologica InfluNet, a cura dell'Istituto superiore di Sanità (Iss).

Le sindromi simil influenzali colpiscono ogni anno in media il 9% della popolazione italiana, provocando migliaia di ricoveri per complicanze e decessi, soprattutto tra i più anziani e nei malati cronici. Nella settima settimana del 2021, in tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza per l'influenza, il livello di incidenza registrato è sotto la soglia di base che determina l'inizio dell'epidemia.

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Covid: 13.114 i nuovi casi, 246 le vittime. Il tasso di positività sale al 7,6%

Sono stati eseguiti 170.633 test in 24 ore, +58 terapie intensive, +474 i ricoveri

Sono 13.114 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 2.938.371. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute sono invece 246, in aumento rispetto alle 192 di ieri, che portano il numero complessivo a 97.945. 

Sono 170.633 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto ai 257.024 di ieri.

Il tasso di positività è al 7,6%, in aumento rispetto al 6,8% di ieri.

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Covid: Iss, sale l'incidenza negli under 20, sorpasso a gennaio


Vitamina D, i benefici per il sistema immunitario. Contro il Covid ma non solo…

"Il ruolo della vitamina D è importante a livello del sistema immunitario in generale e alcuni studi hanno evidenziato anche un effetto protettivo contro alcuni tumori", spiega il dottor Stefano Frara

Dal sistema immunitario ai tumori, dalla retinopatia alla osteoporosi, passando per le infezioni, batteriche e virali, come il Covid: i campi in cui si esplica l’azione della vitamina D (e i suoi conseguenti benefici) sono molti. Proprio di recente sono stati pubblicati due nuovi studi, uno spagnolo e uno italiano, che evidenzierebbero i benefici della vitamina D nel mitigare l’aggressività del Covid-19. “Sicuramente sul ruolo dell’ipovitaminosi D nel contrastare gli outcome peggiori c’è unanimità, anche se non è del tutto chiara l’efficacia del trattamento durante l’infezione acuta. Ma il ruolo della vitamina D è importante a livello del sistema immunitario in generale”, spiega a Gazzetta Active il dottor Stefano Frara, endocrinologo presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e ricercatore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele a Milano.

Come agisce la vitamina D a livello di sistema immunitario?
“Agisce soprattutto sull’immunità innata e in particolare sulla attività dei linfociti e dei macrofagi. In altre parole, attiva la funzionalità di alcuni tipi di globuli bianchi che sono responsabili della difesa dell’organismo contro i virus. I linfociti hanno un ruolo nella difesa da tutte le infezioni virali, compreso il Covid-19. Le infezioni sono prevalentemente batteriche o virali. Nelle batteriche invece si attivano soprattutto i neutrofili e i macrofagi. L’infezione determina poi infiammazione perché i globuli bianchi rilasciano tutta una serie di molecole, le citochine, che modulano l’infiammazione. Nel caso del Covid, l’infezione scatena l’azione delle citochine proinfiammatorie (è la cosiddetta tempesta citochinica). In questo caso la vitamina D potrebbe agire stimolando l’attività dei linfociti e favorendo le citochine antinfiammatorie”.

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Covid-19, carenze di vitamina D associate all’infezione: “Forse per questo l’Italia è così colpita”



Il potere della vitamina D: bastano 10 minuti al sole per ossa più forti



Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...