martedì 2 marzo 2021

Disturbi alimentari, nel lockdown picco di casi. Erzegovesi: “Il cibo ha sostituito le relazioni umane”

Con l'isolamento molti hanno cercato di riempire il vuoto lasciato dai rapporti umani con il cibo. Con una impennata di casi di anoressia, bulimia, binge eating e alimentazione incontrollata

Il cibo come sostituto delle relazioni umane, i disturbi alimentari come risposta estrema alla solitudine e all’isolamento: in tempi di lockdown da Covid, con il distanziamento sociale diventato imperativo categorico, spesso è stato così. “C’è stato un aumento netto di casi di anoressia, bulimia e binge eating disorder, che ha coinvolto uomini e donne, ragazzi e ragazze, a volte anche preadolescenti di 10-11 anni”, racconta a Gazzetta Active il dottor Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista, primario del Centro Disturbi del comportamento alimentare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro di Milano.

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