giovedì 18 marzo 2021
Covid: contagi in aumento 23.059 in 24 ore e 431 vittime
Continuano a crescere i ricoveri in terapia intensiva
Sono 23.059 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, che portano il totale a 3.281.810. Martedì i casi individuati erano stati 20.396.
Sono invece 431 le vittime in un giorno (martedì erano 502) per un totale dall'inizio dell'emergenza di 103.432. In Italia sono 539.008 attualmente positivi, con un aumento rispetto al giorno prima di 2.893. Dall'inizio della pandemia sono invece 2.639.370 i guariti e dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 19.716. In isolamento domiciliare ci sono invece 509.174, 2.413 più di ieri.
Effettuati 369.084 tamponi molecolari e antigenici. Ieri i test erano stati 369.379. Il tasso di positività sale al 6,2%, in aumento di 0,7 punti rispetto a ieri quando era stato del 5,5%.
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Oms, più morti in Europa rispetto allo stesso periodo del 2020
Il 18 marzo è la Giornata nazionale delle vittime di Covid: ok definitivo alla legge. Palazzo Chigi: “Bandiere a mezz’asta”
La ricorrenza è stata fissata nella data in cui a Bergamo furono impiegati per la prima volta i mezzi militari per il trasporto delle salme. Per l'occasione, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea su tutti gli edifici del Paese
Il 18 marzo di ogni anno verrà celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. Lo ha deciso la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama (riunita in sede deliberante per accelerare l’iter) con il via libera definitivo al disegno di legge, votato all’unanimità. L’approvazione è arrivata giusto in tempo per poter onorare per la prima volta la ricorrenza, fissata nella data in cui a Bergamo furono impiegati i mezzi militari per il trasporto delle salme. Per l’occasione, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea su tutti gli edifici pubblici del Paese. Un invito arrivato ai Comuni italiani anche dal presidente dell’Anci Antonio Decaro. “Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale”, si legge nella lettera inviata ai colleghi. “Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune“, cioè osservare “un minuto di silenzio” alle ore 11. In quegli stessi minuti il premier Mario Draghi è atteso a Bergamo per prendere parte alla commemorazione.
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mercoledì 17 marzo 2021
L'allarme dal San Martino: "La richiesta online di alcolici cresciuta del 425%"
I dati inquietanti dopo un anno di pandemia. Testino: "L'età media dei malati di cirrosi epatica è calata di dieci anni"
Genova. Nell'ultimo anno l'abuso di alcol è aumentato a livelli veriginosi. La pandemia, il lockdown, la crisi economica e le difficoltà anche a livello psicologico hanno accentuato il problema . Durante la pandemia i dati sull'alcol sono aumentati in modo significativo, sia per le persone che consumavano alcol in modo moderato, che per gli alcolisti. "Dopo 365 giorni di infezione Covid possiamo avere le idee più chiare su alcuni fenomeni che riguardano gli stili di vita, in modo particolare il consumo di alcol."- afferma Gianni Testino primario del centro alcologico dell'Asl3 di Genova - "L'Istituto Superiore di Sanità ci ha fornito dei dati precisi e attendibili: il primo dato che ci ha subito allarmato riguarda quello del consumo di bevande alcoliche attraverso la richiesta online. Sicuramente i consumi dei bar, dei ristoranti sono calati in modo drammatico, mentre la richiesta online è aumentata di circa il 425%. Un altro dato scientifico evidenzia che un 30% della popolazione che beveva, definita a "basso rischio" (per le donne un consumo al di sotto di 2 unità alcoliche al giorno e per l'uomo al di sotto delle 3/4 unità alcoliche al giorno) ha superato questi limiti. Un altro dato che ci preoccupa è che quelle persone che già consumavano alcol e non erano alcol dipendenti, il 60% di queste persone è scivolato in consumi che potrebbero far pensare in futuro a un aumento, particolarmente significativa nelle dipendenze e per questa ragione noi diciamo sempre che con il Covid diventa un'opportunità rivedere i propri stili di vita."
I dati allarmanti, però riguardano anche le cirrosi epatiche: "È quello più grave perchè la malattia del fegato è la prima causa di malattia e di morte per i soggetti che sono dipendenti dall'alcol e in questi anni abbiamo un dato che ci deve far riflette: dieci anni fa i ricoverati per cirrosi epatica variavano fra i 60/65 anni, mentre negli ultimi anni questa età media è scesa ai 50/55 anni.
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Covid, Italia fra i 5 Paesi con più contagi in 7 giorni
Per la terza settimana consecutiva crescono i casi nel mondo: Italia quarta, +12% di contagi
Continuano a crescere i nuovi contagi da Coronavirus nel mondo, per la terza settimana consecutiva. E negli ultimi 7 giorni fra i 5 Paesi con il numero più alto di nuovi positivi segnalati c'è anche l'Italia con 155.076 nuovi casi settimanali e un aumento del 12%, dietro al Brasile (494.153 nuovi casi; aumento del 20%), Stati Uniti (461.190 nuovi casi; aumento dell'8%) e Francia (161.159 nuovi casi; aumento del 12%). Alle spalle dell'Italia c'è l'India, quinto Paese con più casi registrati nell'ultima settimana (148.249 nuovi casi; aumento del 30%).
A livello globale la crescita dei nuovi positivi, secondo quanto emerge dall'aggiornamento settimanale dell'Organizzazione mondiale della sanità, è stata del 10% negli ultimi 7 giorni, e fino a oltre 3 milioni i nuovi casi segnalati. Dopo aver raggiunto il picco all'inizio di gennaio 2021 quando c'erano poco meno di 5 milioni di casi riportati in una settimana, il numero è diminuito fino ai circa 2,5 milioni di positivi registrati nella settimana dal 15 febbraio 2021, ma nelle ultime tre settimane è ripresa la crescita. E continuano ad essere l'Europa e le Americhe le aree del mondo in cui si concentrano oltre l'80% dei nuovi casi e dei nuovi morti.
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Covid Italia oggi, 23.059 contagi e 431 morti: dati 17 marzo
Il bollettino della Protezione Civile, con le ultime notizie sui nuovi casi di Coronavirus e i decessi regione per regione, pubblicato dal ministero della Salute
Sono 23.059 i contagi da coronavirus in Italia oggi, mercoledì 17 marzo, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 431 morti, un dato che porta a 103.432 il totale dei decessi dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia di covid-19.
Aumentano ancora i ricoveri in terapia intensiva dove ora ci sono 3.317 persone (+61 da ieri). I guariti in totale sono 2.639.370 (+19.716), gli attualmente positivi 539.008 (+2.893). La regione che ha fatto registra l'incremento più alto dei casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia con 4.490 nuovi positivi, seguita dalla Campania con 2.665.
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Covid, il test agli ex pazienti e le domande «solo per donne»: «Riesce a cucinare e fare il bucato?»
Il questionario di Regione Lombardia sullo stile di vita distribuito negli ospedali. L’accusa dei Sentinelli: «È discriminatorio». L’assessorato al Welfare: «Controlleremo»
Si reca in ospedale per un controllo post Covid e in sala d’attesa, gli viene dato da compilare un modulo che Luca Paladini, portavoce del movimento I Sentinelli di Milano, definisce «quantomeno singolare, per non dire discriminatorio e ridicolo».
Il questionario punta a indagare lo stile di vita dell’ex paziente guarito dal coronavirus. Si va dalla capacità di usare il telefono, fare acquisti e viaggiare sui mezzi pubblici in autonomia, ma poi ci sono domande che sono esplicitamente riservate ad un genere: «solo per le donne», è scritto. E queste attività sono: cucinare il cibo, governare la casa, fare il bucato.
Il modulo, intitolato «Instrumental activities of daily living», è tradotto da quello originale americano (MaineHealth) che però curiosamente non aveva la postilla «solo per le donne». «Come mai su quello italiano distribuito da Regione Lombardia nell’ospedale c’è? E sono il primo ad accorgersene? Come è possibile? In particolare da noi uomini dovrebbero partire stupore e indignazione, se vediamo circolare cose del genere», dice Paladini. L’assessorato alla Sanità di Regione Lombardia, contattato, si riserva di controllare di quale modulo si tratti e «capire come mai si presenta così».
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