venerdì 19 marzo 2021

Arriva la primavera: contro la stanchezza ferro e magnesio diventano alleati a tavola


Sentirsi stanchi e affaticati nel passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile è comune. Quello che mangiamo può aiutarci a stare meglio. In particolare, come spiega il magazine "Dr. Good", non dovremmo trascurare cibi che contengono ferro e magnesio. Dalle uova alle noci, dall’alga spirulina alla banana, ecco dove si trovano.

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Brindisi, disposto allontanamento degli operatori sanitari non vaccinati: personale in ferie forzate

 

Richiesto l’allontanamento degli operatori sanitari non vaccinati contro il Covid. Il medico competente dell’ospedale Perrino di Brindisi ha disposto la richiesta di allontanamento di medici, infermieri e operatori socio sanitari che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Alcuni sono già stati messi in ferie forzate. Si tratta dell’applicazione di un provvedimento regionale per la tutela della salute dei lavoratori sul posto di lavoro, ma anche per garantire la sicurezza delle cure ai pazienti. Al momento la situazione è in itinere perchè si sta valutando la reale situazione sui non vaccinati. Sino a qualche giorno fa erano circa 581 su 5mila operatori sanitari della Asl di Brindisi.

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Bollettino Coronavirus di oggi: 25.735 nuovi casi e 386 decessi




giovedì 18 marzo 2021

Il nuovo membro del Cts che ha sbagliato tutte le previsioni sull’epidemia

Il 16 marzo la Protezione civile ha annunciato la nuova organizzazione del Comitato tecnico scientifico (Cts), l’organismo che da inizio epidemia consiglia il governo sulla gestione dell’emergenza coronavirus.

«Saranno coinvolti esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia», si legge in un comunicato della Protezione civile.

Tra i 12 membri del nuovo Cts, c’è anche il nome dell’ingegnere Alberto Giovanni Gerli, che da mesi pubblica previsioni e video sul suo canale YouTube Data & Tonic, e rilascia interviste sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia (cercando di attirare l’attenzione di personaggi famosi come Fedez e Chiara Ferragni e di politici come il leghista Luca Zaia e l’ex presidente Giuseppe Conte).

Le stime di Gerli – che su LinkedIn si definisce data analyst, fondatore e Ceo della Tourbillon Tech Srl – sono però state quasi tutte smentite dai numeri. Non solo, ma le sue teorie per analizzare l’epidemia spesso si basano su assunti difficili da giustificare in base alla scienza. Ci sono diversi elementi insomma per mettere in discussione le sue competenze e, di conseguenza, l’opportunità del suo nuovo ruolo all’interno del Cts.

Vediamo perché, partendo dalle previsioni più recenti.

Le previsioni più recenti

Il calo in Lombardia non c’è stato

Il 28 gennaio 2021 Gerli ha sostenuto che, in base a un proprio “modello”, in Lombardia i contagi si sarebbero ridotti velocemente nelle settimane seguenti, passando da circa 1.700 al giorno a 350 per metà marzo a “parità di condizioni”, cioè senza varianti.

In realtà sappiamo che non è andata così: a metà marzo i casi sono stati 4.700. La colpa dell’aumento non può essere solo attribuita alle varianti, perché i casi non hanno mai seguito l’andamento previsto da Gerli. Hanno avuto infatti solo una leggera oscillazione a inizio febbraio, ma in generale hanno avuto un trend di crescita.

Il Veneto non è andato in zona bianca, ma rossa

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Aggiornamento 18 marzo, ore 17:30 – Alberto Gerli ha detto al Corriere della Sera che rinuncia al suo incarico nel Cts.



I nostri consigli...


 

Covid: contagi in aumento 23.059 in 24 ore e 431 vittime

Continuano a crescere i ricoveri in terapia intensiva

Sono 23.059 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, che portano il totale a 3.281.810. Martedì i casi individuati erano stati 20.396.

Sono invece 431 le vittime in un giorno (martedì erano 502) per un totale dall'inizio dell'emergenza di 103.432. In Italia sono 539.008 attualmente positivi, con un aumento rispetto al giorno prima di 2.893. Dall'inizio della pandemia sono invece 2.639.370 i guariti e dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 19.716. In isolamento domiciliare ci sono invece 509.174, 2.413 più di ieri.

Effettuati 369.084 tamponi molecolari e antigenici. Ieri i test erano stati 369.379. Il tasso di positività sale al 6,2%, in aumento di 0,7 punti rispetto a ieri quando era stato del 5,5%.

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Oms, più morti in Europa rispetto allo stesso periodo del 2020





Il 18 marzo è la Giornata nazionale delle vittime di Covid: ok definitivo alla legge. Palazzo Chigi: “Bandiere a mezz’asta”

La ricorrenza è stata fissata nella data in cui a Bergamo furono impiegati per la prima volta i mezzi militari per il trasporto delle salme. Per l'occasione, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea su tutti gli edifici del Paese


Il 18 marzo di ogni anno verrà celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. Lo ha deciso la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama (riunita in sede deliberante per accelerare l’iter) con il via libera definitivo al disegno di legge, votato all’unanimità. L’approvazione è arrivata giusto in tempo per poter onorare per la prima volta la ricorrenza, fissata nella data in cui a Bergamo furono impiegati i mezzi militari per il trasporto delle salme. Per l’occasione, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea su tutti gli edifici pubblici del Paese. Un invito arrivato ai Comuni italiani anche dal presidente dell’Anci Antonio Decaro. “Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale”, si legge nella lettera inviata ai colleghi. “Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune“, cioè osservare “un minuto di silenzio” alle ore 11. In quegli stessi minuti il premier Mario Draghi è atteso a Bergamo per prendere parte alla commemorazione.

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mercoledì 17 marzo 2021

L'allarme dal San Martino: "La richiesta online di alcolici cresciuta del 425%"

I dati inquietanti dopo un anno di pandemia. Testino: "L'età media dei malati di cirrosi epatica è calata di dieci anni"

Genova. Nell'ultimo anno l'abuso di alcol è aumentato a livelli veriginosi. La pandemia, il lockdown, la crisi economica e le difficoltà anche a livello psicologico hanno accentuato il problema . Durante la pandemia i dati sull'alcol sono aumentati in modo significativo, sia per le persone che consumavano alcol in modo moderato, che per gli alcolisti. "Dopo 365 giorni di infezione Covid possiamo avere le idee più chiare su alcuni fenomeni che riguardano gli stili di vita, in modo particolare il consumo di alcol."- afferma Gianni Testino primario del centro alcologico dell'Asl3 di Genova -  "L'Istituto Superiore di Sanità ci ha fornito dei dati precisi e attendibili: il primo dato che ci ha subito allarmato riguarda quello del consumo di bevande alcoliche attraverso la richiesta online.  Sicuramente i consumi dei bar, dei ristoranti sono calati in modo drammatico, mentre la richiesta online è aumentata di circa il 425%. Un altro dato scientifico evidenzia che un 30% della popolazione che beveva, definita a "basso rischio" (per le donne un consumo al di sotto di 2 unità alcoliche al giorno e per l'uomo al di sotto delle 3/4 unità alcoliche al giorno) ha superato questi limiti. Un altro dato che ci preoccupa è che quelle persone che già consumavano alcol e non erano alcol dipendenti, il 60% di queste persone è scivolato in consumi che potrebbero far pensare in futuro a un aumento, particolarmente significativa nelle dipendenze e per questa ragione noi diciamo sempre che con il Covid diventa un'opportunità rivedere i propri stili di vita."

I dati allarmanti, però riguardano anche le cirrosi epatiche: "È quello più grave perchè la malattia del fegato è la prima causa di malattia e di morte per i soggetti che sono dipendenti dall'alcol e in questi anni abbiamo un dato che ci deve far riflette: dieci anni fa i ricoverati per cirrosi epatica variavano fra i 60/65 anni, mentre negli ultimi anni questa età media è scesa ai 50/55 anni

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...