domenica 21 marzo 2021

Dieta Mayr, schema e menu tipo. Partendo da pane e latte

L'opinione della dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista, su un regime alimentare molto particolare

Una dieta a pane e latte: la dieta Mayr è a dir poco curiosa.”E’ una dieta poco nota e non molto apprezzata dai nutrizionisti perché poco equilibrata”, chiarisce a Gazzetta Active la dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista degli Istituti Clinici Zucchi di Monza.


LA DIETA MAYR: LO SCHEMA —


Questa dieta prende il nome dal medico austriaco del primo Novecento Franz Xaver Mayr, specializzato nei disturbi gastrointestinali. “La base di questa dieta sono proprio alcune problematiche digestive e intestinali: da qui aveva preso spunto il dottor Mayr per elaborare un piano nutrizionale che prevedeva una ristretta serie di alimenti”, chiarisce Boscaro.

SI PARTE DAL DIGIUNO —

Le prime fasi della dieta Mayr sono estremamente restrittive: “Nel complesso la dieta dura da un mese e mezzo a due mesi, ma i primi giorni si fa una sorta di semi-digiuno, come preparazione. Si deve bere molto e si possono consumare solo brodi.

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Fibre, utili contro il colesterolo e per tenere sotto controllo la glicemia. Ma se siete sportivi…




Febbre alta e tosse, pensano abbia la tubercolosi, invece ha un preservativo nei polmoni

Caso medico più unico che raro riportato dalla National Library of Medicine: una donna, forse per imbarazzo, ha nascosto l’inalazione del preservativo fino a che il verificarsi di pesanti sintomi, in un primo momento erroneamente associati alla tubercolosi, ha fatto emergere la verità.

Pensavano fosse tubercolosi e invece era un preservativo. Una donna di 27 anni si è presentata in ospedale con tosse, febbre e muco denso persistente da sei mesi. Quattro mesi prima di recarsi in ospedale, le erano stati prescritti antibiotici e trattamenti anti-tubercolosi, che sembravano non avere alcun impatto sui suoi sintomi, come scrivono i medici in un caso clinico pubblicato nella National Library of Medicine. Poi invece si è scoperta la verità: la ragazza aveva ingerito o inalato un profilattico e, forse per vergogna o per ingenuità, non ha detto nulla ai medici.

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sabato 20 marzo 2021

Covid, trombosi: ecco cos’è, sintomi e cura. Parla il chirurgo vascolare

Questa condizione clinica è, tra l'altro, una delle possibili conseguenze del Covid

Si è tornato a parlarne solo adesso in relazione ad alcuni casi che hanno riguardato persone a cui era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, eppure la trombosi era già uno dei rischi del Covid, con le sue possibili gravi conseguenze. Ma che cos’è la trombosi? “La trombosi è un condizione clinica caratterizzata dalla formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni che ostacolano la normale circolazione del sangue”, spiega a Gazzetta Active il dottor Renato Casana, Responsabile del Servizio di Chirurgia Vascolare e Angiologia dell’Istituto Auxologico Italiano IRCCS e Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Chirurgia Vascolare dello stesso Istituto. 

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Covid: 23.832 positivi, vittime 401. Il tasso di positività stabile al 6,7%

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.387, 23 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite

Sono 23.832 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 25.735.

Sono invece 401 le vittime in un giorno (ieri erano state 386).

Sono 354.480 i tamponi molecolari e antigenici. Ieri i test erano stati 364.822. Il tasso di positività è stabile al 6,7% (ieri era al 7%).

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.387, 23 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 243 (ieri erano stati 244).

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Covid: 11enne ricoverata a Bologna è fuori dalla terapia intensiva




Vaccinazione Covid, caos a Cremona. Aria non invia sms: solo 80 presenti invece degli attesi 600

Così, a fronte di un buco di 500 prenotazioni, l’Asst ha iniziato a chiamare direttamente le persone e i sindaci di Cremona e dei Comuni limitrofi affinché provvedessero ad inviare una lista di persone da contattare. Tre ore fa la buona notizia che gli slot, grazie alla risposta dei cittadini, sono andati esauriti

Tutto pronto. Dosi e vaccinatori. Ma non c’erano i vaccinandi. A causa di un errore di gestione sul sistema di Aria, la società di Regione Lombardia che gestisce le prenotazioni della campagna vaccinale, questa mattina l’hub vaccinale di Cremona, in fiera, si è ritrovato praticamente deserto: medici, infermieri e volontari tutti mobilitati per garantire il numero di dosi programmato e solo 80 utenti presenti invece degli attesi 600.

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Vaccini Lombardia, Bertolaso scarica l’agenzia regionale Aria: “Anziani in coda per un errore nella convocazione è una vergogna”


La vitamina D e l'influenza


Sembra che con l'inverno arrivino in massa i virus dell'influenza e che freddo e gelo inevitabilmente ci faranno venire tosse e raffreddore. La verità però è un'altra e gli studi scientifici che la confermano non sono una novità e sono sempre di più. Nonostante questo nell'opinione pubblica questa conoscenza si diffonde poco: i telegiornali trasmettono i comunicati della "Medicina ufficiale" che invita bambini e anziani a vaccinarsi contro il virus di turno e le pubblicità di farmaci per influenza e raffreddore, sciroppi per la tosse e pasticche per la gola infiammata riempiono i programmi in prima serata. A voler pensare male sembra che il tutto sia finalizzato a foraggiare le case farmaceutiche: immaginate se, spendendo poco o niente, le persone, che normalmente si ammalano d'inverno, improvvisamente scoppiassero di salute...

Non sono i virus ad arrivare in massa d'inverno e non è nemmeno il freddo ad indebolirci più di tanto è la mancanza di sole che, non arrivando sulla nostra pelle, non ci consente di sintetizzare tutta la vitamina D3 di cui il nostro corpo ha bisogno per rafforzare il sistema immunitario.

Già nel 1981 il medico inglese R. Edgar Hope-Simpson studiando la stagionalità delle epidemie d'influenza aveva collegato il fenomeno proprio alla carenza di vitamina D3 causata dalla scarsa esposizione solare della pelle. Da allora molti studi si sono succeduti e potrei riportare un lungo elenco, ma per non dilungarmi troppo e diventare noioso lascio ai più interessati il compito di scoprire tramite qualche ricerca in rete i dettagli in merito alla capacità della vitamina D di stimolare il sistema immunitario.

Quello che voglio mettere in evidenza è che in televisione in nessun telegiornale o programma televisivo dedicato alla salute ho mai sentito qualche medico consigliare come prevenzione dell'influenza l'assunzione di vitamina D3, anzi molto spesso l'assunzione di vitamine e in generale tutta l'integrazione alimentare sembra mal vista e medici ed esperti in nutrizione alla domanda sulla necessità di qualche integrazione rispondono spesso con la solita frase: "basta una sana alimentazione". Peccato che in una sana alimentazione non ci sia tutta la vitamina D3 di cui abbiamo bisogno visto che, come già detto, il nostro corpo la ricava principalmente tramite l'esposizione della pelle al sole.

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venerdì 19 marzo 2021

Covid, oltre un milione di morti in Europa

I morti per Covid in Europa hanno superato il milione, secondo un conteggio della Reuters riportato sul suo sito online. Il Vecchio Continente - 51 Paesi, tra cui l'Ue, il Regno Unito, la Russia e altri - ha circa il 35,5% dei decessi nel mondo e il 30,5% del totale dei contagi. Dall'inizio della pandemia i morti sono stati 1.000.062 e le infezioni 37.221.978.

Fonte

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

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