Segnali incoraggianti anche se l'allerta resta massima: la pressione sugli ospedali resta eccessiva ma la zona rossa comincia a funzionare
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La ragazza è stata portata in ospedale dopo che le sue condizioni si erano aggravate, non aveva patologie pregresse
Il Covid porta via un'altra vita a Molfetta, la più giovane da quando nel comune barese si sono registrati i primi contagi del virus. Anna Pasqua Scardigno è morta a soli 29 anni nella giornata di sabato 20 marzo: era ricoverata all'ospedale San Paolo di Bari, dove era stata trasferita dopo che le sue condizioni si erano aggravate. È una delle vittime più giovani da inizio pandemia. Era una ragazza sana e senza patologie pregresse.
"Oggi è un giorno triste. Maledetto Covid che ti sei preso una vita così giovane. Avverto come tutti voi un profondo senso di ingiustizia per questa perdita. Non è giusto". Lo scrive su Facebook il sindaco di Molfetta (Bari), Tommasi Minervini, dopo la morte della ragazza di 29 anni. "Sono provato da questa perdita - sottolinea il primo cittadino - perché una giovane vita che vola via ti lascia un ferita, la ferita dei sogni infranti. A nome della comunità molfettese esprimo cordoglio alla famiglia".
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L'opinione della dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista, su un regime alimentare molto particolare
Una dieta a pane e latte: la dieta Mayr è a dir poco curiosa.”E’ una dieta poco nota e non molto apprezzata dai nutrizionisti perché poco equilibrata”, chiarisce a Gazzetta Active la dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista degli Istituti Clinici Zucchi di Monza.
Questa dieta prende il nome dal medico austriaco del primo Novecento Franz Xaver Mayr, specializzato nei disturbi gastrointestinali. “La base di questa dieta sono proprio alcune problematiche digestive e intestinali: da qui aveva preso spunto il dottor Mayr per elaborare un piano nutrizionale che prevedeva una ristretta serie di alimenti”, chiarisce Boscaro.
Le prime fasi della dieta Mayr sono estremamente restrittive: “Nel complesso la dieta dura da un mese e mezzo a due mesi, ma i primi giorni si fa una sorta di semi-digiuno, come preparazione. Si deve bere molto e si possono consumare solo brodi.
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Caso medico più unico che raro riportato dalla National Library of Medicine: una donna, forse per imbarazzo, ha nascosto l’inalazione del preservativo fino a che il verificarsi di pesanti sintomi, in un primo momento erroneamente associati alla tubercolosi, ha fatto emergere la verità.
Pensavano fosse tubercolosi e invece era un preservativo. Una donna di 27 anni si è presentata in ospedale con tosse, febbre e muco denso persistente da sei mesi. Quattro mesi prima di recarsi in ospedale, le erano stati prescritti antibiotici e trattamenti anti-tubercolosi, che sembravano non avere alcun impatto sui suoi sintomi, come scrivono i medici in un caso clinico pubblicato nella National Library of Medicine. Poi invece si è scoperta la verità: la ragazza aveva ingerito o inalato un profilattico e, forse per vergogna o per ingenuità, non ha detto nulla ai medici.
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Questa condizione clinica è, tra l'altro, una delle possibili conseguenze del Covid
Si è tornato a parlarne solo adesso in relazione ad alcuni casi che hanno riguardato persone a cui era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, eppure la trombosi era già uno dei rischi del Covid, con le sue possibili gravi conseguenze. Ma che cos’è la trombosi? “La trombosi è un condizione clinica caratterizzata dalla formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni che ostacolano la normale circolazione del sangue”, spiega a Gazzetta Active il dottor Renato Casana, Responsabile del Servizio di Chirurgia Vascolare e Angiologia dell’Istituto Auxologico Italiano IRCCS e Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Chirurgia Vascolare dello stesso Istituto.
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I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.387, 23 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite
Sono 23.832 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 25.735.
Sono invece 401 le vittime in un giorno (ieri erano state 386).
Sono 354.480 i tamponi molecolari e antigenici. Ieri i test erano stati 364.822. Il tasso di positività è stabile al 6,7% (ieri era al 7%).
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.387, 23 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 243 (ieri erano stati 244).
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Così, a fronte di un buco di 500 prenotazioni, l’Asst ha iniziato a chiamare direttamente le persone e i sindaci di Cremona e dei Comuni limitrofi affinché provvedessero ad inviare una lista di persone da contattare. Tre ore fa la buona notizia che gli slot, grazie alla risposta dei cittadini, sono andati esauriti
Tutto pronto. Dosi e vaccinatori. Ma non c’erano i vaccinandi. A causa di un errore di gestione sul sistema di Aria, la società di Regione Lombardia che gestisce le prenotazioni della campagna vaccinale, questa mattina l’hub vaccinale di Cremona, in fiera, si è ritrovato praticamente deserto: medici, infermieri e volontari tutti mobilitati per garantire il numero di dosi programmato e solo 80 utenti presenti invece degli attesi 600.
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Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...