Alla prova l’efficacia delle periodiche operazioni di pulizia e sanificazione. Analizzati i negozi di diverse aziende della grande distribuzione, nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania
Tracce di coronavirus su carrelli e cestini, tastiere per il pagamento bancomat e carte di credito (Pos), tasti delle bilance e dispositivi «salvatempo» impiegati dagli utenti per la lettura automatica dei prodotti acquistati. Diciotto tamponi positivi al Covid-19 sono stati trovati dal Nas dei carabinieri dopo le analisi in 981 supermercati italiani per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione degli ambienti e delle attrezzature per limitare il contagio.
Al fine di individuare l’efficacia delle periodiche operazioni di pulizia e sanificazione, sono stati eseguiti tamponi per la ricerca del Covid-19 sulle superfici ritenute di maggiore contatto, ottenendo 1.060 campioni con il supporto di tecnici prelevatori e dei laboratori di Asl, Arpa (Agenzie regionali di protezione ambiente), Izs (Istituti zooprofilattici sperimentali del ministero della Salute) e enti universitari. Gli esiti analitici hanno rilevato la positività alla presenza di materiale genetico del virus in 18 casi. I supermercati presso i quali sono state evidenziate positività al Covid-19, appartenenti a diverse aziende della grande distribuzione, sono stati individuati nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania nonché in altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari.
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