A Domenica Live Annalisa Minetti ha mostrato gli occhiali OrCam che, grazie a una videocamera e a un software di intelligenza artificiale, traducono in parole tutto ciò che le sta attorno. Permettendole così di tornare a «vedere»
Annalisa Minettiha perso la vista quando aveva 21 anni a causa di una malattia. Per tornare a «vedere» ha dovuto aspettare due decenni e gli enormi passi avanti che, nel frattempo, ha fatto la tecnologia. Così a Domenica Live, il 23 maggio, ha potuto mostrare alla conduttrice Barbara D’Urso gli occhiali che hanno permesso il «miracolo». Grazie a cui ora è in grado di «leggere e vedere volti».
«Per voi molte cose sono scontate, ma non lo erano per me. L’idea di prendere un libro e leggere effettivamente una favola, non inventarla ai miei figli, è una grande ricchezza che prima non avevo e adesso ho», ha spiegato Annalisa Minetti mentre indossava quelli che sembrano normali occhiali da vista. Con una particolarità: un piccolo dispositivo montato sull’asta destra grazie a un supporto magnetico. Si chiama MyEye Pro ed è prodotto dall’azienda israeliana OrCam proprio per assistere le persone non vedenti o ipovedenti nella loro quotidianità. Come funziona lo avevamo spiegato in questo articolo: si tratta di una piccola videocamera che, grazie a un software di intelligenza artificiale, cattura tutto ciò che ci circonda a ce lo traduce in tempo reale a parole. È in grado di riconoscere fino a cento volti, da «programmare» all’interno del device stesso, mentre il datasse può ospitare fino a 200 oggetti. Quando la videocamera li inquadra, sussurra all’orecchio di chi indossa agli occhiali ciò che sta «vedendo». Oltre a questo c’è un’altra funzione fondamentale: la «computer vision», ovvero il riconoscimento testuale e la lettura. Basta toccare la pagina per scoprire subito cosa c’è scritto. Quella di OrCam è una videocamera che può rivoluzionare la vita di un non vedente, come è accaduto ad Annalisa Minetti. Ma in pochi, ad oggi, possono permettersela: si parla di un costo di circa 4.500 euro.
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