La variante Delta del coronavirus continua a preoccupare diversi Paesi del mondo a causa della sua elevata trasmissibilità. Sono tanti i dubbi che insorgono sull’efficacia dei diversi vaccini disponibili in tutto il mondo, soprattutto con questa mutazione che pare essere anche piuttosto aggressiva.Per questo motivo, il Corriere della Sera cerca di dare risposte più concrete ai vaccinati sia con la prima che con la seconda dose. Quanto è alto il rischio di ammalarsi nuovamente? Ma soprattutto: quali vaccini proteggono meglio?
Un nuovo studio con dati sulla popolazione vaccinata in USA, pubblicato inoltre sulla rivista Lancet, ha verificato che dopo una prima dose del vaccino Pfizer c'è un’efficacia di protezione dell’80%, dell’83% per Moderna e del 76% per AstraZeneca. Ma attenzione, perchè questi numeri, una volta ricevuta la prima dose di vaccino, cambiano in presenza della mutazione Delta. Secondo alcuni dati dal Regno Unito, in cui Delta è molto diffusa, la protezione cambia notevolmente arrivando al 36% con Pfizer e solo al 30% con AstraZeneca. Insomma, si tratta di percentuali davvero basse che ci fanno capire quanto il rischio di contagio sia decisamente maggiore con la variante Delta.
Ma non è finita. Per chi ha completo l’intero ciclo vaccinale, quindi ha effettuato tutte e due le dosi, l’efficacia dei vaccini su Delta cambia portando al 79% Pfizer, 94% Moderna e solo 60% per AstraZeneca.
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