giovedì 21 ottobre 2021

Covid, Romania: i pazienti muoiono nelle ambulanze in attesa del ricovero

È un flusso continuo, che non si arresta mai.

La Romania non riesce a fare argine alla nuova ondata di contagi Covid.
Negli ospedali non ci sono abbastanza letti in terapia intensiva per accogliere i casi gravi. Sono state istituite unità mediche esterne di emergenza, ma non è sufficiente a garantire il supporto necessario.

In ambulanza aspettando il ricovero

Le ambulanze vengono spesso utilizzate come sale d'attesa dove i pazienti sono collegati a forniture di ossigeno vitale. Alcuni di loro, che hanno aspettato per giorni, sono morti prima che potessero essere accolti in reparto.

Mihai Polinschi è il portavoce del Dipartimento Ambulanze di Galati: "Siamo di fronte a una situazione disastrosa, simile a un assedio - dice - Non abbiamo affrontato una tale emergenza nelle precedenti ondate della pandemia. A Galati sono morte 18 persone nelle ultime 24 ore ed erano tutte non vaccinate".

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Effetto green pass, Gimbe: “Tamponi raddoppiati in una settimana, ma anche 400mila vaccinati in più”

Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe evidenzia l’effetto green pass nella prima settimana in cui è scattato l’obbligo sul lavoro. I tamponi antigenici effettuati sono quasi il doppio rispetto alla scorsa settimana, ma cresce anche il numero dei nuovi vaccinati, praticamente tutti in età da lavoro. Intanto gli ospedali continuano a svuotarsi poco alla volta.

I reparti Covid degli ospedali continuano a svuotarsi, i nuovi casi diminuiscono (anche se di poco) e soprattutto c'è – forse per la prima settimana realmente – l'effetto green pass. Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe si può riassumere così: da un lato la curva che cala da tutti i punti di vista, dall'altro il green pass obbligatorio sul lavoro che raccoglie alcuni risultati. Le indicazioni del presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, sono chiare: bisogna vaccinare il numero più elevato possibile di over 12 che non presentano specifiche controindicazioni; accelerare la somministrazione della terza dose; introdurre l’obbligo della terza dose per gli operatori sanitari; estendere progressivamente la platea vaccinabile con dose booster alla fascia 50-59 e successivamente, se necessario, alle altre fasce anagrafiche; mantenere l’obbligo di utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi e aderire alle norme sul distanziamento sociale.

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Green pass al lavoro: perché è impossibile eseguire 7,5 milioni di tamponi a settimana ai non vaccinati



Coronavirus, oggi in Italia 3.794 contagi e 36 morti Covid. Variante Delta Plus in Regno Unito e Israele: ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi, giovedì 21 ottobre 2021 su vaccini e Green pass. Il bollettino con i contagi di oggi: 277 casi in Toscana, 83 in Alto Adige. Nuova variante Delta Plus (AY 4.2) in Regno Unito e in Israele, 9 contagi anche in Italia. Il governo UK dopo boom di contagi: "Nessun lockdown", è scontro con gli esperti. Vaccino, Draghi: "Italia procede più spedita rispetto alla media Ue". Sileri sul Green Pass obbligatorio: "Sarà l'ultima cosa che verrà tolta". Aumentano i certificati di malattia sul lavoro dal 15 ottobre. Mappa Ue del rischio Covid: in Italia nessuna regione rossa.

Aumentano i contagi in Europa Orientale, in Russia, dichiarati nove giorni "non lavorativi". Fda autorizza booster Moderna e J&J. A Melbourne finisce il lockdown più lungo del mondo. Oms: "Dare vaccini a Paesi più poveri o pandemia andrà avanti anche nel 2022".

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Austria, Green pass obbligatorio al lavoro dal primo novembre

Dopo la Serbia, anche l’Austria ha deciso di seguire il modello italiano del Green pass. Dal 1 novembre, come annunciato dal ministro della Salute Wolfgang Mückenstein, verrà introdotto l’obbligo del passaporto sanitario in tutti i luoghi di lavoro, ma con una differenza. Chi non vorrà vaccinarsi potrà continuare a fare il test rapido gratuitamente.

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Brasile, Bolsonaro accusato di Crimini contro umanità per la gestione della pandemia

 

La Commissione d’inchiesta del Congresso brasiliano ha chiesto di porre il presidente Jair Bolsonaro in stato di accusa per "omicidio di massa". Nel mirino della commissione la gestione della pandemia da Covid-19 nel suo paese che ha provocato oltre 600mila morti.

Nel rapporto si descrive come la posizione di Bolsonaro nei confronti del virus sia stata solo un mix di negligenza, incompetenza e negazionismo anti-scientifico. L'accusa più grave è relativa alla decisione "deliberata e cosciente" del presidente brasiliano di ritardare l'acquisto dei vaccini, condannando a morte migliaia di cittadini, sottolinea il rapporto.

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mercoledì 20 ottobre 2021

Covid, boom di morti in Russia. Il racconto di un italiano a Fanpage.it: “Colpa dei no vax”

Giovanni Savino, docente di storia contemporanea di origine italiana, da ormai più di 10 anni residente a Mosca, racconta a Fanpage.it cosa sta succedendo in Russia per quanto riguarda l’emergenza Covid-19: “Il boom di contagi e morti è dovuto al fallimento della campagna vaccinale. Fino al 40% della popolazione è no vax: non solo chi è vicino alla Chiesa ortodossa e all’estrema destra, ma anche chi crede che Sputnik sia il vaccino di Putin e proprio per questo aspetta i sieri occidentali”.

Non solo Regno Unito. La pandemia di Covid-19 è tornata a farsi sentire anche in Russia, dove negli ultimi giorni è stato registrato il record assoluto di decessi dovuto a complicazioni dell'infezione da Sars-Cov-2 dall'inizio dell'emergenza: solo nelle ultime 24 ore i morti sono stati 1.028, insieme ad altri 34.073 contagi. Una situazione difficile, con gli ospedali pieni e l'ombra di nuove possibili restrizioni all'orizzonte. A complicare le cose c'è il forte rallentamento della campagna di vaccinazione: su un totale di 145 milioni di russi, solo 45 milioni hanno completato il ciclo vaccinale, poco più del 30%. Percentuali bassissime se si considera che proprio la Russia è stata tra i primi paesi a cominciare la campagna con il suo Sputnik V. È questo quanto racconta a Fanpage.it Giovanni Savino, docente di storia contemporanea di origine italiana, da ormai più di 10 anni residente a Mosca, dove vive ancora insieme alla sua famiglia.

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L’analisi dell’epidemiologa Salmaso: “Aumentano i casi Covid tra i bambini delle scuole elementari”

L’epidemiologa Stefania Salmaso a Fanpage.it su contagi ed effetto rientro a scuola: “Non aumenta la curva generale perché la stragrande maggioranza degli italiani over 12 è vaccinata. Ma stiamo osservando un aumento dei casi nei bambini delle elementari, quindi dei soggetti tra i 6 e i 10 anni soprattutto in Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Puglia”.

"La curva generale dei contagi resta bassa perché, nonostante la riapertura delle scuole, la stragrande maggioranza degli italiani adulti è vaccinata. Ma è pur vero che si sta assistendo ad un aumento dei casi soprattutto tra i bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, quindi delle elementari, e in quella 3-5 in alcune regioni in particolari". A parlare è Stefania Salmaso, membro dell’Associazione Italiana di Epidemiologia che ha diretto a lungo il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della Salute dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che a Fanpage.it ha spiegato perché l'effetto riapertura delle scuole non c'è stato sulla curva epidemiologica rispetto allo scorso anno, ma non si può ancora cantare vittoria.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...