giovedì 11 novembre 2021

Il conto della pandemia in terapia intensiva: 28 mila euro a ricovero

Ma l’Italia non seguirà l’esempio di Singapore che non paga le cure ai No Vax

Aumentano i contagi e i ricoveri. Un rilancio, quello del virus mai domato, che ha implicazioni non soltanto sanitarie, dirimenti, ma economiche. Vale per le degenze nelle terapie intensive, nelle subintensive e nelle Medicine di urgenza degli ospedali. Nessun confronto con le prime, devastanti ondate della pandemia: certo. Ma nelle rianimazioni e nei reparti tornano ad affluire i malati. Non pazienti «normali»: pazienti Covid, più e meno gravi, bisognosi di trattamenti sofisticati, con costi proporzionali.

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È davvero possibile inserire un microchip in un vaccino?

L'ago sopra è quello che viene utilizzato per impiantare un microchip più piccolo di un chicco di riso in un cane. L'ago sotto è quello che viene utilizzato per somministrare un'iniezione di vaccino.




Il "chip" può essere letto solo da uno scanner tenuto a pochi centimetri di distanza, quindi è inutile come dispositivo di localizzazione.

Per localizzare, hai bisogno di qualcosa di queste dimensioni.

n.d.t. perché dovrebbero iniettarci dei localizzatori se tutti ne abbiamo già comprato uno e lo portiamo sempre con noi?

Fonte


BUFALA Chip sottocutaneo obbligatorio entro due anni tutti lo dovranno avere in Italia – Bufale.net

Sostanze velenose nel liquido della sigaretta elettronica? Ecco cos’hanno scoperto Le Iene

 

La sigaretta elettronica è un dispositivo che negli ultimi anni ha fatto registrare un vero e proprio boom di fumatori, proponendosi come un metodo alternativo per coltivare la passione per il fumo meno nocivo rispetto alle sigarette tradizionali. Eliminando i processi di combustione infatti, si può dire addio alla maggior parte delle sostanze cancerogene inalate nell’atto di fumare. Inoltre, coloro che scelgono la sigaretta elettronica hanno la possibilità di fumarla anche nella maggior parte dei luoghi chiusi. Non sono infatti imposti gli stessi divieti in vigore per la normale sigaretta.

L’esplosione delle sigarette elettroniche ha però scontentato molti, comprese le industrie del tabacco, per ovvie ragioni. Così negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una vera e propria guerra tra due fazioni: chi afferma che la sigaretta elettronica sia relativamente sicura, e chi invece sostiene che i liquidi vaporizzati contengano elementi molto pericolosi per la salute. Un dibattito che si sta inasprendo sempre di più in virtù dell’enorme posta economica in gioco. Inoltre, essendo il tema della salute un argomento particolarmente sensibile (specialmente nel nostro paese) sono in moltissimi coloro che hanno mostrato grande interesse al riguardo.

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mercoledì 10 novembre 2021

A 14 anni in terapia intensiva covid ad Ancona, la mamma: “Bimbi pagano comportamenti degli adulti”

“Bisogna rispettare lo stesso le regole e non credere che perché si è vaccinati si è esonerati. Il virus ora sta colpendo soprattutto i bimbi e questa cosa ci fa capire che gli adulti stanno abbassando la guardia e i bimbi poi pagano le conseguenze” ha scritto la mamma della 14enne ricoverata in terapia intensiva covid all’ospedale Salesi di Ancona.

“Spero che la gente ignorante capisca che il covid esiste che è un mostro che ti può distruggere e soprattutto chi è vaccinato deve capire che non bisogna abbassare la guardia”, è l’appello lanciato attraverso i social dalla mamma di una ragazzina di 14 anni ricoverata in terapia intensiva covid all’ospedale Salesi di Ancona dopo aver contratto il virus ed essersi ammalata. Il calvario della ragazzina è iniziato alcuni giorni fa quando il virus si è insinuato nei polmoni facendola ammalare gravemente e costringendola poi al ricovero in ospedale, in intensiva, nello scorso weekend.

La famiglia della ragazzina, che abita nell’hinterland di Ancona, è sta sempre attenta alle norme anti contagio ma purtroppo il virus ha colpito la minore in maniera grave.

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Covid, boom di contagi in Liguria: 431 casi, muore una donna di 63 anni

Allineate 159 positività dei giorni scorsi, alla Spezia i casi crescono di 275 unità, un paziente in più negli ospedali, tasso di positività al 3%

Ci sono 431 nuovi positivi al covid in Liguria, emersi dopo 5.411 tamponi molecolari e 9.029 test antigenici rapidi. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano di Regione Liguria, redatto sulla base del flusso dati tra Alisa e il ministero che segnala un allineamento di 159 positività (154 della Asl5 spezzina), dopo dei problemi tecnico informatici nella trasmissione dati ad Alisa tra il 4 e il 7 novembre. Alla fine a livello territoriale risultano 275 i nuovi contagi alla Spezia (Asl5), 52 a Imperia (Asl1), 27 a Savona, 39 a Genova e 36 nel Tigullio. Due nuovi positivi non sono residenti in Liguria. L'incidenza di positività con questi nuovi casi, sul totale dei tamponi effettuati, risulta pari al 3%.

C'è un nuovo decesso, una donna di 63 anni morta l'8 novembre all'ospedale Galliera di Genova. Crescono di un paziente i malati ricoverati in ospedale, che diventano 112 (+1), dieci dei quali in terapia intensiva (+1). Tornano in calo comunque i pazienti pediatrici, con 4 malati ora ricoverati all'ospedale Gaslini (-2).

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Covid: 7.891 positivi in 24 ore, 60 le vittime

Effettuati 487.618 tamponi. Il tasso di positività è all'1,6%

Sono 7.891 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 6.032.

Sono invece 60 le vittime in un giorno.

Ieri erano stati 68. Sono 102.859 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, 2.654 in più nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 4.826.738, i morti 132.551. I dimessi e i guariti sono invece 4.591.328, con un incremento di 5.319 rispetto a ieri.

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martedì 9 novembre 2021

Covid, Ocse: aspettativa di vita in Italia scesa di 1,2 anni

Lo ha sottolineato il rapporto denominato “Health at a Glance 2021”, i cui risultati sono stati diffusi proprio oggi dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. In particolare, l'aspettativa di vita della popolazione italiana, durante la pandemia di Covid-19, è passata da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020

L'aspettativa di vita della popolazione italiana si è abbassata di 1,2 anni durante la pandemia di Covid-19, passando da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020. E’ uno dei dati emersi dal rapporto sulla salute dell'Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, denominato “Health at a Glance 2021”, i cui risultati sono stati diffusi proprio oggi. Al livello dell’area Ocse, che comprende un totale di 38 Paesi membri, l'aspettativa di vita, invece, è diminuita in media di un periodo pari a 6 mesi.     

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

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