L'analisi preliminare suggerisce che la capacità della nuova variante di reinfettare le persone che hanno già avuto il Covid è tre volte superiore a quella delle versioni precedenti
La variante Omicron del coronavirus è una specie di “Frankenstein”, dice la virologa Inmaculada Casas. Ha più di cinquanta mutazioni, 36 delle quali concentrate nella sola proteina spike, che usa come chiave principale per penetrare nelle cellule umane.
Gli anticorpi – le difese umane generate da un vaccino o da un'infezione precedente - sono in grado di riconoscere la proteina spike del coronavirus originale di Wuhan e di annullarla. Il grande timore è che la moltitudine di mutazioni nella spike di Omicron confonda questi anticorpi, diminuendo l'efficacia dei vaccini. Uno studio preliminare dell'Università di Stellenbosch (Sudafrica) suggerisce che la capacità di Omicron di reinfettare le persone che hanno già avuto il Covid è tre volte quella delle varianti precedenti, come la delta, la variante dominante a livello globale.
Continua qui