martedì 21 dicembre 2021

Novavax convincerà i “No vax”? Tutte le differenze con gli altri vaccini

Il vaccino Nuvaxovid di Novavax è più "classico" rispetto ai vaccini anti-Covid che lo hanno preceduto: vediamo perché potrebbe convincere anche i più scettici a vaccinarsi

Ora che è arrivato l’ok ufficiale da parte della Commissione Europea al vaccino Nuvaxovid dell’azienda farmaceutica statunitense Novavax, in molti guardano con ottimismo a questa novità. Nonostante sia già il quinto vaccino che arriva a disposizione dei cittadini europei per proteggersi dal Covid-19, è visto con maggior fiducia perché potrebbe essere finalmente il tipo di vaccino in grado di convincere anche i più scettici a vaccinarsi. Questo perché differisce completamente dagli altri vaccini che sono stati autorizzati finora nell’Unione Europea, vale a dire i due a RNA messaggero, Pfizer e Moderna, e quelli a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnson (dai nomi delle aziende che li producono).

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Covid oggi Italia, Cauda: "Quarta dose vaccino nel 2022"

L'ulteriore richiamo "con un vaccino aggiornato contro le nuove varianti"

"Io credo che nel 2022 dovremo ancora fare un ulteriore richiamo" anti-Covid, "magari con un vaccino aggiornato, sia esso proteico, a Rna o a Dna, ma con le nuove varianti in modo da essere proprio diretto verso questo". Lo dice all'Adnkronos Salute l'infettivologo Roberto Cauda, consulente dell'Agenzia europea del farmaco Ema per le malattie infettive.

"Ma in assenza di questo facciamo comunque la vaccinazione e soprattutto la terza dose di richiamo - raccomanda - perché ci protegge contro la malattia severa e la morte in modo più che soddisfacente".

Tra i vaccini disponibili è appena 'sbarcato' quello proteico di Novavax. "E' un vaccino che ha dimostrato efficienza e sicurezza pari ai precedenti, anche se a onor del vero non è stato testato contro la variante Omicron" di Sars-Cov-2 "quindi è difficile valutare quale sarà l'impatto su questa variante", prosegue.

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Coronavirus, il bollettino del 21 dicembre 2021: 30.798 nuovi casi e 153 morti

Nuovi casi, decessi, situazione negli ospedali: gli aggiornamenti sull'andamento dell'epidemia in Italia nel bollettino del ministero della Salute

Il bollettino coronavirus di oggi, martedì 21 dicembre 2021, del ministero della Salute: 30.798 casi e 153 decessi. Il bollettino di ieri segnala 16.312 nuovi contagi e 137 decessi.

Giovedì 23 dicembre è convocata la cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Sul tavolo diverse ipotesi di eventuali misure per contrastare la diffusione della variante omicron, come la riduzione della durata del green pass da nove a sei mesi fino al tampone anche per vaccinati per stadi, concerti e discoteche, come pure l'obbligo di mascherine all'aperto.

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Iss: tasso di morte dei No vax è 45 volte più alto rispetto a chi ha terza dose

Il report evidenzia inoltre che a 150 giorni dal completamento del ciclo "l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, in forma sintomatica e asintomatica, scende dal 73% a 35%"

Il tasso di morte per Covid tra gli over 80 non vaccinati è circa otto volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni e 45 volte più alto rispetto ai vaccinati anche la terza dose. Lo riporta l'Istituto superiore di Sanità. Il report evidenzia inoltre che a 150 giorni dal completamento del ciclo "l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, in forma sintomatica e asintomatica, scende dal 73% a 35%". 

Il tasso di ospedalizzazione

Calcolando il tasso di ospedalizzazione (nella fascia 80+) nel periodo 29/10/2021 - 28/11/2021, "per i non vaccinati (381 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni (52 ricoveri per 100.000) e circa 35 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (11 ricoveri per 100.000)".

 

I ricoveri in terapia intensivaPer i ricoveri in terapia intensiva (sempre nella fascia 80+), nello stesso periodo, il tasso di ricoveri in rianimazione dei non vaccinati (22 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro 150 giorni (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e circa 54 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (0,4 ricoveri in terapia intensiva per 100.000).


Fonte


Novavax, il quinto vaccino anti-Covid è stato autorizzato in UE: ecco in cosa è diverso dagli altri

Si chiama Nuvaxovid ed è il vaccino dell'americana Novavax: differisce sia dai vaccini a RNA messaggero, sia da quelli a vettore virale

La Commissione Europea ha accolto la raccomandazione dell’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, e ha autorizzato il vaccino Nuvaxovid dell’azienda americana Novavax.

Dopo quelli delle aziende Pfizer/BioNTech, Moderna, Johnson&Johnson e AstraZeneca, è il quinto a ricevere l’ok per l’utilizzo nei Paesi dell’Unione Europea. La sua caratteristica è che è diverso sia dai vaccini a vettore virale come quelli di AstraZeneca e J&J, sia dai vaccini a RNA messaggero come quelli di Pfizer e Moderna.

VACCINO NOVAVAX CON PROTEINE RICOMBINANTI —

Nel caso del vaccino Nuvaxovid di Novavax, infatti, la tecnologia non è né a vettore virale né a RNA messaggero, ma è quella delle proteine ricombinanti. In totale è stato sperimentato su 45mila volontari con due test clinici e la sperimentazione ha avuto luogo in un periodo in cui nel mondo erano in circolazione le varianti alfa e beta del Covid-19, quindi non si sa ancora bene che effetti ha su varianti come la omicron, che è comparsa solo da un mese circa.

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Qual è il vero problema con Omicron

I casi "ufficiali" in Italia sono meno di 100, ma la variante si innesta su un'ondata di Delta già presente. Anche se potrebbe comportare un rischio di ospedalizzazione inferiore del 29% rispetto al virus originale, le previsioni per l'inverno sono fosche. Con il rischio di 100mila contagi al giorno, gli effetti sono inevitabili per tutti in vari ambiti, dal lavoro alla scuola. A fine anno avremo i primi dati solidi e capiremo che 2022 ci aspetta

La variante Omicron, di cui ancora sappiamo poco (se non che si trasmette con estrema facilità), si innesta su un'ondata di variante Delta già presente. Le misure adottate fin qui si scontrano con la stagione fredda: che ci sarebbe stato un aumento notevole dei contagi da novembre a febbraio era messo in conto da molti esperti, anche senza la nuova variante. Inevitabile.

Circa il 10 per cento dei nuovi casi di coronavirus in Francia si sospetta che siano riconducibili alla variante Omicron secondo il ministro della Salute Olivier Veran, che ha definito la Omicron "molto, molto, molto più contagiosa della variante Delta". In Italia i casi ufficiali sono poche decine ma potrebbero realisticamente essere molti di più. 

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Variante Omicron: quali sono i sintomi


Variante Omicron: quanto contagia guariti e vaccinati


lunedì 20 dicembre 2021

Covid oggi Italia, 16.213 contagi e 137 morti: bollettino 20 dicembre

 

Numeri covid - regione per regione - su contagi, ricoveri e morti nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute

Sono 16.213 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 20 dicembre 2021, secondo numeri e dati covid - regione per regione - nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute. Registrati altri 137 morti. I nuovi casi sono stati individuati 337.222 tamponi, il tasso di positività è al 4,8%. Sono 73 gli ingressi in terapia intensiva in 24 ore e portano il totale dei pazienti a 987. Al netto dei dimessi oggi nei reparti di rianimazione ci sono quindi 21 pazienti in più di ieri. Aumentano anche i ricoverati con sintomi che sono 375 in più di ieri per un totale di 8.101.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...