lunedì 17 gennaio 2022

Gli errori di Luc Montagnier nel discorso a Milano su antibiotici Covid e significato di paria

Ci vengono segnalate svariate leggerezze di Luc Montagnier, in occasione del suo discorso a Milano davanti alla platea NoVax e no green pass, al punto da guadagnarsi l’appellativo di “paria” da parte del Corriere della Sera. Termine che sta facendo molto discutere, al punto che in tanti vorrebbero comprenderne il significato. Proviamo ad approfondire quanto avvenuto nelle ultime ore, ma soprattutto andiamo più in profondità rispetto alle dichiarazioni del premio Nobel, punto di riferimento per coloro che sono contrari al vaccino Covid.

A distanza di qualche settimana dalla querela a Bassetti, che noi per primi vi abbiamo confermato tramite specifico articolo dopo aver interpellato il suo avvocato, Luc Montagnier ha parlato in modo “alternativo” non solo dei vaccini, ma anche di come debba essere affrontato il Covid. Durante il discorso fatto a Milano, il medico da anni messo da parte dalla comunità scientifica per le sue teorie sulla correlazione tra autismo e vaccini, ha citato un recente studio italiano, che a conti fatti risulta ad oggi estremamente astratto.

Il lavoro in questione, in linea puramente teorica, dimostrerebbe un particolare cruciale sul Covid, in relazione al legame tra i virus e dei batteri intestinali. Partendo da questo assunto, Luc Montagnier ritiene che la strada migliore per sconfiggere la malattia ci porti dritti agli antibiotici. Per farvela breve, il premio Nobel si rifà ad uno studio secondo cui il virus potrebbe essere batteriofago, ma a conti fatti non è mai stato in grado di dimostrarlo.

Basti pensare a quanto dichiarato da Rémy Burcelin, responsabile dell’Inserm presso l’Istituto di Malattie Metaboliche e Cardiovascolari di Tolosa, come si nota tramite un’intervista di aprile 2020.Non sorprende che già nel 2020 la comunità scientifica abbia smentito uno scenario del genere. Dettagli che, ancora oggi, sfuggono a Luc Montagnier. Non contento, nel discorso fatto a Milano ha anche inserito un presunto collegamento tra i vaccini e le malattie neurodegenerative. Anche qui parliamo di teorie astratte e mai dimostrate.

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Covid, gli esperti sono dubbiosi sui tamponi rapidi fai-da-te: “Prelievo impreciso”

Mentre diverse Regioni si schierano a favore dell’utilizzo dei tamponi rapidi nasali, con l’Emilia Romagna che vara l’autotest, alcuni esperti ammoniscono sui possibili falsi negativi che possono emergere da questi test. L’immunologa Antonella Viola: “Il salivare è più adatto a Omicron”

Nella fase attuale della lotta al Covid, diverse Regioni italiane stanno valutando l’utilizzo dei tamponi rapidi nasali su larga scala. Da mercoledì l’Emilia Romagna fa da apripista e lancia la campagna di autotesting. Anche Veneto, Liguria e Lazio sembrano interessate. Ma diversi esperti rimangono scettici sull’affidabilità di questi test

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Germania, su oltre 155 milioni di vaccinazioni presentate 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali: solo 18 quelle ammesse

È quanto merge da una ricerca eseguita fino al 13 gennaio 2022 nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ) e ripresa dalla ZdF. Genericamente il diritto ad un indennizzo di assistenza è previsto dalla legge tedesca di tutela dai vaccini solo quando si patiscono danni di salute o economici in misura sensibilmente superiore a quelli derivanti dalla normale reazione all’immunizzazione e in provata connessione

Su 155,4 milioni di vaccinazioni contro il Covid fatte in Germania sono state presentate 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali: una domanda ogni 127.500 vaccinazioni. Sono 54 quelle che hanno avuto risposta: 30 rigettate, 18 ammesse, 3 trasferite per competenza ed 1 risolta. I media citati non riportano lo stato delle altre domande, né le entità concrete ed i motivi dei risarcimenti. È quanto merge da una ricerca eseguita fino al 13 gennaio 2022 nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ) e ripresa dalla ZdF. Genericamente il diritto ad un indennizzo di assistenza (Versorgungsleistungen) è previsto dalla legge tedesca di tutela dai vaccini (Impfschutzgesetz) solo quando si patiscono danni di salute o economici in misura sensibilmente superiore a quelli derivanti dalla normale reazione desiderata all’immunizzazione (ovvero mal di testa, dolori muscolari al braccio, febbre o simili) e in provata connessione con quest’ultima. I risarcimenti vengono riconosciuti solo quando il danno perdura per almeno sei mesi e le conseguenze superano almeno il trentesimo grado della scala GdS (Grad der Schädigungsfolgen) che elenca le malattie e disfunzioni risarcibili. Non ci sono dati statistici, ma si valutano episodi di alterazioni di tipo internistico, come trombosi e miocarditi, o neurologico, quali paresi o la sindrome di Guillain-Barré, ed alcune dermatiti. La valutazione per riconoscere se c’è il diritto ad un risarcimento è poi vincolata alla approfondita verifica – che richiede tempi lunghi – di collegamenti diretti tra i danni lamentati e la vaccinazione.

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domenica 16 gennaio 2022

Il Covid-19 continua a pesare sull’ospedale di Aosta: i ricoverati in terapia intensiva sono saliti a 8 (+2 rispetto a ieri)

Ricoveri in aumento anche negli altri reparti Covid, dove si è passati da 63 a 67. Con questa occupazione di posti letto i parametri sono quasi da zona rossa.

La diffusione del virus in Valle d’Aosta (zona arancione da domani) continua a infierire sull’ospedale con numeri preoccupanti e un altro cittadino è morto di Covid-19 nelle ultime 24 ore. In rianimazione i ricoverati sono saliti a otto (due in più di ieri), mentre negli altri reparti si è passati da 63 a 67. Con questa occupazione di posti letto i parametri sono quasi da zona rossa.

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Quasi il 5% della popolazione valdostana è ufficialmente contagiato


Covid, oggi in Italia 149.512 contagi e 248 morti. Superati i 2,5 milioni di attualmente positivi al Covid, news e bollettino

Gli aggiornamenti sul Covid di oggi, domenica 16 gennaio 2022, in Italia e nel mondo. Il bollettino dei contagi Covid di oggi: 149.512 nuovi casi e 248 morti, tasso di positività in aumento al 16,1%. Superati i 2,5 milioni di attualmente positivi al Covid. Report esteso Iss: i No Vax in terapia intensiva sono 38 volte più dei vaccinati con terza dose. Nuovo cambio di colori per alcune regioni: da domani la Campania passa in zona gialla, Valle d'Aosta in arancione. Nel bollettino ISS si continueranno a conteggiare gli asintomatici: "Giusto continuare a farlo". Anelli (Ordine dei medici): "Pressione su ospedali in aumento: servono chiusure selettive". In Italia a inizio gennaio Omicron presente all'81%. Rezza: "Omicron estremamente contagiosa, può affollare ospedali". Ma Locatelli: "La curva dei contagi rallenta". Non decollano le vaccinazioni tra i bambini.

Nel mondo 326.190.190 contagi e 5.535.599 decessi. Record di casi in Germania e India, mai così tanti da maggio. Nel Regno Unito scendono sotto i 100mila. La Francia autorizza il vaccino Novavax e la seconda dose di Johnson&Johnson

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Vaccino covid, 92mila prime dosi in un giorno: non succedeva da settembre

Il totale delle somministrazioni dall'inizio della campagna vaccinale è pari a 119.840.779

Quasi 92mila prime dosi di vaccino anti-Covid sono state somministrate nella giornata di ieri, sabato 15 gennaio. Un numero così alto non veniva registrato da settembre.

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Covid-19, come sarebbe l’ondata Omicron se non ci fossero stati i vaccini

I numeri non mentono: senza vaccini le terapie intensive sarebbero piene e il Paese in lockdown totale. Un motivo in più per vaccinarsi tutti, mentre l’ondata Omicron sembra rallentare.

Il 4 gennaio in Italia è stato approvato l’obbligo vaccinale per gli over 50 ed è ora di misurarne gli effetti. Nell’ultima settimana abbiamo abbattuto, un giorno dopo l’altro, i precedenti record di somministrazioni giornaliere di vaccini, arrivando a 700 mila dosi giornaliere. Si tratta di un segnale importante che ci indica due cose: che le persone si vaccinano e che la struttura organizzativa degli hub vaccinali migliora nel tempo. Negli ultimi sette giorni le prime dosi somministrate sono state oltre 500 mila (+55% rispetto alla settimana precedente): un numero importante, che lascia prevedere tra i due e i tre milioni di nuovi vaccinati nel prossimo mese. Bene anche le seconde dosi, più che raddoppiate nell’arco di sette giorni, e le terze, con oltre 3,5 milioni di somministrazioni.

Veniamo ora al dato relativo agli over 50. Come mostra il Grafico 1, dal giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale si registra un’impennata di prime dosi somministrate per questa fascia d’età, passate da circa 5000 alle oltre 15.000 giornaliere. Il dato, letto così, può sembrare positivo; ma se lo si paragona al dato degli under 50 si vede che la crescita dei vaccini nello stesso periodo di tempo è molto simile, e sembra più dovuto alla fine delle vacanze che all’obbligo vaccinale. 
Come vi abbiamo raccontato la settimana scorsa, il 4 gennaio gli over 50 non vaccinati erano poco più di due milioni e sarebbero bastati tre o quattro giorni per vaccinarli tutti con prima dose, se solo si fossero riversati negli hub vaccinali. Per ora così non è stato ma continueremo a monitorare l’andamento nel corso delle prossime settimane.


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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...