I numeri non mentono: senza vaccini le terapie intensive sarebbero piene e il Paese in lockdown totale. Un motivo in più per vaccinarsi tutti, mentre l’ondata Omicron sembra rallentare.
Il 4 gennaio in Italia è stato approvato l’obbligo vaccinale per gli over 50 ed è ora di misurarne gli effetti. Nell’ultima settimana abbiamo abbattuto, un giorno dopo l’altro, i precedenti record di somministrazioni giornaliere di vaccini, arrivando a 700 mila dosi giornaliere. Si tratta di un segnale importante che ci indica due cose: che le persone si vaccinano e che la struttura organizzativa degli hub vaccinali migliora nel tempo. Negli ultimi sette giorni le prime dosi somministrate sono state oltre 500 mila (+55% rispetto alla settimana precedente): un numero importante, che lascia prevedere tra i due e i tre milioni di nuovi vaccinati nel prossimo mese. Bene anche le seconde dosi, più che raddoppiate nell’arco di sette giorni, e le terze, con oltre 3,5 milioni di somministrazioni.
Veniamo ora al dato relativo agli over 50. Come mostra il Grafico 1, dal giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale si registra un’impennata di prime dosi somministrate per questa fascia d’età, passate da circa 5000 alle oltre 15.000 giornaliere. Il dato, letto così, può sembrare positivo; ma se lo si paragona al dato degli under 50 si vede che la crescita dei vaccini nello stesso periodo di tempo è molto simile, e sembra più dovuto alla fine delle vacanze che all’obbligo vaccinale.
Come vi abbiamo raccontato la settimana scorsa, il 4 gennaio gli over 50 non vaccinati erano poco più di due milioni e sarebbero bastati tre o quattro giorni per vaccinarli tutti con prima dose, se solo si fossero riversati negli hub vaccinali. Per ora così non è stato ma continueremo a monitorare l’andamento nel corso delle prossime settimane.
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