Secondo l’Agenas cresce in cinque regioni italiane la pressione sui reparti di terapia intensiva: Campania (13%), Friuli (24%), Marche (25%), Puglia (13%) e Toscana (24%).
Sulla spinta della variante Omicron del Coronavirus aumenta in alcune regioni italiane il tasso di occupazione delle strutture sanitarie. Sebbene il dato nazionale sia stabile e pari al 29% di occupazione dei posti letto in area medica e 18% in terapia intensiva secondo l'ultimo resoconto dell'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nelle ultime 24 ore si registrano aumenti in 14 regioni italiane che potrebbero rappresentare la premessa per un passaggio in zona arancione di molte aree del Paese a partire da lunedì prossimo. Non solo: sulla base dei dati forniti dall'Agenas almeno una regione italiana potrebbe finire persino in zona rossa, il che significherebbe lockdown leggero per tutti, anche i vaccinati con due o tre dosi. D'altro canto un inasprimento delle regole appare inevitabile: da giorni infatti i contagi quotidiani sfiorano, e talvolta superano, quota 200mila. Il boom di infezioni, mai così tante dall'inizio della pandemia, sta determinando un incremento degli accessi in ospedale e di conseguenza, la cui saturazione in alcuni territori sta sfiorando il livello di guardia.
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