PIEMONTE – La recrudescenza del covid sta creando grossi problemi all’attività chirurgica in tutta Italia, Piemonte compreso, costretto a ridurre le operazioni in media del 50%. Lo spiega il Presidente della Società Italiana di Chirurgia (SIC), professor Francesco Basile, preoccupato per crescenti difficoltà nel Paese. “La riduzione degli interventi chirurgici è drammatica, questa purtroppo è l’altra faccia del Covid – spiega”.
“Posti letto di chirurgia dimezzati, blocco dei ricoveri in elezione, terapie intensive riconvertite per i pazienti COVID, infermieri e anestesisti delle sale operatorie trasferiti ai reparti COVID. In questo modo – continua Basile – l’attività chirurgica in tutta Italia è stata ridotta nella media del 50% con punte dell’80%, riservando ai soli pazienti oncologici e di urgenza gli interventi. Ma spesso non è possibile operare neanche i pazienti con tumore perché non si ha la disponibilità del posto di terapia intensiva nel postoperatorio“.
La nuova ondata epidemica ha costretto le Aziende Sanitarie a destinare ampi spazi di ricovero ai pazienti COVID e le stesse terapie intensive sono in gran parte occupate dai pazienti COVID principalmente no vax.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento