lunedì 17 gennaio 2022

Germania, su oltre 155 milioni di vaccinazioni presentate 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali: solo 18 quelle ammesse

È quanto merge da una ricerca eseguita fino al 13 gennaio 2022 nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ) e ripresa dalla ZdF. Genericamente il diritto ad un indennizzo di assistenza è previsto dalla legge tedesca di tutela dai vaccini solo quando si patiscono danni di salute o economici in misura sensibilmente superiore a quelli derivanti dalla normale reazione all’immunizzazione e in provata connessione

Su 155,4 milioni di vaccinazioni contro il Covid fatte in Germania sono state presentate 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali: una domanda ogni 127.500 vaccinazioni. Sono 54 quelle che hanno avuto risposta: 30 rigettate, 18 ammesse, 3 trasferite per competenza ed 1 risolta. I media citati non riportano lo stato delle altre domande, né le entità concrete ed i motivi dei risarcimenti. È quanto merge da una ricerca eseguita fino al 13 gennaio 2022 nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ) e ripresa dalla ZdF. Genericamente il diritto ad un indennizzo di assistenza (Versorgungsleistungen) è previsto dalla legge tedesca di tutela dai vaccini (Impfschutzgesetz) solo quando si patiscono danni di salute o economici in misura sensibilmente superiore a quelli derivanti dalla normale reazione desiderata all’immunizzazione (ovvero mal di testa, dolori muscolari al braccio, febbre o simili) e in provata connessione con quest’ultima. I risarcimenti vengono riconosciuti solo quando il danno perdura per almeno sei mesi e le conseguenze superano almeno il trentesimo grado della scala GdS (Grad der Schädigungsfolgen) che elenca le malattie e disfunzioni risarcibili. Non ci sono dati statistici, ma si valutano episodi di alterazioni di tipo internistico, come trombosi e miocarditi, o neurologico, quali paresi o la sindrome di Guillain-Barré, ed alcune dermatiti. La valutazione per riconoscere se c’è il diritto ad un risarcimento è poi vincolata alla approfondita verifica – che richiede tempi lunghi – di collegamenti diretti tra i danni lamentati e la vaccinazione.

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domenica 16 gennaio 2022

Il Covid-19 continua a pesare sull’ospedale di Aosta: i ricoverati in terapia intensiva sono saliti a 8 (+2 rispetto a ieri)

Ricoveri in aumento anche negli altri reparti Covid, dove si è passati da 63 a 67. Con questa occupazione di posti letto i parametri sono quasi da zona rossa.

La diffusione del virus in Valle d’Aosta (zona arancione da domani) continua a infierire sull’ospedale con numeri preoccupanti e un altro cittadino è morto di Covid-19 nelle ultime 24 ore. In rianimazione i ricoverati sono saliti a otto (due in più di ieri), mentre negli altri reparti si è passati da 63 a 67. Con questa occupazione di posti letto i parametri sono quasi da zona rossa.

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Quasi il 5% della popolazione valdostana è ufficialmente contagiato


Covid, oggi in Italia 149.512 contagi e 248 morti. Superati i 2,5 milioni di attualmente positivi al Covid, news e bollettino

Gli aggiornamenti sul Covid di oggi, domenica 16 gennaio 2022, in Italia e nel mondo. Il bollettino dei contagi Covid di oggi: 149.512 nuovi casi e 248 morti, tasso di positività in aumento al 16,1%. Superati i 2,5 milioni di attualmente positivi al Covid. Report esteso Iss: i No Vax in terapia intensiva sono 38 volte più dei vaccinati con terza dose. Nuovo cambio di colori per alcune regioni: da domani la Campania passa in zona gialla, Valle d'Aosta in arancione. Nel bollettino ISS si continueranno a conteggiare gli asintomatici: "Giusto continuare a farlo". Anelli (Ordine dei medici): "Pressione su ospedali in aumento: servono chiusure selettive". In Italia a inizio gennaio Omicron presente all'81%. Rezza: "Omicron estremamente contagiosa, può affollare ospedali". Ma Locatelli: "La curva dei contagi rallenta". Non decollano le vaccinazioni tra i bambini.

Nel mondo 326.190.190 contagi e 5.535.599 decessi. Record di casi in Germania e India, mai così tanti da maggio. Nel Regno Unito scendono sotto i 100mila. La Francia autorizza il vaccino Novavax e la seconda dose di Johnson&Johnson

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Vaccino covid, 92mila prime dosi in un giorno: non succedeva da settembre

Il totale delle somministrazioni dall'inizio della campagna vaccinale è pari a 119.840.779

Quasi 92mila prime dosi di vaccino anti-Covid sono state somministrate nella giornata di ieri, sabato 15 gennaio. Un numero così alto non veniva registrato da settembre.

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Covid-19, come sarebbe l’ondata Omicron se non ci fossero stati i vaccini

I numeri non mentono: senza vaccini le terapie intensive sarebbero piene e il Paese in lockdown totale. Un motivo in più per vaccinarsi tutti, mentre l’ondata Omicron sembra rallentare.

Il 4 gennaio in Italia è stato approvato l’obbligo vaccinale per gli over 50 ed è ora di misurarne gli effetti. Nell’ultima settimana abbiamo abbattuto, un giorno dopo l’altro, i precedenti record di somministrazioni giornaliere di vaccini, arrivando a 700 mila dosi giornaliere. Si tratta di un segnale importante che ci indica due cose: che le persone si vaccinano e che la struttura organizzativa degli hub vaccinali migliora nel tempo. Negli ultimi sette giorni le prime dosi somministrate sono state oltre 500 mila (+55% rispetto alla settimana precedente): un numero importante, che lascia prevedere tra i due e i tre milioni di nuovi vaccinati nel prossimo mese. Bene anche le seconde dosi, più che raddoppiate nell’arco di sette giorni, e le terze, con oltre 3,5 milioni di somministrazioni.

Veniamo ora al dato relativo agli over 50. Come mostra il Grafico 1, dal giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale si registra un’impennata di prime dosi somministrate per questa fascia d’età, passate da circa 5000 alle oltre 15.000 giornaliere. Il dato, letto così, può sembrare positivo; ma se lo si paragona al dato degli under 50 si vede che la crescita dei vaccini nello stesso periodo di tempo è molto simile, e sembra più dovuto alla fine delle vacanze che all’obbligo vaccinale. 
Come vi abbiamo raccontato la settimana scorsa, il 4 gennaio gli over 50 non vaccinati erano poco più di due milioni e sarebbero bastati tre o quattro giorni per vaccinarli tutti con prima dose, se solo si fossero riversati negli hub vaccinali. Per ora così non è stato ma continueremo a monitorare l’andamento nel corso delle prossime settimane.


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sabato 15 gennaio 2022

I non vaccinati in terapia intensiva sono 38 volte più dei vaccinati con terza dose: i dati Iss

Il report esteso dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia: i non vaccinati in terapia intensiva sono 38 volte più dei vaccinati con terza dose, ed anche il tasso dei decessi per le persone non vaccinate è pari a 42.4 ogni 100mila, mentre quello dei vaccinati con ciclo completo e dose booster è di 1.4.

Il tasso di ricoverati per Covid in terapia intensiva è pari a 26,7 ogni 100mila per i non vaccinati e a 0,7 ogni 100mila per i vaccinati con ciclo completo più dose aggiuntiva (booster), vale a dire 38 volte superiore. È quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia, che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. A risaltare all'occhio è anche il dato sui morti: il tasso dei decessi per le persone non vaccinate è pari a 42.4 ogni 100mila, mentre quello dei vaccinati con ciclo completo e dose booster è di 1.4. L'indice di rischio rispetto ai due valori di riferimento è 30.3. Nei soggetti vaccinati con terza dose, l'efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%. 

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Covid, oggi in Italia 180.426 contagi e 306 morti, in terapie intensive i non vaccinati 38 volte in più dei vaccinati: ultime news e bollettino

Gli aggiornamenti sul Covid di oggi, sabato 15 gennaio 2022, in Italia e nel mondo. Il bollettino dei contagi Covid di oggi: 180.426 contagi e 306 morti, tasso di positività in calo al 14,8%. Report esteso Iss: i non vaccinati in terapia intensiva sono 38 volte più dei vaccinati con terza dose. Cambiano i colori per alcune regioni: da lunedì 17 gennaio Campania passa in zona gialla, Valle d'Aosta in arancione. Lombardia e Veneto restano in giallo. Conteggio asintomatici nel bollettino, l'ISS: "Giusto continuare a farlo". Anelli (Ordine dei medici): "Pressione su ospedali in aumento: servono chiusure selettive). In Italia a inizio gennaio Omicron presente all'81%. Rezza: "Omicron estremamente contagiosa, può affollare ospedali". Sono 119.115.700 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia, mentre 46.833.582 hanno completato il ciclo vaccinale: 771.284 bambini (5-11 anni) hanno invece ricevuto la prima dose.

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No vax e No pass a Roma contro Draghi: "Nemico pubblico numero uno"

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...