Uno studio di Arpa e Università di Torino accerta che nei luoghi chiusi, più degli starnuti, colpiscono le emissioni prodotte parlando o cantando, anche ad oltre 1 metro e mezzo di distanza
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Uno studio di Arpa e Università di Torino accerta che nei luoghi chiusi, più degli starnuti, colpiscono le emissioni prodotte parlando o cantando, anche ad oltre 1 metro e mezzo di distanza
Cosa succede al nostro corpo quando per un'ora e mezzo lo mettiamo al lavoro: l’esercizio fisico dopo il vaccino anti covid aumenta gli anticorpi
L’esercizio fisico dopo il vaccino anti covid aumenta gli anticorpi, lo spiega lo studio di una università degli Usa sulle pratiche che incrementano le difese immunitarie. E quello studio, condotto da un team di ricerca del Dipartimento di Kinesiologia dell’Università Statale dell’Iowa, spiega che c’è una finestra di opportunità importante.
Quale? Quella di 90 minuti di attività fisica dopo aver ricevuto una dose di vaccino anti Covid.
Ecco, quell’attività aumenterebbe la concentrazione degli anticorpi nelle quattro settimane successive. E c’è di più: questo tipo di incremento è stato rilevato anche con la somministrazione di due vaccini contro l’influenza. Il sunto è che un moderato ma costante esercizio fisico è di fatto un “adiuvante naturale e comportamentale” per i vaccini contro i coronavirus.
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Il tasso di positività si attesta al 10,2%. Diminuiscono di 54 unità le terapie intensive, mentre sono 448 in meno i ricoveri negli altri reparti. I guariti odierni sono 110.840
Il metodo si basa su una nuova strategia che ha selezionato come bersaglio la proteina N, una proteina che al contrario della più nota Spike, non mostra nessuna mutazione tra le varianti finora note
Lo studio, condotto su modelli animali di topo, si basa su una proteina comune a tutte le varianti del virus ed evidenza una protezione efficace e duratura anche su cariche virali elevate. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista "Viruses".
Il metodo, spiega l'Iss, si basa su una nuova strategia che ha selezionato come bersaglio la proteina N, una proteina che al contrario della più nota Spike, coinvolta nello sviluppo degli attuali vaccini, non mostra quasi nessuna mutazione tra le varianti SARS-CoV-2 finora note. Il metodo con cui è usata in questo studio la proteina N genera inoltre una memoria immunitaria a livello polmonare che potrebbe essere garanzia di un effetto protettivo duraturo nel tempo.
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Le ultime notizie e gli aggiornamenti sul Covid in Italia e nel mondo di lunedì 14 febbraio 2022. Nel bollettino di oggi 28.630 casi e 281 morti. Da oggi il Molise passa in zona gialla, dopo essere rimasto bianco per mesi. Il ministro Speranza annuncia: "Ad oggi il 91% delle persone sopra i 12 anni si è vaccinato con la prima dose. Curva si piega ma serve cautela". Ricciardi: "Il virus non sparirà, non bisogna rilassarsi". Nuove proteste no pass in tutta Italia in vista dell'obbligo di certificazione verde sul lavoro per gli over 50, che scatta da domani 15 febbraio. Iss: "Bene i primi test sugli animali per un nuovo vaccino efficace con ogni variante".
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Un'indagine pubblicata sulla rivista Jama Network Open rivela che i sintomi a lungo termine riguardano un gran numero di persone. I sistemi sanitari si ritroveranno con un problema in più da gestire
E' Long Covid per oltre un guarito su due nel mondo. Secondo un'indagine pubblicata sulla rivista Jama Network Open, più della metà dei guariti dal Covid, 236 milioni di persone in tutto, sviluppa sintomi a lungo termine, che persistono anche fino a sei mesi dalla guarigione. Lo studio è stato condotto nel Penn State College of Medicine e i ricercatori lanciano l'allarme ai governi.
Ondata Long Covid per i sistemi sanitari - Gli studiosi che hanno lavorato all'indagine sottolineano infatti che in un futuro prossimo i sistemi sanitari dovranno far fronte a un'ondata di malati Long Covid da gestire per sintomi fisici e psicologici.
Oltre 250mila guariti esaminati - Gli esperti hanno esaminato i dati di decine di studi realizzati in tutto il mondo, riguardanti un totale di 250.351 tra adulti e bambini non vaccinati che hanno contratto il Covid tra dicembre 2019 e marzo 2021. Il 79% del campione è stato ricoverato in ospedale e la maggior parte dei pazienti, età media 54 anni, vive in Paesi ricchi.
I sintomi - E' emerso che oltre la metà dei guariti manifesta o ha manifestato i sintomi tipici del Long Covid. Per la metà di loro si tratta di perdita di peso, affaticamento, dolori. Oltre uno su cinque dei guariti manifesta una riduzione della motilità; uno su quattro ha difficoltà a concentrarsi: uno su tre sviluppa un disturbo d'ansia; tre su cinque hanno anomalie polmonari e oltre uno su quattro difficoltà respiratorie. E ancora, quasi uno su cinque manifesta perdita di capelli e arrossamenti cutanei.
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Le ultime notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi domenica 13 febbraio. Nel bollettino dei contagi di oggi 51.959 casi e 191 morti. In calo anche l'occupazione di terapie intensive e reparti di area medica. Da venerdì addio all'obbligo di mascherine all'aperto, riaperte anche le discoteche in Italia. Bimbo di 10 anni morto di Covid a Pomezia era ricoverato all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Iss: stabili i casi di Covid in età scolare, calano ricoveri in fascia d'età 0-19 anni.
Proteste no vax e no pass a Parigi assediata. L'Austria allenta le restrizioni: nei luoghi di cultura e attività non essenziali cade la regola del "2-G". In Australia proteste contro l'obbligo vaccinale. Norvegia, il premier annuncia fine di quasi tutte le restrizioni. L'Ecdc avverte: "Pandemia non è finita, Omicron non sarà ultima variante"
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Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...