I sintomi stanno cambiando, utile imparare a riconoscerli. Il professor Pregliasco: "Si sta registrando un ritorno della perdita del gusto e dell'olfatto, con Omicron assente". Nessun timore per le ricombinazioni dei virus appartenenti a sotto-varianti dello stesso ceppo
Lo stato di emergenza è finito da dieci giorni, i contagi viaggiano, ma "non dobbiamo temere le ricombinazioni dei virus appartenenti a sotto-varianti dello stesso ceppo, come è il caso di quella denominata Xe", ha spiegato Giorgio Palù, virologo presidente dell`Agenzia italiana del farmaco. Gli sviluppi delle ricombinazioni "vanno tenuti sotto controllo ma senza troppi patemi d'animo. Sono scambi genetici di due virus delle sotto-varianti di Omicron, BA1 e BA2, che infettano la stessa cellula e si scambiano pezzetti di geni fino a creare un nuovo virus, non pericoloso in quanto riconosciuto dal nostro sistema immunitario".
"Segnalo - aggiunge ancora il presidente Aifa - che la ricombinazione avviene in soggetti sani, magari già vaccinati. E che i virus ricombinanti sono identici per il 99% alla variante Omicron in circolazione, che ha un indice di contagiosità altissimo, pari a quello del virus del morbillo".
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