lunedì 29 febbraio 2016
mercoledì 24 febbraio 2016
Consigli per curare e pulire i reni
La verità è che non esiste un modo per sapere se i reni hanno bisogno di essere puliti,
però le persone che si sono sottoposte ad un trattamento per pulire
questo importante organo assicurano che si sentono molto meglio alla
fine dello stesso.
Quando si realizza un trattamento di pulizia o disintossicazione dei reni, di solito, cessano i fastidi precedentemente presenti, ovvero mal di testa molto forti, fatica, dolori addominali e alcuni problemi alla pelle.
Bisogna
considerare, però, che alcune persone percepiscono una debolezza e un
mal di testa molto forti durante il processo di disintossicazione;
nonostante ciò, non dovete scoraggiarvi e soprattutto non dovete
sospendere il trattamento, poiché questi sintomi sono normali e molto
comuni quando si effettuano tali tipologie di terapie disintossicanti.
Come sapere se avete bisogno di pulire i reni?
È naturale se desiderate sapere se avete
bisogno di un trattamento del genere, dato che non esiste un
procedimento per mezzo del quale si possa affermare se i reni abbiano
bisogno di essere puliti o meno. Per questo motivo, potete fare
attenzione ad alcuni segnali che possono aiutarvi a capire se soffrite
di qualche problema che richieda un trattamento di questo tipo.
Avere calcoli renali, soffrire di ritenzione idrica, infezioni renali o diabete di tipo 2, sono alcune condizioni per cui pulire i reni è altamente consigliato.
Una pulizia dei reni deve essere effettuata in seguito alla raccomandazione e sotto la supervisione dello specialista, il quale, generalmente, consiglia di bere molti liquidi, soprattutto acqua,
dato che aiutano ad eliminare i residui tossici depositati nei nostri
reni; in questo modo il corretto funzionamento del nostro organismo è
garantito. La quantità ideale sarebbe di due litri al giorno.
Affinché la pulizia sia completa e ottenere i migliori risultati, dovete seguire una dieta povera di proteine, smettendo di assumere tutti i latticini, oltre che pollo, pesce e frutti di mare.
Altrettanto
importante è evitare la caffeina, il cioccolato e tutti quegli alimenti
che aumentano l’ossolato di calcio o acido urico nei reni, il quale provoca la formazione dei calcoli renali.
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martedì 23 febbraio 2016
Come prevenire il dolore alle cartilagini
Il sovrappeso è una delle cause più comuni del deterioramento della
cartilagine. Dobbiamo mantenere un peso adeguato e praticare attività
fisica per prevenire le lesioni.
Il tessuto cartilagineo, più comunemente chiamato cartilagine, è un tessuto elastico la cui matrice dà supporto alle cellule chiamate condrociti. Le cartilagini sono realmente molto importanti nella vita quotidiana e in molti casi possono far male o dare fastidio. Scoprite come prevenire e trattare il dolore alle cartilagini nel seguente articolo.
Nel corpo umano ci sono tre tipi di cartilagini.
Il tessuto cartilagineo, più comunemente chiamato cartilagine, è un tessuto elastico la cui matrice dà supporto alle cellule chiamate condrociti. Le cartilagini sono realmente molto importanti nella vita quotidiana e in molti casi possono far male o dare fastidio. Scoprite come prevenire e trattare il dolore alle cartilagini nel seguente articolo.
Cartilagini: che cosa c’è da sapere
Le cartilagini “accomodano” le superfici femorali e le cavità, servendo quindi ad ammortizzare gli urti o i salti mentre si cammina o si corre, e prevengono l’usura da sfregamento delle articolazioni. Sono dunque una struttura di supporto che serve a dare mobilità.Nel corpo umano ci sono tre tipi di cartilagini.
- Cartilagine ialina: è formata da fibrille di collagene e costituisce il gruppo più abbondante poiché si trova nella laringe, nei bronchi, nelle costole, nella trachea e nelle estremità articolari delle ossa. Si nutre attraverso il liquido sinoviale ed è composta da poche fibre.
- Cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine): contiene collagene ma è più spessa ed è presente nei dischi intervertebrali e articolari, nei menischi, nei bordi articolari e nelle zone di inserzione come tendini e legamenti.
lunedì 22 febbraio 2016
CHI SI AMMALA DI FIBROMIALGIA È ANDATO OLTRE…
Chi si ammala di FM è andato oltre. Vi è
mai capitato di pensare: “non ce la faccio più, vorrei poter dire che
stò grattando il fondo del barile, ma il punto è che quel fondo è finito
da un pezzo. Sono andata oltre e nessuno stà capendo fino a che punto.”
Talvolta, anzi spesso, ci siamo trovati soli con un carico di responsabilità e problemi tutti sulle nostre spalle, lavoro, famiglia, casa, magari qualche parente malato da dover accudire, problemi di soldi e in tutto questo non sapere cosa e come “mollare” qualcosa. Così come giocolieri non lasciamo cadere a terra nulla e continuiamo nonostante la fatica e i pensieri a tenere tutto il peso, perché “non si può”lasciare andare questo impegno o quello. Non si può perchè non si può, l’ingranaggio è in moto e noi siamo un pezzo fondamentale di esso, se ci fermiamo noi faremo soffrire qualcuno, questo poi farà soffrire a sua volta anche noi, che siamo già oltre il limite. Questo essere oltre il limite ci blocca dall’idea di dover entrare in discussione con chiunque, perché la stanchezza fisica e psichica è tale che si fa di tutto per non dover affrontare anche lamentele, capricci e liti. Quindi non se ne esce, e si va avanti un altro po’, un altro mese, un altro anno, poi qualcosa si rompe e quel qualcosa sei proprio tu. Tu proprio tu, non un vaso o un mobile, un qualcosa che poi si aggiusta con un po’ di colla, no tu. E che cosa cambia? L’ingranaggio è sempre in moto e non si può dire di no a questo o a quello perché non si può. E invece si può, si può e si deve e quando lo farete vi ameranno perfino di più. I figli, i genitori, le mogli e i mariti, dovranno capire che la strada non è più così libera, che ci sono delle cose che non vi sono più possibili fare e che devono aiutarvi.
Talvolta, anzi spesso, ci siamo trovati soli con un carico di responsabilità e problemi tutti sulle nostre spalle, lavoro, famiglia, casa, magari qualche parente malato da dover accudire, problemi di soldi e in tutto questo non sapere cosa e come “mollare” qualcosa. Così come giocolieri non lasciamo cadere a terra nulla e continuiamo nonostante la fatica e i pensieri a tenere tutto il peso, perché “non si può”lasciare andare questo impegno o quello. Non si può perchè non si può, l’ingranaggio è in moto e noi siamo un pezzo fondamentale di esso, se ci fermiamo noi faremo soffrire qualcuno, questo poi farà soffrire a sua volta anche noi, che siamo già oltre il limite. Questo essere oltre il limite ci blocca dall’idea di dover entrare in discussione con chiunque, perché la stanchezza fisica e psichica è tale che si fa di tutto per non dover affrontare anche lamentele, capricci e liti. Quindi non se ne esce, e si va avanti un altro po’, un altro mese, un altro anno, poi qualcosa si rompe e quel qualcosa sei proprio tu. Tu proprio tu, non un vaso o un mobile, un qualcosa che poi si aggiusta con un po’ di colla, no tu. E che cosa cambia? L’ingranaggio è sempre in moto e non si può dire di no a questo o a quello perché non si può. E invece si può, si può e si deve e quando lo farete vi ameranno perfino di più. I figli, i genitori, le mogli e i mariti, dovranno capire che la strada non è più così libera, che ci sono delle cose che non vi sono più possibili fare e che devono aiutarvi.
Ho sentito gente dire “se muoio io come
faranno qui in casa!”, ma ne ho viste tantissime in un letto d’ospedale
con la famiglia che le rincuorava “ stai tranquilla, a casa ce la stiamo
cavando benissimo” , la figlia ha imparato a portare lei giù il cane e
fare qualcosa da mangiare, così i mariti e le mamme anziane, si sono
mossi e stranamente nessuno è morto! Dovete farvi ricoverare? No, proprio no.
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venerdì 19 febbraio 2016
Si può curare il cancro con il bicarbonato?
NO, il bicarbonato non è una terapia anticancro
In breve
- Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una cura efficace dei tumori umani.
- Il tumore può creare intorno a sé un ambiente acido, ma il bicarbonato, pur essendo una sostanza basica, non modifica in alcun modo il pH intorno alla massa tumorale, quando è assunto per via orale.
- L'iniezione del bicarbonato per via endovenosa (o parenterale) è estremamente pericolosa per gli organi sani.
- Alcuni studi in corso negli Stati Uniti stanno testando un derivato del bicarbonato di sodio, allo scopo di diminuire l'acidità intorno alla massa tumorale e studiare se questo rende la chemioterapia più efficace.
Da dove viene questa ipotesi?
Per saperne di più
- Otto Warburg e l'effetto che porta il suo nome
it.wikipedia.org - Il gruppo di ricerca che sta studiando la possibilità che il
bicarbonato potenzi alcuni farmaci chemioterapici
azcc.arizona.edu - La posizione dell'American Cancer Society sulla "teoria del
bicarbonato"
www.cancer.org
- Otto Warburg e l'effetto che porta il suo nome
- Continua qui
giovedì 18 febbraio 2016
Il tumore si combatte ogni giorno, anche a tavola
A Roma un convegno su Alimentazione e Oncologia
Il tumore si può curare anche migliorando la qualità della vita del
paziente oncologico, e l' alimentazione quotidiana è uno degli elementi
chiave della vita di ciascuno, e quindi anche di questo tipo di
paziente. Una dieta giusta, equilibrata, è importante non solo nella
prevenzione della malattia, ma contribuisce anche a combatterla.
E'
sulla base di queste convinzioni che si svilupperanno i lavori di due
giornate di studio a Roma i prossimi 22 e 23 febbraio alla Casa dell'
Aviatore dedicate ad 'Alimentazione e Oncologia'.
Un incontro
per fare il punto su una modalità di approccio di tipo nutrizionale al
malato di cancro, passando attraverso lo studio del suo funzionamento
endocrino-metabolico. "E con la dieta quotidiana proprio come atto
medico - spiega la dott. Anna D'Eugenio, medico nutrizionista fra gli
organizzatori del convegno - studiando quotidianamente le condizioni del
malato, che comunica attraverso sintomi che permettono di orientarne la
dieta".
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Anoressia e bulimia: un aiuto da A.F.co.D.A.
Genova
Corpo nostro cercasi è lo spettacolo della compagnia Beato Ragno. Per far riflettere i giovani sugli stereotipi e l'apparenza. Venerdì 29 gennaio al Teatro Verdi
Fonte
Corpo nostro cercasi è lo spettacolo della compagnia Beato Ragno. Per far riflettere i giovani sugli stereotipi e l'apparenza. Venerdì 29 gennaio al Teatro Verdi
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