sabato 22 gennaio 2022

Quanti minuti dobbiamo camminare per stare in forma?

Secondo uno studio dovremmo camminare per un certo numero di minuti per essere in forma dal punto di vista cardiovascolare...

Che farsi una camminata sia benefico dal punto di vista della salute è ormai arcinoto: sono molti gli studi che lo confermano. Qualche tempo fa è anche crollato il mito dei 10 mila passi al giorno: secondo gli scienziati ne bastano 7000. E alcuni studiosi inglesi hanno anche provato a contare quante ore dovremmo camminare per smaltire le calorie accumulate nei giorni di festa. Ma se volessimo semplicemente tenerci in forma quanti minuti dovremmo camminare ogni giorno? C’è una risposta anche a questo…

QUANTI MINUTI CAMMINARE AL GIORNO SECONDO LA SCIENZA —

Premessa: quando parliamo di camminata sportiva, ci riferiamo a una camminata dall’andatura sostenuta e più veloce di quello che materremo durante una comune passeggiata. Tenendo a mente ciò, la risposta alla domanda quanti minuti dovremmo camminare al giorno per restare in forma, ce la dà uno studio recente della Boston University School of Medicine (USA): utilizzando test da sforzo cardiopolmonare (CPET) e dispositivi indossabili per il fitness, i ricercatori hanno esaminato i cambiamenti nei livelli di forma fisica in oltre 2.000 partecipanti, scoprendo che 17 minuti al giorno di attività fisica da moderata a vigorosa (come il power-walking o il jogging) fa aumentare il livello di assorbimento di ossigeno di durante l’esercizio di un buon 5%. Ma non è tutto…

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Covid: non vaccinato quasi 75% pazienti gravi in ospedale

In Rianimazione sette senza vaccino e uno con dose incompleta

Quasi il 75% dei pazienti ricoverati in gravi condizioni all'ospedale Parini di Aosta non ha fatto alcuna dose di vaccino.

In dettaglio - in base a dati Usl - in Rianimazione il 77,5% dei pazienti (sette su otto) non è vaccinato e il 12,5% (uno su otto) ha una vaccinazione incompleta o scaduta.

Nel reparto Covid-1 per pazienti ad alta intensità il 70,6% dei ricoverati non ha fatto alcun vaccino e il restante 29,4% ha la vaccinazione completa. Nel reparto Covid-2 a media intensità non è vaccinato il 55,5% dei ricoverati mentre l'11,1% ha la vaccinazione completa e il 33,4% ha la vaccinazione incompleta o scaduta.

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COVID, il punto in Valle d'Aosta


venerdì 21 gennaio 2022

Covid Italia, oggi 179.106 contagi e 373 morti, da lunedì Abruzzo, Friuli, Piemonte e Sicilia in arancione, ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie e gli aggiornamenti sul Covid in Italia e nel mondo di oggi venerdì 21 gennaio 2022. Il bollettino con i contagi Covid di oggi: 179.106 contagi e 373 morti. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia a rischio zona arancione. Draghi firma Dpcm su Green Pass nei negozi: dal 1 febbraio servirà anche per il tabaccaio e il ritiro della pensione. Iss: scende l'Rt settimanale che passa da 1,56 a 1,31; la crescita rallenta. Mappa Ecdc: Italia ancora in rosso scura, criticità massima. Al via la riunione dei ministri della sanità Ue: “Omicron rischia di destabilizzare la vita economica e sociale”.

Oltre 3 milioni di contagi al giorno nel mondo. Record di nuovi casi in Germania, Portogallo e Romania. In Australia 88 decessi in un giorno: mai così tanti. In Inghilterra parte la prima fase di revoca delle restrizioni. L'Austria approva l'obbligo vaccinale per gli over 18. Israele, Ministro Difesa Gantz positivo: ha fatto quattro dosi di vaccino.

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Piemonte, Cirio: "Andiamo in arancione, pesano i ricoveri dei No Vax"

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COVID: VARIANTE OMICRON, come accorgersi di essere stati contagiati, parla l'esperto

 

La variante Omicron sta paralizzando l'Italia con migliaia di positivi (soprattutto tra i vaccinati) e milioni di persone in isolamento per aver avuto un contatto con un soggetto contagiato dal COVID. Ma questa nuova variante è pericolosa? Ne ha parlato Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche, al quotidiano Corriere della Sera.

L'esperto ha spiegato sostanzialmente come ci si può accorgere di essere stati contagiati da Omicron: "Uno studio dell’Università di Hong Kong mostra che, nonostante Omicron si moltiplichi molto più rapidamente nei bronchi rispetto a Delta, questo non succede nei polmoni che di solito sono risparmiati. Gli scienziati hanno svolto i test su colture cellulari dell’apparato respiratorio umano. È una prima conferma scientifica a quanto osservato in Sudafrica, dove la variante è stata individuata la prima volta e ha cominciato a diffondersi. I sintomi descritti appaiono lievi: mal di gola, congestione nasale, tosse secca e dolori muscolari. Cosa fare? Subito un tampone e isolarsi oltre che contattare il proprio medico. La perdita di gusto e olfatto è meno frequente. Altri due studi preliminari, condotti in Scozia e Inghilterra, mostrano che la nuova variante è associata a una minor ospedalizzazione dei pazienti (- 40-60%)".

C’è poi un altro dato: il tempo di incubazione. Nel caso di Delta era di 4/6 giorni, con Omicron si è ridotto a 3. In ogni caso non possiamo sottrarci a una riflessione: una piccola percentuale di pazienti gravi su un enorme numero di contagiati è rilevante. Se, per esempio, i positivi a Omicron con sintomi fossero un milione e di questi l’1% finisse in ospedale, staremmo parlando di 10 mila persone. E se fosse il 10% a richiedere il ricovero, la cifra aumenterebbe addirittura a 100 mila!
Gli studi su Omicron ci portano peraltro ad essere moderatamente ottimisti su diversi aspetti, ma serve ancora una grande attenzione da parte di tutti per non correre rischi.

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Jennifer Lopez, 53 anni e un fisico top: dieta, pesi, lap dance e... ecco come si tiene in forma

Non è solo merito dell’amore ritrovato con Ben Affleck: Jennifer Lopez a 53 anni, con due figli 14enni, è più sexy che mai grazie a tanti segreti di bellezza. Ecco quali sono

C’è chi dice che da quando Jennifer Lopez, 192 milioni di follower solo su Instagram, sia tornata insieme a Ben Affleck, il fisico ne abbia beneficiato così tanto che le sono sparite anche le (poche) rughe che aveva prima. Sarà merito dell’amore o meno, ma il fisico di JLo è sempre stato quello di una star mondiale. A 53 anni, e con due figli di 14 anni, non ha nulla da invidiare a ragazze di 30 anni più giovani che, anzi, la vedono come un esempio di bellezza e longevità.

LA SUA DIETA

Per “Jenny from the block”, per citare una delle sue canzoni più famose, l’alimentazione ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Il suo segreto? Non averla sempre uguale ma adattarla alle esigenze del momento e dell’età. Ad esempio, dopo le due gravidanze, ha optato per una dieta vegana per salutare i chili di troppo. All’epoca dichiarò: “Mi sono ritrovata con 8-10 chili in più e ho preso in mano la situazione”. Jennifer non beve caffè, non salta mai la colazione (smoothie con fragole, mirtilli, lamponi, yogurt greco, miele, succo di limone e ghiaccio) e, salvo eccezioni, cena sempre prima delle 19.

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NO, I DATI DI EUDRAVIGILANCE NON RIPORTANO CHE IN EUROPA CI SONO STATI «27 MILA DECESSI DA VACCINO» ANTI COVID

Il 17 ottobre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che, secondo il database dell’ dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) EudraVigilance, ci sarebbero stati in Europa «27 mila decessi da vaccino» anti Covid e oltre 2,5 milioni di eventi avversi. 

Si tratta di una notizia falsa.

Partiamo da EudraVigilance. Si tratta del sistema europeo di sorveglianza dell’Ema che raccoglie informazioni su tutti sintomi e le condizioni di salute, inclusi i decessi, che accadono dopo la vaccinazione.

Questo sistema non stabilisce però la correlazione tra questi eventi e il vaccino: a chiarirlo è lo stesso sito di EudraVigilance, che nella sezione dedicata al modo corretto di interpretare i dati forniti, spiega che «le informazioni presenti su questo sito Web si riferiscono a sospetti effetti collaterali, ovvero eventi medici che sono stati osservati a seguito della somministrazione dei vaccini Covid-19, ma che non sono necessariamente correlati o causati dal vaccino. Questi eventi possono essere stati causati da un’altra malattia o essere associati a un altro medicinale assunto contemporaneamente dal paziente».

In precedenza avevamo sottolineato che i numeri forniti dal sistema EudraVigilance sono particolarmente approssimativi, dal momento che non si riferiscono ai singoli casi ma alle diverse segnalazioni di sospette reazioni avverse e che ogni decesso può dunque essere calcolato più di una volta se corrisponde a diverse reazioni avverse. 

Passiamo ai dati citati nel post oggetto di verifica. In base all’ultimo rapporto pubblicato dall’Ema e basato sui dati aggiornati di EudraVigilance al 30 settembre 2021, nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo (See) sono state somministrate 563 milioni di dosi di vaccino contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 e in totale sono stati segnalati 665.707 possibili effetti avversi, di cui 6.990 con esito fatale. I numeri citati nel post pubblicato su Facebook (27 mila decessi e oltre 2,5 milioni eventi avversi) sono dunque privi di fondamento, non trovando conferma nei rapporti ufficiali pubblicati da Ema basati sulle segnalazioni arrivate al sistema EudraVigilance.

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I DECESSI «AVVENUTI NEL SONNO» E «DA MALORE IMPROVVISO» NON SONO AUMENTATI ESPONENZIALMENTE

Il 3 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare le informazioni riportate in un tweet, che mette a confronto i dati sulle «morti avvenute nel sonno in Italia» e sulle «morti causate da malore improvviso» per gli anni 2019, 2020 e 2021 (in quest’ultimo caso i dati sarebbero aggiornati fino a metà agosto).

Secondo i dati contenuti nel tweet, entrambe le voci avrebbero subito una netta impennata nel corso dei tre anni, passando dai 21.500 casi del 2019 ai 98.100 del 2021 per quanto riguarda i decessi avvenuti nel sonno e dai 14.800 del 2019 ai 45.200 del 2021 per la voce «morti causate da malore improvviso». Secondo l’autore del tweet, la fonte dei dati sarebbe l’Istituto nazionale di statistica (Istat).

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, i dati riportati nel tweet non compaiono sul portaleIstat e la notizia di un tale incremento nei decessi per le due cause non è stata segnalata da alcun mezzo d’informazione. 

Contattati dalla redazione di Facta, i responsabili dell’Istituto nazionale di statistica hanno smentito i dati contenuti nel tweet, spiegando che «gli ultimi dati ufficiali sulle cause di morte rilasciati da Istat si riferiscono all’anno 2018» e che ogni altra proiezione successiva a quella data non può dunque essere stata prodotta da Istat. 

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L'ultima bufala dei no vax: l'aumento delle morti nel sonno. L'Istat costretta a smentire

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...