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venerdì 4 gennaio 2013
Mantenere il cervello attivo per allontanare il rischio di demenza
Le capacità mentali, le funzioni cognitive e l’acutezza possono essere
mantenute e aumentate semplicemente tenendo il cervello attivo, anche da
anziani. In questo modo non solo si può essere più mentalmente pronti,
ma anche prevenire eventuali problemi di demenza o declino cognitivo
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mercoledì 2 gennaio 2013
Qualche chilo in più dopo le feste? Fa bene alla salute e si vive di più
Un largo studio revisionale afferma che qualche chilo in più non è
deleterio per la salute ma, anzi, chi è moderatamente in sovrappeso ha
meno probabilità di morire rispetto a chi ha un peso normale: è
l’effetto del “paradosso obesità”
E così, come ogni anno, a questi eventi si accompagnano le statistiche e i relativi consigli degli esperti per perdere il peso e il grasso accumulato.
Ma deve per forza essere così? Dobbiamo davvero perdere i “chili di troppo”?
Forse no. O, per lo meno, non in misura drastica. Perché, a quanto pare, avere qualche moderato chilo in più mette al riparo da una morte prematura, rispetto a coloro che sono considerati di peso normale.
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venerdì 28 dicembre 2012
12 alimenti per abbassare il colesterolo
Dall'olio d'oliva al salmone fresco, scopri cosa mettere in tavola per ridurre rischi di infarti ed ictus
È possibile tenere sotto controllo il proprio livello di
colesterolo e ridurre in tal modo il rischio di infarti ed ictus? Sì.
Difatti grazie ad una corretta alimentazione si può addirittura ridurre
il valore del colesterolo “cattivo” – ovvero quello LDL. Del resto è
bene sapere che il colesterolo, in assoluto, è indispensabile per la
vita e la moltiplicazione cellulare ma è bene tenere sotto controllo il
rapporto fra colesterolo “cattivo e buono” ovvero LDL/HDL per una vita
sana.
Wired.it vi segnala 12 alimenti capaci di abbassare naturalmente il vostro colesterolo.
1.
Avena
Cosa mangiate al mattino? Possono bastare due porzioni di avena
per abbassare il colesterolo LDL del 5,63% in sei settimane. La chiave è
il
beta-glucano, capace di assorbire il colesterolo LDL, permettendo al corpo di espellerlo. Insomma, chi ben comincia…
2.
Vino rosso
Uno studio compiuto dal dipartimento di nutrizione e metabolismo
della Universidad Complutense de Madrid, ha rivelato che la pregiata uva
rossa denominata Tempranillo è capace di agire sul colesterolo, grazie
al suo alto contenuto di fibre. Addirittura durante lo studio è stata
riscontrata una diminuzione fra il 9% e il 12% dei valori LDL. Come
vuole il detto, un bicchiere al giorno…
3.
Salmone fresco
Una ricerca condotta dalla Loma Linda University ha evidenziato
che l’Omega3, non solo è capace di prevenire malattie cardiache e
demenza senile ma aiuta ad implementare il colesterolo “buono” sino al
4%. Dunque a tavola non abbiate paura di ordinare salmone, aringhe e
sardine per fare incetta di questi acidi grassi essenziali per il nostro
benessere.
4.
Noci
Se state cercando di abbassare il colesterolo, le noci sono dei
buoni alleati per uno snack salutare. Uno studio condotto dall’
American Journal of Clinical Nutrition, ha chiarito che consumare
42,50 grammi al giorno di noci intere, sei giorni alla settimana per un
mese, permetterà di ridurre il vostro colesterolo totale del 5,4 e
quello LDL del 9,3%. Ma non eccedete: le noci fanno bene al cuore ma,
visto che sono ricche di calorie, è meglio non superare i grammi
consigliati per avere un effetto nefasto.
5.
Fagioli
Mezza tazza di fagioli nella vostra zuppa contadina vi farà
diminuire il colesterolo LDL dell’8%. Miracolo? Non secondo i
ricercatori della Arizona State University Polytechnic che hanno
ribadito la ricchezza di fibre di questo legume povero, capace di
rallentare la velocità di assorbimento del colesterolo nel nostro
organismo.
6.
Tè
Il tè nero è capace di ridurre i lipidi nel sangue sino al 10% in
sole tre settimane ma questa bevanda, come dimostrato dal dipartimento
americano per l’agricoltura, è importante anche per la salvaguardia
dalle malattie coronariche e ovviamente per la lotta contro gli
antiossidanti. Forse il caffè ha i giorni contati…
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giovedì 27 dicembre 2012
12 alimenti che fanno bene al cervello
"L'uomo è quello che mangia": ne era convinto il filosofo Ludwig Feuerbach, autore della celebre massima, e ne sono convinti anche oggi medici e nutrizionisti. Se è ormai nota la relazione tra un'alimentazione sbagliata e alcune malattie quali il tumore, il diabete o l'arteriosclerosi, è altrettanto vero che ci sono sostanze che hanno un impatto benefico sulle nostre cellule e sulla nostra salute.
Sapevate ad esempio che capperi, uva rossa e vino rosso, cipolla rossa, mirtilli e tè verde sono accomunati dalla quercetina, una sostanza che protegge le cellule dell'organismo? O che il vino rosso (soprattutto se Nebbiolo, Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon) contiene melatonina? Ne basta mezzo bicchiere al giorno per regolare il nostro orologio biologico.
Le proprietà benefiche dell'uva non finiscono qui: insieme alle arachidi e alle more, contiene resveratrolo, una sostanza che rallenta il decadimento fisico e mentale e ha proprietà antiossidanti.
L'avreste mai detto poi che 20 grammi di lenticchie o altri legumi al giorno potete allungare le vostre prospettive di vita di circa l'8%? O che 80 grammi di cipolla cruda consumati ogni giorno riducono il rischio di infarto di oltre il 20%, grazie all'effetto antitrombotico delle sostanze solforose contenute nel vegetale? L'alito ne risentirà, ma volete mettere l'importanza di un cuore in buona salute?
Insomma, molti alimenti nascondono dei segreti che è bene conoscere, quanto meno per tenere il più lontano possibile le malattie che potremmo facilmente evitare semplicemente modificando il nostro stile di vita e le nostre abitudini alimentari. Mangiare bene non è difficile: una valida regola per cominiciare è mangiare molta frutta e verdura, senza paura di esagerare.
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martedì 25 dicembre 2012
Nel prossimo futuro gli insetti saranno il cibo perfetto
Secondo gli esperti, cavallette, bruchi, formiche e conpagnia bella diventeranno il cibo "sostenibile" del futuro
Un’alternativa sostenibile alla carne sono gli insetti che, secondo
uno studio, presto potrebbero invadere anche le tavole del mondo
Occidentale, grazie anche al ridotto impatto ambientale e l’alto
contenuto di proteine
Be’, potreste tuttavia dovervene fare una ragione perché, secondo gli esperti, questi saranno il cibo del futuro – almeno per chi non è vegetariano.
Cavallette, formiche, larve e perfino vermi potrebbero condire i piatti della “nuova” cucina: un’esigenza dettata non solo dalla constatazione che questi animaletti sono ricchi di proteine e altre sostanze utili, ma anche da una occorrenza ecologica. Secondo un rapporto presentato dalla FAO già qualche anno, fa gli insetti possiedono una proporzione di proteine e grassi più elevata che non la carne di manzo o del pesce, e un elevato valore energetico. Per fare un esempio, in 100 grammi di bruchi essiccati troviamo circa 53 grammi di proteine; circa il 15% di grasso e il 17% di carboidrati. Il valore energetico di questo “pasto” si stima essere intorno alle 430 kilocalorie per 100 grammi di prodotto edibile.
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sabato 22 dicembre 2012
Alimentazione corretta: vietato snobbare le banane mature
Quante volte puntando al cestino della frutta avete snobbato la frutta più matura? Tante, vero? Una consuetudine diffusa soprattutto nel caso delle banane. Quelle “tigrate” non sono un piacere per gli occhi e finiscono per non piacere neanche alla bocca.
E così si rischia di perdere importanti qualità rilevate da uno studio scientifico di un’equipe giapponese. La banana matura con macchie scure, infatti, produce una sostanza chiamata TNF (fattore di necrosi tumorale), che ha la capacità di combattere le cellule anomale nel corpo.
Più sono ampie le macchie scure sulla buccia – secondo questo studio -, più alta sarà la sostanza chiamata TNF. Le banane, inoltre, hanno anche la proprietà di prevenire il raffreddore e l’influenza: gli esperti suggeriscono di mangiarne almeno due al giorno per innalzare le difese immunitarie.
Fonte
E così si rischia di perdere importanti qualità rilevate da uno studio scientifico di un’equipe giapponese. La banana matura con macchie scure, infatti, produce una sostanza chiamata TNF (fattore di necrosi tumorale), che ha la capacità di combattere le cellule anomale nel corpo.
Più sono ampie le macchie scure sulla buccia – secondo questo studio -, più alta sarà la sostanza chiamata TNF. Le banane, inoltre, hanno anche la proprietà di prevenire il raffreddore e l’influenza: gli esperti suggeriscono di mangiarne almeno due al giorno per innalzare le difese immunitarie.
Fonte
venerdì 21 dicembre 2012
Come proteggere gli occhi dal freddo
Basse temperature, venti freddi, umido: l'inverno è una stagione delicata anche per la vista perché con l'abbassamento della temperatura la cornea diminuisce la sua capacità di reazione agli stimoli e reagisce allo stress dei cambiamenti climatici e agli agenti esterni. Paolo Vinciguerra, responsabile del servizio di oculistica presso l'Istituto Clinico Humanitas di Milano, ci spiega quali sono le principali conseguenze che il freddo può avere sugli occhi e come farvi fronte
a cura di IRMA D'ARIAContinua qui
lunedì 17 dicembre 2012
Dalle verdure una cura per la leucemia
Un composto contenuto nelle verdure crucifere, come i broccoli, si
è dimostrato in grado di uccidere le cellule tumorali della leucemia
linfoblastica acuta
Un composto contenuto nelle verdure crucifere ha dimostrato di essere
in grado di attaccare e uccidere le cellule tumorali della leucemia
linfoblastica acuta, lasciando intatte quelle sane. Lo studio
Sono le crucifere, a cui appartengono i cavoli e i broccoli, a contenere un composto detto Sulforafano che si è dimostrato efficace nel ridurre il numero di cellule tumorali in uno studio condotto dai ricercatori del Baylor College of Medicine (BCM) di Houston in Texas, e pubblicato sull’ultimo numero di PLoS ONE.
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giovedì 13 dicembre 2012
Natale, il menu 'verde' che fa anche bene alla salute
Ricette della Lav per il cenone dello chef Salvini - Lo speciale Natale
Un menu di Natale sostenibile per gli animali e l’ambiente e a vantaggio
della salute: è quanto propone la LAV, la Lega Antivivisezione, su
www.cambiamenu.it in collaborazione con lo chef Simone Salvini.
L’avocado con il suo pesto
Spaghettoni al ragù di seitan
Frittelle di ceci con mele speziate e confettura di patate americane
Tortino di cioccolato e tofu vellutato con frutti di bosco e purea di mele
Il menu 'verde' della Lav e' ''un invito
pensare ai nostri pranzi e alle nostre cene in modo davvero
responsabile, anche durante le Feste'', dichiara Paola Segurini,
responsabile vegetarismo LAV. "Una scelta a tutto beneficio della salute
del Pianeta, , e degli animali che avremo contribuito a non uccidere”.
Ogni anno, infatti, nei piatti degli italiani finiscono milioni di
agnelli e capretti: più di 5,5 milioni gli animali macellati nel 2011,
il 30,5% dei quali nel mese di dicembre. L’88,2% di quelli macellati a
dicembre 2011 erano agnelli, a conferma del triste primato del consumo
di carne di questi piccoli animali nel periodo natalizio (elaborazione
LAV su dati Istat).
"Legumi, cereali, frutta e verdura di
stagione sono la ricetta giusta per ogni festa e per tutte le tasche, ma
anche una cura preventiva per la nostra salute e una scelta empatica
con il Pianeta che ci ospita", aggiunge la Lav.
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mercoledì 12 dicembre 2012
Non più zucchero, solo Malto
Salve amici di guerrilla gardening, oggi voglio
parlarvi di un metodo più sano per addolcire che non sia lo zucchero: da
tempo l’ho abbandonato per passare a quello di canna, ma da un po’ ho
scoperto un prodotto ancora migliore… il Malto.
Certamente molti di voi ne hanno sentito parlare, altri l’avranno provato, magari qualcuno ancora non lo conosce.
Bene, per chi ancora non sapesse di cosa stiamo parlando e per gli amici di guerrilla gardening, voglio aprire questa parentesi e iniziare una serie di articoli per la divulgazione di nuove informazioni sugli alimenti, poiché essi sono in grado di portare grandi benefici in noi.
Intendiamoci i miei consigli sono frutto delle mie esperienze e di pareri di esperti in nutrizione che ho raccolto nel tempo, non sono certo del tutto farina del mio sacco: perciò vi guiderò come un’amica che dà consigli ”provati sulla sua pelle”.
Quando la mia dietologa mi ha consigliato di eliminare dalla dieta lo zucchero, mi sono sentita smarrita, ho pensato: <<Gia’ che la vita e’ tanto amara, togliamo anche lo zucchero!>>
Non immaginavo che ci fossero dolcificanti naturali, più sani e più buoni, in grado di dare dolcezza alla vita senza arrecare danno alla salute.
I dolcificanti naturali sono un concentrato di zuccheri complessi che vengono assimilati lentamente dall’organismo, quindi forniscono un’energia costante e continua, mantengono il tasso glicemico pressoché uniforme, non impoveriscono il corpo di sali minerali, non obbligano gli organi interni ad un superlavoro , non generano depressione e stanchezza.
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Certamente molti di voi ne hanno sentito parlare, altri l’avranno provato, magari qualcuno ancora non lo conosce.
Bene, per chi ancora non sapesse di cosa stiamo parlando e per gli amici di guerrilla gardening, voglio aprire questa parentesi e iniziare una serie di articoli per la divulgazione di nuove informazioni sugli alimenti, poiché essi sono in grado di portare grandi benefici in noi.
Intendiamoci i miei consigli sono frutto delle mie esperienze e di pareri di esperti in nutrizione che ho raccolto nel tempo, non sono certo del tutto farina del mio sacco: perciò vi guiderò come un’amica che dà consigli ”provati sulla sua pelle”.
Quando la mia dietologa mi ha consigliato di eliminare dalla dieta lo zucchero, mi sono sentita smarrita, ho pensato: <<Gia’ che la vita e’ tanto amara, togliamo anche lo zucchero!>>
Non immaginavo che ci fossero dolcificanti naturali, più sani e più buoni, in grado di dare dolcezza alla vita senza arrecare danno alla salute.
I dolcificanti naturali sono un concentrato di zuccheri complessi che vengono assimilati lentamente dall’organismo, quindi forniscono un’energia costante e continua, mantengono il tasso glicemico pressoché uniforme, non impoveriscono il corpo di sali minerali, non obbligano gli organi interni ad un superlavoro , non generano depressione e stanchezza.
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martedì 11 dicembre 2012
Il segreto per una linea invidiabile è nei grassi
Una ricerca pubblicata sul prestigioso British Medical Journal
dimostra che agire sui grassi alimentari è il modo migliore per perdere
peso, senza sottoporsi a diete dimagranti. E le conquiste possono durare
anche sette o più anni.
Secondo una ricerca appena pubblicata sul BMJ, il British Medical Journal, per perdere peso in modo facile e duraturo basta agire oculatamente sull’apporto di grassi nella propria dieta.
Trovare alternative ai grassi è anche un modo per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e limitare i rischi di sviluppare malattie dell’apparato cardiovascolare causate anche dall’eccesso di peso, ricordano gli esperti. Ma perdere peso e mantenersi in linea è non solo una questione di salute fisica ma altresì psicologica, perché anche l’occhio vuole la sua parte. E vedersi e sentirsi bene nel proprio corpo è altrettanto importante.
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Speciale Natale all’insegna di benessere, bellezza, fitness, sfiziosità…
Tutte le novità dal mondo del benessere, e non solo, da regalare o farsi regalare questo Natale
E’ indubbio che il regalo utile è sempre quello più apprezzato e quando si tratta di salute, non possiamo di certo sbagliare.
Le proposte sono davvero moltissime, dalle SPA che propongono qualche ora all’insegna del relax più completo, agli hotel che in una settimana promettono di rigenerare mente e corpo.
Che dire, invece, di attrezzature fitness, apparecchi salutistici o abbigliamento realizzato in fibre naturali?
La varietà dei prodotti non manca di certo, ora tocca a voi fare la parte più importante: scegliere.
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sabato 8 dicembre 2012
Sesso, l'amore non deve superare i 13 minuti
Una ricerca americana ha fatto cadere il mito della durata.
Altro che maratone tantriche: il sesso migliore è quello che dura al massimo 13 minuti.
A stabilire il tempo perfetto del rapporto, e a far cadere il mito dei
bagnini o dei rocchisiffredi, ci ha pensato una ricerca americana.
Sotto le lenzuola, preliminari esclusi, per raggiungere il piacere servono circa 10 minuti, ma comunque mai oltre i 13.
RISCHIO NOIA.
Pare, infatti, che dopo quel lasso di tempo la soglia dell'attenzione
tenda a diminuire facendo perdere interesse nei confronti del proprio
partner e di quanto sta accadendo. Si esce dalla poesia e si entra nel
campo minato della fatica e della noia.
Secondo i ricercatori nell'arco ideale dei 10 minuti gli amanti
riescono a mantenere una soglia d'attenzione altissima. In questa fase,
la concentrazione è massima. La coppia pensa solo a quello.
Poi allo scoccare del decimo, più recupero di 3', crolla la
concentrazione. Resta difficilissimo prolungare gli stessi livelli di
prestazione.
Che si debba dunque arrivare a fare l'amore col cronometro alla mano?
STING LO FECE PER NOVE ORE.
Questo ancora non è dato a sapersi. Stando agli scienziati due
minuti sono troppo pochi. La situazione migliora fra i tre e i sette. Ma
l'equilibrio si raggiunge solo fra i sette e i 13.
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giovedì 6 dicembre 2012
La cioccolata meglio del Viagra: Arrivano le sex-pills
Il Viagra innalza lo stimolo sessuale, ma la cioccolata puo' farlo
ancora di piu'. La dottoressa Dora Akunyli, direttrice dell'Agenzia
Federale per il Cibo e la Medicina della Nigeria, ha consigliato al
popolo nigeriano di dimenticare quelle piccole, libido-stimolanti
pillole blu in favore di una misurata dose di cacao. Per sostenere la
sua tesi - esposta durante un meeting con il vice governatore di uno
degli stati della Nigeria - la dottoressa ha citato uno studio
pubblicato di recente che esalta le libidinose qualita' dei semi di
cacao.
Il report, prodotto dal comitato nazionale della Nigeria per lo sviluppo del cacao, puo' essere si' uno scampolo striminzito di piu' ampi test scientifici, ma fa riferimento anche ad una campagna di marketing lanciata da un'associazione commerciale britannica che sostiene le medesime proprieta' ''magiche'' racchiuse in quel gustosissimo alimento che diventa poi il cioccolato. Battezzata ''Alimenta la tua immaginazione'', la campagna lancera' a breve una linea di prodotti di sei barrette energetiche al cioccolato, contenenti - ed ora viene il bello - olii essenziali che si dice innalzino l'umore e specialmente l'appetito sessuale.
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Il report, prodotto dal comitato nazionale della Nigeria per lo sviluppo del cacao, puo' essere si' uno scampolo striminzito di piu' ampi test scientifici, ma fa riferimento anche ad una campagna di marketing lanciata da un'associazione commerciale britannica che sostiene le medesime proprieta' ''magiche'' racchiuse in quel gustosissimo alimento che diventa poi il cioccolato. Battezzata ''Alimenta la tua immaginazione'', la campagna lancera' a breve una linea di prodotti di sei barrette energetiche al cioccolato, contenenti - ed ora viene il bello - olii essenziali che si dice innalzino l'umore e specialmente l'appetito sessuale.
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martedì 4 dicembre 2012
Problemi di erezione? Potrebbero essere le gengive
Secondo un recente studio, gli uomini affetti da disturbi gengivali
hanno tre volte di più probabilità di incorrere in problemi di erezione
Possibile che un problema di salute orale possa influire sulla salute dell’apparato genitale? Secondo i ricercatori dell’Università di Inonu a Malatya, in Turchia, sì. Gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, ritengono infatti che gli uomini con problemi alle gengive (o parodontali) abbiano tre volte più probabilità di altri di soffrire di problemi d’erezione.
Per supportare la propria tesi, i ricercatori hanno reclutato 80 soggetti maschili di età compresa tra i 30 e i 40 anni, sofferenti di disfunzione erettile e altri 82 soggetti senza problemi di erezione.
Le analisi poi condotte per stabilire se e come tutti i partecipanti avessero le gengive infiammate hanno permesso di trovare una correlazione tra lo stato di salute orale e la disfunzione erettile.
I dati raccolti hanno mostrato che il 53% degli uomini con disfunzione erettile avevano le gengive infiammate, contro il 23% del gruppo di controllo senza problemi di erezione.
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Possibile che un problema di salute orale possa influire sulla salute dell’apparato genitale? Secondo i ricercatori dell’Università di Inonu a Malatya, in Turchia, sì. Gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, ritengono infatti che gli uomini con problemi alle gengive (o parodontali) abbiano tre volte più probabilità di altri di soffrire di problemi d’erezione.
Per supportare la propria tesi, i ricercatori hanno reclutato 80 soggetti maschili di età compresa tra i 30 e i 40 anni, sofferenti di disfunzione erettile e altri 82 soggetti senza problemi di erezione.
Le analisi poi condotte per stabilire se e come tutti i partecipanti avessero le gengive infiammate hanno permesso di trovare una correlazione tra lo stato di salute orale e la disfunzione erettile.
I dati raccolti hanno mostrato che il 53% degli uomini con disfunzione erettile avevano le gengive infiammate, contro il 23% del gruppo di controllo senza problemi di erezione.
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domenica 2 dicembre 2012
Donne e cuore: seimila passi fanno la differenza in salute
Compiere 6.000 passi al giorno può garantire una vita sana alle donne e
riduce in modo significativo il rischio di diabete e malattie
cardiovascolari. Lo studio
C’è un’attività fisica semplice, che non richiede grandi sforzi o
fatica, che tuttavia può fare una gran differenza nel mantenere la
salute e proteggersi dal rischio di malattie come il diabete o quelle
dell’apparato cardiovascolare: è la passeggiata. Fa bene a tutti, grandi
e piccini, uomini e donne.
Per le donne in particolare, poi, un nuovo studio suggerisce che per mantenersi in forma, in salute e garantirsi una vecchiaia serena bisognerebbe compiere almeno 6.000 passi al giorno.
Ma è una ricerca brasiliana pubblicata sulla rivista scientifica Menopause ad aver messo in evidenza come il camminare regolarmente ogni giorno, raggiungendo un certo totale di passi possa essere assai benefico per le donne. Lo studio ha visto il coinvolgimento di 292 donne di età compresa tra i 45 e i 72 anni, che sono state dotate di un contapassi, al fine di monitorare l’attività fisica in generale e quanti passi compivano ogni giorno.
In base a un parametro stabilito, le donne che compivano 6.000 o più passi al giorno erano considerate come “attive”. Coloro che invece compivano meno passi o erano comunque più sedentarie erano considerate “inattive”.
Prima e durante i periodo di follow-up, o durata dello studio, le partecipanti sono state sottoposte a una serie di esami clinici per accertare e misurare i livelli di zuccheri nel sangue e i livelli di colesterolo. Sono anche stati misurati il girovita e anca – il tutto al fine di valutare il possibile rischio per il diabete e le malattie cardiovascolari.
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Camminare fa bene alla salute di tutti, ma un nuovo studio ha
messo in evidenza come sia benefico in particolare per le donne
Compiere 6.000 passi al giorno può garantire una vita sana alle donne e
riduce in modo significativo il rischio di diabete e malattie
cardiovascolari. Lo studio
Per le donne in particolare, poi, un nuovo studio suggerisce che per mantenersi in forma, in salute e garantirsi una vecchiaia serena bisognerebbe compiere almeno 6.000 passi al giorno.
Ma è una ricerca brasiliana pubblicata sulla rivista scientifica Menopause ad aver messo in evidenza come il camminare regolarmente ogni giorno, raggiungendo un certo totale di passi possa essere assai benefico per le donne. Lo studio ha visto il coinvolgimento di 292 donne di età compresa tra i 45 e i 72 anni, che sono state dotate di un contapassi, al fine di monitorare l’attività fisica in generale e quanti passi compivano ogni giorno.
In base a un parametro stabilito, le donne che compivano 6.000 o più passi al giorno erano considerate come “attive”. Coloro che invece compivano meno passi o erano comunque più sedentarie erano considerate “inattive”.
Prima e durante i periodo di follow-up, o durata dello studio, le partecipanti sono state sottoposte a una serie di esami clinici per accertare e misurare i livelli di zuccheri nel sangue e i livelli di colesterolo. Sono anche stati misurati il girovita e anca – il tutto al fine di valutare il possibile rischio per il diabete e le malattie cardiovascolari.
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Dona la vita, con “Un panettone per la vita 2012”
L’iniziativa che si tiene questo weekend nelle piazze italiane è promossa dall’ADMO, l’Associazione Donatori Midollo Osseo, e si prefigge di confermare che gli italiani sono un popolo di donatori. E lo fa nel modo più dolce, offrendo panettoni e pandori racchiusi in eleganti confezioni – con il messaggio “un dono che ti dona” – e la possibilità di chiarire dubbi e ricevere tutte le informazioni necessarie per diventare donatori di midollo osseo
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mercoledì 28 novembre 2012
La musica fa bene al cuore
L’ascolto di musica induce cambiamenti cardiovascolari, cerebrovascolari e respiratori differenti a seconda che l’ascoltatore sia un musicista o meno.
L’istruzione musicale può essere molto salubre per il cuore. Lo suggerisce uno studio di prossima pubblicazione sulla rivista “Heart” che mostra come siano il tempo e il ritmo dei brani – più che il loro stile – a combattere maggiormente lo stress. Luciano Bernardi dell’Università di Pavia, Peter Sleight dell’Università di Oxford e colleghi hanno esaminato diversi aspetti della respirazione e della circolazione in 24 giovani volontari, maschi e femmine, prima e durante l’ascolto di brevi brani musicali. Metà dei partecipanti erano musicisti che suonavano uno strumento da almeno sette anni, mentre gli altri non avevano ricevuto alcun tipo di istruzione musicale. Ogni partecipante ha ascoltato brevi sequenze di differenti tipi di musica in ordine casuale: raga (musica classica indiana), Beethoven, Vivaldi, Red Hot Chili Peppers, techno music e musica dodecafonica.Continua qui
lunedì 26 novembre 2012
Il fumo manda “in fumo” il cervello
Il vizio del fumo non solo aumenta il rischio di attacco cardiaco o ictus, ma anche di demenza
Uno stile di vita malsano che danneggia il sistema cardiovascolare non
solo è associato a un maggiore rischio di morte prematura, ma anche a
un effetto dannoso sul cervello. Malattie come l’ipertensione intaccano
quindi seriamente anche le capacità di apprendimento, ragionamento e
memoria, facilitando l’insorgere della demenza.
Se dunque fumare è risaputo essere un “buon” modo per intaccare la salute di cuore e arterie, favorendo l’insorgere di ipertensione e aumentando il rischio di essere vittime di un infarto o un ictus, ciò che si è scoperto è che il danno non si limiterebbe, per così dire, solo all’apparato cardiovascolare, ma anche al cervello. In questo modo, ricercatori londinesi hanno stabilito come vi fosse una correlazione tra le malattie cardiache e il declino cognitivo.
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