venerdì 14 novembre 2014

Diabete, oggi la Giornata Mondiale: in aumento il numero di bambini malati

L’analisi del dottor Scaramuzza della clinica pediatrica presso l’ospedale Sacco di Milano. “L’Italia è passata da 6-10 a 15-20 nuovi casi all’anno”. 

Un italiano su dodici. Cinque milioni di cittadini, di cui circa un milione non sa di averlo. È questa la stima dei malati di diabete nel nostro paese. La giornata mondiale, istituita dalla Federazione Internazionale Diabete e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, prevede numerose iniziative informative nel corso di tutto il fine settimana. Perché combattere l’ignoranza che ancora esiste su questa patologia cronica aiuta la vita dei malati, in particolare dei bambini.

La forma più grave e meno diffusa, il 5% di tutti i casi, è il diabete di tipo 1, patologia autoimmune che distrugge progressivamente le cellule del pancreas  che producono l’insulina, condizione che si traduce in uno stato di iperglicemia e nell’impossibilità di utilizzare gli zuccheri come fonte di energia.

I bambini. Il diabete di tipo 1 colpisce soprattutto i giovani e non è prevenibile con l’adozione di uno stile di vita sano. Oggi in Italia i malati sono 150mila, di cui 20-25mila hanno meno di 18 anni. L’incidenza è andata aumentando soprattutto in quelle aree e fasce di età dove prima il diabete era meno diffuso. Nei bambini fino a sei anni, l’aumento è stato del 20% negli ultimi dieci anni. «Non conosciamo le ragioni del fenomeno, ma i dati sono chiari» spiega Andrea Scaramuzza, responsabile del servizio di diabetologia della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano. «Guardando ai bambini con meno di 14 anni, i paesi scandinavi e la Sardegna – da sempre ad alta incidenza di diabete - si mantengono stabili con 40-50 nuovi casi all’anno ogni 100mila bambini, mentre l’Italia peninsulare è passata da 6-10 a 15-20 nuovi casi». 

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lunedì 10 novembre 2014

Ossitocina: l'ormone che combatte l'ansia

Quando i suoi livelli sono bassi, lo stato di agitazione aumenta. Presto sarà sufficiente un semplice prelievo di sangue, anziché del liquido cerebrospinale, per controllarne i livelli. Speranze e prospettive terapeutiche anche per i casi di autismo

Milano
Impropriamente lo chiamano l'ormone dell'amore. In realtà potremmo definirlo della tranquillità. È l’ossitocina. E a quanto emerge da uno studio della Stanford University School of Medicine da poco pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, le persone con bassi livelli di questo ormone sono più soggette a crisi d'ansia. Non solo, per la prima volta in assoluto è stato dimostrato che per monitorare questo parametro basta un semplice esame del sangue. Un vantaggio non indifferente se si pensa che sino ad oggi la concentrazione di ossitocina veniva misurata attraverso un ben più complicato prelievo di liquido cerebrospinale. Una scoperta che ora potrebbe aprire a nuove terapie per la cura di alcuni disturbi comportamentali dove l'ansia è una componente importante nella vita del malato.

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mercoledì 5 novembre 2014

I fiocchi d’avena proteggono cuore e linea

I cereali integrali, in particolare l’avena, svolgono un importante ruolo nella salute cardiovascolare e nella salute metabolica. Lo studio che esalta le virtù salutistiche dell’avena



Spesso sono le cose più semplici quelle che fanno veramente bene alla salute. È il caso dell’avena che, quando assunta in fiocchi, sembra offrire molti benefici dal punto di vista salutare.
Secondo un recente studio pubblicato sul British Journal of Nutrition, sarebbe in grado di migliorare il senso di sazietà, la qualità della digestione, la salute cardiovascolare e metabolica.
Tutto ciò – secondo il ricercatore Willem Klinken medico del centro di eccellenza della Quaker Oats – non solo fa aumentare la comprensione del ruolo dell’avena nella promozione della salute, nel senso di sazietà e nelle malattie croniche, ma bisogna tener presente che gli autori hanno anche identificato future aree di ricerca in agricoltura e salute che contribuiranno a fornire maggiori benefici per il nostro benessere.

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mercoledì 29 ottobre 2014

Bere birra protegge da infarti ed osteoporosi

Birra-FlickrCC-Wagner Cassimiro Aragna

Autunno, tempo di fiere dedicate alla birra (e al vino), e se volete prendervi cura della vostra salute, cominciate a mescerne un po’.

Naturalmente nessuno vi dirà mai di darci dentro coi boccali, tuttavia uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della California di Davis ha evidenziato come la birra protegga dall’indebolimento osseo e dalle conseguenti fratture dovute all’osteoporosi. Essa contiene infatti il silicio dietetico, elemento fondamentale per la formazione delle ossa che ne rallenta il processo di erosione e decalcificazione.

Le birre più efficaci parrebbero quelle chiare, poiché il malto chiaro subisce meno stress da calore, il che influisce sulla quantità di silicio che giunge al consumatore.
Inoltre, una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) ha rivelato come il consumo moderato di birra eviti l’aumento di omocistrina, un amminoacido potenzialmente responsabile degli attacchi di cuore.

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11 motivi per bere una birra

 

 

 

 

domenica 26 ottobre 2014

Torna l’ora solare, oltre 12 milioni di italiani a rischio disagio emotivo. Ecco come rimediare

Con il ritorno dell’ora solare e lo spostamento delle lancette un’ora indietro la depressione stagionale è in agguato. Specie per i “gufi”, che amano andare a letto tardi, ma anche e soprattutto per le “allodole”, che preferiscono svegliarsi presto. Lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, rivela come superare i principali effetti negativi del ritorno dell’ora solare

Un semplice giro all’indietro delle lancette dell’orologio, basterà per portare oltre 12 milioni di italiani a soffrire notevoli disagi dal punto di vista del benessere fisico ed emotivo. Insonnia, inappetenza, spossatezza, fatica nella concentrazione e flessione del tono dell’umore, sono solo alcuni dei disturbi cui si può andare incontro.

Contrariamente all’apparenza, lo spostamento delle lancette un’ora indietro alle 3.00 del mattino, invece di permettere un maggior riposo i sessanta minuti di sonno in più saranno deleteri per la salute degli italiani e gli effetti negativi colpiranno sia i cosiddetti i “gufi”, ossia le persone che prediligono coricarsi alle ore piccole, ma soprattutto le “allodole”, che amano godersi le prime ore di luce del giorno.

La cronobiologia, una branca della biologia che studia i fenomeni ciclici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare, è stata al centro dei più recenti studi in materia di benessere psico-fisico. Questi mostrano che già di per sé l’autunno è una stagione che per molte persone rappresenta un momento difficile da affrontare.

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venerdì 24 ottobre 2014

Il Sole protegge da sovrappeso e diabete

Gli scienziati trovano che un’adeguata esposizione alla luce solare rallenta l’aumento di peso, riduce il rischio di obesità e di diabete

Raggi solari, luce solare… spesso demonizzati; oggi rivalutati da uno studio che mostra come esporsi al Sole – con cognizione di causa – possa essere vantaggioso anche per rallentare l’aumento di peso, ridurre il rischio di obesità e anche di diabete.

Se già la luce solare è indispensabile per la produzione e la sintetizzazione della preziosa vitamina D, è altresì importante per chi ha problemi come il disturbo affettivo stagionale (SAD), per esempio. Ma, secondo questo nuovo studio pubblicato sulla rivista Diabetes, è indispensabile non restarsene chiusi in un ufficio o in casa tutto il giorno – specie durante i mesi invernali in cui la luce solare è minore che in altri periodi dell’anno. Perché se non tiriamo mai fuori il naso, possiamo mettere su chili di troppo e poi sviluppare anche il diabete di tipo 2.

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mercoledì 22 ottobre 2014

Uomo paralizzato torna a camminare dopo trapianto cellule

Tecnica rivoluzionaria usata da équipe medici polacchi e Gran Bretagna. "Staminali olfattive inserite nel midollo spinale"
di VALERIA PINI

LONDRA - Quello che viene definito come un intervento rivoluzionario avrebbe permesso al 40enne Darek Fidyka, che era paralizzato dal 2010 dalla vita in giù dopo un accoltellamento, di tornare a camminare. Secondo il sito della Bbc, il trattamento compiuto da chirurghi polacchi in collaborazione con scienziati britannici, si è basato su un trapianto di cellule del suo sistema olfattivo inserite nel midollo spinale.

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martedì 21 ottobre 2014

Come rimanere giovani: la tua mente e i rimedi naturali



come-rimanere-giovani
La “fonte della giovinezza” , nel passato sembrava si parlasse di una favola, ma oggi è tutto più studiato e provato e abbiamo trovato tantissimi rimedi e stati mentali per rimanere giovani. Non pensate che abbiamo acquisito numerose nozioni da qualsiasi parte: internet, media, libri, giornali… Ma sicuramente solo ultimamente abbiamo imparato a capire ciò che potesse portare dei benefici reali. Cosa significa come rimanere giovani con la propria mente: la salute è uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale. Lo stress è collegato all’invecchiamento e hanno confermato che lo stress può provocare un deterioramento delle cellule e ridurre la durata della vita, l’esercizio fisico riduce l’infiammazione in tutto il corpo, mantiene il pompaggio del sangue, e rallenta il processo di invecchiamento.

Avere un atteggiamento positivo è molto importante per rimanere giovani:

Le donne che amano il sesso vivono più a lungo, dicono molti studiosi, infatti il sesso da quel momento Zen, che altrimenti nella nostra società è molto difficile trovare nell’arco della giornata. La tua mente è utile anche nella scelta della dieta da seguire e dello stile di vita, infatti anche la salute ottimale, come il rimanere giovani, dipendono dal raggiungimento dell’optimus con il nostro corpo. La dieta è una parte importante di stare in salute. Mangiare verdure a foglia verde aiuta a lenire l’infiammazione e con i fitonutrienti presenti in questi alimenti si possono combattere le malattie legate all’età. I cibi ricchi di vitamina C sono antiossidanti, che aumenta l’immunità. Bere molta acqua per idratare la pelle, in quanto la pelle è la più grande e la più visibile del tuo corpo. Mangiare i cibi da tutti i gruppi alimentari assicura che il vostro corpo abbia l’energia necessaria. Ma non sempre l’alimentazione non è sufficiente e quando questo accade allora mi integro prodotti naturali. Ad esempio, probabilmente avete sentito parlare molto di resveratrolo, un composto nel vino rosso e succo d’uva, antiossidante per eccellenza, insieme alla vitamina C, è sicuramente definito uno dei migliori rimedi per rimanere giovani. Ma questo ci lascia un po’ perplessi, quanto vino rosso dovremmo bere per avere la giusta dose di antiossidante per il nostro organismo; i nutrizionisti dicono che bere vino rosso con moderazione può anche avere benefici salutari per il cuore, sicuramente per avere il suo effetto per farti rimanere giovane deve essere assunto sotto forma di integratore.

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lunedì 20 ottobre 2014

Cosa c’è negli hamburger di McDonald’s?

Rivelati segreti dietro agli hamburger della nota catena di fast-food, che erano stati accusati di essere prodotti con i più raccapriccianti e stomachevoli ingredienti, compresa la cosiddetta “pink slime” (o melma rosa) e la carne con i vermi.


Sugli hamburger di McDonald’s si è già detto di tutto – e forse anche di più.
C’è chi un tempo sosteneva che la carne in realtà fosse prodotta con metodi fantascientifici che non necessitavano neanche di una mucca. Poi si è passati alla carne putrefatta con tanto di vermi, o anche direttamente “carne” di vermi. Infine, alla cosiddetta pink slime (o melma rosa, in italiano) che sarebbe una poltiglia fatta di tutti gli scarti di carne possibili, compresi cartilagini, tessuti connettivi, tendini… Il tutto tritato molto finemente e passato poi sotto ammoniaca per preservarla dalla contaminazione batterica. Un bel quadretto, insomma.

Ma congetture e fantasie a parte, cosa c’è davvero negli hamburger di McDonald’s?
Alla domanda ha tentato di rispondere la troupe di Good Morning America (GMA) che è andata in California in uno stabilimento di produzione di hamburger della nota catena di fast-food per vedere e filmare quanto accadeva in realtà. E’ infatti la prima volta che una troupe entra in uno stabilimento di McDonald’s per osservare come vengono prodotti i loro hamburger.
Ma non solo. L’azienda, per mettere fine alle voci incontrollate, sta anche invitando il pubblico a inviare domande via Twitter e Facebook su ciò che realmente accade con il loro cibo.

I portavoce di McDonald’s hanno poi dichiarato che alla troupe di GMA che la loro carne è una miscela di manzo Leener tritata, con anche del grasso, sempre tritato. Ma che non contiene assolutamente altri “strani” ingredienti e, men che mai, vermi o melma rosa. E, ovviamente, neanche trattamenti all’ammoniaca.
Tuttavia, la catena di fast-food ha ammesso di utilizzare l’azodicarbonamide (ADA) nelle sue focacce e panini per mantenere l’adeguata consistenza del pane per ogni partita. Questa sostanza è un composto organico che viene utilizzato come additivo alimentare e come agente sbiancante della farina. Lo stesso composto viene tuttavia utilizzato anche per alcuni prodotti non alimentari.
Se vi siete allarmati, sappiate che sono moltissime le industrie alimentari che lo utilizzano, e si ritiene non sia dannoso.

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venerdì 17 ottobre 2014

Il caffè decaffeinato fa male?

Cosa fare quando il classico caffè diventa un nemico del nostro organismo? Con l'avanzare dell'età e la comparsa dei primi acciacchi alla salute, spesso i medici consigliano di ridurre, in alcuni casi di eliminare del tutto, l'assunzione di caffeina. Per molte persone può risultare molto difficile abbandonare il piacere del caffè, ma in loro aiuto arriva il caffè decaffeinato. Spesso oggetto di critiche e polemiche, il caffè decaffeinato ha invece diverse proprietà benefiche. Da dove derivano quindi tutti i dubbi e le preoccupazioni per questa tipologia di caffè?Scopriamolo insieme.

  • Come si ottiene il caffè decaffeinato
  • Nel decaffeinato c'è la caffeina?
  • Le controindicazioni del caffè decaffeinato
  • Caffè decaffeinato e colesterolo
  • Caffè decaffeinato e gravidanza
  • Le proprietà del caffè decaffeinato 

     

    Come si ottiene il caffè decaffeinato

    I principali dubbi sulla sicurezza nell'assunzione del caffè decaffeinato derivano dal metodo utilizzato per togliere la caffeina dai chicchi di caffè. Esistono diversi metodi estrattivi, alcuni dei quali prevedono l'utilizzo di alcuni agenti chimici ritenuti potenzialmente cancerogeni per l'uomo.
    Ne dobbiamo quindi dedurre che il caffè decaffeinato sia cancerogeno? Sembrerebbe di no. Pare infatti che le elevate temperature a cui vengono sottoposte queste sostanze durante la successiva tostatura dei chicchi, le portino ad evaporare completamente senza lasciare alcuna traccia nel caffè.
    Per evitare rischi inutili, è consigliabile però scegliere miscele di caffè decaffeinato ottenute con la moderna tecnica di decaffeinizzazione ad anidride carbonica. Questo sistema permette di estrarre la caffeina senza l'impiego di sostanza chimiche.

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domenica 12 ottobre 2014

Formaggio vs diabete

Pubblicati i risultati di uno studio effettuato su oltre 23mila persone, studio dal quale emergerebbe l'efficacia del consumo dei formaggi per prevenire l'insorgere del diabete tipo 2, ma attenzione ...

E' difficile che qualcuno possa ancora stupirsi dell'alternarsi di notizie buone e cattive su un determinato alimento, che in base agli studi più recenti può rivelarsi una vera panacea per il nostro organismo oppure un veleno, mentre dalla ricerca precedente erano emersi dati completamente differenti.

Oggi tocca ai formaggi, ma non del tipo dietetico, se è lecito utilizzare questo termine quando si parla di formaggi, bensì di quelli che vengono definiti in termini tecnici "high fat", cioè ad alto contenuto di grassi.

L'ultima scoperta sui formaggi è opera di uno studio svedese, effettuato su un campione di oltre 23mila persone, che ha dimostrato come il consumo di almeno otto porzioni al giorno (!) di prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi possa diminuire le probabilità di ammalarsi di diabete tipo 2.

Il meccanismo in base al quale i grassi dei formaggi agiscono su un potenziale diabete non è ancora noto, si suppone che tali grassi potrebbero influenzare beneficamente il meccanismo del metabolismo del glucosio e sulla sensibilità dell'insulina, riducendo di conseguenza il rischio di sviluppare il diabete tipo 2

La riduzione del rischio diabete 2 è in funzione dei particolari grassi assunti, la panna infatti sembra ridurre il rischio di circa il 15% mentre lo yogurt, assunto in quantità di almeno 180 ml al giorno, risulta essere più efficace con una percentuale di abbattimento del rischio del 20%.

I grassi benefici sono però soltanto queli del formaggio, si è riscontrato un aumento del rischio diabete nelle persone che consumavano grandi quantità di carne, con una percentuale inversamente proporzionale alla
quantità di grassi contenuti, cioè le carni magre aumentano tale rischio fino al 24% contro il 9% delle carni grasse.

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Cos'è la Sugar tax, l'imposta sulle bibite zuccherate

La tassa, che doveva entrare in vigore il primo luglio 2024 con un emendamento presentato nel decreto Superbonus, ha scatenato il dibattito ...