Dovranno rispondere del reato di frode nell’esercizio del commercio e
di somministrazione di sostanze alterate i 14 imprenditori pugliesi e
del centro-nord Italia, denunciati dal Corpo forestale dello Stato a
conclusione di circa due anni di indagini. In Puglia maggiormente
interessate al fenomeno sono risultate le città di Altamura, Molfetta,
Bisceglie e Barletta, nessun nome è stato però fornito dagli
investigatori.
I Forestali del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento
Territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta
Murgia, su delega del Pubblico Ministero Antonio Savasta, della Procura
della Repubblica di Trani, hanno effettuato accertamenti sul fenomeno
della presenza di contaminati vietati per legge all’interno di molti
prodotti alimentari.
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lunedì 18 aprile 2016
sabato 16 aprile 2016
Latte con aflatossine cancerogene: scattano i sequestri in Veneto per 5000 forme di formaggio. Dopo lo scandalo in Lombardia continuano le indagini di Asl e Nas
Dopo l’operazione dei Nas in Lombardia sul formaggio
destinato a diventare Grana Padano preparato utilizzando latte con un
contenuto elevato di micotossine (*) adesso le indagini si sono spostate
in Veneto e in Emilia Romagna.
Il primo caso di cui si ha notizia riguarda la Latteria Soligo (già protagonista di un’altra vicenda) che nel corso di autocontrolli invia un campione di latte al laboratorio Chelab di Treviso (da pochi mesi acquisito dalla società Mérieux NutriSciences) riscontrando una quantità di aflatossine M1 superiore rispetto ai 50 nanogrammi per kg permessi dal reg. CE 1881/2006. A questo punto la Latteria Soligo ripete le analisi e invia una nuova campionatura che non evidenzia anomalie, per cui il latte è assegnato al caseificio. Una parte viene trasformata in 80 forme di formaggio Breganze che dopo una breve stagionatura è venduta in alcuni supermercati del Veneto. Altre 12 forme di formaggio sono lavorate e spedite al magazzino di stagionatura destinate a diventare Grana Padano. Si arriva così al 5 aprile 2016 quando Nas e Asl, sulla base delle carte fornite dal laboratorio Chelab di Treviso, scoprono l’eccesso di aflatossine rilevato nel mese di agosto e sequestrano le 12 forme. La questione è delicata perché secondo la norma il superamento dei limiti di aflatossine nel latte deve essere segnalato alle autorità sanitarie entro 12 ore e avviato alla distruzione. Il latte inidoneo non può essere diluito con altro latte idoneo per abbassare i valori e rendere la partita commerciabile come viene fatto in modo illecito da chi (produttori di latte e anche qualche caseificio) vuole evitare perdite economiche. Anche la stalla che fornisce latte contaminato da aflatossine viene posta in quarantena fino a quando i valori non rientrano nella norma.
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Il primo caso di cui si ha notizia riguarda la Latteria Soligo (già protagonista di un’altra vicenda) che nel corso di autocontrolli invia un campione di latte al laboratorio Chelab di Treviso (da pochi mesi acquisito dalla società Mérieux NutriSciences) riscontrando una quantità di aflatossine M1 superiore rispetto ai 50 nanogrammi per kg permessi dal reg. CE 1881/2006. A questo punto la Latteria Soligo ripete le analisi e invia una nuova campionatura che non evidenzia anomalie, per cui il latte è assegnato al caseificio. Una parte viene trasformata in 80 forme di formaggio Breganze che dopo una breve stagionatura è venduta in alcuni supermercati del Veneto. Altre 12 forme di formaggio sono lavorate e spedite al magazzino di stagionatura destinate a diventare Grana Padano. Si arriva così al 5 aprile 2016 quando Nas e Asl, sulla base delle carte fornite dal laboratorio Chelab di Treviso, scoprono l’eccesso di aflatossine rilevato nel mese di agosto e sequestrano le 12 forme. La questione è delicata perché secondo la norma il superamento dei limiti di aflatossine nel latte deve essere segnalato alle autorità sanitarie entro 12 ore e avviato alla distruzione. Il latte inidoneo non può essere diluito con altro latte idoneo per abbassare i valori e rendere la partita commerciabile come viene fatto in modo illecito da chi (produttori di latte e anche qualche caseificio) vuole evitare perdite economiche. Anche la stalla che fornisce latte contaminato da aflatossine viene posta in quarantena fino a quando i valori non rientrano nella norma.
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Controlli del governo francese sull’olio di oliva: il 46,5% dei campioni analizzati non è conforme ai criteri di qualità delle norme europee
martedì 12 aprile 2016
8 ragioni per evitare il latte di soia
Consumato da tantissime persone perché ritenuto essere un’alternativa sana al latte di mucca, è in verità dannoso alla salute. Chi fa una dieta vegana spesso usa la soia come fonte proteica invece della carne ma un numero crescente di studi mostrano che invece fa più male che bene.
Gli antichi cinesi lo sapevano bene dato che consideravano la soia come un alimento per gli animali mentre invece solo la soia fermentata era considerata sana e benefica per il corpo.
Ovviamente è un prodotto molto diffuso e consumato e anche qui ci sono interessi economici enormi e molti non vogliono rinunciarci perché credono che faccia bene. Ha parlato diffusamente di questo il famoso medico americano Dr. Mercola spiegando i pericoli della soia. Quindi il mio invito è quello di ascoltare il proprio corpo e gli studi scientifici di seguito.
8 ragioni per evitare il latte di soia:
1. Bere latte di soia allunga il ciclo mestruale. Durante uno studio condotto in Giappone, le donne che assumevano 400 ml di latte di soia ogni giorno (una tazza) avevano un ciclo mestruale che durava due giorni di più rispetto a coloro che non lo consumavano. Questo fa capire quanto possa influire negativamente sugli ormoni.
2. Il latte di soia danneggia i globuli rossi. La soia contiene la glicoproteina emoagglutinina che coagula il sangue rendendolo inefficiente provocando quindi nel tempo effetti gravi (è lo stesso fenomeno di una trasfusione sbagliata, in piccola scala)
3. E’ quasi tutta geneticamente modificata. Secondo l’U.S. Department of Agriculture nel 2012 il 94% della soia cresciuta negli Stati Uniti era geneticamente modificata. Ho trattato in diversi articoli dei pericoli degli OGM. Inoltre ci sono stati diversi casi di soia certificata biologica quando poi si è scoperto che era ogm.
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Gli antichi cinesi lo sapevano bene dato che consideravano la soia come un alimento per gli animali mentre invece solo la soia fermentata era considerata sana e benefica per il corpo.
Ovviamente è un prodotto molto diffuso e consumato e anche qui ci sono interessi economici enormi e molti non vogliono rinunciarci perché credono che faccia bene. Ha parlato diffusamente di questo il famoso medico americano Dr. Mercola spiegando i pericoli della soia. Quindi il mio invito è quello di ascoltare il proprio corpo e gli studi scientifici di seguito.
1. Bere latte di soia allunga il ciclo mestruale. Durante uno studio condotto in Giappone, le donne che assumevano 400 ml di latte di soia ogni giorno (una tazza) avevano un ciclo mestruale che durava due giorni di più rispetto a coloro che non lo consumavano. Questo fa capire quanto possa influire negativamente sugli ormoni.
2. Il latte di soia danneggia i globuli rossi. La soia contiene la glicoproteina emoagglutinina che coagula il sangue rendendolo inefficiente provocando quindi nel tempo effetti gravi (è lo stesso fenomeno di una trasfusione sbagliata, in piccola scala)
3. E’ quasi tutta geneticamente modificata. Secondo l’U.S. Department of Agriculture nel 2012 il 94% della soia cresciuta negli Stati Uniti era geneticamente modificata. Ho trattato in diversi articoli dei pericoli degli OGM. Inoltre ci sono stati diversi casi di soia certificata biologica quando poi si è scoperto che era ogm.
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lunedì 11 aprile 2016
Bere acqua brucia calorie e idrata i muscoli
Studio Usa. L’esperimento ha dimostrato che un aumento dell’1% del
consumo giornaliero di acqua è associato a una diminuzione dell’8,6%
dell’apporto energetico complessivo
Dopo la maratona pasquale a tavola, dunque, l’acqua può rivelarsi un valido alleato per ritrovare il peso forma in vista dell’estate. Bere acqua brucia infatti calorie e idrata i muscoli, mantenendoli più attivi. Un effetto descritto dalla scienza in vari studi, l’ultimo dei quali indica che consumare da 1 a 3 bicchieri al giorno potrebbe tagliare da 68 a 205 kcalorie al dì, oltre a diminuire il consumo di sodio, zuccheri e grassi saturi.
La ricerca, pubblicata sul «Journal of Human Nutrition and Dietetics», è stata condotta dall’università dell’Illinois esaminando le abitudini alimentari di 18.300 americani. I partecipanti sono stati invitati a riportare tutto ciò che hanno mangiato o bevuto in 2 giorni, e per ognuno è stata calcolata la quantità di acqua consumata quotidianamente. L’apporto calorico medio era di 2.157 calorie, di cui circa 125 provenienti da bevande zuccherate e 432 da alimenti a basso impatto nutrizionale come dessert e spuntini. Si è visto che un aumento dell’1% del consumo giornaliero di acqua era associato a una diminuzione dell’8,6% dell’apporto energetico complessivo. L’incremento comportava inoltre un calo da 5 a 18 grammi di zuccheri assunti, da 7 a 21 g di grassi saturi e da 78 a 235 g di sodio.
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Dopo la maratona pasquale a tavola, dunque, l’acqua può rivelarsi un valido alleato per ritrovare il peso forma in vista dell’estate. Bere acqua brucia infatti calorie e idrata i muscoli, mantenendoli più attivi. Un effetto descritto dalla scienza in vari studi, l’ultimo dei quali indica che consumare da 1 a 3 bicchieri al giorno potrebbe tagliare da 68 a 205 kcalorie al dì, oltre a diminuire il consumo di sodio, zuccheri e grassi saturi.
La ricerca, pubblicata sul «Journal of Human Nutrition and Dietetics», è stata condotta dall’università dell’Illinois esaminando le abitudini alimentari di 18.300 americani. I partecipanti sono stati invitati a riportare tutto ciò che hanno mangiato o bevuto in 2 giorni, e per ognuno è stata calcolata la quantità di acqua consumata quotidianamente. L’apporto calorico medio era di 2.157 calorie, di cui circa 125 provenienti da bevande zuccherate e 432 da alimenti a basso impatto nutrizionale come dessert e spuntini. Si è visto che un aumento dell’1% del consumo giornaliero di acqua era associato a una diminuzione dell’8,6% dell’apporto energetico complessivo. L’incremento comportava inoltre un calo da 5 a 18 grammi di zuccheri assunti, da 7 a 21 g di grassi saturi e da 78 a 235 g di sodio.
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sabato 9 aprile 2016
Esercizio fisico: 20 minuti al giorno dose minima secondo l’OMS
Un minimo di 20 minuti di esercizio fisico al giorno per mantenersi in salute. Questa l’indicazione per adulti e anziani che arriva dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre per quanto riguarda i giovani l’asticella sarebbe tra le due e le tre volte più in alto.
Stando a quanto indicato dall’OMS i giovani e bambini dovrebbero trascorrere almeno 60 minuti al giorno praticando attività fisica. Sono invece 150 minuti settimanali il tempo minimo richiesto per adulti e anziani secondo le nuove “Linee guida per l’attività fisica 2016-2020″, presentate ieri a Roma. L’edizione italiana è stata curata dalla Uisp (Unione italiana sport per tutti).
Male gli italiani secondo i dati presentati, che vedrebbero 6 italiani su 10 (al di sopra dei 15 anni) non praticare alcun tipo di esercizio fisico. Un poco invidiabile primato entro i confini europei, che vedono invece una media del 42% e un esempio virtuoso del 9% offerto dalla Svezia.
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giovedì 7 aprile 2016
10 cibi brucia grassi che vi aiuteranno a dimagrire!
In nessuna dieta possono mancare i cibi brucia grassi: dal potere dimagrante, non possono proprio mancare in nessuna dieta!
Nelle diete non mancano mai i cibi brucia grassi, ossia quegli alimenti che non solo generalmente contengono un basso contenuto di grasso e di calorie, ma riescono anche ad aiutare il metabolismo a bruciare più facilmente calorie e, di conseguenza, anche qualche chiletto di troppo!
Ecco una lista dei 10 cibi brucia grassi che non potete farvi sfuggire e che daranno alla vostra dieta una marcia in più!
Ananas:
il suo bassissimo apporto calorico unito alle sua tantissime qualità lo rende uno dei cibi brucia grassi più potenti in assoluto! Impedisce ai grassi di essere assimilati dal corpo, favorisce la digestione e ha un alto potere drenante e depurativo. Da non far mancare per nessun motivo alla vostra dieta!
Legumi:
i legumi rientro tra i cibi brucia grassi che permettono di sedare rapidamente la fame: ricchi di fibre, i legumi sono perfetti anche per favorire la digestione.
Salmone:
tra i pesci viene categorizzato tra i grassi, ma il suo altissimo contenuto dei omega tre lo rende un cibo da non far mancare in nessuna dieta. Proprio il suo alto contenuto di omega tre mette l’organismo nelle condizioni ideali per bruciare grasso! Una ricetta light e sfiziosa? Ecco gli asparagi con salmone>>
Rucola:
tra le insalate è una delle più ricche di vitamina A e C, importantissimi per stimolare il metabolismo e attivare il consumo di calorie. Provatela in questa insalata velocissima>>
Fragole:
non sono solo buonissime, ma fanno anche bene! Le fragole hanno poche calorie e pochi zuccheri: inoltre sono un potete cibo depurativo che contrasta anche la cellulite! L’importante è mangiarle da sole, senza zuccheri aggiunti! Usatele anche per un aperitivo sfizioso: spiedini di fragole e feta>>
Peperoncino:
imparate a diminuire la dose di sale e a insaporire le vostre portate con il peperoncino: quest’ultimo accelera il metabolismo, frena la fame e lotta contro i cuscinetti di grasso!
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Nelle diete non mancano mai i cibi brucia grassi, ossia quegli alimenti che non solo generalmente contengono un basso contenuto di grasso e di calorie, ma riescono anche ad aiutare il metabolismo a bruciare più facilmente calorie e, di conseguenza, anche qualche chiletto di troppo!
Ecco una lista dei 10 cibi brucia grassi che non potete farvi sfuggire e che daranno alla vostra dieta una marcia in più!
Ananas:
il suo bassissimo apporto calorico unito alle sua tantissime qualità lo rende uno dei cibi brucia grassi più potenti in assoluto! Impedisce ai grassi di essere assimilati dal corpo, favorisce la digestione e ha un alto potere drenante e depurativo. Da non far mancare per nessun motivo alla vostra dieta!
Legumi:
i legumi rientro tra i cibi brucia grassi che permettono di sedare rapidamente la fame: ricchi di fibre, i legumi sono perfetti anche per favorire la digestione.
Salmone:
tra i pesci viene categorizzato tra i grassi, ma il suo altissimo contenuto dei omega tre lo rende un cibo da non far mancare in nessuna dieta. Proprio il suo alto contenuto di omega tre mette l’organismo nelle condizioni ideali per bruciare grasso! Una ricetta light e sfiziosa? Ecco gli asparagi con salmone>>
Rucola:
tra le insalate è una delle più ricche di vitamina A e C, importantissimi per stimolare il metabolismo e attivare il consumo di calorie. Provatela in questa insalata velocissima>>
Fragole:
non sono solo buonissime, ma fanno anche bene! Le fragole hanno poche calorie e pochi zuccheri: inoltre sono un potete cibo depurativo che contrasta anche la cellulite! L’importante è mangiarle da sole, senza zuccheri aggiunti! Usatele anche per un aperitivo sfizioso: spiedini di fragole e feta>>
Peperoncino:
imparate a diminuire la dose di sale e a insaporire le vostre portate con il peperoncino: quest’ultimo accelera il metabolismo, frena la fame e lotta contro i cuscinetti di grasso!
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martedì 5 aprile 2016
Il 22 aprile visite gratis negli ospedali per le donne
In occasione della prima Giornata nazionale della salute della donna il 22 aprile,
piu’ di 170 ospedali in Italia apriranno le porte, fino al 28, con
visite e consulti clinici gratis. Le strutture saranno facilmente
identificabili grazie al “Bollino Rosa”, simbolo dell’iniziativa a
misura di donna promossa da Onda con il patrocinio di 19 Società
Scientifiche e Associazioni.
“Da oggi sul sito www.bollinorosa.it si puo’ trovare l’elenco dei servizi offerti dagli ospedali aderenti all’iniziativa e le modalità di prenotazione – si legge in una nota -. L’iniziativa (H)Open Week, celebra il 22 aprile la prima Giornata nazionale dedicata alla salute della donna, istituita dal Ministro Lorenzin. L’iniziativa gode del patrocinio di numerose Società Scientifiche ed Associazioni di pazienti”.
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La giornata mondiale della salute dedicata al diabete, vera e propria emergenza sanitaria
domenica 3 aprile 2016
Cancro, progettata la nuova cura
E’
stato messo a punto un farmaco composto da nanoparticelle in grado di
penetrare direttamente nelle metastasi causate dal cancro al seno in
organi come polmoni e fegato, distruggendole.
Il nuovo nanofarmaco, scrive l’Ansa, è stato sperimentato al momento
solo su topi, con risultati che sono stati definiti ”sbalorditivi”,
tanto che si punta ad avviare i test sull’uomo nel prossimo 2017.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Biotechnology, è frutto
del lavoro del team di ricercatori dello Houston Methodist Research
Institute, guidati da Mauro Ferrari, uno dei maggiori esperti di
nanotecnologie in medicina a livello mondiale.
Il nuovo nanofarmaco chiamato iNPG-pDox ha detto l’esperto all’ANSA,
”si dimostra capace di curare completamente le metastasi polmonari ed al
fegato in modelli animali, ovvero in topi con tumore al seno. Circa il
50% delle cavie raggiunge infatti la completa guarigione, con un
equivalente umano di oltre vent’anni di vita senza evidenza di tumore
residuo. Un risultato importantissimo alla luce del fatto che non ci
sono terapie attualmente disponibili per i tumori metastatici, di
origine mammaria o di qualsiasi altra origine”.
“Non farei mai promesse eccessive alle migliaia di malati di cancro –
ha aggiunto Ferrari – ma i risultati sono sbalorditivi. Stiamo parlando
infatti della possibilità di arrivare alla cura dei tumori metastatici”.
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sabato 2 aprile 2016
Malattie del cuore, 7 consigli per viaggiare senza correre rischi
Ecco alcuni consigli utili per chi deve viaggiare e soffre di malattie cardiache.
Malattie del cuore - Per chi soffre di malattie cardiache, è possibile viaggiare senza mettere a rischio la propria salute? Certo che sì! A fornire alcuni consigli utili a coloro che devono viaggiare, e fare comunque i conti con una malattia cardiaca, è stato il Dr. John Paul Vavalle, membro dell’UNC Heart & Vascular Center, che ci spiega quali sono le precauzioni che devono prendere i viaggiatori che soffrono di malattie del cuore.
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martedì 29 marzo 2016
Addio al reflusso esofageo e gastrite basta bere un bicchiere al giorno di..
La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco. I suoi
sintomi più comuni sono il dolore e bruciore di stomaco. In commercio,
esistono tantissimi farmaci che aiutano a combattere questo disturbo ma
ci sono anche tanti rimedi naturali che vi vogliamo consigliare.
SUCCO DI PATATA
Sbucciare le patate, grattugiarle e spremere fino a lasciar fuoriuscirne il succo (latte). Prendetene un cucchiaio a digiuno o 30 minuti prima dei pasti. Questo succo può essere consumato quando si avvertono dolori perché allevia immediatamente i sintomi. Per il bruciore di stomaco: prenderlo una volta al dì per una settimana. Per la gastrite: una volta al dì per due settimane. Per l’ulcera: prendere una volta al dì per più di un mese.
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SUCCO DI PATATA
Sbucciare le patate, grattugiarle e spremere fino a lasciar fuoriuscirne il succo (latte). Prendetene un cucchiaio a digiuno o 30 minuti prima dei pasti. Questo succo può essere consumato quando si avvertono dolori perché allevia immediatamente i sintomi. Per il bruciore di stomaco: prenderlo una volta al dì per una settimana. Per la gastrite: una volta al dì per due settimane. Per l’ulcera: prendere una volta al dì per più di un mese.
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domenica 27 marzo 2016
I nutrizionisti assicurano: “Il cioccolato fondente è un farmaco naturale”
Molti studi confermano che a differenza della specialità al latte, il cioccolato fondente è un toccasana per l’organismo.
Non ci sono ragioni per rinunciare all’uovo di Pasqua. Se si tratta di cioccolato fondente, con un contenuto di cacao dal 70% in su, cedere alla tentazione può essere addirittura benefico. “Il fondente è un farmaco a tutti gli effetti. La fava di cacao, infatti, contienegrassi insaturi simili a quelli dell’olio d’oliva, è ricco dipolifenoli e contiene importanti quantità di minerali fondamentali come potassio, silicio, zinco. In quantità difficilmente presenti in altri alimenti”, spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, che ricorda i vantaggi di uno degli ingredienti principali delle feste pasquali.
“Il cioccolato si divide in due grandi categorie – dice l’esperto all’AdnKronos Salute – quello al latte che è solo una golosità e il fondente. In genere il cioccolato al latte contiene il 40%, massimo il 50% del cacao. Questo vuol dire 60-50% di zuccheri. Un’esagerazione”, soprattutto se si mangia alla fine di un pasto abbondante o durante le feste, quando gli strappi alla regola sono più che frequenti.
“Molti studi hanno confermato gli effetti benefici del cioccolato amaro – continua Vestita – La ricchezza in polifenoli mette questo alimento ai primi posti per la prevenzione dei tumori. E molti sono i vantaggi cardiovascolari a partire dalla capacità di abbassare la pressione, mentre componenti simili a quelle dell’olio d’oliva hanno effetti anti-invecchiamento e proteggono da malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer”.
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Non ci sono ragioni per rinunciare all’uovo di Pasqua. Se si tratta di cioccolato fondente, con un contenuto di cacao dal 70% in su, cedere alla tentazione può essere addirittura benefico. “Il fondente è un farmaco a tutti gli effetti. La fava di cacao, infatti, contienegrassi insaturi simili a quelli dell’olio d’oliva, è ricco dipolifenoli e contiene importanti quantità di minerali fondamentali come potassio, silicio, zinco. In quantità difficilmente presenti in altri alimenti”, spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, che ricorda i vantaggi di uno degli ingredienti principali delle feste pasquali.
“Il cioccolato si divide in due grandi categorie – dice l’esperto all’AdnKronos Salute – quello al latte che è solo una golosità e il fondente. In genere il cioccolato al latte contiene il 40%, massimo il 50% del cacao. Questo vuol dire 60-50% di zuccheri. Un’esagerazione”, soprattutto se si mangia alla fine di un pasto abbondante o durante le feste, quando gli strappi alla regola sono più che frequenti.
“Molti studi hanno confermato gli effetti benefici del cioccolato amaro – continua Vestita – La ricchezza in polifenoli mette questo alimento ai primi posti per la prevenzione dei tumori. E molti sono i vantaggi cardiovascolari a partire dalla capacità di abbassare la pressione, mentre componenti simili a quelle dell’olio d’oliva hanno effetti anti-invecchiamento e proteggono da malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer”.
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venerdì 25 marzo 2016
Torna l'ora legale, quest'anno con un giorno in più per adattarsi
Aumenta rischio ictus e infarti, ma calano incidenti stradali
Quest'anno il ritorno all'ora legale si preannuncia più 'soft', con un
giorno in più per riadattarsi al nuovo orario. Le lancette vanno infatti
spostate in avanti di un'ora nella notte tra sabato e domenica, ma
essendo Pasqua in molti avranno anche lunedì per poter recuperare.
Normalmente, affermano diversi studi, questa pratica che da noi è in uso
dagli anni '60 può provocare un aumento degli infarti e degli ictus,
oltre che dei disturbi del sonno.
''L'inizio dell'ora legale -
scrivono ad esempio i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma -
sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo
notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana
successiva all'introduzione''.
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martedì 22 marzo 2016
Ictus, Ecco i campanelli d’allarme da non sottovalutare
Esaminiamo ora i diversi tipi di ictus:
– Ictus ischemico, il più frequente in assoluto che colpisce in genere I soggetti maschili over 70.
– Ictus emorragico intraparenchimale, che colpisce i soggetti più giovani, prevalentemente maschi e rappresenta il 20% dei casi di ictus.
– Emorragia subaracnoidea che colpisce prevalentemente le donne di circa 50 anni di età.
La sola arma che si ha per cercare di uscirne indenni, oltre alla prevenzione conducendo un certo tipo di stile di vita, è la rapidità di intervento. Intervenendo nelle 3-6 ore successive alla crisi è possibile limitare i danni.
Pensare di limitare I danni chiamando il medico di famiglia o la guardia medica oppure sdraiarsi e aspettare che I sintomi spariscano è assolutamente sconsigliato. I sistomi maggiori a cui bisogna fare attenzione sono:
– Disturbi del linguaggio e difficoltà nel capire ciò che dicono gli altri.
– Perdita di sensibilità a un braccio o a una gamba, formicolio agli arti e difficoltà nel muovere le dita di mani e piedi.
– Dolore alla testa improvviso quanto insopportabile e oltre tutto inspiegabile.
– Alterazione della vista.
– Vertigini, capogiro e perdita dell’equilibrio.
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lunedì 21 marzo 2016
Il 21 marzo si celebra la giornata mondiale sulla sindrome di Down
Il 21 marzo si celebra il World Down Syndrome Day, la Giornata mondiale sulla Sindrome di Down giunta alla sua 11esima edizione. Il tema del 2016 è “vivere una vita ricca di relazioni sociali soddisfacenti grazie al supporto della comunità, della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro”, dicendo “no” alla discriminazione e ai pregiudizi.
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Una capsula nel cervello per prevenire l’Alzheimer
mercoledì 16 marzo 2016
Birra e corsa: tutto quello che avreste voluto sapere
Alla fine di una corsa e dopo il traguardo
di una gara, una birra fresca sembra essere il premio più ambito e
tanto bramato, ecco i pro e i contro.
Birra sì o birra no?
Considerando i componenti naturali della birra questa bevanda sembra davvero essere una miscela che si presta al recupero di zuccheri e minerali. Non solo: secondo alcuni studi i polifenoli del luppolo (xantumolo) sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo dagli agenti nocivi e sembrano ridurre efficacemente le infiammazioni. Fermandoci a questa analisi, pertanto, la birra sembrerebbe una preziosa bevanda. Se non fosse per il suo contenuto di alcol. L’alcol è un vasodilatatore: inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine e del sudore e la loro concentrazione di minerali, inoltre favorisce la perdita della fame istintiva e favorisce l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva.
Considerando i componenti naturali della birra questa bevanda sembra davvero essere una miscela che si presta al recupero di zuccheri e minerali. Non solo: secondo alcuni studi i polifenoli del luppolo (xantumolo) sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo dagli agenti nocivi e sembrano ridurre efficacemente le infiammazioni. Fermandoci a questa analisi, pertanto, la birra sembrerebbe una preziosa bevanda. Se non fosse per il suo contenuto di alcol. L’alcol è un vasodilatatore: inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine e del sudore e la loro concentrazione di minerali, inoltre favorisce la perdita della fame istintiva e favorisce l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva.
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Non solo carote, anche uva 'amica' della vista
Aiuta a contenere danni stress ossidativo su retina
Non solo le carote, anche l'uva e' 'amica' della vista. Una dieta che
ricomprenda questo frutto, infatti, aiuta a contrastare i danni dello
stress ossidativo, cioè l'eccessiva produzione di radicali liberi che
può portare processi di invecchiamento, preservando la retina e il suo
funzionamento. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista
Nutrition, condotto su topi di laboratorio in modelli di degenerazione
della retina dai ricercatori della University of Miami Miller School of
Medicine. Gli studiosi hanno alimentato i topi con una dieta che
ricomprendeva uva liofilizzata in polvere (in una quantità
corrispondente a tre porzioni al giorno nell'uomo), una dieta di
controllo basata sugli zuccheri e un'altra basata invece su
un'alimentazione normale. I risultati, dopo cinque settimane di regime
alimentare controllato prima dell'intervento di stress ossidativo, hanno
evidenziato che nel gruppo nutrito con una dieta che comprendeva l'uva
sia la struttura della retina che il suo funzionamento risultavano
preservate. In particolare, la retina manteneva il suo spessore, la
quantità di fotorecettori (cellule che rispondono alla luce e che con le
malattie degenerative della retina muoiono portando in molti casi a una
progressiva perdita della vista) e la qualità della loro attività.
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martedì 15 marzo 2016
Brescia, latte infetto sul mercato: 30 persone indagate
Brescia - Mettevano sul mercato latte che sarebbe stato infetto. Per questo 30 persone, tra allevatori e titolari di caseifici, sono stati indagate dalla Procura di Brescia.
Il latte sarebbe stato infetto da aflatossine, ritenute le tossine più cancerogene esistenti, che venivano in qualche modo coperte miscelando il latte infetto con latte sano. Miscelazione vietata dalla legge.
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Il latte sarebbe stato infetto da aflatossine, ritenute le tossine più cancerogene esistenti, che venivano in qualche modo coperte miscelando il latte infetto con latte sano. Miscelazione vietata dalla legge.
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Naturale non è uguale a buono: il chimico che attacca ambientalisti e Slow Food
domenica 13 marzo 2016
Cardioaspirina: influisce sui battiti durante la corsa?
Prendo la cardioaspirina, influisce sui battiti cardiaci quando mi alleno?
La domanda è
interessante per diversi aspetti e per uno soltanto è invece poco
chiara. Anzitutto la cardioaspirina è un farmaco che, inibendo l’enzima
ciclo ossigenasi, riduce la produzione di trombossano a livello
piastrinico causando quindi un’azione antiaggregante piastrinica (vale a
dire rendendo il sangue “più fluido”. Senza dilungarsi sul farmaco
occorre però indicarne almeno i principali effetti collaterali: la
gastrolesività (inibisce anche la produzione di sostanze che proteggono
la mucosa gastrica) e la maggior tendenza al sanguinamento (ulcere,
varici, traumi, mestruazioni ecc) dovuta appunto alla sua azione
“fluidificante”.
In ambito
sportivo può venire utilizzata, specialmente prima delle attività di
endurance, come ergogeno metabolico ed il più delle volte sinergicamente
alla caffeina in quanto aumenta il metabolismo corporeo (mobilizzando
una maggior quantità di substrati energetici utilizzabili per l’attività
fisica). Dal punto di vista terapeutico è utilizzata in tutti quei casi
(numerosissimi e tra i più vari) in cui è necessaria una maggior
fluidità ematica (sia in modo preventivo che curativo).
giovedì 10 marzo 2016
Tai Chi fa bene al cuore e diminuisce anche il colesterolo
Arti marziali cinesi migliorano qualità di vita dei cardiopatici
ROMA - Arti marziali cinesi come il Tai Chi abbassano pressione del
sangue, triglicridi e colesterolo, migliorando la salute di persone che
soffrono di cuore. La conferma arriva da ricercatori dell'Università
dello Sport di Shanghai, che hanno esaminato 35 studi in materia in
un'analisi pubblicata sul Journal of American Heart Association.
Forza, flessibilità e equilibrio sono le qualità che le arti marziali
cinesi potenziano, combinandole insieme ad attività fisica dolce,
meditazione, consapevolezza del corpo e attenzione ad una corretta
respirazione. Precedenti ricerche ne avevano confermato i benefici per
pazienti con demenza e tumore. Nella nuova revisione di studi
scientifici sono stati presi in considerazione i dati relativi a 2.249
pazienti con malattie cardiovascolari provenienti da 10 diversi paesi.
Tutti erano stati seguiti per al massimo un anno, durante il quale hanno
praticato esercizi tradizionali cinesi, come quelli del Tai chi o del
Qui Gong, senza altri cambiamenti nelle abitudini quotidiane. I benefici
erano evidenti: in media si notava una riduzione della pressione
arteriosa sistolica di oltre 9,12mmHg (millimetri di mercurio) e della
pressione diastolica di oltre il 5 mmHg, insieme a significative
riduzioni nei livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi. Inoltre a
diminuire era anche la depressione.
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lunedì 7 marzo 2016
Ribes nero
Questo piccolo frutto è un potente alleato per il nostro cervello. In
una recente ricerca sono state analizzate un gruppo di persone adulte,
di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che hanno bevuto 250 ml di queste
tre bevande: un placebo (farmaco terapeutico inattivo) arricchito con lo
zucchero, una bevanda arricchita con l’estratto di ribes nero e una
bevanda ottenuta dalla spremitura a freddo del “Blackadder”(un
particolare tipo di ribes della Nuova Zelanda). I partecipanti, hanno
poi iniziato a svolgere una serie di test che richiedevano un alto
livello alle prestazioni mentali. I risultati hanno dimostrato come,
dopo aver bevuto entrambi le bevande contenenti la bacca di ribes, si
miglioravano l’umore, la precisione nel risolvere i compiti assegnati ed
infine l’attenzione alle cose, diminuendo la fatica mentale. La
tipologia del Blackadder, ha mostrato i risultati più stupefacenti; si è
dimostrata capace di diminuire l’attività degli enzimi
monoamino-ossidasi (MAO), che controllano nel cervello i livelli di
serotonina e dopamina. Un gruppo di farmaci, chiamati inibitori MAO,
agiscono proprio in questo modo e sono stati utilizzati per trattare
depressione e patologie come il morbo di Parkinson.
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