Ogni Scuola dovrebbe avere un pannello come questo. Mostra quanto zucchero c’è nelle bevande consumate comunemente.
lunedì 21 agosto 2017
mercoledì 16 agosto 2017
Scottature solari. 5 Rimedi naturali per rigenerare la pelle
Le scottature solari o “eritema solare” si verificano quando la nostra pelle è esposta ad una dose eccessiva di raggi UV che non riesce a gestire. E’ una vera e propria ustione di primo o secondo grado che si manifesta come:
- Arrossamento della pelle
- Bolle e vescicole pruriginose
- Estrema sensibilità della pelle al tatto
- Esfoliazione
- Secchezza cutanea.
Non tutti ci scottiamo allo stesso modo, infatti una persona bionda o di carnagione chiara può subire una scottatura in meno di 15 anni durante il sole intenso di mezzogiorno. Viceversa, possono passare ore ad una persona di carnagione scura per bruciarsi nello stesso tipo di esposizione al sole.
Se dopo una lunga giornata estiva, hai trascorso troppo tempo al sole, ecco alcune soluzioni naturali che potranno darti sollievo e sostenere la riparazione e rigenerazione della pelle.
Impacchi rigeneranti per le scottature solari
Se la pelle scotta, per calmare la sensazione di bruciore e sostenere la riparazione della cute si possono applicare degli impacchi del tutto naturali direttamente nelle zone interessate.1. Impacco all’aloe vera
Il gel di aloe vera è quello più usato in questi casi. Basta spalmarne bene sulla pelle delle generose quantità. Una volta che si è asciugato ed è stato assorbito bisogna applicare nuovamente. Per un effetto ancora più rinfrescante, mettete il gel in frigorifero prima dell’utilizzo. Chi ha la pianta di aloe vera può staccare un gambo di aloe, tagliare verticalmente per eliminare la parte superiore esterna del gambo, e poi strofinare il gambo rimanente con il gel all’interno direttamente sulla pelle.
2. Impacco all’olio di cocco
Con l’aiuto di un batuffolo di cotone applica sulle zone interessate dell’olio di cocco vergine estratto a freddo. Puoi anche usare un cucchiaino con cui versare l’olio direttamente sulla pelle e poi spalmare delicatamente con le mani. Anche qui per un effetto rinfrescante mettere l’olio in frigorifero per 5 minuti. (Se lo fai stare più a lungo diventa solido e non facile da applicare). Per molte persone l’olio di cocco è la soluzione più efficace.
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martedì 15 agosto 2017
Paleo Dieta. Benefici, Come farla e Menu Settimanale
Paleo dieta: sempre più persone si avvicinano a questo regime alimentare per contrastare obesità, sindrome metabolica e malattie autoimmuni.
La dieta paleo si basa sull’emulazione della dieta dei nostri antenati paleolitici cacciatori-raccoglitori. La dieta Paleo comprende cibi freschi non trasformati: bacche e frutti di bosco, frutta a guscio, verdura, pesce, uova e carne.
La dieta Paleo può portare ad una perdita di peso significativa dato che si riduce notevolmente l’assunzione di carboidrati, ma soprattutto è legata ad importanti miglioramenti per la salute e la cura anche di importanti patologie, in particolare è indicata per:
- Permeabilità intestinale
- Malattie autoimmuni (psoriasi, artrite reumatoide, morbo di Chron, sclerosi multipla e tiroidite di Hashimoto)
- Gravi carenze nutrizionali
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martedì 8 agosto 2017
5 cibi salutari che diventano tossici se assunti in eccesso
Ci sono cibi ricchi di proprietà benefiche che però non vanno consumati in eccessi altrimenti hanno effetti collaterali indesiderati. Ecco quali sono.
NOCE MOSCATA: Questa spezia contiene dei composti che chimicamente ricordano la composizione delle anfetamine. Per questo motivo si possono avere effetti psicotropi indesiderati, come allucinazioni, convulsioni, palpitazioni, nausea e disidratazione. Mai superare i 2-8 grammi, a seconda del peso, della taglia, dell’età e della sensibilità personale agli effetti della spezia.
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venerdì 4 agosto 2017
Caldo torrido, 5 consigli per adattarsi alle temperature infuocate
In aiuto acque aromatizzate, frutta rossa, olio per corpo e capelli
Le temperature sono in aumento, si arriverà a picchi altissimi, ma in generale il caldo estivo e le vacanze portano ad un cambiamento nelle abitudini quotidiane: cambiano gli orari e le necessità dell’organismo che si deve adattare alla bella stagione. Ecco alcuni consigli per vivere al meglio il caldo estivo elaborati dal California Prune Board in collaborazione con la dietista nutrizionista Annamaria Acquaviva.1. IDRATARSI
Mantenere la pelle elastica e idratata e ripristinare i liquidi persi a causa del caldo è fondamentale. È necessario bere al-meno 8-10 bicchieri d’acqua nell’arco della giornata, indipendentemente dallo stimolo della sete. Via libera agli smoothie e alle acque aromatizzate, lasciando in infusione menta, succo di limone o frutta di stagione. Da limitare le bibite zuccherate e gli alcolici, oltre alle bevande ghiacciate.
2. AVERE PASTI REGOLARI
Mantenere il più possibile il numero e gli orari dei pasti quotidiani – 3 pasti principali + 2 spuntini – per favore il senso di sazietà e il controllo di calorie e abbuffate. In questo modo il metabolismo si manterrà più efficiente. Anche durante la villeggiatura, è utile privilegiare un pasto leggero a pranzo – come un’insalatona – e provare le specialità locali la sera.
3. AUMENTARE I PIATTI A BASE DI FRUTTA E VERDURA
Idratanti, ricchi di micronutrienti essenziali e composti fito-chimici antiossidanti – diversi a seconda del colore dei vegetali – frutta e verdura sono perfette come condimento per un primo piatto o per creare gustose insalate. È importante che siano fresche e colorate per aumentare l’effetto protettivo dei composti benefici e limitare gli effetti dei radicali liberi provocati dalle radiazioni solari. È importante privilegiare la frutta di stagione: quella estiva, di colore rosso- giallo-arancio è ricca di carotenoidi, utili per preparare la pelle al sole. I vegetali di questo colore che subiscono una breve cottura favoriscono, invece, l’assorbimento della Vitamina A, che apporta benefici all’epidermide favorendo l’abbronzatura e fa bene agli occhi.
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giovedì 3 agosto 2017
Perché sui miei funghi sottolio ci sono delle scritte cinesi? L’azienda produttrice risponde ai dubbi di una consumatrice
Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la mail da una lettrice che ci segnalava un fatto molto strano che le è capitato aprendo un barattolo di funghi. La storia ci è sembrata interessante per questo vi proponiamo la lettera (e le immagini) e la risposta dell’azienda produttrice.
Ho acquistato dei funghi sottolio presso un supermercato discount. Aprendoli ho trovato delle scritte cinesi stampate sui funghi. Ho avuto uno scambio di mail con la Neri alimentari (l’azienda che produce i vasetti per la catena di discount). Ho più volte chiesto al produttore di fornirmi l’elenco completo delle marche e dei supermercati per i quali producono, perché non vorrei più comprare altri prodotti della loro azienda provenienti dalla Cina o da chissà dove. Mi hanno risposto che non possono darmi quest’informazione. Ho anche chiesto se l’inchiostro sui funghi fosse di natura alimentare, se si trattasse di qualcosa di pericoloso. Oltre a far finta di non capire la richiesta, il produttore non mi ha fornito nessuna risposta aggirando le domande più volte. Si tratta di un caso isolato o tutto il lotto è interessato da questo problema? L’azienda dopo la mia segnalazione ha richiamato il lotto?
Antonella
Continua qui: Il Fatto Alimentare
Chinotto e cedrata: un terzo di quelle vendute al supermercato non contengono agrumi, ma solo zucchero, acqua e aromi. La denuncia di Great Italian Food Trade
sabato 29 luglio 2017
Anguria: tutte i benefici e le proprietà nutritive del frutto simbolo dell’estate
Non solo rinfrescante e dissetante, l’anguria è anche ricca di vitamine, potassio, fosforo, magnesio e tante altre proprietà nutritive benefiche per la salute e il benessere dell'organismo. E inoltre è uno dei rimedi più efficaci per resistere alla morsa del caldo
L’estate è arrivata e con essa anche il caldo con temperature altissime. Se vi sentite stanchi e spossati, un soluzione c’è, oltretutto priva di qualsiasi controindicazione e che vi permette di vincere questo tipo di sensazioni, tipiche dei mesi estivi in un modo semplicissimo. Stiamo parlando dell’anguria: mangiandola possibilmente fresca o perfino fredda, vi permetterà in pochi minuti di recuperare i sali minerali che avete perso con l’inevitabile sudorazione. Uno dei tanti benefici che arrivano da questo frutto voluminoso quanto prezioso, composto per il 95 per cento di acqua, combinata con il licopene, antiossidante tipico del pomodoro, in grado di conferire alla polpa dell’anguria la colorazione rossa.Questo frutto rinforza il sistema immunitario, ha proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli, aiuta la circolazione e la solidità delle ossa.
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I semi dell'anguria sono tutti da mangiare
venerdì 28 luglio 2017
Pasta con grano antico o moderno: il problema dell’intolleranza al glutine è lo stesso? Spisni risponde a Bressanini
Il dibattito sulla maggiore intolleranza al glutine dei grani moderni rispetto a quelli in uso in Italia 60-100 anni fa ha ripreso vigore dopo l’intervento di Dario Bressanini sul suo blog.
Il ricercatore, che nella vita è chimico presso il dipartimento di
Scienze chimiche e ambientali dell’Università degli studi dell’Insubria a
Como, parla di alcuni studi secondo cui i nuovi grani non sono molto
diversi da quelli antichi per quanto attiene la sensibilità o
l’intolleranza al glutine.
Il divulgatore si appella a pizzaioli, giornalisti, nutrizionisti e operatori del settore affermando “campane a morto per l’ipotesi che i “grani moderni”, qualsiasi definizione vogliate dare al termine, siano in qualche modo causa dell’aumento della celiachia o dei vari malanni attribuiti al frumento. O che siano in qualche modo “peggiori”, “meno sani”, “veleno” o qualsiasi altra attribuzione la pubblicistica dell’industria del salutismo militante e i suoi guru in servizio permanente effettivo gli abbiano attribuito negli ultimi anni.” L’invito è di “non cadere preda delle sirene del nutrizionismo markettaro che cerca di vendere questo o quell’alimento in base a suggestioni che non sono dimostrate dalla ricerca scientifica”.
Ospitiamo un intervento di Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna, che contesta le tesi del blogger e fa una premessa di ordine deontologico sul ruolo dei comunicatori scientifici che operano nell’ambito nutrizionale.
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Il divulgatore si appella a pizzaioli, giornalisti, nutrizionisti e operatori del settore affermando “campane a morto per l’ipotesi che i “grani moderni”, qualsiasi definizione vogliate dare al termine, siano in qualche modo causa dell’aumento della celiachia o dei vari malanni attribuiti al frumento. O che siano in qualche modo “peggiori”, “meno sani”, “veleno” o qualsiasi altra attribuzione la pubblicistica dell’industria del salutismo militante e i suoi guru in servizio permanente effettivo gli abbiano attribuito negli ultimi anni.” L’invito è di “non cadere preda delle sirene del nutrizionismo markettaro che cerca di vendere questo o quell’alimento in base a suggestioni che non sono dimostrate dalla ricerca scientifica”.
Ospitiamo un intervento di Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna, che contesta le tesi del blogger e fa una premessa di ordine deontologico sul ruolo dei comunicatori scientifici che operano nell’ambito nutrizionale.
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Pesticidi e micotossine nel grano importato sono invenzioni di Coldiretti. Più del 99% dei campioni è a norma. Allarmismo creato ad arte e in modo strumentale. La materia prima è sicura
venerdì 21 luglio 2017
Plasma Marino. Il più naturale ed efficace rigeneratore cellulare al mondo
“Il mare guarisce le malattie degli uomini”
Euripide, 2500 anni fa
Il plasma marino è una speciale soluzione di acqua di mare purissima che contiene la quasi esatta combinazione e concentrazione di minerali ed elementi traccia del plasma sanguigno ed un contenuto di sodio che equivale a quello del sangue. Come risultato le nostre cellule ricevono tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno nella perfetta misura con effetto di rigenerazione, depurazione e ringiovanimento profondo.
Per questo motivo assumere il plasma marino è molto più efficiente rispetto al consumo di magnesio, zinco e qualunque altro minerale assunti singolarmente.
Trova applicazione in moltissime condizioni di salute dato che il plasma marino permette e accelera la naturale autoguarigione del corpo. Le cellule vengono nutrite nella soluzione originaria che ha permesso la formazione della vita sul nostro Pianeta, avviene una naturale alcalinizzazione che elimina le scorie acide metaboliche e le tossine, si ripristina gli elettroliti essenziali per gli scambi tra le cellule e le reazioni enzimatiche, le ghiandole endocrine tornano in equilibrio e si rinnova il plasma sanguigno “sporco” con un nuovo plasma.
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Il plasma marino è una speciale soluzione di acqua di mare purissima che contiene la quasi esatta combinazione e concentrazione di minerali ed elementi traccia del plasma sanguigno ed un contenuto di sodio che equivale a quello del sangue. Come risultato le nostre cellule ricevono tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno nella perfetta misura con effetto di rigenerazione, depurazione e ringiovanimento profondo.
Per questo motivo assumere il plasma marino è molto più efficiente rispetto al consumo di magnesio, zinco e qualunque altro minerale assunti singolarmente.
Trova applicazione in moltissime condizioni di salute dato che il plasma marino permette e accelera la naturale autoguarigione del corpo. Le cellule vengono nutrite nella soluzione originaria che ha permesso la formazione della vita sul nostro Pianeta, avviene una naturale alcalinizzazione che elimina le scorie acide metaboliche e le tossine, si ripristina gli elettroliti essenziali per gli scambi tra le cellule e le reazioni enzimatiche, le ghiandole endocrine tornano in equilibrio e si rinnova il plasma sanguigno “sporco” con un nuovo plasma.
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sabato 15 luglio 2017
Yogurt al posto del Viagra: arriva un nuovo alimento in grado di riaccendere il desiderio
Nasce da un’idea del ricercatore Gugliemo Buonamici lo yogurt alleato del desiderio sessuale. Grazie a questo nuovo alimento potremo presto dire addio alle tanto utilizzate pilloline blu
Addio pilloline blu e rimedi ormonali: uno speciale yogurt potrà risolvere i problemi legati all’andropausa e alla menopausa. Guglielmo Buonamici, agronomo e studioso da anni impegnato nel campo della ricerca sugli alimenti funzionali, avrebbe scoperto e ideato uno yogurt dallo strabiliante effetto Viagra. Il ricercatore, impegnato nello studio di tutti quei cibi capaci di produrre effetti benefici sulla salute grazie all’introduzione di fitocomplessi, principi attivi derivati dalle piante, si sarebbe appunto imbattuto per caso in una particolare pianta miracolosa, che gli sarebbe stata indicata da un indio kabcoo durante un viaggio in Amazzonia.
Yogurt al posto del Viagra: il lavoro del ricercatore
Buonamici, già inventore del pane capace
di abbassare il colesterolo, prodotto che presto sarà prodotto da
Unicoop Firenze, collabora con il Cnr di Pisa, dove i suoi cibi
funzionali vengono sperimentati, e con il San Raffaele di Milano. Lo yogurt al Viagra, ha spiegato il ricercatore a La Nazione,
non presenterebbe gli effetti collaterali che di solito si manifestano
sulle donne in menopausa che si avvalgono di una terapia ormonale
sostitutiva. Particolarmente indicato per il pre, durante e post
menopausa, questo particolare prodotto sembrerebbe prevenire anche
l’ipertrofia prostatica benigna, svolgendo un’azione energizzante
specifica sulla libido. A base di soli estratti vegetali, questo rivoluzionario alimento naturale potrebbe quindi andare a sostituire le famose pillole dell’amore. Il brevetto dello yogurt ideato dallo studioso sarebbe stato già approvato in Italia , in attesa dell’ok da parte della Commissione europea.
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mercoledì 12 luglio 2017
Gli italiani camminano la meta' di quanto dovrebbero, lo dice anche lo smartphone
Poco sopra la media mondiale ma molto lontani dalla soglia dei 10mila passi al giorno
Il mondo cammina poco e l'Italia non fa eccezione. Lo afferma il più grande studio sul tema mai fatto finora, basato sui dati ricavati dagli smartphone di oltre 700mila persone in 111 Paesi, secondo cui la media mondiale è di 5mila passi, con l'Italia poco più su, a 5.500.
I ricercatori dell'università di Stanford hanno utilizzato i dati raccolti dalla app Azumio Argus, che analizza il numero di passi compiuti in base all'accelerometro presente negli smartphone e trasmette in forma anonima oltre a questo dato anche età, genere, peso e altezza dell'utilizzatore. In totale sono stati processati 68 milioni di giorni di registrazione da chi ha scaricato la app.
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Un test per scoprire la nostra vera età e combattere l'invecchiamento
Le potenzialità curative dell’Aloe: studi scientifici a confronto
L’Aloe vera è una pianta succulenta, perenne, autosterile, della famiglia delle Liliaceae che predilige i climi caldi e secchi.
Le foglie dell’aloe contengono sostanze essenziali alla sopravvivenza
della pianta nelle condizioni pedo-climatiche estreme dove cresce
spontanea. La moltiplicazione dell’aloe avviene per seme o per divisione
dei polloni che si formano alla base della pianta.
Proprietà:
La linfa è’ un alimento altamente nutritivo, stimola il metabolismo e la crescita cellulare ed è al massimo grado alcalinizzante.
Stimola il sistema immunitario, è emostatica, antipiretica naturale, dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate, ostacola la crescita dei funghi, dei virus, dei batteri e stimola il processo rigenerativo.
Secondo uno dei più affermati nutrizionisti americani, il dottor Bruce Hedendal, dell’Hedendal Chiropratic and Nutrition Center, le potenzialità curative dell’Aloe vera derivano dalla ricchezza di mucopolisaccaridi fondamentali per l’organismo umano che si trovano in ogni cellula del nostro corpo, e siamo in grado di sintetizzarli nei primi dieci anni. In seguito dobbiamo assumerli con gli alimenti tra i quali l’Aloe vera è fonte più ricca.
Le foglie, che abbiano 3 anni di età o più, possono essere incise longitudinalmente per ricavare una densa linfa, ricchissima di sostanze nutritive, che sulle bruciature, sulle punture di insetto e sulle ferite ha un effetto calmante e rinfrescante, facilita la cicatrizzazione dei tessuti, aumenta la sintesi del collagene e la riproduzione cellulare.
Secondo il Dr. George W. Crile, di Cleveland, la clorofilla dell’Aloe vera è fortemente alcalina, al pari del miele, dell’erba di grano, della frutta e degli ortaggi crudi, tale da impedire la degenerazione delle cellule in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta equilibrata tendenzialmente alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido. Egli afferma che: “In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro”.
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Proprietà:
La linfa è’ un alimento altamente nutritivo, stimola il metabolismo e la crescita cellulare ed è al massimo grado alcalinizzante.
Stimola il sistema immunitario, è emostatica, antipiretica naturale, dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate, ostacola la crescita dei funghi, dei virus, dei batteri e stimola il processo rigenerativo.
Secondo uno dei più affermati nutrizionisti americani, il dottor Bruce Hedendal, dell’Hedendal Chiropratic and Nutrition Center, le potenzialità curative dell’Aloe vera derivano dalla ricchezza di mucopolisaccaridi fondamentali per l’organismo umano che si trovano in ogni cellula del nostro corpo, e siamo in grado di sintetizzarli nei primi dieci anni. In seguito dobbiamo assumerli con gli alimenti tra i quali l’Aloe vera è fonte più ricca.
Le foglie, che abbiano 3 anni di età o più, possono essere incise longitudinalmente per ricavare una densa linfa, ricchissima di sostanze nutritive, che sulle bruciature, sulle punture di insetto e sulle ferite ha un effetto calmante e rinfrescante, facilita la cicatrizzazione dei tessuti, aumenta la sintesi del collagene e la riproduzione cellulare.
Secondo il Dr. George W. Crile, di Cleveland, la clorofilla dell’Aloe vera è fortemente alcalina, al pari del miele, dell’erba di grano, della frutta e degli ortaggi crudi, tale da impedire la degenerazione delle cellule in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta equilibrata tendenzialmente alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido. Egli afferma che: “In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro”.
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martedì 11 luglio 2017
Il caffè allunga a vita, basta una tazzina al giorno
Due nuovi studi su Annals of
Internal Medicine suggeriscono che il consumo di caffeina è associato a
un minore rischio di mortalità
di GIULIANO ALUFFIROMA - Il caffè può allungare la vita. Lo sostengono due importanti studi pubblicati oggi in contemporanea su Annals of Internal Medicine. Uno di questi è il primo studio europeo su larga scala – oltre 520.000 sono i soggetti coinvolti, da 10 Paesi europei – sul rapporto tra assunzione di caffè e rischio di mortalità, ed è firmato da 48 ricercatori da tutto il mondo coordinati da Marc Gunter, epidemiologo dell’International Agency for Research on Cancer. Il secondo studio invece, con autrice principale Wendy Setiawan della University of Southern Califonia, ha investigato sull’associazione tra caffè e mortalità su una coorte multietnica di 185.000 afroamericani, nippoamericani, latinoamericani e caucasici. Trovando che i benefici del caffè sono simili per tutte le etnie, e ottenendo risultati numerici del tutto analoghi a quelli europei, tanto che i due studi si possono sintetizzare così:
- Rispetto a chi non beve caffè, chi consuma una tazza di caffè (da 235 mL, la nostra tazzina è invece intorno ai 40 mL) al giorno ha un rischio inferiore del 12% di morte da tutte le cause (disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali).
- Va ancora meglio a chi consuma tre o più tazze: il rischio di mortalità, rispetto ai non bevitori, è più basso del 18%.
I benefici maggiori riportati dallo studio sono per l’apparato digerente (rispetto ai non bevitori di caffè, chi consuma più di tre tazze di caffè, se maschio, ha una mortalità inferiore del 59% e, se donna, inferiore del 40% ). Oltre un terzo delle cause di morte per malattie del tratto digestivo considerate nello studio riguarda il fegato. «Per questo effetto c’è una spiegazione convincente. Chi consuma caffè ha un migliore profilo enzimatico del fegato: lo abbiamo visto analizzando i biomarker di una parte del campione, i 16.000 soggetti per cui quei dati erano disponibili» puntualizza Gunter. «Inoltre il consumo di caffè è associato anche a un migliore controllo del glucosio e un più basso tasso di infiammazione nell’organismo: infatti chi beve caffè ha valori inferiori di proteina C reattiva, che è un marcatore di infiammazione. Tutto ciò contribuisce a spiegare perché i bevitori di caffè hanno un rischio di morte inferiore».I benefici maggiori riportati dallo studio sono per l’apparato digerente (rispetto ai non bevitori di caffè, chi consuma più di tre tazze di caffè, se maschio, ha una mortalità inferiore del 59% e, se donna, inferiore del 40% ). Oltre un terzo delle cause di morte per malattie del tratto digestivo considerate nello studio riguarda il fegato. «Per questo effetto c’è una spiegazione convincente. Chi consuma caffè ha un migliore profilo enzimatico del fegato: lo abbiamo visto analizzando i biomarker di una parte del campione, i 16.000 soggetti per cui quei dati erano disponibili» puntualizza Gunter. «Inoltre il consumo di caffè è associato anche a un migliore controllo del glucosio e un più basso tasso di infiammazione nell’organismo: infatti chi beve caffè ha valori inferiori di proteina C reattiva, che è un marcatore di infiammazione. Tutto ciò contribuisce a spiegare perché i bevitori di caffè hanno un rischio di morte inferiore».
lunedì 10 luglio 2017
I 10 comandamenti per prevenire il cancro
Mangiando i cibi giusti ed evitando quelli sbagliati si sane abitudini può prevenire il cancro. Secondo l’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, adottando abitudini sane si può evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre.
E allora perché non adottare uno stile di vita anti-cancro. Ci costa davvero poco. Di seguito riportiamo il cosiddetto “decalogo della salute”, una serie di regole che possono aiutarci nella prevenzione dei tumori.
Le 10 regole per prevenire il cancro
Si legge sul sito web dell’AIRC:1. Mantenersi snelli per tutta la vita
Per conoscere se il proprio peso è in un intervallo accettabile è utile calcolare l’indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l’altezza in metri elevata al quadrato: ad esempio una persona che pesa 70 kg ed è alta 1,74 ha un BMI = 70 / (1,74 x 1,74) = 23,1.), che dovrebbe rimanere verso il basso dell’intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l’Organizzazione mondiale della sanità).2. Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni
In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno; man mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L’uso dell’auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane.3. Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate
Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food. Si noti la differenza fra “limitare” ed “evitare”. Se occasionalmente si può mangiare un cibo molto grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente, l’uso di bevande gassate e zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.4. Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta
Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le verdure non devono essere contate le patate.5. Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate
Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello. Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Si noti la differenza fra il termine di “limitare” (per le carni rosse) e di “evitare” (per le carni conservate, comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio.Continua qui
mercoledì 5 luglio 2017
Glutei e corsa: consigli per “lato B” più tonico
Il lato B è sicuramente una delle parti del
corpo femminile che maggiormente attira gli sguardi maschili, ma è anche
uno dei fasci muscolari che maggiormente incidono nella corsa. Per
modellare i glutei si cercano mille soluzioni. Dalla palestra
all’elettrostimolazione, dai massaggi drenanti alle diete drastiche, non
tutte e non tutti però sanno che il running è uno dei modi migliori per
“marmorizzare” questo importante distretto muscolare.
Durante la corsa, praticata anche a ritmo
molto blando, i glutei svolgono diversi compiti: stabilizzano
l’appoggio, sostengono l’equilibrio degli arti inferiori e del tronco,
mantengono costante l’assetto del bacino. I glutei sono formati da tre
diversi muscoli: il grande, il medio e il piccolo gluteo, per tonificare
questi tre importanti muscoli non bastano due uscite di corsa
settimanali ma è necessaria un’attività costante abbinata a una vita
sana e una dieta regolare.
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lunedì 26 giugno 2017
Brutte notizie per il tuo cervello: le bibite gassate o dolcificate aumentano il rischio di ictus e demenza
Le bevande molto diffuse nei supermercati possono essere dannose per
la nostra salute. Sia che queste bevande contengano zucchero sia che
abbiano le versioni dietetiche come aspartame, acesulfame k, sciroppo di
glucosio, fruttosio, ecc. Un recente studio dimostra che le bevande
dolcificate aumentano il rischio di ictus e demenza. In altre parole,
stanno letteralmente martellando il tuo cervello.
Avevamo già parlato dello zucchero come causa di Alzheimer e demenza e quindi di come tutte le bevande contenenti zucchero andassero evitate. Infatti una sola lattina di cola contiene una quantità esorbitante di zucchero disciolta!
Ora abbiamo dei risultati anche per le altre tipologie di bibite diffuse. I ricercatori dell’Università di Boston hanno reso noti i risultati dello studio: le persone che assumono bevande dietetiche (le cosiddette bibite “light”) sono quasi tre volte più a rischio di ictus e demenza.
Tale rischio è valido anche dopo aver considerato altri fattori di
rischio come l’obesità, la qualità della dieta, i livelli di
esercizio fisico e il fumo.
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Avevamo già parlato dello zucchero come causa di Alzheimer e demenza e quindi di come tutte le bevande contenenti zucchero andassero evitate. Infatti una sola lattina di cola contiene una quantità esorbitante di zucchero disciolta!
Ora abbiamo dei risultati anche per le altre tipologie di bibite diffuse. I ricercatori dell’Università di Boston hanno reso noti i risultati dello studio: le persone che assumono bevande dietetiche (le cosiddette bibite “light”) sono quasi tre volte più a rischio di ictus e demenza.
Le Bevande dolcificate aumentano il rischio di ictus e demenza
I ricercatori hanno studiato le tendenze dei consumatori di bibite in un campione di quasi 3.000 adulti e hanno scoperto alcuni dati sorprendenti. Riferendosi a persone di età superiore ai 45 anni per lo studio dell’incidenza di ictus e a persone di più di 60 anni per quanto riguarda la demenza, hanno scoperto che l’assunzione regolare di bevande “light” quasi triplica il rischio di ictus e di demenza.Continua qui
domenica 25 giugno 2017
Emergenza caldo in Italia: 10 città da bollino rosso e 10 consigli per proteggersi. Record a Ferrara
Temperature in rialzo in tutto il Paese. Il Ministero della Salute avverte: 'Massimo livello di rischio per tutta la popolazione'
L'Italia è nella morsa del caldo: il record è Ferrara, dove - secondo dati dell'Aeronautica militare - la temperatura percepita è di 49 gradi, anche se il termometro segna 37.Seconda è Termoli, in Molise, dove la sensazione di calore è di 46 gradi, ma quelli effettivi sono 30. Terza è Capo Frasca in Sardegna, dove a fronte di 37 gradi reali se ne percepiscono 44. In 15 regioni, dal Piemonte alla Sicilia, ci sono località dove si boccheggia con temperature avvertite dalla popolazione, per effetto dell'umidità e dei venti, pari o superiori a 40 gradi.
Dieci consigli per proteggersi dal caldo
Per 10 città italiane è previsto un 'weekend di fuoco' contrassegnato con il bollino rosso del ministero della Salute che indica un'emergenza caldo con il massimo livello di rischio per tutta la popolazione. Oggi in particolare, l'allarme è scattato per Bologna, Bolzano, Brescia, Perugia e Torino, mentre domenica riguarderà Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara.
Sono inoltre 10 le città contrassegnate dal bollino arancione del ministero della Salute, che indica il rischio specifico per la fascia di popolazione più fragile. Per fronteggiare l'afa e il caldo, il ministero fornisce una serie di consigli, in primis quello di evitare l'esposizione diretta al sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 18). Si suggerisce poi di evitare le zone trafficate per il rischio ozono, di non svolgere attività fisica intensa all'aperto e di utilizzare correttamente il condizionatore. L'alimentazione, poi, sempre secondo le indicazioni del ministero della Salute, deve essere leggera ed è necessario bere molti liquidi (moderando bevande gassate o zuccherate, tè e caffè). Attenzione, inoltre, alle eventuali terapie farmacologiche che potrebbero dover essere modificate. Infine importante è la giusta conservazione dei farmaci.
Come difendere dal caldo gli amici a 4 zampe
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venerdì 23 giugno 2017
Lo zucchero è onnipresente nel nostro cibo, nelle bevande e si nasconde
addirittura in molti prodotti salati. E’ presente nel 60% dei prodotti
del supermercato ma sempre più studi dimostrano che è estremamente
dannoso per la salute. Questa presa di consapevolezza è avvenuta anche
in Danièle Gerkens, giornalista francese, che ha deciso di trasformarla
in un’avventura personale. Per un anno, ha deciso di vivere senza
zucchero. I benefici fisici e psicologici che ha descritto nel suo libro
“Zéro sucre : Mon année sans sucre ; Comment s’en libérer” sono
davvero entusiasmanti e dovrebbero essere un incorraggiamento
fondamentale per tutti coloro che, pur conoscendo i danni dello
zucchero, non riescono a smettere.
L’autrice infatti afferma che vivere senza zucchero non è una dieta ma uno stile di vita. Lo zucchero è un’invenzione moderna che per migliaia di anni della storia dell’essere umano è stato totalmente assente. Gli zuccheri naturali venivano assunti dalla frutta, dal miele e dalla fermentazione di alcuni cereali. Lo zucchero moderno in tutte le sue forme (incluso sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio, ecc.) è invece un concentrato totalmente sbilanciato di zuccheri che il nostro corpo non sa e non può gestire.
Ma torniamo alla storia di Danièle Gerkens, giornalista francese della rivista ELLE, che ha deciso di rimanere senza zucchero e dopo un anno ha descritto il processo definendolo come una “esperienza magica”. Il risultato? Sei chili in meno, una pelle più luminosa e con meno rughe e benefici effetti non solo fisici ma anche psicologici.
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L’autrice infatti afferma che vivere senza zucchero non è una dieta ma uno stile di vita. Lo zucchero è un’invenzione moderna che per migliaia di anni della storia dell’essere umano è stato totalmente assente. Gli zuccheri naturali venivano assunti dalla frutta, dal miele e dalla fermentazione di alcuni cereali. Lo zucchero moderno in tutte le sue forme (incluso sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio, ecc.) è invece un concentrato totalmente sbilanciato di zuccheri che il nostro corpo non sa e non può gestire.
Ma torniamo alla storia di Danièle Gerkens, giornalista francese della rivista ELLE, che ha deciso di rimanere senza zucchero e dopo un anno ha descritto il processo definendolo come una “esperienza magica”. Il risultato? Sei chili in meno, una pelle più luminosa e con meno rughe e benefici effetti non solo fisici ma anche psicologici.
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domenica 18 giugno 2017
L’acqua fa dimagrire. Ma bisogna berne tanta #lodicelascienza
Dimagrire bevendo tanto: ecco come bruciare più calorie grazie all'assunzione di una certa quantità di acqua al giorno
Che bere tanta acqua faccia bene alla salute del nostro organismo si sa dalla notte dei tempi. Ma berne tanta e spesso aiuterebbe anche a dimagrire. Diversi studi sostengono, infatti, che l’assunzione di una certa quantità d’acqua aiuta a bruciare più calorie. Questo perché andrebbe ad indurre la termogenesi, che favorisce la perdita di grasso corporeo.
Dimagrire bevendo: cosa dice la scienza
Stando ad una ricerca, l’aumento del metabolismo comincerebbe 10 minuti dopo aver bevuto. Il processo durerebbe circa 60 minuti, raggiungendo il culmine dopo 30-40, con la dispersione di circa 24 kcal.Dopo aver bevuto mezzo litro d’acqua, il tasso metabolico di una persona adulta aumenterebbe del 24-30%. Un altro studio sulle donne in sovrappeso ha valutato gli effetti dell’assunzione di oltre 1 litro di acqua al giorno per un periodo di 12 mesi.
È emerso così che bevendo 1,5 litri di acqua al giorno, si potrebbe bruciare un extra di 17.400 calorie, per una perdita di grasso di oltre due chili. Dei risultati impressionanti, se si calcola che nessuna di loro ha dovuto modificare il suo stile di vita.
Monitorando le persone in sovrappeso che hanno bevuto 1-1,5 litri d’acqua ogni giorno per poche settimane si è notata una significativa riduzione del peso, dell’indice di massa corporea, del girovita e del grasso corporeo.
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I benefici dell’acqua: fitness, depurazione e massaggi
venerdì 9 giugno 2017
Cellulite: i rimedi naturali più efficaci e la dieta per combatterla
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I migliori sport anti-cellulite
Combattere la cellulite
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/bellezza/combattere-cellulite.html
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