domenica 18 marzo 2018

Staminali fermano menopausa

Arriva dalle staminali una speranza per le donne che soffrono di insufficienza ovarica precoce, condizione che colpisce circa l'1% della popolazione femminile, a volte in età molto giovanile. Ragazze che entrano in menopausa prestissimo, talora appena teenager. Senza poter diventare madri e costrette a sopportare non solo il peso dei sintomi legati alla fine dell'età fertile, dalle vampate ai problemi intimi e d'umore, ma anche già più a rischio di patologie cardiovascolari, fratture da osteoporosi e decadimento cognitivo. Ebbene, un'iniezione nelle ovaie di 'cellule bambine' prelevate dal midollo osseo delle pazienti potrebbe aiutarle a ottenere un ringiovanimento ovarico, 'invertendo' gli effetti della malattia.

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Vita da celiaco, alla ricerca del gluten free di qualità

Tanti cibi confezionati (ipercalorici) sugli scaffali, ora finalmente in arrivo anche il fresco

 

Gluten free, moda o necessità? Dipende. Negli ultimi anni il senza glutine è stato protagonista di una crescita esponenziale, complice l’aumento delle diagnosi di celiachia che sono passate da 60.000 nel 2007 a 180.000 oggi e che ha portato questa patologia ad essere considerata non più malattia rara ma cronica. La relazione annuale del Ministero della Salute al Parlamento, pubblicata recentemente, ha reso noto come questi numeri siano destinati solo a crescere. A causa della vastità e della complessità dei sintomi che contraddistinguono questa patologia – da non confondere con un’intolleranza alimentare, ma una vera e propria malattia del sistema immunitario che si innesca con il glutine e per cui, ad oggi, l’unica cura è la dieta aglutinata – la celiachia è ancora incredibilmente sotto-diagnosticata. Non solo le diagnosi arrivano nella maggior parte dei casi in modo molto tardivo, ma addirittura si stima che un celiaco su quattro non sappia di esserlo. 

Non solo celiachia, però. Molte delle patologie intestinali nate negli ultimi anni, come la “Gluten Sensitivity”, sono collegate proprio ad un eccessivo consumo di glutine. I cereali raffinati (specie orzo e grano), molto spesso provenienti da Canada e Stati Uniti, contengono infatti un tasso di glutine di gran lunga più alto rispetto alla quantità media che il corpo umano è in grado di tollerare, trattandosi di una proteina relativamente “nuova” per l’organismo. Persino l’avena, un cereale naturalmente privo di glutine, nelle ricerche svolte in questi due continenti presenta un altissimo tasso di contaminazione da glutine, in particolar modo negli USA. Ne consegue che, pur non presentando una sintomatologia tanto esplicita come spesso accade nel caso della celiachia e nessun appiattimento dei villi intestinali (unico fattore che accerta la diagnosi di malattia celiaca), un consumo costante di questi cereali può portare a disturbi come spossatezza, gonfiore e dolori addominali.

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sabato 17 marzo 2018

Cambio dell'ora legale: quali sono gli effetti sulla salute? Come affrontarlo? Video

Il cambio dell'ora scatterà nella notte tra sabato 24 e domenica 25. Dormiremo un'ora in meno, ma avremo un'ora di luce in più, con quali effetti?

La primavera è alle porte e con essa scatterà il cambio dell'ora legale [VIDEO] che avverrà nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo (esattamente alle 2 di notte). Lo spostamento di un'ora in avanti delle lancette ci porterà a dormire un'ora in meno, ma ci regalerà un'ora di luce in più. Il cambio dell'ora da solare a legale è stato introdotto per risparmiare energia durante la prima e la seconda guerra mondiale, al fine di ridurre il consumo di elettricità. La misura è poi stata adottata definitivamente in Italia nel 1966.

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giovedì 15 marzo 2018

5 suggerimenti per ridurre il sale. Inizia la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la diminuzione


È iniziata oggi Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH) in associazione con numerosi partner in 100 Paesi. Lo slogan è “5 ways to 5 grams” per indicare i cinque  comportamenti virtuosi da adottare per ridurre il consumo di sale e arrivare al valore massimo raccomandato dall’OMS di 5 grammi al giorno. L’obbiettivo dell’iniziativa è incoraggiare le aziende alimentari a ridurre questo ingrediente nei loro prodotti e sensibilizzare i Governi affinché sviluppino strategie per diminuirne il consumo nella popolazione.

L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno, corrispondenti a circa 2 grammi di sodio. In Italia, secondo una rilevazione effettuata nel periodo 2009-2012*, il consumo medio giornaliero è superiore a 10 g negli uomini e 8 g nelle donne. Anche i più giovani (età compresa tra 6 e 18 anni) superano i livelli massimi con 7,4 g per i ragazzi e 6,7 g per le ragazze.

Un consumo eccessivo di sodio determina un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. L’introito di sale è stato associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.

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mercoledì 14 marzo 2018

Croste di formaggio: si possono mangiare? Risponde il professore Antonello Paparella

C’è chi la scarta senza pensieri, per altri è la parte più gustosa, ma le croste di formaggio si può sempre mangiare? Alcune sono facili da riconoscere e scartare perché si tratta di rivestimenti costituiti da cere (come per il Gouda, l’Edamer, alcune caciotte e pecorini semistagionati), da tessuto (come in una varietà di Cheddar) o da altri materiali non commestibili (come nei pecorini e nella toma affinati nella paglia o nel formaggio sardo con l’argilla).

Più difficile è invece capire come comportarsi con tutte le altre croste. Per esempio sono da evitare le croste di formaggio trattate con l’E235 (natamicina), un conservante con funzione antifungina impiegato in particolare per il trattamento superficiale di formaggi a pasta dura e semidura, come alcuni pecorini. Lo stesso trattamento è effettuato anche sulle superfici di alcuni prodotti di capra freschi o i DOP quali l’Asiago, il Montasio e il Piave. In tutti questi casi leggere l’etichetta può esserci d’aiuto, visto che queste sostanze vanno segnalate.

“Per quanto riguarda le altre croste, in linea generale sono commestibili – spiega Antonello Paparella, microbiologo alimentare dell’Università di Teramo – ma alcune sono poco palatabili per via del sapore o della consistenza come nel caso della Fontina e del Caciocavallo Silano. Tuttavia le croste di alcuni celebri formaggi stagionati, come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, non sono utilizzabili direttamente a causa della loro consistenza ma possono essere consumate cotte. Basta lavarle con cura ed eliminare lo strato esterno con una grattugia o un coltello, fino a far scomparire le scritte, per utilizzare la parte rimanente come gustoso ingrediente di zuppe e minestre.”

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Frutti di bosco: 10 straordinari benefici per la salute


Lamponi, mirtilli neri, mirtilli rossi, more, ribes e fragoline di bosco sono preziosi alleati per la salute. Questi straordinari frutti di bosco sono ricchi di antiossidanti, sostanze benefiche che ci proteggono dalle malattie e che ci aiutano a prevenire e a contrastare le infezioni.

La scienza si sta dimostrando sempre più attenta alle proprietà benefiche dei frutti di bosco. Ora che sono di stagione possiamo approfittare delle passeggiate in montagna e in campagna per raccoglierli e per poterli consumare freschi. Andiamo alla scoperta delle principali proprietà dei frutti di bosco.

1) Fanno bene al cuore

Le fragole e i mirtilli, ma in generale tutti i frutti rossi e i frutti di bosco, sono ricchi di vitamine e davvero salutari. Gli esperti statunitensi e britannici si sono concentrati sulle condizioni di salute delle donne e hanno messo in luce come i frutti di bosco possano essere benefici per il loro cuore. Per proteggere il cuore nello studio in questione gli esperti indicano che dovremmo mangiare fragole e frutti di bosco almeno tre volte alla settimana.
 

2) Prevengono l'invecchiamento

Uno studio sui frutti di bosco condotto dall'Università di Parma ha messo nero su bianco gli effetti benefici di questi frutti nella prevenzione dell'invecchiamento. In questo caso i benefici dei frutti di bosco sono dovuti soprattutto alla ricchezza di polifenoli, delle molecole fondamentali per arginare i danni causati dai radicali liberi e per prevenire patologie croniche, oltre che per migliorare le capacità cognitive.

3) Aiutano a dimagrire

Se fate fatica a dimagrire, il segreto potrebbe essere nei frutti di bosco. Mangiare tre porzioni di frutti di bosco al giorno infatti aiuterebbe a bruciare i grassi e consumare calorie per produrre energia. Sarebbe merito soprattutto degli antiossidanti secondo un nuovo studio condotto negli Stati Uniti che evidenzia i benefici del resveratrolo contenuto nei frutti di bosco.

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venerdì 9 marzo 2018

Lo sport è un farmaco naturale che fa vivere 7anni di più

In Italia da sedentarieta' malattie cuore e 16% casi di cancro al seno

 

Un farmaco naturale che, assieme ad un corretto peso corporeo, permette di vivere circa 7 anni piu' a lungo rispetto a chi non ne fa uso. E' l'attivita' fisica, protettiva come un medicinale, con l'ulteriore effetto di ridurre anche lo stress. L'invito a modificare I propri stili di vita all'insegna di un maggiore movimento arriva dai cardiologi, a Napoli per il congresso nazionale della Societa' italiana per la prevenzione cardiovascolare Siprec.

La sedentarieta', afferma Roberto Pedretti, presidente del Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva, "e' un importantissimo fattore di rischio cardiovascolare. Secondo i dati dell’Oms l’inattività fisica è il quarto fattore di rischio di mortalità globale, responsabile del 5-6 per cento di tutti decessi, pari a oltre 3 milioni di persone per anno. Come causa di morte a livello mondiale, essa è preceduta solo dall’ipertensione arteriosa, dal fumo e dall’iperglicemia.

L’inattività fisica è nel mondo causa di circa il 21-25 per cento dei tumori di mammella e colon, del 27 per cento dei casi di diabete e di circa il 30 per cento dei casi di cardiopatia ischemica. Nonostante questo, purtroppo, troppe persone continuano ad essere fisicamente non attive". In Italia, secondo i dati del Progetto PASSI dell’Istituto Superiore di Sanità, continuano ad essere fisicamente non attive circa 4 persone su 10. 

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Vaccini: stimati 30mila bimbi non in regola

Signorelli, difficile sapere quanti non saranno ammessi a scuola

Potrebbero essere circa 30mila i bambini sotto i sei anni non in regola con la documentazione per le vaccinazioni, ma di questi è impossibile sapere quanti non saranno ammessi a scuola, perchè ogni Regione si comporterà in modo diverso. Lo afferma il past president della Societa' italiana di Igiene Carlo Signorelli alla vigilia della scadenza del termine del 10 marzo per la presentazione dei certificati vaccinali necessari per evitare l'esclusione da nidi e materne.

"Al momento numeri certi non ce ne sono - sottolinea l'esperto -, l'unica base di partenza sono i 120mila in arretrato nelle coorti 2011-2015 calcolati dal ministero della Salute quando è stata approvata la legge. Di questi circa un terzo era già stato recuperato a ottobre 2017, e si può stimare che ancora circa 30mila non siano in regola. Difficilmente però non verranno riammessi a scuola, ci sono Regioni che hanno una proroga perchè hanno l'anagrafe vaccinale, altre che danno un appuntamento d'ufficio quando mandano la lettera di richiamo ai genitori. Come minimo ci dovrebbe essere un ultimo colloquio con la Asl prima di arrivare all'esclusione. I conti si potranno fare solo a giugno".

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giovedì 8 marzo 2018

Tisana Liquirizia Zenzero e Limone Bio


Abbiamo aggiunto una nuova  Tisana" Depur" alla nostra gamma  di Tisane Bio composta da Liquirizia Zenzero Limone Bio, ve la presentiamo.

Quella tra  liquirizia zenzero e limone Bio, sembra essere l’unione perfetta per migliorare lo stato di salute generale dell’organismo.

La tisana  liquirizia zenzero e limone Bio, è una bevanda depurativa  molto apprezzata:
è indicata in caso di raffreddore, ipercolesterolemia (lo zenzero contrasta la formazione del colesterolo cattivo),
per chi segue una dieta ipocalorica e  chi vuole migliorare il metabolismo e desidera dimagrire.

Curiosità sullo Zenzero
Lo zenzero  è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberaceae.
Molto utilizzato in cucina, possiede alcune proprietà antinfiammatorie e digestive che lo rendono utile per stomaco e cuore.

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martedì 6 marzo 2018

Zuppe pronte fresche: ingredienti semplici e buona qualità nutrizionale. Il confronto tra DimmidiSì, Conad e Pam


Le inchieste sui consumi alimentari degli italiani evidenziano due tendenze apparentemente in contrasto fra loro: da un lato aumentano le vendite di prodotti salutistici – sostituti della carne, frutta secca, alimenti arricchiti di fibre o vitamine – dall’altro vanno a gonfie vele i piatti pronti. Secondo i dati Nielsen, il mercato italiano delle zuppe fresche, nel 2017, ha chiuso a 97 milioni di euro, con una crescita del 28% rispetto all’anno precedente.

Cucinare in casa, utilizzando ingredienti freschi, permette di avere un maggior controllo su ciò che mangiamo, di limitare sale, zucchero e grassi, ed evitare additivi vari come conservanti, antiossidanti, addensanti ed emulsionanti spesso presenti nei piatti pronti venduti al supermercato. Ma è pur vero che cresce il numero di persone con poco tempo da dedicare ai fornelli o che preferiscono fare altro. Per questo il mercato offre sempre di più prodotti che abbinano caratteristiche salutari e praticità.

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lunedì 5 marzo 2018

Lo stress è contagioso come il raffreddore

A sostenerlo uno studio sui topi pubblicato su Nature Neuroscience. Analizzata l'impronta che un soggetto può lasciare sul cervello dei propri simili, con il solo contatto



LO STRESS può essere contagioso, e può esserlo così tanto da alterare il cervello del nuovo infettato allo stesso modo con cui modifica quello dell'individuo che ne soffre. A svelare la natura del contagio è un nuovo studio pubblicato su Nature Neuroscience, che ha analizzato l'impronta che un soggetto stressato – in questo caso topi – può lasciare sul cervello dei propri simili, con il solo contatto.

Gli esseri umani, così come i primati o i roditori, sono animali sociali e sono capaci di fornire consolazione a individui stressati, alleviando il disagio. Ma questo tipo di interazioni, ricordano gli autori, possono anche trasmettere sensazioni di stress e disagio, come un contagio. Ma in che modo questo avvenga non è del tutto chiaro. E possibile, si è chiesto il team guidato da Jaideep Bains della University of Calgary, che queste interazioni sociali siano così profonde da modificare anche il cervello da un individuo all'altro?


LO STRESS ALTRUI MODIFICA IL CERVELLO. Per capirlo i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti su alcune coppie di topi, maschi o femmine. Lo studio era disegnato in modo tale che uno dei membri della coppia a un certo punto venisse allontanato dalla gabbia, sottoposto a stress moderato e poi riportato nuovamente vicino al proprio partner. Gli scienziati hanno così osservato che lo stress, sperimentato sulla propria pelle o contagiato, aumenta i livelli di cortiocosterone, una sostanza coinvolta nelle risposte da stress appunto. Ma cè di più. "I neuroni che controllano la risposta del cervello allo stress hanno mostrato cambiamenti nei partner non stressati identici a quelli che abbiano osservato negli animali sottoposti a stress", spiega Toni-Lee Sterley, tra gli autori della ricerca. Dal punto di vista etologico un comportamento simile è perfettamente spiegabile, perché favorisce coalizioni, prepara i consimili alle mosse successive da compiere senza esporli direttamente al pericolo. Infatti, spiegano i ricercatori, anche il partner allertato può a sua volta allertare un terzo membro del gruppo e così via.


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LEGGI Malate di stress, le donne 2.0

domenica 4 marzo 2018

Ferro, mai farne a meno: i tuoi muscoli ringraziano

E' un elemento essenziale per l'ossigenazione e il corretto metabolismo energetico: ecco i cibi per coprire il fabbisogno ed evitare carenze

Il fabbisogno di ferro negli sportivi

Il ferro è un oligoelemento fondamentale per ogni individuo, ma soprattutto per lo sportivo. Come componente dell’emoglobina e della mioglobina, è impegnato nel trasporto di ossigeno al muscolo, mentre come parte costituente di molti enzimi è anche implicato nel metabolismo energetico.
 
Secondo gli indicatori LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati Nutrizionali), la quantità di ferro necessaria giornaliera per soggetti che non svolgono attività fisica varia dai 10 mg per un adulto maschio ai 18 mg per le donne in età fertile, ma per gli sportivi le necessità possono aumentare anche fino a 25-30 mg al giorno.
 
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venerdì 2 marzo 2018

La dieta vegetariana o vegana è pericolosa per le donne incinte: “Causa un deficit di vitamina B12”

L’allarme arriva dagli ospedali pediatrici Bambino Gesù di Roma e Meyer di Firenze: «La vitamina contenuta negli alimenti di origine animale ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema nervoso centrale e il suo fabbisogno aumenta in gravidanza»


Fabio Di Todaro
I numeri, in valore assoluto, sono ancora bassi: perché si tratta di una malattia rara. «Ma è la crescita a destare allarme», affermano gli esperti in merito ai casi di deficit di vitamina B12 riscontrati tra le donne italiane in gravidanza: di tre volte superiori a quelli registrati fino a due anni fa. Dai 42 casi del 2015, si è passati infatti ai 126 del 2016: questi i dati snocciolati dagli esperti degli ospedali pediatrici Bambino Gesù di Roma e Meyer di Firenze, che attraverso lo screening neonatale esteso hanno individuato negli errati regimi alimentari delle madri uno dei motivi del deficit dell’importante vitamina. Nello specifico, nell’adesione alle diete vegane e vegetariane non supportate in maniera adeguata, sposate nonostante l’altolà posto alcuni mesi fa dai pediatri italiani.

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mercoledì 28 febbraio 2018

Cosa rivela la posizione in cui dormi sulla tua personalità

Abbiamo trovato un semplice test che può rivelare molto su chi sei. È davvero diretto. Esamina l’immagine sotto e seleziona la posizione nella quale dormi la maggior parte del tempo.


    1. Se non riesci ad addormentarti senza allungare le ginocchia in avanti mentre sei sdraiata da un lato, allora sei una persona calma ed affidabile. Non è facile offenderti, e non ti fa paura il futuro. Sorridi anche durante la mattina d’inverno più miserabile, e poi regolarti senza problemi praticamente ad ogni cambio che si verifica nella tua vita.
    2. Se dormi principalmente in posizione fetale, allora spesso senti il bisogno di essere protetta, compresa e capita. Raggomitolata in questo modo, cerchi di tagliarti fuori dei problemi che affronti nel mondo che li circonda. Lo sbocco perfetto per i tuoi talenti ed il tuo potenziale sarebbe dipingere quadri, imparare a ballare, o scrivere un blog.
    3. Se dormi sdraiata a pancia in giù con le braccia e le gambe allungate, allora sei un leader. Sei impulsiva e prendi l’iniziativa, e ti assicuri che ci sia ordine sia nella tua vita personale che in quella professionale. Molto prudente, preferisci pianificare tutto in anticipo e non sei una fan delle sorprese. La tua abilità di perseverare ed il tuo senso di responsabilità ti aiutano ad ottenere un grande successo.

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Salute: 150 bufale smascherate sul nuovo portale dell'Iss

Un italiano su 3 naviga online per cercare informazione su salute

 

ROMA - Almeno un italiano su tre, secondo un'indagine del Censis, naviga in rete per ottenere informazioni sulla salute. Di questi, oltre il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie. Ma sempre più spesso questi contenuti così delicati sono contaminati da bufale. Ben 150 tra quelle più spesso circolanti sono state smascherate dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), che a "Bufale e falsi miti" in tema di salute dedica un'apposita sezione del portale ISSalute presentato oggi.
Il portale presenta una sezione fake news ha collezionato già 150 informazioni ingannevoli corredate dalle spiegazioni scientifiche che ne evidenziano l'infondatezza. Ma ogni giorno una nuova se ne aggiunge. Ad esempio diversamente da quanto si crede, nessuno studio scientifico ha mai provato che lo zucchero di canna apporti maggiori benefici rispetto allo zucchero bianco. Entrambi contengono, infatti, esattamente la stessa molecola, il saccarosio mentre il processo industriale al quale viene sottoposto lo zucchero per diventare bianco non danneggia il prodotto. E ancora: se hai bisogno di ferro, mangia tanti spinaci! 'Bollino bufala' anche qui, perché gran parte del ferro in essi contenuto è inutilizzabile come nutriente perché presente insieme a sostanze che ne inibiscono l'assorbimento nell'intestino. Altre fake news? Le medicine alternative sono più sicure ed efficaci, il sole abbassa la pressione perciò può sostituire i farmaci contro l'ipertensione o, ancora, un classico della letteratura antiscientifica: le cure per i tumori esistono, ma non ce le vogliono dare.

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domenica 25 febbraio 2018

Scienziati dimostrano che le radiofrequenze aumentano il rischio di cancro

E’ ufficiale. Uno studio pubblicato il 9 Febbraio 2018 sulla rivista Environmental Research ha dimostrato il nesso di causa effetto tra esposizione a radiofrequenze in ambiente militare ed aumento di casi di cancro in particolare quello di linfoma, leucemia, mieloma.

Le persone sono esposte ogni giorno a molte sorgenti di campi elettromagnetici a radiofrequenza dovute a:
  • Antenne radiotelevisive
  • Ponti radio e impianti di comunicazione satellitari
  • Radar
  • Antenne ripetitrici di telefonia mobile
  • Cellulari
  • Wi-Fi
  • Forni a microonde
Le radiofrequenze sono infatti onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra qualche kHz e 300 GHz.

I sistemi radar civili e militari operano a frequenze che vanno da circa 0.5 a 10 GHz e i “dischi a microonde” per la propagazione da punto a punto, utilizzano frequenze che arrivano alle decine di GHz. In ambito militare sono numerose le testimonianze di soldati che si sono ammalati di cancro durante o dopo il servizio. Qualche anno fa era finita sui giornali la storia di un sottufficiale della Marina Militare malato di leucemia che aveva esposto una denuncia in Procura. L’ex-militare aveva messo in correlazione la sua patologia con l’esposizione prolungata e sistematica ai radar militari installati sui cacciatorpedinieri dove si era imbarcato. A lui si sono poi uniti altri venti marinai affetti da cancro che anche loro imbarcati negli anni in navi da guerra e a diretto contatto con il campo elettromagnetico prodotto dai radar militari. Persone che hanno contratto patologie come carcinomi ai testicoli e al pancreas. Ma sono a migliaia le testimonianze di militari malati di cancro a seguito dell’esposizione a radiofrequenze.

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venerdì 23 febbraio 2018

Tre alimenti “magici” per migliorare la prestazione sportiva

Cosa mangiare per andare più forte? Sono tre le chiavi semplici per ambire a un miglioramento delle prestazioni

Per decenni la nutrizione sportiva è stata considerata unicamente uno strumento per garantire energia all’atleta e, in tempi più recenti, favorire il recupero sia energetico che muscolare. Ma non è tutto. Sempre più studi scientifici, infatti, stanno dimostrando che alcuni cibi possono essere allenanti. Tradotto significa che assumere determinati alimenti abitualmente o nei giorni che precedono le competizioni possono favorire la prestazione. In pratica migliorare la prestazione sportiva attraverso l’alimentazione si può. Scopriamo come.

La carne di pollo è ricca di beta alanina. Si tratta di un aminoacido che insieme all’istidina forma la carnosina. E’ stato chiaramente dimostrato che il fattore limitante per la sintesi muscolare di carnosina non è l’istidina, bensì la beta alanina. Ciò significa che i livelli di carnosina nell’organismo sono limitati dalla disponibilità di beta alanina per la sua sintesi. La supplementazione di beta alanina è stata quindi proposta per aumentare le quantità di carnosina intramuscolare

L’assunzione abituale di alcune verdure ricche in nitrati (soprattutto spinaci, lattuga, barbabietole rosse o succo di barbabietola, coste, rucola, sedano, ma anche di altri ortaggi a foglia), in abbinamento all’allenamento, può essere particolarmente vantaggiosa sia sulla salute che sulla prestazione sportiva. I nitrati assunti dalla verdura, infatti, mostrano benefici sulla biogenesi mitocondriale, vale a dire sull’incremento dei mitocondri, essenziali nell’endurance, e altresì sul miglioramento del consumo di ossigeno, durante lo sforzo, come emerge da alcuni recenti studi. In altre parole, si può affermare che l’assunzione frequente di questi alimenti può ridurre nell’uomo il costo di ossigeno durante l’esercizio submassimale e migliorare la tolleranza dell’esercizio ad alta intensità.

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sabato 17 febbraio 2018

Influenza: 112 morti da settembre, fra questi 11 bimbi

Dati Iss, 588 i ricoverati in terapia intensiva



Da settembre ad oggi, ben 11 bambini sotto i 14 anni, sono morti a causa del virus. Mentre considerando anche gli adulti, sono state ben 112 le persone decedute e 588 i casi gravi che hanno previsto il ricovero in terapia intensiva. Fra questi ci sono stati anche due donne in gravidanza decedute. Ad aggiornare le stime è il bollettino settimanale Flunews, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). In particolare, nell'ultima settimana, la sesta del 2018, sono stati segnalati 12 casi gravi e 1 decesso, ma i dati sono in continuo aggiornamento. Praticamente tutti casi evitabili attraverso la vaccinazione, secondo gli esperti dell'Iss, perché seppure il vaccino non sempre evita l'influenza, ne previene le forme più severe. Quanto agli 11 bambini e ragazzi con meno di 14 anni deceduti, presentavano tutti condizioni di rischio. Diversamente dallo scorso anno, i livelli di mortalità negli ultrasessantacinquenni sono invece al di sotto dell'atteso. Sono però, precisano gli esperti, numeri sottostimati perché riguardano solo i casi in cui l'influenza è stata confermata da esame di laboratorio. Spesso sottovalutata, l'influenza uccide principalmente perché può provocare una polmonite virale primaria, quando il virus influenzale arriva direttamente ai polmoni e può essere letale, soprattutto per persone con condizioni di rischio preesistenti, come malattie cardiache e malattie respiratorie croniche.

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giovedì 15 febbraio 2018

Mais ogm, nessuna evidenza di rischi per salute e ambiente

Lo dice la prima e più vasta analisi su 21 anni di dati


Non c’è nessuna evidenza di rischio per la salute umana, animale o ambientale dal mais transgenico, ossia geneticamente modificato con geni altre specie. Lo indica il primo studio che ha raccolto dati relativi a 21 anni di coltivazioni.

Pubblicata sulla rivista Scientific Reports e coordinato dall’Italia, con l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa, la ricerca è la prima ad analizzare le ricerche condotte in pieno campo tra il 1996, anno di inizio della coltivazione del mais transgenico, e il 2016. I dati provengono da Stati Uniti, Europa, Sud America, Asia, Africa, Australia.

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4 NOCI AL GIORNO: LA FONTE DELLA (QUASI) ETERNA SALUTE

Secoli di virtù provata, frutto ricco di nutrienti, ingrediente di ricette, ottimo compagno di formaggi. Ode alla noce e a tutto quello che fa per noi.

Ne parlava già Ippocrate

“Fa’ che il cibo sia la tua medicina”. Il padre della medicina naturale aveva le idee ben chiare al riguardo, intorno al 400 a.C.; probabilmente, infatti, si era già reso conto del potere delle noci nell’evitare le malattie più comuni. Recentemente, uno studio realizzato dall’Università di Tarragona (Spagna), su un campione di 7.000 persone di entrambi i sessi, ha dimostrato che questo delizioso frutto, ricco di preziosi nutrienti, riduce il rischio di contrarre tumori e malattie cardiovascolari.

La teoria delle noci

Le noci sono un frutto piuttosto calorico (650 kcal per 100 g), ma ricco di vitamine e proprietà antiossidanti; esse, infatti, contengono proteine, fosforo, calcio, ferro, potassio e zinco, senza dimenticare le vitamine B1, B6 ed E. Tuttavia, ciò che conferisce loro un ancor maggior potere curativo è la gran quantità di grassi monoinsaturi (i famosi Omega 3 e 6), l’arma più potente per combattere il colesterolo cattivo. Sono sufficienti 4 noci al giorno per notarne i benefici, senza che le calorie aumentino eccessivamente. Le noci non rappresentano la panacea per tutti i mali, ma dovremmo includerle nella nostra alimentazione, per il bene di tutti i componenti della famiglia:
  • aiutano a regolare la pressione alta;
  • migliorano la memoria;
  • hanno proprietà curative per l’acne;
  • favoriscono la rigenerazione delle cellule dell’epidermide (giusto ciò di cui abbiamo bisogno alla nostra età!).
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mercoledì 7 febbraio 2018

Due bicchieri di vino al dì aiutano a 'ripulire' il cervello

Studiato modo con cui bere poco alcol aiuta a smaltire tossine

(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Bere un paio di bicchieri di vino al giorno, non solo riduce il rischio di malattie cardiovascolari e tumori, ma può anche aiutare a 'ripulire la mente', aiutando il cervello a eliminare le tossine, comprese quelle associate alla malattia di Alzheimer. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports aiuta a spiegare quanto precedenti ricerche hanno dimostrato, ovvero che una moderata assunzione di alcol è associata a un minor rischio di declino cognitivo, mentre bere pesantemente lo aumenta.

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martedì 6 febbraio 2018

Le dimensioni ideali esistono?

Quanto contano le dimensioni del pene per noi ragazze? E qual è la misura ideale? Queste ed altre curiosità in questa guida senza filtri sull'organo genitale maschile 

Dimensioni del pene: quanto contano per noi donne?

Molti uomini si fanno forti del fatto che "le dimensioni non contano", ma le cose non stanno esattamente così e le chiacchiere post-serata delle donne lo testimoniano. Lasciamo da parte le frasi di circostanza, quelle diplomatiche che noi ragazze siamo bravissime ad utilizzare, tipo “l’importante è che lui sia bravo a letto”, oppure, “mi piace così com’è”, o la classica "per me le dimensioni non contano" perché, anche se non sono tutto in un rapporto, secondo diverse ricerche le dimensioni del pene contano e non poco per l’universo femminile, nel bene o nel male. Sì, perché il fatto che contino, non significa necessariamente che un pene grande sia sempre quello più apprezzato dalle donne. Oggi parliamo proprio di questo, senza filtri, perché è bene che sia le ragazze che i ragazzi sappiano qualcosa in più sulle dimensioni dell’organo maschile e su quanto queste abbiano importanza in una relazione.

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domenica 4 febbraio 2018

Acrilammide: come ridurre la sostanza cancerogena che si forma nel pane, patate fritte e caffè? I consigli per consumatori e professionisti in vista del nuovo Regolamento europeo

L’11 aprile 2018 entrerà in vigore il Regolamento (Ue) 2017/2158, che obbliga cuochi, pasticceri ed industrie a ridurre i livelli di acrilammide nei loro prodotti. Per evitare questa sostanza, infatti, non basta acquistare prodotti biologici o caratterizzati da altre certificazioni alimentari, come quelli senza glutine o vegani, né acquistando prodotti integrali. Anzi, in quest’ultimo caso, la produzione di acrilammide in cottura è accentuata. Bisogna, quindi, intervenire a livello dei processi produttivi.

L’acrilammide è una sostanza che può formarsi, in modo del tutto naturale, durante la cottura dei prodotti amidacei contententi zucchero e l’amminoacido asparagina, come patate, cereali, caffè, pane, pizza, biscotti e fette biscottate. Si sviluppa quando la cottura avviene a temperature superiori ai 120 gradi, come accade durante la frittura, la cottura al forno e alla griglia. Un alto contenuto di asparagina, 100 volte in più della farina di frumento, è presente soprattutto nelle patate, ragione per cui possono sviluppare quantità elevate di acrilammide. La crosta nera del pane, ad esempio, ne sviluppa una quantità pari a 200 microgrammi/kg, mentre la crosta nera delle patate arriva fino a 2.000-10.000 microgrammi/kg.

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Fibromialgia, la malattia invisibile di Lady Gaga


E' anche definita 'sindrome del dolore che non si vede' la fibromialgia, la malattia, quasi interamente al femminile, che ha costretto Lady Gaga ad annullare dieci concerti del suoi tour europeo. La patologia è infatti un insieme di sintomi fisici e psichici particolarmente debilitanti ma che non compaiono nelle analisi di laboratorio. Si presenta soprattutto con dolori muscolari e senso di affaticamento, insieme possono comparire disturbi del sonno, reflusso gastroesofageo, colon irritabile e anche problemi cognitivi e di memoria.

    In Italia il 15 novembre scorso la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato un testo che prevede di includere la fibromialgia nell'elenco delle malattie croniche di rilevante impatto sociale e sanitario e che devono rientrare nei Lea, i livelli essenziali di assistenza.

    Piercarlo Sarzi Puttini, reumatologo dell'Ospedale Sacco di Milano l'ha definita un "dolore del corpo e dell'anima", di cui soffrono circa due milioni di italiani, e al 90% sono donne.

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giovedì 1 febbraio 2018

Cibi antitumorali: tutti gli alimenti per prevenire il cancro

Ippocrate, già più di duemila anni fa, diceva: "Fa' che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo". È innegabile che la nostra alimentazione giochi un ruolo fondamentale nella nostra salute. Di fatto siamo ciò che mangiamo, poiché i cibi che ingeriamo quotidianamente vanno a formare le cellule che compongono il nostro corpo: se la nostra dieta è squilibrata, lo sarà anche il nostro organismo.

Prevenire gravi malattie attraverso la dieta è possibile, ecco perché bisognerebbe consumare una grande quantità di alimenti antitumorali consigliati da medici e ricercatori. In generale, si dovrebbero acquistare cibi di stagione provenienti da agricoltura biologica, da consumare il più possibile crudi. La dieta anticancro ideale predilige frutta e verdura fresche, cereali integrali, legumi, semi oleosi e frutta secca, a svantaggio degli alimenti di origine animale. Il consumo di questi ultimi è cresciuto esponenzialmente negli ultimi decenni, con il conseguente aumento di malattie cardiovascolari, diabete, ipercolesterolemia e cancro, in particolare al colon-retto e allo stomaco, ma anche al seno, alla prostata e all'endometrio.

Come nasce un tumore? Le cellule tumorali si generano attraverso gli scarti del processo di ossidazione con cui bruciamo le calorie dei cibi che mangiamo. È fondamentale consumare tanti cibi antiossidanti per ostacolare l'ossidazione e dunque la formazione delle cellule cancerogene, ma anche cibi alcalini antitumorali per ridurre l'acidità del PH dei tessuti.

Un'alimentazione contro il cancro deve escludere bibite e bevande dolcificate di ogni tipo, insaccati, cibi industriali, cibi pronti, farine raffinate, carne in scatola e alimenti cotti alla brace o fritti. Le fritture sono autorizzate ma in modo saltuario, e soprattutto facendo attenzione al punto di fumo dell'olio utilizzato. Va infine ridotto drasticamente il consumo di alcolici, latte e latticini, carne di maiale e di manzo, pesci predatori come tonno, pesce spada e merluzzo, cibi sott'olio, e soprattutto sale e zucchero, specialmente quello bianco raffinato. È consigliabile limitare il consumo di carne a massimo 2 pasti a settimana e preferire pesci di piccole dimensioni, i quali contengono una minore quantità di metalli pesanti come il mercurio. Riguardo al sale, gli esperti consigliano di usare sale integrale fino a un massimo di 5 grammi al giorno e di preferire spezie e aromi. Lo zucchero bianco andrebbe sostituito con zucchero di canna integrale o altri dolcificanti naturali come malto d'orzo, sciroppo d'acero, succo d'agave e zucchero di cocco.
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mercoledì 31 gennaio 2018

Le proprietà della curcuma contro demenza e depressione


Un composto contenuto nella curcuma, una popolare spezia indiana, sembra in grado di migliorare la memoria delle persone e alleviare la depressione. Si tratta della curcumina che pare limitare l’accumulo di proteine nelle regioni del cervello associate alla memoria e alle emozioni. Lo ha scoperto uno studio dell’Università della California di Los Angeles, pubblicato sull’American Journal of Geriatric Psychiatry. Malattie come l’Alzheimer sono state collegate all’accumulo di placche proteiche nel cervello. Si pensa che la curcumina, che dà alla curcuma il suo caratteristico colore giallo, possa migliorare la memoria e aumentare la salute mentale grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie. 

L’infiammazione sappiamo essere collegata sia alla demenza che alla depressione grave. I ricercatori hanno analizzato 40 persone di età compresa tra i 50 e i 90 anni d’età che hanno assunto 90 mg di curcumina due volte al giorno o un placebo per 18 mesi. I partecipanti allo studio lamentavano problemi di memoria, ma cinque erano sani. Durante lo studio, gli studiosi hanno monitorato ritmi cardiaci dei partecipanti, così come la funzione tiroidea e il benessere generale ogni tre mesi. I risultati hanno rivelato che l’assunzione di curcumina per 18 mesi aumenta la memoria delle persone del 28 per cento. Il composto pare migliorare anche la capacità di concentrazione. 

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Come utilizzare la curcuma: 2 trucchetti per godere appieno delle sue proprietà e 6 ricette

 

 

sabato 27 gennaio 2018

Gb, i panini inquinano come 9 milioni di auto: lo studio dell'università di Manchester


Stando a una ricerca pubblicata dalla 'University of Manchester', gli oltre 11,5 miliardi di sandwich consumati annualmente nel Regno Unito producono la stessa quantità di anidride carbonica espulsa da 8,6 milioni di automobili ogni 12 mesi. I ricercatori, in ogni caso, hanno affermato che oltre il 50% di queste emissioni potrebbe essere tagliato apportando modifiche ai contenitori e migliorando la fase di impacchettamento e smaltimento dei panini.

Il video

mercoledì 24 gennaio 2018

7 usi alternativi del caffè per la bellezza e il benessere


Tutti gli usi alternativi del caffè per la bellezza e il benessere. Come riutilizzare i fondi di caffè per realizzare fluidi e trattamenti perfetti per la pelle e per i capelli? Ecco tutte le dritte del caso!
Gli italiani sono tra i più grandi bevitori di caffè, ma c’è anche chi lo usa in modo alternativo, usi che vanno ben oltre il piano alimentare e che di conseguenza vi eviterebbero di buttare via il caffè avanzato. Il caffè, lo saprete già, è un grande alleato della salute e del benessere e potrebbe anche rivelarsi un toccasana per la nostra bellezza. Scopriamo insieme, dunque, quando e come utilizzarlo.

Caffè per i capelli

Probabilmente non lo avete mai provato, ma sicuramente sui vostri capelli avrete impiastricciato altri prodotti molto più strani. A quanto pare il caffè è un toccasana contro la forfora. Quindi ecco cosa dovete fare: dopo lo shampoo di routine, applicate sul cuoio capelluto e sull’intera lunghezza dei capelli del caffè freddo. Avvolgete la testa con della pellicola trasparente e lasciate  in posa venti minuti circa, poi sciacquate. Potete ripetere il trattamento anche due volte a settimana.

Caffè per combattere la cellulite

Secondo alcuni studi la caffeina contro la cellulite è un’alleata molto potente. Mescolate del caffè a del comune olio per il corpo e aggiungete qualche goccia di olio essenziale di pompelmo o di rosmarino. Mischiate il tutto per bene e applicate il composto nelle zone critiche che la cellulite di solito mette sotto torchio. Vi aiuterà a combattere il ristagno dei liquidi riattivando il microcircolo.

Trattamento energizzante per mani e piedi

Ecco l’ingrediente giusto per un massaggio energizzante per le mani, ma soprattutto per i piedi. In questo caso piuttosto che il caffè dovrete utilizzare i fondi di caffè. Per i piedi, inoltre, potete  usare il caffè per un pediluvio, versandone una tazzina nell’acqua insieme a dell’olio essenziale di vostra scelta.

Il caffè contro le occhiaie

Il fondo di caffè lo si può utilizzare anche per preparare un trattamento per il contorno occhi: l’ideale per occhi stanchi e affaticati. In questo caso vi basterà utilizzare il fondo di caffè. Prendetene un cucchiaio e aggiungete qualche goccia di limone e un cucchiaino di yogurt bianco. Spalmate il composto nella zona del contorno occhi e lasciate agire per 10 minuti circa. Poi rimuovete il tutto utilizzando dei dischetti di cotone.

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lunedì 22 gennaio 2018

I benefici del limone e le sue fantastiche proprietà

Povero di calorie e ricco di vitamina C, il limone presenta numerose proprietà benefiche tra cui favorire la digestione e rinforzare il sistema immunitario. Scopriamo tutti i benefici del limone. 


Il limone, nome scientifico Citrus Limon, è un agrume la cui pianta appartiene alla famiglia delle Rutacee. La pianta di limone può crescere fino a 6 metri di altezza e fiorisce circa 2 volte l’anno, con la fioritura che può durare anche 2 mesi. Il frutto del limone ha la buccia gialla, che può essere liscia o ruvida, ricca di oli essenziali che vengono estratti per uso alimentare o anche in profumeria. La polpa è suddivisa in spicchi e al suo interno possono essere presenti o meno i semi. Esistono diverse varietà di limone, ma tutti con le medesime proprietà nutrizionali. Esiste anche una varietà con la buccia verde, chiamato verdello.

Il limone viene coltivato in tutto il mondo, in particolare in zone dal clima caldo quindi in paesi soprattutto della fascia subtropicale. In Italia i limoni si coltivano in Sicilia, in Calabria e in Campania, con i famosi limoni di Sorrento e della costiera amalfitana. Le proprietà e i benefici del limone lo rendono adatto a una infinità di utilizzi: culinari, terapeutici e per la pulizia della casa. Vediamo quali sono le caratteristiche nutrizionali di questo agrume.

Limone: caratteristiche e valori nutrizionali

Il limone ha poche calorie, circa 29 kcal per 100 grammi, e una quota insignificante di grassi. Sono costituiti per la maggior parte da acqua, che rappresenta quasi 90 grammi su 100 grammi di limoni e hanno un basso indice glicemico.

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Il limone, nome scientifico Citrus Limon, è un agrume la cui pianta appartiene alla famiglia delle Rutacee. La pianta di limone può crescere fino a 6 metri di altezza e fiorisce circa 2 volte l’anno, con la fioritura che può durare anche 2 mesi. Il frutto del limone ha la buccia gialla, che può essere liscia o ruvida, ricca di oli essenziali che vengono estratti per uso alimentare o anche in profumeria. La polpa è suddivisa in spicchi e al suo interno possono essere presenti o meno i semi. Esistono diverse varietà di limone, ma tutti con le medesime proprietà nutrizionali. Esiste anche una varietà con la buccia verde, chiamato verdello.

Fonte: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/limone-proprieta-e-benefici/

mercoledì 17 gennaio 2018

Il succo che svuota l’intestino da tossine e materia fecale: elimina 4 chili in 7 giorni


Il succo che svuota l’intestino da tossine e materia fecale: elimina 4 chili in 7 giorni

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Effettuare una pulizia del colon è un’operazione molto consigliata che va effettuata almeno due volte all’anno. Nel colon si accumulano tossine, materia fecale e sostanze contaminanti.
Un colon sporco può provocare numerosi problemi di salute, riducendo l’energia, facendoci accumulare peso e provocando mal di testa.

Di seguito ti proponiamo un semplice rimedio per disintossicare il colon, ricco di fibra e sostanze nutritive che ti aiuteranno ad espellere le tossine.

Hai bisogno di: 1 mela, 1 cucchiaio di semi di lino, 1 cucchiaio di semi di chia, 1 cucchiaino di miele, 1 bicchiere d’acqua.

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giovedì 4 gennaio 2018

Se Bevi caffè tutte le mattine ti conviene leggere questo! Ecco cosa si è scoperto!


Chi non ha bevuto almeno un caffè nella vita? Per la maggior parte delle persone, è la prima cosa che si fa quando ci si sveglia la mattina….anzi senza di lui, non ci sveglia proprio !
Oggi abbiamo deciso di sottoporre alla vostra attenzione un articolo davvero particolare, che spiega tutte le proprietà del caffè!
Oggi arrivano buone notizie per tutti gli amanti del caffè; L’Huffington Post ha stilato una lista che contiene i 10 buoni motivi per berlo.*

1- E ricco di Antiossidanti.
Il caffè è la prima sorgente di antiossidanti
Il corpo umano assorbe più antiossidanti dal caffè che da qualsiasi frutto o verdura.

2- Il suo profumo ha la capacità di ridurre lo stress.
– Odorare il caffè ha un effetto anti-stress
Dei ricercatori coreani hanno scoperto che nel cervello di soggetti esposti all’aromia del caffè, le proteine collegate allo stress reagiscono in modo positivo.

3- Può ridurre i sintomi del morbo di Parkinson.
Secondo un articolo della rivista scientifica Science Daily pubblicato nel 2012, bere caffè aiuta le persone colpite dalla malattia di Parkinson a controllare meglio i loro movimenti.

4- Fa bene al fegato. (soprattutto se consumate alcolici)
Uno studio pubblicato nel 2006 realizzato su 125 000 persone per 22 anni ha mostrato che le persone che bevono almeno una tazza di caffè al giorno diminuiscono del 20% la probabilità di sviluppare una cirrosi epatica.

5- Riduce la propensione al suicidio.
Bere tra 2 e 4 tazze di caffè al giorno potrebbe ridurre il rischio di suicidio per uomini e donne addirittura del 50%

6- Abbassa il rischio di contrarre il tumore alla pelle.
Riduce il rischio di sviluppare un cancro della pelle per le donne

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...