lunedì 22 febbraio 2021

Chili presi in inverno, come eliminarli? I consigli dell’esperto per la “prova primavera”

In questi mesi freddo e pigrizia hanno spesso limitato le uscite: il divano è stato un rifugio, così come il cibo. E' necessario rigenerare corpo e mente: Luca Colucci ci spiega come

L’inverno ha lasciato il segno, in molti si sono lasciati andare, cappotti e maglioni hanno coperto i chili presi. “Molte concessioni e pasti fuori orario hanno complicato la situazione – spiega Luca Colucci, biologo nutrizionista -. Giusto allentare un po’ la presa in inverno, ma questo ha spesso vanificato gli sforzi fatti in precedenza per rimettersi in forma”. Niente panico, corriamo ai ripari. Febbraio è il mese ideale per la svolta. L’imperativo? Riprendere in mano la situazione con un’alimentazione equilibrata e abitudini corrette.

Fra 2 e 3 chili in più – “Il pantalone stringe, ma si fa indossare. Diamo equilibrio alla nostra giornata alimentare per recuperare presto la forma. Bene organizzarsi prevedendo due porzioni, circa 200 grammi, di frutta fresca come spuntini, uno yogurt magro a colazione, meglio se greco magro, con un cucchiaino di granella di nocciole. A pranzo, un primo piatto a scelta fra riso, pasta o cereali, e a cena un secondo a scelta fra carne bianca, pesce magro, un paio di uova con una porzione abbondante di verdure, almeno 200 grammi. Consigli semplici per ricaricarci di macro e micro nutrienti fondamentali alla ripartenza primaverile”.

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Mangiare per… dimagrire! La dieta del paradosso e il mondo alla rovescia




Covid: malati cancro in immunoterapia si sono ammalati meno

Studio Ieo su malati di melanoma, non interrompere le terapie

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - I pazienti trattati con l'immunoterapia per melanoma avanzato si sono ammalati meno di Covid-19 rispetto al resto della popolazione italiana e degli altri malati di cancro: lo ha verificato lo studio italiano, pubblicato sulla rivista Seminars in Oncology dall'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano e dalla Città della Salute e della Scienza di Torino.
    "Su 169 pazienti con melanoma in stadio III e IV, trattati prevalentemente con Nivolumab, Pembrolizumab e Ipilimumab tra gennaio e aprile 2020, solo uno è risultato positivo al virus Sars-CoV-2, peraltro senza avere alcun sintomo", sottolinea Paola Queirolo, coordinatrice dello studio.

Un risultato importantissimo, secondo l'esperta, "perché dimostra che questi malati non devono rinunciare all'immunoterapia a causa del virus. Non c'è ragione di sospendere né di rimandare questa cura salvavita, tanto più ora che i centri oncologici specializzati si sono riorganizzati in modalità Covid-safe".
    Finora c'era incertezza sugli effetti dell'immunoterapia nell'ambito Covid-19, perchè si ipotizzava o che aumentasse la fase di iperattività immunitaria indotta dal virus o che stimolasse il controllo immunologico delle infezioni virali.
    "Noi abbiamo dimostrato questa seconda ipotesi - prosegue Queirolo - oltre che nei pazienti con melanoma metastatico, anche in quelli con carcinoma squamocellulare cutaneo".

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Covid: sono 9.630 i positivi, 274 le vittime

Sono stati 170.672 i test, il tasso positività sale ancora al 5,6%

Sono 9.630 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 13.452.

Le vittime sono invece 274 , ieri erano state 232.

I casi totali da inizio epidemia in Italia sono ora 2.818.863, i morti 95.992. Gli attualmente positivi tornano a scendere dopo due giorni di rialzo e sono 387.903 (-992 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 2.334.968 (+10.335), in isolamento domiciliare ci sono ora 367.630 persone (-21.265).

Sono stati 170.672 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 250.986, quasi 80 mila in più, un calo ormai abituale la domenica. Il tasso di positività è del 5,6%, ieri era stato del 5,4% (quindi c'è un aumento dello 0,2% in 24 ore).

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Covid, lo studio in Scozia: “Crolla fino al 94% il numero dei ricoveri tra i vaccinati”

La ricerca, condotta dai ricercatori delle università di Edimburgo e Glasgow in Scozia, dimostra come i due vaccini utilizzati - AstraZeneca/Oxford meglio di Pfizer/BioNTech - siano entrambi efficaci nel prevenire il rischio di contagi gravi da Covid anche dopo una sola dose. Ma non solo in base ai dati degli  scienziati il composto sviluppato dai colleghi inglesi avrebbe addirittura una performance più alta

La campagna vaccinale massiccia implica un crollo dei contagi. Un nuovo studio, condotto dai ricercatori delle università di Edimburgo e Glasgow in Scozia, dimostra come i due vaccini utilizzati – AstraZeneca/Oxford meglio di Pfizer/BioNTech – siano entrambi efficaci nel prevenire il rischio di contagi gravi da Covid anche dopo una sola dose, anche se in base ai dati degli scienziati il composto sviluppato dai colleghi inglesi avrebbe addirittura una performance più alta. Il Regno Unito, che ha iniziato in anticipo la campagna vaccinale, ha somministrato 18 milioni di dosi.

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domenica 21 febbraio 2021

Covid: 13.452 positivi, 232 vittime. In aumento terapie intensive (+31) e ricoveri (+79 )

Sono stati 250.986 i test eseguiti, il tasso di positività sale al 5,4%

Sono 13.452 i test positivi al coronavirus registrati in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato i positivi erano stati 14.931.

Le vittime sono invece 232, sabato erano state 251. Sono stati 250.986 i test (molecolari e antigenici) effettuati in 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato i test erano stati 306.078. Il tasso di positività è del 5,4%, il giorno prima era stato del 4,8% (quindi c'è un aumento dello 0,6%).

Sono 2.094 le persone ricoverate in terapia intensive in Italia per il Covid-19, con un aumento di 31 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. 

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Un caffè prima dello sport fa bruciare più grassi

Deve avere almeno 3mg di caffeina per kg di peso

Bere un caffè molto forte prima di fare esercizio fisico aumenta notevolmente la combustione dei grassi. Inoltre, se lo si fa nel pomeriggio, gli effetti della caffeina sono molto più evidenti rispetto al mattino.

E' quanto emerge da uno studio dell'Università di Granada pubblicato sul Journal of the International Society of Sport Nutrition. Secondo gli studiosi è necessario bere 3 milligrammi per chilo di caffeina. A partecipare alla ricerca sono stati 15 uomini di un età media di 32 anni che hanno completato una serie di test basati sullo sforzo fisico.

"I risultati del nostro studio hanno rivelato che l'ingestione acuta di caffeina 30 minuti prima di eseguire un test di esercizio aerobico ha aumentato la massima ossidazione dei grassi durante l'attività sportiva", spiega Francisco José Amaro-Gahete, del Dipartimento di fisiologia dell'ateneo spagnolo. I ricercatori hanno notato l'esistenza di una variazione diurna dell'ossidazione dei grassi durante l'esercizio fisico, con valori più alti nel pomeriggio rispetto alla mattina.

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Il coronavirus, dalle origini alla ricerca del vaccino

Le ricerche e i commenti degli esperti

Per la terza volta negli ultimi 20 anni un coronavirus degli animali ha imparato ad aggredire l'organismo umano. Dopo il coronavirus che fra il 2002 e il 2003 ha causato la Sars e quello che nel 2015 è stato il responsabile della Mers, il coronavirus SarsCoV2 ha scatenato un'epidemia partita tra dicembre 2019 e gennaio 2020 dalla città cinese di Wuhan. Da allora il virus è arrivato in decine di Paesi forse veicolato da persone con sintomi lievi sfuggite a ogni controllo. Al di fuori dell'Asia, l'Italia è stata fra i primi a essere colpiti.

Fin dall'inizio dell'epidemia in Cina, nei primi giorni di gennaio 2020, è stato subito chiaro che ci si trovava davanti a qualcosa di completamente nuovo e immediatamente la ricerca ha cominciato a indagare su più fronti, in una lotta contro il tempo che ha modificato le modalità di comunicazione dei risultati per metterli il più rapidamente possibile a disposizione della comunità scientifica.
Da allora molte domande hanno trovato delle risposte e altre richiedono ancora del lavoro. Ecco di seguito che cosa sappiamo finora e nelle notizie allegate a questo speciale è possibile accedere agli approfondimenti.

COME E' NATO IL CORONAVIRUS SARSCOV2
Una delle prime domande alle quali si cerca una risposta riguarda il processo che ha permesso a un virus caratteristico del mondo animale di adattarsi all'organismo umano. E' il processo chiamato salto di specie. Il coronavirus è tipico dei pipistrelli, ma il passaggio che lo trasforma in un virus aggressivo per l'uomo avviene di solito in un animale intermedio; per la Sars era stato lo zibetto e per la Mers il cammello. Nel caso del coronavirus SarsCoV2 i sospetti sono caduti prima sul serpente e poi sul pangolino, ma senza prove convincenti in entrambi i casi.

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Pizza: quante calorie hanno i diversi tipi e quando non dovresti mangiarla

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