giovedì 28 ottobre 2021

Green Pass sul lavoro, ipotesi di estendere l’obbligo fino a marzo 2022

Si va verso l'obbligo del Green Pass fino a marzo? Per ora è solo un'ipotesi ma è boom di certificati di malattia.

Obbligo di Green Pass. Si va verso la proroga almeno fino a marzo. A far trapelare questa volontà del Governo, una nota de La Stampa. Resta però il problema dei controlli, non stringenti come nel passato mentre è boom di certificati di malattia.

Ipotesi Green Pass fino a marzo

Obbligo di Green Pass. Si va verso la proroga almeno fino a marzo 2022. Questa l’ipotesi alla quale – secondo quanto lanciato oggi da un articolo del quotidiano La Stampa – sta pensando il governo Draghi per convincere i no vax e i no pass a vaccinarsi.

Un’ ipotesi che del resto era nell’aria. In Europa – e non solo – tornano a salire i contagi e il tanto vituperato obbligo di Green Pass del Bel Paese, potrebbe ben presto essere imitato da altri paesi.

Insomma, a chi chiedeva ripetutamente come mai solo da noi esistesse un sistema di obblighi così stringente, si potrebbe rispondere che per una volta evidentemente siamo primi, il modello cui ispirarsi.

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Terapie intensive piene di neonati in tutta Italia per un virus respiratorio, anche Fedez: "Fate attenzione"

Ricoverata anche la figlia di Chiara Ferragni e del marito rapper, che lancia anche un appello: "Non va preso alla leggera".

Dopo la brutta esperienza di sua figlia Vittoria finita in ospedale a causa di un virus respiratorio, anche il rapper Fedez fa un appello ai suoi numerosi follower: "Fate attenzione".

Ma quello dei Ferragnez non è un caso isolato: i reparti pediatrici di tutta Italia, negli ultimi giorni, sono affollatissimi di piccoli pazienti, soprattutto neonati, che hanno contratto un nuovo virus respiratorio.

L'appello di Fedez dopo il ricovero della figlia

Come racconta Prima Milano, l’allarme lo lancia il cantante Fedez che ha portato la figlia Vittoria, 7 mesi, in ospedale, dove si trova da domenica a causa di un virus respiratorio. La mamma, Chiara Ferragni, aveva rassicurato e ringraziato i migliaia di fan che avevano inviato messaggi di vicinanza per il brutto periodo che stanno attraversando i genitori, raccontando che la piccola sta migliorando. “Vi siamo grati per le buone energie che ci mandate”, aveva scritto la influencer.

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mercoledì 27 ottobre 2021

Covid: 4.598 positivi, 50 le vittime. tasso di positività all'1%

 

Effettuati 468.104 tamponi antigenici e molecolari, stabili le intensive, leggero aumento per i ricoveri

Sono 4.598 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.

In aumento rispetto a ieri, quando erano stati 4.054.

Sono invece 50 le vittime in un giorno, due più di ieri.  Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono75.365, secondo i dati del ministero della Salute, 319 in più nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia i casi sono 4.752.368, i morti 131.954. I dimessi e i guariti sono invece 4.545.049, con un incremento di 4.226 rispetto a ieri.

Sono 468.104 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 639.745. Il tasso di positività è all'1%, in aumento rispetto allo 0,6% di ieri.

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Covid: in Piemonte +84% dei tamponi e +22% dei contagi ma sempre sotto la soglia di allerta

 

PIEMONTE – Nella settimana dal 18 al 24 ottobre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 35.9, in aumento rispetto al 27.4 della scorsa settimana, ma sempre sotto la soglia di allerta dei 50 casi e senza ripercuotersi sull’occupazione dei posti letti ospedalieri, che si mantiene bassa e stabile al 3%. L’incremento dei casi è principalmente dovuto all’aumento dei tamponi, in coincidenza con l’introduzione del “green pass” nei luoghi di lavoro.

In particolare, nella fascia 25-59 anni, i casi sono saliti dai 31.4 della settimana 11-17 ottobre ai 40.8 della settimana 18-24 ottobre, con un incremento del 30% circa. Nelle ultime due settimane (11-24 ottobre) in media sono stati eseguiti circa 44.500 tamponi al giorno e il numero medio dei casi al giorno è stato di circa 194: nelle due settimane precedenti (27 settembre-10 ottobre) il numero medio di tamponi eseguiti è stato di 24.200 e il numero medio di casi al giorno è stato di 158. I tamponi sono aumentati dell’84%, mentre i positivi sono incrementati del 22%.

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Che cos'è il numero 3783 usato dai No vax come slogan e perché è una bufala

PANZANA MATEMATICA

Per i detrattori del Green pass, sarebbero i soli morti da Covid "veri" in Italia dall'inizio della Pandemia.

Si potrebbe scomodare il povero ragionier Ugo Fantozzi e la sua irrefrenabile reazione alla "Corazzata Potemkin" per descrivere l'ultima follia No vax.

Sui cartelli nei cortei e sui social, i detrattori del Green pass sbandierano da qualche giorno un numero: 3783. Cabala, numerologia, messaggio occulto?

Il numero 3783 usato dai No vax come slogan

No, solo una panzana matematica. In pratica 3783 sarebbero i soli morti da Covid "veri" in Italia dall'inizio della Pandemia.

Già detta così, roba da far subito impallidire le scie chimiche o il terrapiattismo.

Ma come sono giunti i No vax a questa pazzesca conclusione?

Tutto parte dall'ultimo report dell'Istituto superiore di Sanità (Iss)di cui abbiamo già dato notizia anche noi alcuni giorni fa, e che si concentrava sulle "caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 in Italia".

Che cos'è e perché è una bufala

Nel dossier si indicava che i decessi complessivi, al 5 ottobre, fossero 130.468 (il dato aggiornato a ieri, martedì 26 ottobre 2021, è arrivato nel frattempo a 131.904).

L’ISS ha anche analizzato le cartelle cliniche prendendo in esame un campione (attenzione, quindi, solo un campionedi 7.910 deceduti.

Tra questi, non risultavano affetti da patologie pregresse 230 pazienti, pari al 2,9 per cento del campione.

È così che qualcuno ha deciso di applicare quel 2,9% ai 130.468 morti segnalati dall’Istituto, ottenendo come risultato 3.783 morti.

Una colossale storpiatura operata dagli amanti del complotto: ora, lasciando perdere la leggerezza nell'applicare il dato di un campione al totale, sappiamo ormai benissimo che il Covid risulta letale soprattutto con più patologie pregresse, ma il punto è che senza il Covid quelle patologie non sarebbero altrimenti risultate letali.

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Giancarlo Icardi, Istituto superiore di Sanità: “Il virus dell’influenza quest’anno rialza la testa, in Liguria 75 mila in più vogliono vaccinarsi”

Il direttore di Igiene del San Martino: “Immunizzarsi è l’unica soluzione e non c’è da avere paura”

Genova – «Quest’anno ci sono 75 mila liguri in più che hanno manifestato l’intenzione di vaccinarsi contro l’influenza. Alla fine, se come mi auguro, le previsioni verranno confermate, supereremo abbondantemente quota 550 mila. Siamo al 5% in più rispetto allo scorso anno: un ottimo risultato». Giancarlo Icardi, direttore di Igiene del San Martino e unico referente ligure dell’Istituto superiore di Sanità, prima di sbilanciarsi ci pensa tre volte, come sempre.

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Green pass in Europa: tutti i paesi che seguono il modello Italia

La Gran Bretagna pensa al piano B, l'Austria ad un lockdown per non vaccinati e nei Paesi dell'Est tornano le chiusure. I Paesi che pensano il Green Pass.

La Gran Bretagna pensa al piano B, l’Austria ad un lockdown per non vaccinati e nei Paesi dell’Est tornano le chiusure. I Paesi che pensano il Green Pass.

Green pass in Europa: i piani dei Paesi

In Europa qualcosa sta cambiando.

La Gran Bretagna va verso l’obbligo dei vaccini per i sanitari e il governo sta pensando ad un piano B per fermare l’aumento dei contagi. L’Austria vuole richiedere la certificazione verde per lavorare e sta pensando ad un lockdown solo per i non vaccinati. Nel resto dell’Europa il Green pass si sta lentamente diffondendo in diverse forme, seguendo in modi diversi il modello Italia, che nel nostro Paese è ampiamente criticato.

La Lettonia torna in lockdown, mentre la Romania rimette il coprifuoco. L’obbligo è arrivato anche in Russia e in Marocco.

Green pass in Europa: i Paesi con certificato verde obbligatorio

La prima nazione a istituire il Green Pass è stata la Francia. La decisione inizialmente riguardava ristoranti e trasporti, poi ha coinvolto anche dipendenti di cinema, musei, palestre, ristoranti, centri commerciali e trasporti a lunga percorrenza. La proposta di eliminarlo a metà novembre sembra sia stata respinta da Olivier Véran, ministro della Salute.

In Germania il pass serve per frequentare locali pubblici e privati, comprese le discoteche, ma non è obbligatorio nei luoghi di lavoro. In Spagna non c’è nessun obbligo, ma il Green Pass può essere richiesta dai datori di lavoro e a livello regionale per alcune attività. Anche l’Olanda valuta il ritorno delle restrizioni.

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Pizza: quante calorie hanno i diversi tipi e quando non dovresti mangiarla

Può essere considerato un piatto unico per gli ingredienti che contiene: ecco perché è bene non esagerare È il piatto più famoso della cucin...