sabato 16 aprile 2022

Patate e cibi cotti nella friggitrice ad aria sono davvero più salutari?

La frittura ad aria è davvero salutare? Scopriamo tutti i benefici e gli effetti negativi sulla salute di questo nuovo metodo di cottura.


Cuocere i cibi con la friggitrice ad aria è davvero più salutare? Scopriamo tutti i benefici e gli effetti negativi sulla salute di questo metodo di cottura sempre più utilizzato

La frittura è uno dei metodi di cottura più amati, perché rende i cibi croccanti fuori e morbidi dentro. Il gusto accattivante dei cibi fritti, però, ha un costo in termini di salute poiché gli oli usati causano malattie cardiache, diabete di tipo 2 e cancro.

A sostituire la classica frittura sono arrivate le friggitrici ad aria: apparecchi che promettono il gusto, la consistenza e il colore dorato dei cibi fritti con olio, senza però tutti i grassi e le calorie. Ma queste friggitrici mantengono la loro promessa?

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La dieta mediterranea ‘verde’ arricchita di antiossidanti fa bene al microbiota intestinale

 

Da alcuni anni un gruppo di nutrizionisti dell’Università BenGurion del Negev, in Israele, sta studiando una variante della classica dieta mediterranea, che ha ribattezzato dieta mediterranea verde o Green Med. Questa versione prevede l’aggiunta di cibi e bevande ricchi di polifenoli: una porzione quotidiana di noci, 3-4 tazze al giorno tè verde e un frullato di lenticchia d’acqua, consumato in sostituzione della carne. La lenticchia d’acqua (Wolffia globosa) è un alimento a cui molti paesi non sono abituati ma che, in realtà, è ricchissimo di proteine, sali minerali e vitamine come la B12, e per questo viene considerato un superfood con ottime caratteristiche nutrizionali.

Per verificarne gli effetti, i ricercatori israeliani hanno condotto uno studio denominato Direct Plus, su poco meno di 300 persone obese o a rischio cardiovascolare elevato, suddivise in tre gruppi: uno invitato a seguire le linee guida per una sana alimentazione, un altro la dieta mediterranea classica e un terzo la Green-med, per un periodo minimo di 18 mesi. Alla fine gli effetti sono stati molto marcati, e sono stati oggetto di diverse pubblicazioni, ciascuna su un aspetto specifico quale la diminuzione e il miglioramento del profilo dei grassi epatici, quello dei grassi del sangue, della glicemia, della pressione e quindi del rischio cardiovascolare e quello dei parametri che definiscono l’invecchiamento cerebrale, a conferma del fatto che un’alimentazione di questo tipo può amplificare i benefici della dieta mediterranea.

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Covid Italia, news: oggi 63.815 casi e 133 morti. Iss: “Aumenta rischio reinfezione”: ultime notizie e bollettino

Le notizie e gli aggiornamenti sul Covid-19 di oggi, sabato 16 aprile. Nel bollettino di oggi 63.815 casi e 133 morti. Il tasso di positività è al 15,5%. Scende l'indice di trasmissibilità Rt questa settimana, ma l'Oms avverte: "Virus circola, prudenza per Pasqua sicura". Iss, da inizio pandemia 3.5 mln casi fascia 0-19 anni, aumento reinfezioni al 4.4%. Variante Omicron al 100% in Italia con la sottovariante BA.2 predominante. Si ragiona su proroga dell'obbligo di mascherine al chiuso. Sui vaccini ipotesi quarta dose anti-varianti in autunno agli over 50.

Nel mondo superato mezzo miliardo di casi. In Cina e Shanghai, in lockdown fra droni e cani robot, nuovo balzo di contagi. Gli Usa autorizzano il primo test Covid sul fiato: identifica il 91 per cento di casi positivi.

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venerdì 15 aprile 2022

Covid Italia, oggi 61.555 contagi e 133 morti. Monitoraggio Iss, Rt scende a 1 e incidenza a 717: news e bollettino

Le notizie e gli aggiornamenti sul Covid-19 di oggi, venerdì 15 aprile. Nel bollettino di oggi  61.555 contagi e 133 morti. Il tasso di positività è al 15,5%. Scende l'indice di trasmissibilità Rt questa settimana: è pari a 1 rispetto al valore di 1,15 della settimana scorsa. Scende anche l'incidenza. Variante Omicron al 100% in Italia con la sottovariante BA.2 predominante e la presenza di alcuni casi di variante "ricombinante" della stessa Omicron. Gimbe: calano contagi e decessi, stabili i ricoveri. Si ragiona su proroga dell'obbligo di mascherine al chiuso. Sui vaccini ipotesi quarta dose anti-varianti in autunno agli over 50. Nel mondo superato mezzo miliardo di casi. In Cina e Shanghai, in lockdown fra droni e cani robot, nuovo balzo di contagi.

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giovedì 14 aprile 2022

Pasqua: Altroconsumo indica i listini più convenienti per colombe e uova di cioccolato. Prezzi ridotti sino a 5 volte

 

Altroconsumo ha rilevato i prezzi di 45 marche di colombe e uova di cioccolato  in 25 negozi e supermercati di Roma e Milano oltre a sei negozi online. La prima cosa che balza all’occhio è la differenza di listini. Per una colomba classica da un chilo si spende da un minimo di 2,74 euro (Maina) a un massimo di quasi 17 euro (Tre Marie) con una differenza del 520%. Costano di più quelle con ricette particolari o ripiene di creme: in questi casi il prezzo minimo  sfiora i 4 €/kg (Balocco senza canditi) e quello massimo arriva a 24 €/kg (Tre Marie colomba “noir”, che costa quasi 19 euro ma pesa solo 800 g) con una differenza del 520%.

Le colombe confezionate più convenienti sono quelle con il marchio della catena dei supermercati, che nella stragrande maggioranza dei casi sono prodotte dalle stesse aziende leader di mercato (Maina, Paluani, Vergani…). Osservando i listini delle marche famose come: Bauli, Balocco, Maina, Motta, Vergani…, Altroconsumo ha rilevato differenze rilevanti (oltre l’80%) tra un’insegna e l’altra probabilmente dovute ad accordi commerciali stipulati con le singole aziende. Le colombe che hanno il marchio dell’insegna (Carrefour, Coop, Le Grazie, Favorina…) in genere  mantengono un prezzo più stabile in tutti i punti vendita (vedi tabelle).

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Grassi saturi e rischio cardiovascolare: tutto da rifare? C’è chi mette in discussione il legame

 

Praticamente tutte le linee guida del mondo suggeriscono di contenere al massimo i grassi saturi perché fanno aumentare il colesterolo, in particolare quello considerato più pericoloso, le Ldl (da low density lipoprotein). L’Oms raccomanda che la quantità di grassi saturi giornalieri non superi il 10% del totale delle calorie e che le fonti di questi grassi, come il burro, siano sostituite con oli vegetali ricchi di grassi polinsaturi. Ma quanto è fondato il monito? Da molti anni una parte della comunità scientifica mette in dubbio l’esistenza di un rapporto di causa-effetto tra il consumo di cibi con questi grassi, che di certo fanno aumentare colesterolo e Ldl, e il rischio di malattie cardiovascolari (o cancro o ictus), sottolineando come ci siano poche prove realmente affidabili in merito. Ora sul tema torna FoodNavigatorin un articolo in cui richiama dati recenti, elaborati con metodologie moderne e ottenuti lavorando sui dati di altre ricerche condotte nel secolo scorso su centinaia di migliaia di persone, tornando a chiedersi se non sia tutto da rifare. In base a quanto emerge dalla maggior parte di essi, infatti, il legame sarebbe quantomeno discutibile. 

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Mozzarella senza lattosio richiamata per errore di confezionamento: il prodotto contiene lattosio

 

Foto: AdobeStock

Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di alcuni lotti di mozzarella senza lattosio Vivibene Selex perché l’azienda Brimi ha comunicato di “avere prodotto e venduto mozzarella con lattosio, erroneamente confezionata in confezioni riportanti la dicitura ‘senza lattosio’’’. Il prodotto in questione è venduto in buste da 125 grammi, e fa parte dei lotti numero 94 e 95 con le date di scadenza 03/05/2022 e lotti numero 96 e 97 con le scadenze 05/05/2022.

La mozzarella richiamata è stata prodotta per Selex da Centro Latte Bressanone Soc. Agr. Coop. nello stabilimento di via Brennero 2, a Varna, nella provincia autonoma di Bolzano (marchio di identificazione CE IT 41 5).

A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone intolleranti al lattosio di non consumare la mozzarella con le scadenze e i numeri di lotto segnalati e restituirla al punto vendita d’acquisto.

Dal primo gennaio 2022 Il Fatto Alimentare ha segnalato 40 richiami, per un totale di 74 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Fonte

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