mercoledì 27 marzo 2013

Allergie, naso che gocciola e starnuti la stagione dei pollini si allunga

Il 15 per cento della popolazione ha reazioni anomale ad alimenti, acari o fiori.  L'esperto: "Bisogna sempre partire dai sintomi e non dalle analisi del sangue".  Il rischio delle cure fai da te.  di ELVIRA NASELLI

 


Naso che gocciola, starnuti, lacrimazione e occhi umidi, prurito, spesso tosse, rinite. Per qualche milione di italiani la primavera è una iattura perché con i pollini arrivano - per chi ne soffre - anche le allergie, reazioni anomale dell’organismo predisposto geneticamente ad alcune sostanze estranee. E il fatto che i mutamenti climatici stiano allungando - soprattutto nelle regioni meridionali - la stagionalità di alcune fioriture, non fa che peggiorare la situazione. Oggi in Italia il 15 per cento circa della popolazione soffre di qualche allergia, numeri in aumento tanto che si calcola che nel 2015 la metà dei cittadini europei soffrirà di qualche allergia, alimentare, alla pelle o, appunto, a sostanze che si inalano, dai pollini agli acari della polvere.

INTERATTIVO I meccanismi della pollinosi 

 

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