mercoledì 29 giugno 2016
Il fattore “peso”
Dimagrire, in alcuni casi, può essere fondamentale per mantenersi in salute. Infatti sovrappeso e obesità aumentano il rischio di ritrovarsi alle prese con malattie croniche come l’ipertensione e altri disturbi cardiovascolari, il diabete i tipo 2 e alcune forme tumorali (all’endometrio, al colon retto, al seno, alla cistifellea e alla prostata). Inoltre, i chili di troppo aumentano il rischio di infarto e di ictus, di calcoli alla cistifellea e di problemi a ossa e articolazioni1. Fortunatamente è possibile correre ai ripari: per farlo è importante affidarsi anche all’attività fisica.
Una questione di bilancio
In effetti, possibilità di dimagrire dipende strettamente dal bilancio tra le calorie assunte con il cibo e quelle consumate durante la giornata. Queste ultime dipendono a loro volta da più fattori, inclusa l’attività fisica praticata quotidianamente2. Per questo è importante assicurarsi almeno 30 minuti al giorno di attività fisica moderata di tipo aerobico per almeno 5 giorni alla settimana: un’ottima strategia per proteggere non solo la linea ma anche la salute cardiovascolare. Per dimagrire, invece, sono necessari 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità da moderata ad alta, da praticare per la maggior parte della settimana3.
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martedì 28 giugno 2016
25 Piante curative dei Nativi Americani
Come i Nativi Americani usavano queste piante per curarsi e
nutrirsi: ecco la medicina naturale che ha guarito per migliaia di anni
Le proprietà benefiche e curative delle piante sono ormai generalmente note. Anche se diverse razze e culture di tutto il mondo hanno familiarità con le varietà delle erbe medicinali, i nativi americani sono rinomati per la loro conoscenza delle medicine naturali.
La maggior parte dei loro rimedi naturali erano composti da piante, essi buttarono le basi per molti trattamenti farmaceutici comunemente usati nella società occidentale. Da allora ci sono stati molti studi scientifici che hanno dimostrato gli effetti benefici di questi rimedi.
Molti di questi medicinali naturali sono stati (e sono tuttora) usati
per trattare disturbi specifici. Di solito la piante viene ingerita o
bevuta sotto forma di tè.
Le seguenti piante vengono usate per trattare malattie comuni come ad esempio problemi di digestione o infiammazioni. Va inoltre precisato che questa è solo una piccola parte della varietà di piante medicinali usate dai nativi americani e la loro inclusione in questa lista è stata determinata dalla facilità di reperibilità e dalla loro efficacia.
Ecco un elenco di piante, alberi, frutta e fiori del Nord America utilizzati dai nativi americani per il trattamento di varie malattie e sintomi riscontrati tutt’ora.
Eucalipto: L’olio estratto dalle foglie di eucalipto viene comunemente usato per trattare una varietà di disturbi, tra cui febbre, influenza, tosse e bronchite. Ottimo per aprire le vie respiratorie.
Ginseng: Rafforza il sistema immunitario e aiuta a
prevenire e combattere il raffreddore. E’ efficace nel ridurre i livelli
di zucchero nel sangue, veniva usato anche nei trattamenti delle
malattie cardiache, l’affaticamento, la disfunzione erettile, l’alta pressione sanguigna, l’epatite C e il cancro.
Aloe vera: La parte interna delle foglie aiuta ad alleviare la costipazione e l’herpes labiale, se assunta per via orale. Il gel di aloe può contribuire a trattare una varietà di disturbi della pelle tra cui eruzioni cutanee pruriginose e psoriasi se distribuito direttamente sulla parte interessata.
Rosmarino: Viene usato nel trattamento dei problemi digestivi come bruciore di stomaco, gas intestinali e perdita di appetito. Inoltre è un rimedio utile in caso di perdita di capelli se usato in combinazione con timo, lavanda e legno di cedro.
Camomilla: Riduce l’infiammazione, accelera la guarigione delle ferite è in grado di ridurre gli spasmi muscolari e può servire come un blando sedativo favorendo così il sonno. Inoltre può uccidere batteri, funghi e virus.
Cera d’api: Può essere usata per trattare una varietà di malattie della pelle, tra cui dermatite da pannolino, psoriasi ed eczema.
Valeriana: Utile a combattere l’insonnia, ansia, stress, cefalea, stati di nervosismo.
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Le proprietà benefiche e curative delle piante sono ormai generalmente note. Anche se diverse razze e culture di tutto il mondo hanno familiarità con le varietà delle erbe medicinali, i nativi americani sono rinomati per la loro conoscenza delle medicine naturali.
La maggior parte dei loro rimedi naturali erano composti da piante, essi buttarono le basi per molti trattamenti farmaceutici comunemente usati nella società occidentale. Da allora ci sono stati molti studi scientifici che hanno dimostrato gli effetti benefici di questi rimedi.
Le seguenti piante vengono usate per trattare malattie comuni come ad esempio problemi di digestione o infiammazioni. Va inoltre precisato che questa è solo una piccola parte della varietà di piante medicinali usate dai nativi americani e la loro inclusione in questa lista è stata determinata dalla facilità di reperibilità e dalla loro efficacia.
Ecco un elenco di piante, alberi, frutta e fiori del Nord America utilizzati dai nativi americani per il trattamento di varie malattie e sintomi riscontrati tutt’ora.
Eucalipto: L’olio estratto dalle foglie di eucalipto viene comunemente usato per trattare una varietà di disturbi, tra cui febbre, influenza, tosse e bronchite. Ottimo per aprire le vie respiratorie.
Aloe vera: La parte interna delle foglie aiuta ad alleviare la costipazione e l’herpes labiale, se assunta per via orale. Il gel di aloe può contribuire a trattare una varietà di disturbi della pelle tra cui eruzioni cutanee pruriginose e psoriasi se distribuito direttamente sulla parte interessata.
Rosmarino: Viene usato nel trattamento dei problemi digestivi come bruciore di stomaco, gas intestinali e perdita di appetito. Inoltre è un rimedio utile in caso di perdita di capelli se usato in combinazione con timo, lavanda e legno di cedro.
Camomilla: Riduce l’infiammazione, accelera la guarigione delle ferite è in grado di ridurre gli spasmi muscolari e può servire come un blando sedativo favorendo così il sonno. Inoltre può uccidere batteri, funghi e virus.
Cera d’api: Può essere usata per trattare una varietà di malattie della pelle, tra cui dermatite da pannolino, psoriasi ed eczema.
Valeriana: Utile a combattere l’insonnia, ansia, stress, cefalea, stati di nervosismo.
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lunedì 27 giugno 2016
Il digiuno è la più potente tecnica di guarigione
La pratica del digiuno era conosciuta sin dai popoli primitivi, che la attuavano sia in senso fisiologico, per guarire dalle malattie, sia in senso religioso, per purificarsi ed entrare in contatto con il divino. Si può ragionevolmente affermare che il corpo umano sia progettato apposta per far fronte a periodi anche notevolmente lunghi di astensione dal cibo: non si potrebbe, infatti, spiegare la sopravvivenza dell’uomo primitivo in un contesto ambientale in cui la disponibilità del cibo era assolutamente casuale e saltuaria.
Il digiuno è una pausa, un riposo, dall’attività nutritiva, ed è forse la più importante tecnica di guarigione che l’essere umano è progettato per usare. I principali effetti del digiuno sono:
- riposo dell’intero tubo digerente
- aumento di almeno il 200% dell’energia del sistema immunitario per ripulire il corpo dalle cellule malate, dai virus ed infezioni presenti
- eliminazione dei residui metabolici e tossine accumulate
- purificazione dell’intero essere
sabato 25 giugno 2016
A Pavia la macchina che cura i tumori al 90% . Ecco i contatti e il telefono
Il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) è una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata, voluta dal Ministero della Salute con Legge n° 388 del 23.12.2000, per il trattamento di tumori radio resistenti o non operabili, mediante l’uso di ioni carbonio e protoni. Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.
Sincrotrone: l’invenzione che cura il tumore resistente ai raggi x Nonostante la struttura che ospita il Sincrotrone sia stata finanziata, in parte, dallo Stato, nessuno conosce il centro CNAO che attraverso l’adroterapia ha una percentuale elevatissima di guarigione dei tumori.
La puntata di “Report” di pochi mesi fa ha trattato un argomento molto importante e poco conosciuto per quanto riguarda la cura dei tumori.
A Pavia un gruppo di fisici e ingegneri hanno messo a punto una macchina per la cura dei tumori che esiste solo in altri tre luoghi nel mondo: Giappone, Cina e Germania.
Si tratta del Sincrotrone e cura i tumori radio resistenti.
Nella visita a Pavia il Sottosegretario Dott.Vito De Filippo (ex Governatore della Regione Basilicata) esplora le stanze in cui questo enorme macchinario viene utilizzato e attraverso il quale le particelle vengono accelerate: si tratta di struttura in cui viene iniettato un gas ricco di idrogeno o carbonio che crea un fascio di protoni o di ioni carbonio che percorrono questa circonferenza un milione di volte in mezzo secondo. Ad ogni giro le particelle aumento l’energia. Il carbonio richiede grandi macchine per venire accelerato ma quando arriva a colpire la cellula tumorale è tre volte più efficace dei raggi x.
Roberto Orecchia, direttore scientifico fondazione CNAO, spiega: “Il carbonio è più pesante e lascia una traccia all’interno della cellula. Nel suo percorso ad elevata intensità lascia una traccia tale che tutto quello che incontra, anche in questo caso del DNA, lo rompe. Questo è un tipo di danno non riparabile dalla cellula“.
Per tanto anche un tumore radioresistente può essere eliminato con gli ioni carbonio. Tutto questo sistema è stato messo insieme dall’eccellenza italiana nella fisica.
Sandro Rossi, Direttore Generale CNAO, spiega: il funzionamento del sincrotrone: ” Questo anello che ha una circonferenza di circa 80 metri, quando le particelle entrano in quell’anello cominciano ad accelerare e incominciano ad arrivare a circa 60/70% della velocità della luce. Quindi i fisici, gli ingegneri, selezionano l’energia giusta per arrivare dove esattamente il medico dice che bisogna fermare il fascio per trattare quel tumore“.
Con questa tecnica che si chiama Adroterapia stanno curando anche i sarcomi. “I sarcomi sono universalmente conosciuti come essere tumori radio resistenti – dichiara Roberto Orecchi – La probabilità di controllo locale con la Radioterapia generalmente non supera il 50/60%”.
Con la tecnica dell’Adroterapia, invece i dati sono più incoraggianti e arrivano all’80/85% di successo sulla malattia, in pratica significa di fatto la guarigione del paziente. Stanno emergendo anche altre indicazioni come il tumore del pancreas, che normalmente si riesce a curare nel 20% dei casi. Con l’adroterapia sono state registrate percentuali di sopravvivenza a due anni libera da malattie del 45%. Di solito tumori resistenti ai raggi x sono quelli della base cranica, tumori delle ghiandole salivari, tumori del retto, melanoma dell’occhio, e la prospettiva è quello di applicarlo anche per i tumori che colpiscono i bambini.
Oltre 600 sono i pazienti curati nel centro CNAO costruito per 150 milioni di euro di cui 95 messi a disposizione dallo Stato in base alla legge istituita dalla fondazione Veronesi del 2000.Nonostante sia sconosciuto l’invenzione del Sincrotone è orgoglio tutto italiano realizzato con l’Istituto di fisica nucleare Politecnico di Milano e l’Università di Pavia. Al progetto hanno partecipato 600 ditte di cui 500 italiane.
Come funziona Il lettino motorizzato in cui si stende il paziente come se fosse una tac è dotato di un laser con un puntamento ad altissima precisione colpisce il tumore in tante fette, come dichiara il direttore della fondazione; tali fette si scindono in un millimetro ciascuno e fetta per fetta colpisce il tumore.
Il trattamento varia dai 2 ai 15 minuti ed è perfettamente indolore.
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Omega 3: guida al consumo degli acidi grassi essenziali molto presenti nel pesce azzurro e nel salmone e pochissimo nei filetti di sogliola
omega 3 sono acidi grassi essenziali per
il metabolismo umano con un ruolo chiave nel funzionamento delle
cellule, in particolare dei neuroni. Il problema è stabilire quanti
omega 3 servono all’organismo per mantenersi in forma. Secondo la AHA
(American Health Association), un adulto sano dovrebbe assumerne
attraverso il cibo una quantità massima pari a 2 g al giorno. Questa
dose si raggiunge, per esempio, con 3 g di olio di lino, oppure 8 g di
semi di lino, oppure 20 g di noci sgusciate. Dosaggi più alti sono consigliate per la prevenzione e la cura di alcune malattie, e vanno assunte con la supervisione di un medico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
raccomanda una quantità minima di omega 3 pari a 500 mg ogni settimana,
che si raggiunge mangiando pesce due volte nell’arco dei 7 giorni. Per i
vegetariani bastano con oli vegetali contenenti acido alfa-linolenico
(uno degli omega 3 fondamentali per la nostra salute). Un altro metodo di calcolo proposto
dalla WHO, prevede come dose ottimale una quantità compresa tra lo 0,5%
e il 2% delle calorie giornaliere (N.d.A.: il documento si riferisce
agli omega 3 con il sinonimo chimico n-3). Detto questo
vanno però sfatati alcuni luoghi comuni sugli omega 3 che non aiutano
certo a fare chiarezza e alimentano la confusione sul tema.
Il pesce d’allevamento non è buono perché ha meno omega 3 del pesce catturato in mare
Parzialmente falso. Il pesce selvatico catturato in mare aperto (sardine, aringhe, spatola, merluzzo, coda di rospo…) solitamente ha una percentuale maggiore di omega 3, perché si nutre di fitoplancton, o di organismi che a loro volta lo assimilano. Il pesce e i gamberi d’allevamento sono invece foraggiati con mangimi a base di soia, quindi contengono meno omega 3. Per contro, in genere il pesce d’allevamento contiene una maggiore quantità di grasso totale – sia saturi che insaturi, come gli omega 3 – perché viene alimentato regolarmente e nuota meno sprecando meno energia. Alla fine si può dire che un etto di pesce d’allevamento contiene una quantità di omega 3 simile al pesce selvatico. Un altro elemento da considerare è che il pesce allevato consumato in Italia (orata, branzino, rombo, baccalà…) rientra nella specie di pesce magro quindi con un carico di grasso ridotto rispetto al pesce pesci azzurro e al salmone.
Basta mangiare pesce due volte alla settimana per avere la quantità d’omega 3 necessaria per l’organismo.
Vero solo in parte. Il pesce non è l’unica fonte di omega 3, e in ogni caso la quantità varia moltissimo tra una specie e l’altra. Come si può vedere nella tabella in basso la dose giornaliera media di omega 3 si raggiunge con un etto di sgombri, oppure due etti di sardine, oppure con 2,7 kg di filetti di sogliola.
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Gli
Il pesce d’allevamento non è buono perché ha meno omega 3 del pesce catturato in mare
Parzialmente falso. Il pesce selvatico catturato in mare aperto (sardine, aringhe, spatola, merluzzo, coda di rospo…) solitamente ha una percentuale maggiore di omega 3, perché si nutre di fitoplancton, o di organismi che a loro volta lo assimilano. Il pesce e i gamberi d’allevamento sono invece foraggiati con mangimi a base di soia, quindi contengono meno omega 3. Per contro, in genere il pesce d’allevamento contiene una maggiore quantità di grasso totale – sia saturi che insaturi, come gli omega 3 – perché viene alimentato regolarmente e nuota meno sprecando meno energia. Alla fine si può dire che un etto di pesce d’allevamento contiene una quantità di omega 3 simile al pesce selvatico. Un altro elemento da considerare è che il pesce allevato consumato in Italia (orata, branzino, rombo, baccalà…) rientra nella specie di pesce magro quindi con un carico di grasso ridotto rispetto al pesce pesci azzurro e al salmone.
Basta mangiare pesce due volte alla settimana per avere la quantità d’omega 3 necessaria per l’organismo.
Vero solo in parte. Il pesce non è l’unica fonte di omega 3, e in ogni caso la quantità varia moltissimo tra una specie e l’altra. Come si può vedere nella tabella in basso la dose giornaliera media di omega 3 si raggiunge con un etto di sgombri, oppure due etti di sardine, oppure con 2,7 kg di filetti di sogliola.
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giovedì 23 giugno 2016
Diuretici naturali per dimagrire velocemente
Diuretici naturali per dimagrire velocemente: vediamo quali sono. A volte siamo vittime di un certo gonfiore, che minaccia la nostra forma fisica e non ci rendiamo conto che non si tratta soltanto di perdere peso, ma anche di mangiare quei cibi giusti, che possono favorire la diuresi. Il problema potrebbe essere costituito proprio dalla ritenzione idrica. Come rimediare? Ci sono alcuni alimenti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta
e che si rivelano essenziali per depurare l’organismo e per aiutarlo a
ritrovare un equilibrio adeguato. Ecco alcuni consigli utili.
1. Anguria
L’anguria, dalle molte proprietà benefiche, possiede un alto contenuto di acqua ed è un diuretico naturale. Contiene anche il licopene, che è un antiossidante
capace di prevenire i danni causati dai radicali liberi. Gli
amminoacidi dell’anguria aiutano ad allargare le vene, facendo scorrere
con più libertà i liquidi.
2. Carota
Molto utile è la carota per disintossicare
l’organismo. Tra gli ortaggi si può considerare uno dei migliori
diuretici naturali. Questo vegetale riesce ad accelerare il metabolismo
e, grazie a tutte le vitamine e ai sali minerali di cui è ricco, apporta
numerosi benefici.
3. Melanzana
Anche la melanzana ha un ricco contenuto di acqua, che migliora la circolazione. Inoltre questo ortaggio è ricco di flavonoidi, che agiscono come veri e propri antinfiammatori naturali.
4. Ananas
La caratteristica principale dell’ananas
è quella di rendere digeribili anche le proteine più complesse. Per
questo il frutto è indicato anche per chi soffre di problemi digestivi.
Tutto merito della bromelina, un particolare enzima.
5. Carciofo
5. Carciofo
Il carciofo favorisce la
secrezione biliare e la diuresi. L’organo che più trae beneficio da
questo diuretico naturale è il fegato, perché questo ortaggio aiuta la digestione.
6. Asparagi
Gli asparagi sono molto diuretici grazie al loro contenuto di asparagina,
un amminoacido. Attraverso il consumo di questi ortaggi è possibile
liberarsi dalla ritenzione idrica causata dalla sindrome premestruale.
Inoltre gli asparagi sono ricchi di fibre che aiutano l’intestino ad
eliminare le tossine.
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lunedì 20 giugno 2016
La Dieta della Pancia Piatta, ti puoi Sgonfiare in 2 giorni
Quale che sia l’alimentazione, durante la digestione vi è sempre produzione di gas intestinali che se in eccesso provocano il gonfiore addominale
La Dieta della Pancia Piatta, è possibile sgonfiarsi in un paio di giorni, ovvero eliminare il gonfiore addominale, certamente non se si hanno dei chili di troppo, perché per quelli non basterebbero certamente solo due giorni, anche con tutta la buona volontà e fantasia. Il gonfiore addominale è per lo più la conseguenza del gonfiore intestinale, ovvero, della presenza di gas in eccesso che l’organismo non è in grado di eliminare da solo. Quale che sia l’alimentazione, durante la digestione vi è sempre, è del tutto inevitabile, una produzione di gas intestinali che, se sono entro certi limiti, vengono smaltiti regolarmente perché assorbiti dalla mucosa intestinale e eliminati poi durante il normale scambio gassoso. In caso, invece, di una produzione in eccesso, e questo dipende per lo più dall’alimentazione in quanto vi sono degli alimenti che, durante la digestione, fermentano, i gas non possono essere eliminati e quindi producono quel gonfiore addominale, fonte anche di non pochi fastidio ed imbarazzi perché, in qualche modo, è pur necessario liberarsi di questi gas in eccesso.
Per evitare di andare incontro a questo problema, la dieta è essenziale, o meglio, una più attenta selezione degli alimenti è in grado di limitare notevolmente il problema, anche se poi qualche tisana, anche fatta in casa, può aiutare. Vi sono poi alcuni alimenti che sono dei veri e propri antigas, due su tutti, che riescono a limitare in maniera significativa la produzione dei gas in eccesso: il finocchio e il cumino, quest’ultimo un spezia tipica della cucina del Nord Africa, che oggi comincia d essere utilizzata anche con una certa frequenza nel nostro paese che, negli ultimi anni, sembra aver preso una maggiore coscienza delle spezie in generale, tanto è vero che oggi si trovano un po’ tutte facilmente nei supermercati, mentre un tempo erano una vera e propria rarità. Ma vediamo nello specifico la dieta.
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domenica 19 giugno 2016
Insonnia: vai a letto tardi e dormirai.
Contrariamente a quanto si crede rimanere a letto molte ore non aiuta a dormire. Importante è la qualità del sonno
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall’incapacità di dormire nonostante l’organismo ne senta la necessità fisiologica. Sono molte le cause che possono provocarla e tanti i rimedi naturali e no che vengono consigliati.È opinione comune, specialmente tra chi ne soffre, che andare a letto presto permette di riposare meglio. Stando però a recenti studi scientifici, sarebbe meglio concentrare il sonno in poche ore. Infatti, la permanenza prolungata nel tempo sotto le lenzuola acutizzerebbe il disturbo dell’insonnia.
La scelta di rimanere svegli anziché di coricarsi nel disperato tentativo di addormentarsi è una tecnica adottata dalla terapia cognitivo-comportamentale (CBT) contro l’insonnia. L’American College of Physicians ha consigliato questa cura come primo trattamento a chi soffre in modo cronico di insonnia. Dovrebbe dare risultati soddisfacenti senza avere effetti collaterali, come i farmaci.
Una recente indagine condotta dall’Università della Pennsylvania ha considerato quanto tempo rimangono a letto tre tipi di persone: chi dorme bene; chi dorme bene ma soffriva di insonnia; chi soffre di insonnia cronica dopo averla avuta acuta. I ricercatori hanno sottolineato che la tendenza per chi ha disturbi del sonno è di andare a letto presto per poter rimanere coricati il più a lungo possibile. Sebbene questo possa sembrare un comportamento razionale e può dare buoni risultati sul breve termine, nel lungo tempo non porta gli effetti sperati.
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sabato 18 giugno 2016
Zeolite e Olio di Cocco – La crema solare che protegge e ringiovanisce la pelle naturalmente
E’ arrivata la prima crema solare a base di zeolite e olio di cocco che oltre a proteggere dai raggi solari nutre e depura la pelle in profondità
Le creme solari in vendita nei negozi sono tutte piene di ingredienti chimici tossici che aumentano il rischio di cancro alla pelle e penetrano nei tessuti causando squilibri ormonali. Inoltre questi composti sintetici entrano nel flusso sanguigno e contribuiscono ad aumentare il carico di tossine nell’organismo abbassando il sistema immunitario e linfatico e contribuendo all’insorgere di malattie in futuro. Se si è in gravidanza e allattamento è dimostrato che queste sostanze arrivano nel feto e nel latte materno, grazie alle ricerche della Professoressa Margret Schlumpf dell’Università di Zurigo.
Tuttavia non usare nessuna crema può essere pericoloso se si sta molto al sole. Esporsi ai raggi solari è importantissimo per assumere la dose quotidiana di vitamina D, ma dopo alcuni minuti, che variano a seconda della carnagione, la pelle si arrossa ed ha inizio la scottatura con danni che possono arrivare anche al cancro alla pelle e invecchiamento precoce. Infatti bastano pochi minuti ogni giorno per assumere la nostra dose vitaminica, oltre i quali il corpo non la produce più, quindi non solo è pericoloso ma è anche inutile esporsi per lungo tempo senza protezione.
Zeolite Clinoptilolite Attivata. E’ un minerale vulcanico che ha i più alti valori di coefficiente di scambio cationico che esista ovvero è in grado di legare totalmente sostanze pericolose come metalli pesanti, radicali liberi e tossine derivanti dal metabolismo di batteri, funghi e virus. Agisce come antiossidante, antibatterico, antivirale e antimicotico. Depura quindi la pelle, disintossicandola in profondità. Ha inoltre la proprietà rigenerante della cute, stimolandone il rinnovamento. Si è dimostrata molto efficace per uso topico nei problemi di acne, eczema, psoriasi, macchie cutanee.
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venerdì 17 giugno 2016
La schiena fa male? Può dipendere dalle emozioni
Il mal di schiena è strettamente connesso con le emozioni che
proviamo tanto che ogni zona è associata ad un particolare stato
emotivo. Postura sbagliata, organi deboli sedentarietà possono causare
il mal di schiena ma non bisogna tralasciare l’origine emotiva infatti
un forte trauma può addirittura modificare la nostra postura e quindi
nel tempo causare dolore!
“Su questo non c’è da avere dubbi. Tutte le tensioni di origine mentale, emozionale, emotiva, sentimentale e lo stress in generale,inducono a creare nel corpo delle risposte di difesa, esattamente come se avvenisse un attacco fisico: aumento degli ormoni dello stress (cortisolo), dell’adrenalina, vasodilatazione periferica (muscoli), vasocostrizione circolazione degli organi, maggior stimolazione del sistema nervoso, riduzione della profondità e aumento della frequenza della respirazione. Tutto questo si scarica, tra le altre cose sul muscolo diaframma, il muscolo principale della respirazione che si attacca proprio sulla schiena. Perciò una relazione più diretta di così?”
Afferma Lorenzo Ferrante, dottore in Scienze Motorie, chinesiologo professionista, educatore posturale, formatore e naturopata, che continua dicendo:
“La tensione non guarda in faccia a nessuno. Ogni persona ha degli apparati più forti ed altri più deboli. Perciò in ognuno di noi, cedono sempre prima i più deboli a seconda della nostra genetica, e del nostro stile di vita. Diciamo che tutte le tensioni mentali vengono somatizzate sempre sul corpo: muscoli, organi, ghiandole, tessuti”.
Oscar Valentini, insegnante di arti marziali, Tai Chi, Qi Gong, Meditazione dello U.H.T. di Mantak Chia e ideatore del Massaggio TAO spiega la connessione tra ogni singola parte della schiena e le emozioni, vediamola in dettaglio.
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“Su questo non c’è da avere dubbi. Tutte le tensioni di origine mentale, emozionale, emotiva, sentimentale e lo stress in generale,inducono a creare nel corpo delle risposte di difesa, esattamente come se avvenisse un attacco fisico: aumento degli ormoni dello stress (cortisolo), dell’adrenalina, vasodilatazione periferica (muscoli), vasocostrizione circolazione degli organi, maggior stimolazione del sistema nervoso, riduzione della profondità e aumento della frequenza della respirazione. Tutto questo si scarica, tra le altre cose sul muscolo diaframma, il muscolo principale della respirazione che si attacca proprio sulla schiena. Perciò una relazione più diretta di così?”
Afferma Lorenzo Ferrante, dottore in Scienze Motorie, chinesiologo professionista, educatore posturale, formatore e naturopata, che continua dicendo:
Oscar Valentini, insegnante di arti marziali, Tai Chi, Qi Gong, Meditazione dello U.H.T. di Mantak Chia e ideatore del Massaggio TAO spiega la connessione tra ogni singola parte della schiena e le emozioni, vediamola in dettaglio.
TROPPI PENSIERI, FARSI CARICO
Pensiamo a tal proposito la muscolatura paravertebrale che sostiene la nuca e si incarica anche di “mantenere la testa alta” nel senso della volontà e dell’orgoglio, oppure agli elevatori delle scapole come i responsabili di sopportare i pesi ed i pensieri: questo irrigidisce il collo.Continua qui
giovedì 16 giugno 2016
10 cause della fibromialgia che i medici ignorano
Si stima che la fibromialgia colpisca dai 3 ai 4 milioni di individui in Italia. Solitamente è caratterizzata da dolore cronico, in particolare dolori muscolari, affaticamento, disturbi del sonno, cervello annebbiato, deterioramento cognitivo, depressione e punti dolenti in tutto il corpo.
La medicina convenzionale deve ancora scoprire la causa della fibromialgia e offre solo un sollievo momentaneo dei sintomi tramite farmaci antidepressivi e antidolorifici. La medicina funzionale, invece, ha trovato le cause della fibromialgia e altre malattie croniche, affinché il problema venga affrontato alla radice.
Ecco alcune cause della fibromialgia ignorate dalla medicina convenzionale:
1) Intolleranza al glutine
Il glutine è la causa di 55 malattie circa. Solitamente la nocività del glutine viene attribuita solo ai disturbi digestivi, ma non a quelli neurologici, che comportano dolore, deterioramento cognitivo, disturbi del sonno, problemi comportamentali, stanchezza e depressione. Per approfondire vedi Come riconoscere se sei intollerante al glutine.
La candida è un fungo saprofita o lievito, normalmente risiede nel nostro intestino. Quando vi è una crescita eccessiva, fuoriesce dalle pareti intestinali e penetra così nel flusso sanguigno, rilasciando tossine nel corpo e causando una serie di sintomi spiacevoli, come affatticamento, cervello annebbiato, problemi digestivi e dolore. Ogni persona affetta da fibromialgia potrebbe avere una crescita eccessiva di candida. Per approfondire vedi I 20 sintomi della candida e come sconfiggerla definitivamente.
E’ di vitale importanza che il medico effettui dei controlli su tutti e sei i marcatori del sangue per valutare con precisione la funzione della tiroide. E’ inoltre indispensabile che il medico utilizzi livelli ottimali, piuttosto che la gamma standard di riferimento per la valutazione e la diagnosi dei disturbi della tiroide. Mantenere i livelli della tiroide in un range ottimale allevia generalmente la fatica, l’annebbiamento cerebrale, l’insonnia e la depressione. Per approfondire vedi Ecco i 12 sintomi che rivelano lo stato della tua Tiroide.
4) Carenze vitaminiche
La carenza di magnesio, vitamina D e vitamina B12 sono tra le più comuni carenze vitaminiche che hanno le persone affette da fibromialgia. Alcune persone hanno completamente invertito i sintomi della fibromialgia soltanto con il magnesio. Il modo migliore per misurare il magnesio è quello di fare delle analisi del sangue al fine di rilevare il livello di magnesio nei globuli rossi (RBC), può essere fatto in qualsiasi laboratorio convenzionato. Per approfondire vedi Ecco gli 11 Nutrienti di cui facilmente si è Carenti.
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martedì 14 giugno 2016
Le Sette condizioni della Salute e della Felicità
La Macrobiotica non è solo una filosofia proveniente dell’estremo Oriente che, poco più di un secolo fa, un giapponese, noto con il nome di Georges Ohsawa, fece conoscere al mondo occidentale (attraverso libri, conferenze e i ristoranti aperti dai suoi discepoli o associati), ma è un insieme di conoscenze ed esperienze che dall’antichità a oggi ci sono state trasmesse da grandi maestri di vita.
Con il termine Macrobiotica (dal greco Macros e Bios, Grande/lunga Vita) in passato venivano designati i popoli più longevi. Ippocrate, medico greco vissuto più di 2 mila anni fa, fu storicamente tra i primi a parlare della relazione esistente tra cibo e salute:
- Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo.
- Per alimentarsi in modo equilibrato e vivere in salute bisogna consumare principalmente cereali.
- Quando la malattia è nel suo culmine, allora è necessario usare il regime più ristretto.
Oggi sappiamo che i cibi industriali e raffinati, oltre che indebolire il sistema immunitario, cardiocircolatorio, etc., provocano seri danni al cervello. Le bevande gassate e gli zuccheri raffinati, secondo alcuni studi, possono provocare, a lungo termine, cambiamenti nel comportamento e una profonda modificazione nella chimica del cervello. Il fatto, in fondo, anche se confutato da qualcuno, non suscita in me alcun dubbio, visto l’aumento delle malattie mentali e psicofisiche.
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domenica 12 giugno 2016
Merendine, gelati e bibite tossiche: il centro antitumori chiede massima diffusione
Il centro Anti-tumori di Aviano ha recentemente distribuito questo dispaccio dove mette in guardia il consumatore sulla tossicità di conservanti e additivi comunemente usati, ma estremamente tossici e cancerogeni.
Chiede la massima diffusione di queste informazioni in modo che possiamo essere noi consumatori a condizionare le scelte dei fabbricanti stessi.
Oltre alla lista degli elementi tossici, il dispaccio, evidenzia alcuni prodotti che contengono elementi nocivi. Ecco un primo elenco:
MERENDINE: Buondì Motta, Joili Alemagna, Merendine Fabbri, Tin Tin Alemagna, Merendine Briciola
BIBITE: Aranciata S. Pellegrino, Bitter analcolico, Spume, Crodino, Aranciata Cin Cin, Aranciata Levissima, Sciroppo alla Menta
APERITIVI: Aperol Gancia, Americano, Rosso Antico, Amaro Cora, Vov, Punch al mandarino
DOLCIUMI: Caramelle Perugina alla frutta e formato a spicchi (arancio e limine), caramelle assortite e fondenti, Settesera Perugina, Charmes Alemagna, Calippo al Limone
Fonte
sabato 11 giugno 2016
Vitamina D: 6 buoni motivi per farne scorta e come
La vitamina D, è una vitamina liposolubile, cioè si scioglie nei grassi e nel nostro organismo svolge una serie di funzioni molto importanti. Viene introdotta solo in parte con la dieta, mentre la fetta maggiore è prodotta in seguito all’esposizione al sole. E’ una vitamina ma può essere considerata un vero e proprio ormone che può agire su diversi organi e apparati. Gli studi più recenti infatti confermano che questa vitamina, non è essenziale solo per il benessere delle ossa, ma è fondamentale anche per la prevenzione di molte malattie: dai disturbi neurovegetativi ai tumori, alle infezioni…
Aumenta le difese immunitarie
Recenti studi hanno evidenziato che a bassi livelli di vitamina D c’è una maggiore incidenza di malattie autoimmuni (artrite reumatoide, Lupus, diabete di tipo 1…). Questa vitamina infatti sarebbe in grado di legarsi ad alcune cellule di difesa dell’organismo, come i linfociti T e dunque una sua carenza potrebbe pregiudicare appunto il funzionamento del sistema immunitario.
Previene le infezioni
La vitamina D è anche utile per la prevenzione dalle infezioni. Al sole la pelle sviluppa questa vitamina in grado di stimolare poi la pelle a produrre antibiotici naturali in grado di contrastare virus e batteri.
Previene i tumori
Nelle persone colpite da tumore al colon, alla prostata o alla mammella, sono stati riscontrati bassi livelli di vitamina D e dunque anche in questo caso, una sua carenza potrebbe aumentarne la predisposizione. Le ragioni tuttavia, in questo caso non sono ancora evidenziate da basi scientifiche
Previene e contrasta l’Alzheimer
La degenerazione delle cellule del sistema nervoso, favorisce l’insorgenza di malattie come il Parkinson e l’Alzheimer. In ogni caso, i soggetti carenti di questa vitamina nel sangue hanno sviluppato queste malattie degenerative e dunque secondo gli studiosi ci sarebbe una stretta correlazione.
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venerdì 10 giugno 2016
Identificato meccanismo che determina rischio di celiachia
Studio Igb-Cnr, passo avanti per individuare predisposizione
Da uno studio tutto italiano si e' aperta la strada per la
determinazione della predisposizione alla celiachia, e un passo in
avanti anche alle patologie autoimmuni. Lo studio del Consiglio
nazionale delle ricerche (Igb-Cnr e Ibp-Cnr) ha analizzato la risposta
immunitaria al glutine in relazione al rischio genetico.
I
ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche hanno scoperto il
perché solo alcuni geni della regione cromosomica (HLA) sono associati
alla predisposizione di ammalarsi di celiachia. Lo studio, coordinato da
Giovanna del Pozzo dell'Istituto di genetica e biofisica (Igb-Cnr) e
Carmen Gianfrani dell'Istituto di biochimica delle proteine (Ibp-Cnr), è
stato pubblicato sulla rivista The Journal of Autoimmunity. "Nel 95%
dei soggetti affetti da celiachia sono presenti alcuni specifici geni
definiti di rischio o predisponenti la malattia, in quanto associati
all'instaurarsi della risposta immunologica al glutine del grano",
spiega Giovanna Del Pozzo Secondo la ricerca, nel determinare la
predisposizione alla malattia è importante non solo il numero di questi
geni HLA ma anche la quantità di molecole di RNA da essi prodotta.
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Celiachia: sintomi in adulti e bambini
Intolleranza al glutine: 7 possibili sintomi
giovedì 9 giugno 2016
Prendi questa vitamina per tenere lontane le zanzare tutta l’estate
Gli scienziati hanno scoperto che c’è una particolare vitamina
che stimola la produzione di un odore particolare che tiene lontane le
zanzare
Ah… l’estate. Giorni più lunghi, sole, spiaggia, sabbia… e zanzare! Un sacco di zanzare. E’ vero: alcuni sembrano che non vengono mai punti dalle zanzare ed altri invece sembra che sono una sorta di calamita che in pochi secondi si riempiono di punture. Questo ha una ragione specifica e dipende da quello che mangiamo, in particolare dai cibi ricchi di una vitamina particolare.
Per alcuni, questo non rappresenta un problema, il repellente per zanzare è presente sul mercato dal 1956, ma è costituito da sostanze chimiche che danneggiano il nostro corpo. Chi di noi vuole accendere in camera quelle piastrine antizanzare che sembrano fatte per riempirci i polmoni di tossine?
Gli scienziati hanno scoperto che la vitamina B1 (nota anche come tiamina), è in grado di innescare nel corpo un sistema antizanzare naturale producendo un odore impercettibile all’uomo ma che allontana questi fastidiosissimi insetti.
Dove si trova la vitamina B1: lievito di birra, cereali integrali (è nella parte esterna del chicco, in particolare riso e avena), asparagi, cavoli, fegato, uova.
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Ah… l’estate. Giorni più lunghi, sole, spiaggia, sabbia… e zanzare! Un sacco di zanzare. E’ vero: alcuni sembrano che non vengono mai punti dalle zanzare ed altri invece sembra che sono una sorta di calamita che in pochi secondi si riempiono di punture. Questo ha una ragione specifica e dipende da quello che mangiamo, in particolare dai cibi ricchi di una vitamina particolare.
Per alcuni, questo non rappresenta un problema, il repellente per zanzare è presente sul mercato dal 1956, ma è costituito da sostanze chimiche che danneggiano il nostro corpo. Chi di noi vuole accendere in camera quelle piastrine antizanzare che sembrano fatte per riempirci i polmoni di tossine?
Gli scienziati hanno scoperto che la vitamina B1 (nota anche come tiamina), è in grado di innescare nel corpo un sistema antizanzare naturale producendo un odore impercettibile all’uomo ma che allontana questi fastidiosissimi insetti.
Dove si trova la vitamina B1: lievito di birra, cereali integrali (è nella parte esterna del chicco, in particolare riso e avena), asparagi, cavoli, fegato, uova.
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mercoledì 8 giugno 2016
Il campeggio fa bene alla salute, al sonno e al sesso
Soggiornare all’aperto, in tenda, roulotte e camper combatte l'insonnia e fa bene alla vita sessuale
Una vacanza in campeggio, in tenda, roulotte o camper, fa bene al sonno e al sesso: lo dice la scienza.La vita all’aria aperta prima di tutto aiuta a dormire meglio e a combattere l’insonnia, grazie ai materassi gonfiabili di nuova generazione sempre più comodi ma soprattutto grazie all’esposizione alla luce naturale.
Lo conferma una ricerca, pubblicata sulla rivista Current Biology, condotta negli Stati Uniti da alcuni studiosi dell’Università del Colorado, secondo la quale l’esposizione alla luce naturale del sole favorisce la sincronizzazione dell’orologio biologico facendo diminuire i livelli di melatonina durante l’ultima ora di sonno: in tal modo ci si sentirà più attivi al risveglio.
La conseguenza sarà un miglioramento dello stato fisico e di quello dell’umore: il soggiorno in campeggio infatti, essendo più spartano di quello in hotel, spinge ad attivarsi e a bruciare più calorie, con benefici per lo stato fisico oltre che per la linea.
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domenica 5 giugno 2016
Centrifugati: 10 ricette per depurare l’organismo
I centrifugati sono degli estratti di succo da frutta e verdura molto utili per depurare l’organismo e disintossicarlo dalle tossine, metalli pesanti e scorie acide. Infatti i succhi sono un concentrato di enzimi, vitamine, minerali e principi attivi che arrivano direttamente nell’intestino in pochi minuti senza dover essere digeriti, cosa che invece accade quando consumiamo frutta e verdura.
La centrifuga o ancor meglio l’estrattore, sono elettrodomestici sempre più diffusi e a basso costo che ci permettono di avere una vera e propria farmacia in casa: i succhi possono essere usati infatti per migliorare considerevolmente il proprio stile di vita, livello di energia e far scomparire molti disturbi. Provate a chiedere a chi la usa da tempo quali enormi benefici hanno ottenuto!
E’ però importante sapere le giuste dosi e combinazioni di frutta e verdura perché altrimenti saranno sbilanciati: come ogni rimedio naturale, i centrifugati vanno fatti nel modo giusto per trarne il meglio.
Come molti avranno visto, il prezzo dei centrifugati è alto nei negozi e spesso la qualità degli ingredienti non è neanche ottima.
Farli in casa ci permette di risparmiare molto e di non sprecare più neanche un pezzetto di frutta o verdura.
10 Ricette di Centrifugati per disintossicare e depurare l’organismo
1) Centrifugato di prezzemolo e carote
1 bel mazzo di prezzemolo fresco2 carote
1 mela
1 gambo di sedano
Benefici: Facilita lo scioglimento dei calcoli e la depurazione in reni e fegato; Re-mineralizza; Utile per rigenerare occhi e intestino. Per un effetto disintossicante dei metalli pesanti aggiungere un mazzo di coriandolo fresco.
2) Centrifugato di sedano e carote
3 gambi di sedano1 cetriolo
1 mela
1 rametto di prezzemolo
4 foglie di spinaci
Benefici: Da bere nella prima parte della giornata. Alcalinizza l’organismo; Migliora il metabolismo; Utile per reintegrare i sali dopo un’attività fisica.
3) Centrifugato di kiwi e arance
3 kiwi2 arance
Benefici. Ottimo da bere prima del consumo di proteine; Facilità l’assimilazione del ferro; Potenzia il sistema immunitario; Aumenta il livello di energia; Riduce il colesterolo; Alcalinizza i tessuti; Depura l’organismo.
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sabato 4 giugno 2016
“Ci ammaleremo quasi tutti di tumore” L’avvertimento shock di Veronesi
“50 anni fa si ammalava di tumore un italiano su 30, oggi si ammala uno su 3 e in futuro si ammalerà uno su 2” |
Così avverte Umberto Veronesi, fondatore e direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia-Ieo di Milano, in un discorso all’università Iulm di Milano.
L’incidenza dei tumori in Italia
Secondo lo IARC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, i dati sono davvero seri e gravi:- Si stima che in Italia vi siano nel corso dell’anno 363.300 nuove diagnosi di tumore (esclusi i carcinomi della cute), circa 194.400 (54%) fra gli uomini e circa 168.900 (46%) fra le donne.
- Nel corso della vita circa un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di tumore.
- Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute, il tumore in assoluto più frequente è quello della mammella (14%), seguito dal tumore del colon retto (13%), della prostata (11% solo nel sesso maschile) e del polmone (11%).
- Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (20%), il tumore del polmone (15%), il tumore del colon-retto (14%), il tumore della vescica (11%) e quello dello stomaco (5%); e tra le donne, il tumore della mammella (29%), il tumore del colon-retto (13%), il tumore del polmone (6%), il tumore della tiroide (5%) e quello del corpo dell’utero (5%).
venerdì 3 giugno 2016
I 10 modi per accelerare il metabolismo, espellere tossine e raggiungere il peso forma
Tutto quello che devi sapere per aumentare la tua energia, migliorare il metabolismo, espellere le tossine e perdere il peso in eccesso |
Il nostro metabolismo si basa, in gran parte, sulla capacità della tiroide di funzionare correttamente e sulle ghiandole surrenali che sono legate alla produzione di insulina. Se non stiamo ricevendo abbastanza ossigeno o i nutrienti essenziali per le reazioni biochimiche, per la funzione del pancreas, per la funzione cerebrale, per tutti gli altri processi di produzione di ormoni e per nutrire le ghiandole che li producono, tutto l’organismo rallenterà e non funzionerà correttamente.
Riattivare il proprio metabolismo induce tanti effetti sul corpo:
- Maggiore energia e vitalità
- Maggiore capacità di concentrazione
- Perdita del peso in eccesso o aumento di peso in coloro che sono sottopesa
- Espulsione delle tossine immagazzinate nei tessuti o che vengono assimilate
- Aumentare le difese immunitarie
- Migliore assimilazione dei nutrienti dai cibi
Ecco i 10 modi per riattivare il metabolismo
1) Esercizio Fisico. Si pensa che l’esercizio fisico sia utile per perdere peso perché brucia calorie ma in verità è il contrario: l’esercizio fisico attiva il metabolismo e quindi il corpo si abitua a funzionare meglio 24 ore su 24 e quindi si smaltiscono i depositi di grasso, si aumenta la massa magra e migliora l’ossigenazione dei tessuti. L’ossigenazione è la chiave per un corpo alcalino e per l’eliminazione dell’acidità nel corpo responsabile di ogni malattia. Fare attività fisica è anche la chiave della longevità: il nostro corpo è programmato per muoversi e se non lo fa non funziona bene. Come farlo. Bastano almeno 3 giorni a settimana con un’ora di attività fisica che può essere anche una lunga camminata a passo svelto.2) Aceto di mele. L’aceto di mele è un cibo curativo che consiglio a tutti. E’ utilissimo per riattivare il metabolismo ed espellere le tossine dal corpo anche grazie all’acido malico. Ho discusso approfonditamente con testimonianze dei benefici dell’aceto di mele negli articoli Perdi 2 kg a settimana con l’Aceto di Mele e Guarisci con l’Aceto di Sidro di Mele. Come usarlo. La prima settimana assumere 1 cucchiaino di aceto di mele in mezzo bicchiere d’acqua 10 minuti prima dei pasti, questo dà il tempo all’organismo di accelerare il metabolismo. La seconda settimana passa a 2 cucchiaini. La terza settimana passa a 3 cucchiaini.
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giovedì 2 giugno 2016
Passo avanti vaccino universale tumori, test su 3 malati
Tutti con melanoma, il sistema immunitario si attiva
Messo a punto e testato per ora su tre pazienti, tutti con melanoma in stadio avanzato, un vaccino potenzialmente 'universale' contro i tumori. Ideato da esperti dell'università Johannes Gutenberg a Mainz, il vaccino è costituito da una capsula di molecole di grasso e contiene un 'cuore genetico', un piccolo Rna su cui sono scritte le 'istruzioni' per attivare le cellule del sistema immunitario del paziente a sferrare una forte risposta immunitaria contro il tumore. Secondo quanto riferito sulla rivista Nature, la sua unicità sta nel fatto che il vaccino funziona in maniera semplicissima e induce una forte reazione immunitaria: iniettato endovena, infatti, raggiunge i distretti immunitari del corpo (milza, linfonodi, midollo osseo) dove attiva una forte risposta immunitaria contro il tumore, sostenuta nel tempo.
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mercoledì 1 giugno 2016
Impiantata a Pisa la prima microlente che guarisce la presbiopia
Utilizzato un nuovo sistema laser. L'intervento è stato realizzato dal
dottor Marco Fantozzi, era presente l'inventore della lente, Vladimir
Feingold
PISA. Primato mondiale per la casa di cura San Rossore di Pisa, dove è stata impiantata, mediante l'utilizzo del laser a femtosecondi, una microlente che cura la presbiopia. Lo ha reso noto la clinica precisando che l'intervento è stato condotto dall'oftalmologo Marco Fantozzi.
"La presbiopia - sottolinea il medico - quando non è controllata, può implicare mal di testa e affaticamento visivo durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Se corretta con i comuni occhiali, complica la qualità della vita dei pazienti soprattutto se sono affetti da difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che comportano già l'impiego di altri occhiali".
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PISA. Primato mondiale per la casa di cura San Rossore di Pisa, dove è stata impiantata, mediante l'utilizzo del laser a femtosecondi, una microlente che cura la presbiopia. Lo ha reso noto la clinica precisando che l'intervento è stato condotto dall'oftalmologo Marco Fantozzi.
"La presbiopia - sottolinea il medico - quando non è controllata, può implicare mal di testa e affaticamento visivo durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Se corretta con i comuni occhiali, complica la qualità della vita dei pazienti soprattutto se sono affetti da difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che comportano già l'impiego di altri occhiali".
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