Contrariamente a quanto si crede rimanere a letto molte ore non aiuta a dormire. Importante è la qualità del sonno
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall’incapacità di dormire nonostante l’organismo ne senta la necessità fisiologica. Sono molte le cause che possono provocarla e tanti i rimedi naturali e no che vengono consigliati.È opinione comune, specialmente tra chi ne soffre, che andare a letto presto permette di riposare meglio. Stando però a recenti studi scientifici, sarebbe meglio concentrare il sonno in poche ore. Infatti, la permanenza prolungata nel tempo sotto le lenzuola acutizzerebbe il disturbo dell’insonnia.
La scelta di rimanere svegli anziché di coricarsi nel disperato tentativo di addormentarsi è una tecnica adottata dalla terapia cognitivo-comportamentale (CBT) contro l’insonnia. L’American College of Physicians ha consigliato questa cura come primo trattamento a chi soffre in modo cronico di insonnia. Dovrebbe dare risultati soddisfacenti senza avere effetti collaterali, come i farmaci.
Una recente indagine condotta dall’Università della Pennsylvania ha considerato quanto tempo rimangono a letto tre tipi di persone: chi dorme bene; chi dorme bene ma soffriva di insonnia; chi soffre di insonnia cronica dopo averla avuta acuta. I ricercatori hanno sottolineato che la tendenza per chi ha disturbi del sonno è di andare a letto presto per poter rimanere coricati il più a lungo possibile. Sebbene questo possa sembrare un comportamento razionale e può dare buoni risultati sul breve termine, nel lungo tempo non porta gli effetti sperati.
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