di Claudia Di Pasquale
Collaborazione di Greta Orsi e Silvia Scognamiglio
Negli
ultimi sessanta anni la plastica ha rivoluzionato la nostra vita e
ormai avvolge tutto, anche il cibo che mangiamo ogni giorno. Basta
pensare che il 90% degli imballaggi alimentari è in plastica, dalle
bottiglie dell'acqua alle alici sott'olio, dagli utensili da cucina ai
contenitori, ai piatti.
Le plastiche sono colorate, morbide, dure, trasparenti, ma per
realizzarle servono plastificanti, antiossidanti, inchiostri, solventi.
Una piccola dose di sostanze chimiche migra dal contenitore al cibo. Ci
sono delle norme europee da rispettare e dei limiti da non superare
perché alcune sostanze interferiscono col sistema endocrino, e altre
sono cancerogene. Però si scopre che il limite consentito per il
bisfenolo A, contenuto in molte lattine (dalla conserva al tonno), per
le autorità sanitarie francesi non è sicuro, e quella sostanza in
Francia è stata bandita. Un calcolo che nessuno ha fatto è sulla somma
delle sostanze che a fine giornata una persona assume. Invece per quel
che riguarda le dose massime giornaliere consentite, si riferiscono a un
adulto di sessanta chili. Nessuno sa quale sia la dose tollerabile per
un bambino. L'inchiesta ricostruirà i comportamenti quotidiani che
espongono di più a questi interferenti endocrini, a partire dalle tende
per doccia in pvc, e darà anche indicazioni su come limitare i danni.
Continua qui (video)
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